Gran Premio del Belgio 2001 e Giochi senza frontiere: differenze tra le pagine

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{{F|programmi televisivi|ottobre 2012}}
{{Torna a|Campionato Mondiale di Formula 1 2001}}
{{Programma
{{Gara F1
|titolo italiano = Eurogames
|Nazione = BEL
|altri nomi = Giochi senza frontiere
|Gran Premio = del Belgio
|titolo originale = Jeux sans frontières
|Nome ufficiale =
|immagine = Jsf.gif
<!--In ordine, numero assoluto del gran Premio nella storia, numero nella stagione e numero di GP totali nella stagione-->
|Gara_Totpaese = 677
|anno prima visione = [[1965]]-[[1982]], [[1988]]-[[1999]]
|Gara_No = 14
|genere = Game show
|Stagione_No = 17
|edizioni = 30
<!--Immagine,didascalia e data effettuazione-->
|puntate =
|Image = Spa 1996.jpg
|Captiondurata =
|lingua originale =
|Data = 2 settembre
|conduttore = [[#Conduttori|Vari]]
|Anno = 2001
|produttore = Unione Europea di Radiodiffusione
<!--Circuito con lunghezza km e miglia, tipo di circuito, dati totali e tempo atmosferico della gara-->
|rete TV =
|Luogo = [[Circuito di Spa-Francorchamps]]
|rete TV italiana = [[Rai 2]] (1965-1982)
|Percorso_km = 6,968
|rete TV italiana 2 = [[Rai 1]] (1988-1999)
|Percorso_mi =
|rete TV italiana 5 = [[Canale 5]] (2019)
|Percorso = circuito semi-permanente
|Distanza_giri = 36 <ref>La distanza di gara viene ridotta da 44 a 36 giri in seguito all'interruzione della stessa con la bandiera rossa dopo un grave incidente occorso a [[Luciano Burti]] nel corso del quinto giro; seguendo il caso "B" dell'articolo 156 del regolamento [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] (interruzione della gara dopo più di due giri ma meno del 75% della distanza di gara percorsa), la gara ricomincia come se nulla fosse accaduto, ma la distanza della stessa viene accorciata di tre giri più i giri percorsi fino al momento dell'interruzione, quindi in questo caso di otto giri in totale.</ref>
|Distanza_km = 250,848
|Distanza_mi =
|Tempo = coperto con pista asciutta
|Note = [[Lista dei Gran Premi di Formula 1 sospesi|Gara sospesa]] per incidente al 5&deg; giro
<!--Pole position-->
|Pole_Pilota = Juan Pablo Montoya
|Pole_Nazione = COL
|Pole_Team = [[Williams F1|Williams]] - [[BMW]]
|Pole_Tempo = 1'52"072
<!--Giro veloce in gara-->
|Fast_Pilota = Michael Schumacher
|Fast_Nazione = GER
|Fast_Team = [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
|Fast_Tempo = 1'49"758
|Fast_Giro = 3
<!--Primo classificato-->
|Primo_Pilota = Michael Schumacher
|Primo_Nazione = GER
|Primo_Team = [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
<!--Secondo classificato-->
|Secondo_Pilota = David Coulthard
|Secondo_Nazione= GBR
|Secondo_Team = [[McLaren]] - [[Mercedes]]
<!--Terzo classificato-->
|Terzo_Pilota = Giancarlo Fisichella
|Terzo_Nazione = ITA
|Terzo_Team = [[Benetton F1|Benetton]] - [[Renault]]
}}
{{Citazione|Attention! Trois, deux, un... (fischio d'inizio)|La frase di partenza dettata in francese da [[Gennaro Olivieri]] e [[Guido Pancaldi]] prima della partenza dei concorrenti}}
Il '''Gran Premio del Belgio 2001''' è stato la quattordicesima prova del [[Campionato mondiale di Formula 1 2001]], disputato il [[2 settembre]] sul [[circuito di Spa-Francorchamps]]. La corsa fu vinta da [[Michael Schumacher]] su [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]; il pilota tedesco conquistò così la cinquantaduesima vittoria in carriera, superando [[Alain Prost]] nella graduatoria dei piloti più vincenti di sempre. Dietro di lui giunsero [[David Coulthard]] e [[Giancarlo Fisichella]], che completarono il podio. A punti arrivarono anche [[Mika Häkkinen]], [[Rubens Barrichello]] e, per l'ultima volta in carriera, [[Jean Alesi]].
 
'''''Giochi senza frontiere''''' (in [[lingua francese|francese]] ''Jeux sans frontières'', in sigla ''JSF'') era un programma televisivo prodotto dall'[[Unione Europea di Radiodiffusione]] (UER) e derivato dal programma francese ''[[Intervilles]]'', a sua volta ispirato all'italiano ''[[Campanile sera]]''. Nel [[Regno Unito]] andava in onda con il titolo ''It's a Knockout'' (titolo anche del ''Campanile sera'' locale), mentre in tutti gli altri paesi era la traduzione fedele di quello francese. Il programma è andato in onda dal [[1965]] al [[1982]] e successivamente dal [[1988]] al [[1999]].
Il Gran Premio fu, però, caratterizzato da un incidente occorso a [[Luciano Burti]], che, a causa di una collisione con [[Eddie Irvine]], perse l'alettone della propria vettura schiantandosi contro una barriera di gomme ad oltre 250 chilometri orari. Il pilota brasiliano ne uscì illeso, riportando solamente una commozione cerebrale.<ref name="IncBurti">{{cita news|autore=|titolo=Burti adesso accusa Irvine|pubblicazione=[[Autosprint]]|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=16}}</ref>
 
==Vigilia Storia ==
{{Vedi anche|Edizioni di Giochi senza frontiere}}
===Aspetti tecnici===
L'idea del programma fu del presidente francese [[Charles de Gaulle]], che voleva che i giovani francesi e tedeschi si incontrassero in un torneo di giochi allo scopo di rafforzare l'amicizia tra [[Francia]] e [[Germania]]. Nel 1965, tre francesi ([[Pedro Brime]], [[Claude Savarit]] e [[Jean-Louis Marest]]) proposero l'idea dei giochi anche ad altri paesi europei<ref>{{cita web|http://www.giochisenzafrontiere.net/storia.htm|Jsfnet Italia - Storia}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/GIOCHI-.aspx|titolo=La sfida europea dei "Giochi senza frontiere"|autore=Fulvio Fulvi|sito=avvenire.it|accesso=27 novembre 2015}}</ref>.
La [[Williams F1|Williams]] fu la squadra che portò il maggior numero di novità tecniche per l'appuntamento mondiale in terra belga: venne infatti portata in pista da [[Ralf Schumacher]] una versione evolutiva della [[Williams FW23|FW23]]. Questa era caratterizzata da un [[telaio]] più leggero di circa tre chilogrammi grazie alle modifiche apportate nella zona di attacco con le fiancate, che a loro volta divennero più schiacciate, ma con pinne laterali più larghe ed evidenti.<ref name="Williams">{{cita news|autore=[[Giorgio Piola]]|titolo=Williams, meglio light|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=32}}</ref> Vennero modificati anche il profilo estrattore, con canali più alti e squadrati, e i [[Radiatore|radiatori]], resi più piccoli.<ref name="Williams"/> Differente pure l'[[Alettone (veicoli)|alettone]] anteriore, che presentava una inedita pinna al suo interno.<ref name="NovitàScuderie">{{cita news|autore=[[Giorgio Piola]]|titolo=Williams, meglio light|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=34}}</ref> Anche la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] presentò un nuovo alettone anteriore, caratterizzato da un insieme di soluzioni già provate nei precedenti Gran Premi ed adattati per l'esigenza alla gara belga,<ref name="Williams"/> mentre la [[McLaren]] non apportò nuove modifiche alle proprie vetture.<ref name="Williams"/> [[Benetton F1|Benetton]], [[Arrows]] e [[Jaguar Racing|Racing]] confermarono le novità tecniche già apportate a [[Gran Premio d'Ungheria 2001|Budapest]], mentre la [[Minardi]] decise di portare un nuovo [[cambio (meccanica)|cambio]].<ref name="NovitàScuderie"/> Più corpose le modifiche apportate dalla [[Prost Grand Prix|Prost]], che adottò nuove sospensioni posteriori con struttura deformabile e un nuovo [[semiasse]], caratterizzato da un grosso profilo estrattore.<ref name="NovitàScuderie"/> La [[Jordan Grand Prix|Jordan]] e la [[British American Racing|BAR]] non confermarono invece le novità apportate in Ungheria, pur senza adottare soluzioni innovative.<ref name="NovitàScuderie"/>
 
La prima edizione andò in onda nel [[1965]] e poi ogni estate ininterrottamente fino al [[1982]]; dopo una sospensione di alcuni anni, il programma riprese nel [[1988]] e andò avanti fino al [[1999]]. Essi erano una sorta di [[Giochi olimpici|olimpiadi]] dove ogni nazione partecipante era rappresentata, in ogni puntata, da una diversa città o (più spesso) cittadina che sfidava in prove molto divertenti e bizzarre le città delle altre nazioni. In quasi tutte le edizioni ciascuna puntata veniva ospitata in una delle città partecipanti alla puntata stessa; nelle ultime quattro edizioni i giochi furono disputati in un'unica sede. Alla prima edizione parteciparono [[Belgio]], [[Francia]], [[Germania Ovest]] e [[Italia]], e nel corso degli anni si avvicendarono in totale 20 nazioni. L'Italia è stata l'unica nazione che ha partecipato a tutte le edizioni estive della manifestazione che, inizialmente limitata a nazioni del [[Mercato Europeo Comune]], [[Regno Unito]] (poi entratovi) e [[Svizzera]], venne poi abbandonata da alcune di queste, sostituite da altre nazioni europee.
[[File:Jarno Trulli 2001 Canada.jpg|thumb|right|[[Jarno Trulli]] alla guida della [[Jordan Grand Prix|Jordan]] nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2001|2001]]. Durante il fine settimana venne annunciato il suo passaggio alla [[Renault F1|Renault]] per la stagione seguente.]]
===Aspetti sportivi===
Nel fine settimana del Gran Premio venne reso noto il passaggio di [[Giancarlo Fisichella]] alla [[Jordan Grand Prix|Jordan]] in uno scambio che avrebbe portato [[Jarno Trulli]] alla [[Renault F1|Renault]] per la stagione successiva.<ref name="Fisichella">{{cita news|autore=Roberto Gurian|titolo=Benetton, che Fisico prima dell'addio|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=15}}</ref> Il pilota romano aveva infatti chiesto a [[Flavio Briatore]], direttore tecnico del team, un rinnovo triennale del contratto, ma gli venne rifiutato.<ref name="Fisichella"/>
 
Dal 1966 al 1982 gli arbitri ufficiali furono gli [[Svizzera|svizzeri]] [[Gennaro Olivieri]] e [[Guido Pancaldi]]<ref>{{cita web|url=http://www.tvblog.it/post/28211/guido-pancaldi-morto|titolo=È morto Guido Pancaldi, arbitro di Giochi senza frontiere|editore=tvblog.it|accesso=20 ottobre 2013}}</ref>. Alla ripresa vi fu il belga Denis Pettiaux (già concorrente nel 1981 e 1988) affiancato prima da Bernard Galley poi da Carlo Pegoraro.
La [[Prost Grand Prix|Prost]] rinnovò poi con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] l'accordo per la fornitura di motori anche per la [[Campionato mondiale di Formula 1 2002|stagione 2002]].<ref>{{cita news|autore=|titolo=La Prost si terrà i «suoi» V10 Ferrari|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=28}}</ref> Sempre in tema di propulsori divenne ufficiale il passaggio per il campionato successivo della [[Minardi]] ai motori [[Asiatech]], forniti a titolo gratuito e in versione aggiornata rispetto a quelli utilizzati dalla [[Arrows]].<ref>{{cita news|autore=|titolo=Motori Asiatech gratuiti per la Minardi|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=30}}</ref> Infine la [[McLaren]] rinnovò il contratto di sponsorizzazione con la [[Mobil 1]].<ref>{{cita news|autore=|titolo=Mobil resta con McLaren|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=30}}</ref>
 
In Italia il programma venne trasmesso, dall'inizio fino al [[1982]] (anno in cui terminò la prima serie), sul Secondo Programma, l'odierna [[Rai 2]]; dal [[1971]] al [[1977]] venne condotto da [[Giulio Marchetti]] e [[Rosanna Vaudetti]] e trasmesso [[televisione a colori|a colori]] già dal [[1973]], nonostante la Rai non avesse ancora adottato ufficialmente il colore; con l'inizio del secondo ciclo, nel [[1988]], venne trasmesso su [[Rai 1]]. L'Italia ha vinto 4 volte: nel [[1970]], [[1978]], [[1991]] e [[1999]].
==Prove libere==
===Risultati===
Nella prima sessione del venerdì,<ref name="Prove">{{cita news|autore=|titolo=Tutti i tempi delle prove|url=|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=09|anno=2001|pagina=26}}</ref> si ebbe la seguente situazione:
{| class=wikitable style="font-size:95%"
!Pos
!width=150|Nome
!width=140|Squadra/Motore
!Tempo
|-
|1
|{{Bandiera|GER}} [[Michael Schumacher]]
|[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
|1:48.655
|-
|2
|{{Bandiera|ITA}} [[Jarno Trulli]]
|[[Jordan Grand Prix|Jordan]]-[[Honda (automobilismo)|Honda]]
|1:49.404
|-
|3
|{{Bandiera|BRA}} [[Rubens Barrichello]]
|[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
|1:49.456
|-
|}
 
Vennero disputate anche venti edizioni invernali, chiamate ''Giochi sotto l'albero'' e ''Questa pazza pazza neve''.
Nella seconda sessione del venerdì,<ref name="Prove"/> si ebbe la seguente situazione:
{| class=wikitable style="font-size:95%"
!Pos
!width=150|Nome
!width=140|Squadra/Motore
!Tempo
|-
|1
|{{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Fisichella]]
|[[Benetton F1|Benetton]]-[[Renault F1|Renault]]
|1:50.192
|-
|2
|{{Bandiera|GER}} [[Michael Schumacher]]
|[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
|1:50.409
|-
|3
|{{Bandiera|BRA}} [[Rubens Barrichello]]
|[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
|1:50.417
|-
|}
 
Il successo di ''Giochi senza frontiere'' superò qualsiasi previsione e risultò travolgente in tutta [[Europa]]. Nel [[1977]] una puntata di ''Giochi senza frontiere'' fece segnare un'audience di 17 milioni di spettatori, ma secondo {{chiarire|alcune fonti|quali?}} la trasmissione avrebbe toccato i venti milioni. Anche con la ripresa del 1988 il programma ebbe un notevole successo, nonostante il periodo estivo.
Nella prima sessione del sabato,<ref name="Prove"/> si ebbe la seguente situazione:
{| class=wikitable style="font-size:95%"
!Pos
!width=150|Nome
!width=140|Squadra/Motore
!Tempo
|-
|1
|{{Bandiera|GER}} [[Ralf Schumacher]]
|[[Williams F1|Williams]]-[[BMW]]
|1:47.768
|-
|2
|{{Bandiera|COL}} [[Juan Pablo Montoya]]
|[[Williams F1|Williams]]-[[BMW]]
|1:47.949
|-
|3
|{{Bandiera|FIN}} [[Mika Häkkinen]]
|[[McLaren]]-[[Mercedes-Benz|Mercedes]]
|1:48.465
|-
|}
 
{| class="wikitable sortable"
== Qualifiche ==
!Paese
===Resoconto===
!Anni di partecipazione
[[File:J p montoya.jpg|thumb|right|[[Juan Pablo Montoya]], qui fotografato nel 2002, alla seconda [[pole position]] in carriera.]]
!Edizioni
La sessione di qualifiche del sabato si svolse con la pista che andava progressivamente asciugandosi: in questa situazione, le gomme della [[Michelin]] risultarono più competitive delle [[Bridgestone]] e questo, insieme ad una buona scelta di tempo nello scendere in pista, permise alla [[Williams F1|Williams]]-[[BMW]] di conquistare la prima fila, con [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] in [[pole position]] e [[Ralf Schumacher]] secondo.<ref name="qualifiche">{{cita news|autore=|titolo=Montoya sfrutta il vantaggio Michelin|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=25}}</ref> Le monoposto inglesi costruirono il loro vantaggio in particolar modo nel settore centrale, girando in quel tratto un secondo e mezzo più veloce di [[Michael Schumacher]], abile a sfruttare l'ultimo tentativo a sua disposizione per ottenere la terza piazza sulla griglia di partenza.<ref name="qualifiche"/> La superiorità delle gomme francesi venne comunque confermata anche dall'ottima prestazione di [[Heinz-Harald Frentzen|Frentzen]], quarto con la [[Prost Grand Prix|Prost]].<ref name="qualifiche"/> Quinto tempo per [[Rubens Barrichello|Barrichello]], unico pilota tra i primi ad aver ottenuto il suo miglior tempo con gomme intermedie,<ref name="qualifiche"/> seguito dalla [[British American Racing|BAR]] di [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]], la [[McLaren]] di [[Mika Häkkinen|Häkkinen]] e la [[Benetton F1|Benetton]] di [[Giancarlo Fisichella|Fisichella]]. Solo nono il compagno di squadra [[David Coulthard|Coulthard]], giunto davanti a [[Pedro de la Rosa]]. La sesta fila venne invece occupata da [[Olivier Panis]] e [[Kimi Räikkönen]], i quali erano seguiti [[Jean Alesi]], alla sua seconda gara in [[Jordan Grand Prix|Jordan]], e [[Nick Heidfeld]]. Proprio il transalpino era riuscito a precedere il compagno di squadra [[Jarno Trulli]], giunto solo sedicesimo e preceduto pure da [[Jenson Button]]. [[Eddie Irvine]] e [[Luciano Burti]], invece, non andarono oltre la nona fila, mentre le ultime quattro posizioni erano occupate da [[Jos Verstappen]], [[Fernando Alonso]], [[Enrique Bernoldi]] e [[Tarso Marques]].
!Vittorie
 
Le due [[Arrows]] e le due [[Minardi]], nonostante superassero il limite del 107%, necessario per poter prendere parte alla gara, vennero comunque ammesse sullo schieramento di partenza in ragione del fatto che le qualifiche si disputarono in condizioni di natura eccezionale.<ref name="reclamo">{{cita news|autore=|titolo=Reclamo milionario di Ron Dennis|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=30}}</ref> Per la stessa ragione venne rigettato dai commissari il reclamo sporto da [[Ron Dennis]] contro diciassette vetture , tra cui quella del suo pilota Coulthard, che avevano migliorato i propri tempi sul giro in regime di bandiere gialle dopo che la [[Sauber]] di [[Nick Heidfeld]] si era arrestata in una posizione pericolosa.<ref name="reclamo"/>
 
===Risultati===
{| class="wikitable" style="font-size: 91%;"
|-
| {{BEL}}
! Pos!! Nº !! Pilota!! Costruttore!! Tempo!! Distacco
| 1965-1982, 1988-1989
| 20
| 2
|-
| {{FRG}}
! 1
| 1965-1980
| 16
| 6
| {{Bandiera|COL}} [[Juan Pablo Montoya]]
| [[Williams F1|Williams]] - [[BMW]]
| 1:52.072
|
|-
| {{FRA}}
! 2
| 1965-1968, 1970-1982, 1988-1992, 1997-1999
| 5
| 25
| {{Bandiera|GER}} [[Ralf Schumacher]]
| [[Williams F1|Williams]] - [[BMW]]
| 1:52.959
| +0.887
|-
! 3
| 1
| {{Bandiera|GER}} [[Michael Schumacher]]
| [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| 1:54.685
| +2.613
|-
! 4
| 22
| {{Bandiera|GER}} [[Heinz-Harald Frentzen]]
| [[Prost Grand Prix|Prost]] - [[Acer (azienda)|Acer]]
| 1:55.233
| +3.161
|-
! 5
| 2
| {{Bandiera|BRA}} [[Rubens Barrichello]]
| [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| 1:56.116
| +4.044
|-
! 6
| 10
| {{Bandiera|CAN}} [[Jacques Villeneuve]]
| [[British American Racing|BAR]] - [[Honda]]
| 1:57.038
| +4.966
|-
! 7
| 3
| {{Bandiera|FIN}} [[Mika Häkkinen]]
| [[McLaren]] - [[Mercedes]]
| 1:57.043
| +4.971
|-
! 8
| 7
| {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Fisichella]]
| [[Benetton F1|Benetton]] - [[Renault]]
| 1:57.668
| +5.596
|-
| {{ITA}}
! 9
| 1965-1982, 1988-1999
| 30
| 4
| {{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard]]
| [[McLaren]] - [[Mercedes]]
| 1:58.008
| +5.936
|-
| {{CHE}}
! 10
| 1967-1982, 1992-1999
| 19
| 24
| {{Bandiera|ESP}} [[Pedro de la Rosa]]
| 2
| [[Jaguar Racing|Jaguar]] - [[Ford]]
| 1:58.519
| +6.447
|-
| {{GBR}}
! 11
| 1967-1982
| 9
| {{Bandiera|FRA}} [[Olivier Panis]]
| [[British American Racing|BAR]] - [[Honda]]
| 1:58.838
| +6.776
|-
! 12
| 17
| {{Bandiera|FIN}} [[Kimi Raikkonen]]
| [[Sauber]] - [[Petronas]]
| 1:59.050
| +6.978
|-
! 13
| 12
| {{Bandiera|FRA}} [[Jean Alesi]]
| [[Jordan Grand Prix|Jordan]] - [[Honda]]
| 1:59.128
| +7.056
|-
! 14
| 16
| 4
| {{Bandiera|GER}} [[Nick Heidfeld]]
| [[Sauber]] - [[Petronas]]
| 1:59.302
| +7.230
|-
| {{NLD}}
! 15
| 1970-1977, 1997-1998
| 8
| {{Bandiera|GBR}} [[Jenson Button]]
| [[Benetton F1|Benetton]] - [[Renault]]
| 1:59.587
| +7.515
|-
! 16
| 11
| {{Bandiera|ITA}} [[Jarno Trulli]]
| [[Jordan Grand Prix|Jordan]] - [[Honda]]
| 1:59.647
| +7.575
|-
! 17
| 18
| {{Bandiera|GBR}} [[Eddie Irvine]]
| [[Jaguar Racing|Jaguar]] - [[Ford]]
| 1:59.689
| +7.617
|-
! 18
| 23
| {{Bandiera|BRA}} [[Luciano Burti]]
| [[Prost Grand Prix|Prost]] - [[Acer (azienda)|Acer]]
| 1:59.900
| +7.828
|-
! 19
| 14
| {{bandiera|NLD}} [[Jos Verstappen]]
| [[Arrows]] - [[Asiatech]]
| 2:02.039
| +9.967
|-
! 20
| 21
| {{Bandiera|ESP}} [[Fernando Alonso]]
| [[Minardi]] - [[Ford|European]]
| 2:02.594
| +10.522
|-
! 21
| 15
| {{Bandiera|BRA}} [[Enrique Bernoldi]]
| [[Arrows]] - [[Asiatech]]
| 2:03.048
| +10.976
|-
! 22
| 20
| {{Bandiera|BRA}} [[Tarso Marques]]
| [[Minardi]] - [[Ford|European]]
| 2:04.204
| +12.132
|}
 
==Gara==
===Resoconto===
====Prima partenza====
[[File:Red flag f1.jpg|thumb|right|155px|Un commissario espone una bandiera rossa, che indica la sospensione della gara.]]
Organizzato dal [[Royal Automobile Club of Belgium]], il Gran Premio si svolse domenica [[2 settembre]] davanti a circa ottantacinquemila spettatori.<ref>{{cita news|autore=|titolo=GP Belgio - Il tabellone|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=24}}</ref> La partenza dovette essere ripetuta più volte: all'avvio del giro di ricognizione, infatti, sia [[Tarso Marques]] che [[Heinz-Harald Frentzen]] fecero spegnere il motore delle loro vetture e furono costretti a ripartire dal fondo dello schieramento. Il tedesco decise quindi di modificare la propria strategia di gara, passando dalle due soste che aveva programmato ad un'unica fermata ai box.<ref>{{cita news|autore=|titolo=Panis taglia quella sottile linea bianca|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=17}}</ref> Una volta ripetuta la procedura fu [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] ad incappare nel medesimo errore e a subire analogo trattamento. La gara venne quindi accorciata di un giro e alla partenza [[Ralf Schumacher]] riuscì a mantenere il comando della corsa, seguito dalle due [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] del fratello [[Michael Schumacher|Michael]] e di [[Rubens Barrichello|Barrichello]], che a loro volta precedevano [[Giancarlo Fisichella|Fisichella]], [[Jacques Villeneuve|Villeneuve]], [[Mika Häkkinen|Häkkinen]] e [[David Coulthard|Coulthard]]. Il tedesco della Ferrari, già nel corso del primo passaggio, riuscì a portarsi in testa, superando il fratello in staccata a ''Les Combes'', mentre i due piloti [[McLaren]] sopravanzavano il canadese della [[British American Racing|BAR]]. Al passaggio successivo fu invece [[Jean Alesi]] a guadagnare due posizioni, scavalcando sia [[Pedro de la Rosa|De la Rosa]] che [[Olivier Panis|Panis]], e portandosi al decimo posto. Nel corso del terzo giro fu costretto ad abbandonare la corsa [[Fernando Alonso]] a causa di un problema alla trasmissione, mentre Fisichella perdeva due posizioni a favore dei piloti McLaren.
 
Al quinto giro, però, [[Luciano Burti|Burti]], in lotta con [[Eddie Irvine|Irvine]], tentò un sorpasso ai danni del nordirlandese alla curva ''Blanchimont''. Quest'ultimo, non credendo possibile un attacco del brasiliano in quel punto della pista,<ref name="IncBurti"/> chiuse la traiettoria arrivando al contatto con il pilota della [[Prost Grand Prix|Prost]], che perse l'[[alettone (veicoli)|alettone]] e non fu più in grado di controllare la propria vettura si schiantò a 250 chilometri orari contro le barriere di protezione. La sua monoposto venne distrutta quasi completamente, ad eccezione dell'abitacolo, ma Burti riportò solamente una commozione cerebrale.<ref name="IncBurti"/> La gara venne comunque [[Lista dei Gran Premi di Formula 1 sospesi|sospesa con l'esposizione della bandiera rossa]] e si rese quindi necessaria una nuova partenza, con i piloti schierati nell'ordine che avevano due giri prima dell'interruzione. Alonso, [[Kimi Räikkönen|Räikkönen]], Irvine e Burti non presero parte a questa seconda partenza, essendosi ritirati prima della sospensione della corsa.
 
==== Seconda partenza ====
[[File:SchumacherDecember2006.jpg|thumb|left|[[Michael Schumacher]], qui fotografato nel 2006, superò al Gran Premio del Belgio 2001 il record di vittorie appartenente ad [[Alain Prost]], conquistando il suo cinquantaduesimo successo.]]
Basandosi sul regolamento la gara venne quindi ridotta a trentasei giri sui quarantaquattro inizialmente previsti. All'avvio del giro di ricognizione della seconda parte la [[Williams F1|Williams]] di [[Ralf Schumacher]] rimase ferma sullo schieramento, sollevata sui cavalletti per permettere ai meccanici di completare alcune riparazioni, senza incorrere nella penalità prevista nel caso in cui avessero continuato a lavorare sulla monoposto a quindici secondi dall'inizio della procedura di partenza.<ref name="SecPart">{{cita news|autore=Alberto Antonini|titolo=Una nuova regola ha confuso le idee|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=23}}</ref> Il pilota tedesco fu però costretto a schierarsi in fondo al gruppo.
 
Alla partenza, [[Michael Schumacher]] mantenne la testa della corsa davanti a [[Giancarlo Fisichella|Fisichella]], [[Rubens Barrichello|Barrichello]], [[David Coulthard|Coulthard]], [[Jenson Button|Button]], [[Mika Häkkinen|Häkkinen]] e [[Jarno Trulli]]. Al centro dello schieramento, invece, [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] si toccò con [[Pedro de la Rosa|de la Rosa]], coinvolgendo nel contatto pure il tedesco [[Nick Heidfeld]]. Questi ultimi furono costretti al ritiro, mentre il colombiano poté continuare la gara, ma al passaggio seguente il suo propulsore cedette e dovette abbandonare la gara. Nel frattempo Häkkinen riuscì a portarsi in quinta posizione sopravanzando Button, che nel giro di pochi passaggi venne superato anche da Trulli, [[Jean Alesi|Alesi]] e [[Jacques Villeneuve]]. Fisichella, avendo un ritmo gara inferiore a quello di Schumacher permise al tedesco di accumulare un buon vantaggio, mentre coloro che lo seguivano non riuscivano a passarlo.
 
Al sesto giro Trulli fu il primo a rifornire, visto che in precedenza nessuno infatti aveva approfittato dell'interruzione della gara per eseguire la sosta ai box in quanto questo avrebbe comportato l'arretramento all'ultima posizione in griglia.<ref name="SecPart"/> Nei giri seguenti venne imitato da tutti gli altri piloti, che, eccezion fatta per Barrichello, mantennero le medesime posizioni. Il brasiliano, infatti, scivolò dietro a Mika Häkkinen, al quinto posto. Intanto [[Olivier Panis|Panis]] venne penalizzato con uno ''stop&go'' di dieci secondi per aver superato la linea bianca che marca l'uscita dalla pit-lane. Intanto Barrichello, nel tentativo di guadagnare la quarta piazza, urtò delle gomme alla variante ''Bus Stop'' e fu costretto a rientrare ai box per cambiare il musetto. Durante lo stesso passaggio, a causa di un incidente Button fu costretto al ritiro. Intanto Fisichella continuava ad occupare la seconda piazza, rallentando Coulthard, più veloce del pilota romano, ma non in grado di sopravanzarlo e permettendo quindi a Schumacher di ampliare ulteriormente il suo margine nei confronti degli inseguitori.
[[File:Jean Alesi 2001.jpg|thumb|right|Jean Alesi, per l'ultima volta a punti nella sua carriera.]]
Al diciannovesimo giro Trulli iniziò la seconda tornata di soste ai box; l'ultimo a rifornire fu proprio il leader della gara, che rifornì al venticinquesimo passaggio. Da questo momento il tedesco della Ferrari si limitò ad amministrare il proprio vantaggio. Tre giri dopo Coulthard riuscì a portarsi molto vicino a Fisichella, rallentato dal doppiaggio della [[Arrows]] di [[Enrique Bernoldi|Bernoldi]], e successivamente a passarlo.<ref name="Fisichella"/> La nuova classifica che si andava delineando vedeva Schumacher in testa, seguito da Coulthard, Fisichella, Häkkinen, Trulli, Alesi, Barrichello e Ralf Schumacher. Il francese della [[Jordan Grand Prix|Jordan]], pressato ormai da alcuni giri dal brasiliano della Ferrari, fu costretto a cedere la sua posizione nel corso del trentatreesimo giro. Contemporaneamente il suo compagno di squadra fu costretto al ritiro. Il pilota transalpino, però, si trovava a duellare, per mantenere il sesto posto, con Ralf Schumacher. La buona velocità di punta della sua vettura gli permise comunque di resistere fino alla fine e di mantenere la sua posizione,<ref>{{cita news|autore=|titolo=Alesi, sono punti d'onore|pubblicazione=Autosprint|giorno=4|mese=9|anno=2001|pagina=17}}</ref> conquistando così un altro punto nel mondiale. La vittoria andò dunque a Michael Schumacher ed essendo la cinquantaduesima vittoria in Formula 1 il pilota tedesco riuscì a battere il precedente record di cinquantuno appartenente ad [[Alain Prost]]. Dietro di lui giunsero Coulthard, Fisichella, che portò l'ultimo e centoduesimo podio nella storia della [[Benetton F1|Benetton]], Häkkinen, Barrichello e, appunto, Alesi, per l'ultima volta a punti in carriera.
 
=== Classifica ===
{| class="wikitable" style="font-size: 95%;"
|-
! Pos!! No!! Pilota!! Costruttore!! Giri!! Tempo/Ritiro !! 1º Partenza!! 2º Partenza!! Punti
|-
! 1
| 1
| {{Bandiera|GER}} '''[[Michael Schumacher]]'''
| '''[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]'''
| 36
| 1:08:05.002
| 3
| 2
| 10
| 0
|-
| {{LIE}}
! 2
| 41976
| 1 (una puntata)
| {{Bandiera|GBR}} '''[[David Coulthard]]'''
| 0
| '''[[McLaren]] - [[Mercedes]]'''
| 36
| +10.098
| 9
| 7
| 6
|-
| {{YUG 1943-1992}}
! 3
| 1978-1982, 1990
| 7
| {{Bandiera|ITA}} '''[[Giancarlo Fisichella]]'''
| '''[[Benetton F1|Benetton]] - [[Renault]]'''
| 36
| +27.742
| 8
| 6
| 40
|-
| {{PRT}}
! 4
| 1979-1982, 1988-1998
| 3
| 15
| {{Bandiera|FIN}} '''[[Mika Häkkinen]]'''
| '''[[McLaren]] - [[Mercedes]]'''
| 36
| +36.087
| 7
| 5
| 3
|-
| {{ESP}}<ref>La Spagna avrebbe dovuto partecipare già nel 1971, ma poi, per motivi mai del tutto chiariti, la TVE ritirò la sua adesione.</ref>
! 5
| 1988, 1990-1992
| 2
| 4
| {{Bandiera|BRA}} '''[[Rubens Barrichello]]'''
| '''[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]'''
| 36
| +54.521
| 5
| 3
| 2
|-
! 6
| 12
| {{Bandiera|FRA}} '''[[Jean Alesi]]'''
| '''[[Jordan Grand Prix|Jordan]] - [[Honda]]'''
| 36
| +59.684
| 13
| 11
| 1
|-
| {{SMR}}
! 7
| 1989-1991
| 5
| 3
| {{Bandiera|GER}} [[Ralf Schumacher]]
| 0
| [[Williams F1|Williams]] - [[BMW]]
| 36
| +59.986
| 2
| 1
|
|-
| {{WAL}}
! 8
| 1991-1994
| 10
| {{Bandiera|CAN}} [[Jacques Villeneuve]]
| [[British American Racing|BAR]] - [[Honda]]
| 36
| +1:04.970
| 6
| 4
| 0
|-
| {{TUN}}
! 9
| 221992
| 1
| {{Bandiera|GER}} [[Heinz-Harald Frentzen]]
| 0
| [[Prost Grand Prix|Prost]] - [[Acer (azienda)|Acer]]
| 35
| +1 giro
| 4
| 17
|
|-
| {{CSK}}
! 10
| 1992 (ma con sole città ceche)
| 14
| {{bandiera|NLD}} [[Jos Verstappen]]
| [[Arrows]] - [[Asiatech]]
| 35
| +1 giro
| 19
| 11
|
|-
! 11
| 9
| {{Bandiera|FRA}} [[Olivier Panis]]
| [[British American Racing|BAR]] - [[Honda]]
| 32
| +1 giro
| 11
| 9
|
|-
! 12
| 15
| {{Bandiera|BRA}} [[Enrique Bernoldi]]
| [[Arrows]] - [[Asiatech]]
| 35
| +1 giro
| 21
| 13
|
|-
! 13
| 20
| {{Bandiera|BRA}} [[Tarso Marques]]
| [[Minardi]] - [[Ford|European]]
| 32
| +4 giri
| 22
| 16
|
|-
! Rit
| 11
| {{Bandiera|ITA}} [[Jarno Trulli]]
| [[Jordan Grand Prix|Jordan]] - [[Honda]]
| 31
| Motore
| 16
| 14
|
|-
! Rit
| 8
| {{Bandiera|GBR}} [[Jenson Button]]
| [[Benetton F1|Benetton]] - [[Renault]]
| 17
| Uscita di pista
| 15
| 13
|
|-
! Rit
| 6
| {{Bandiera|COL}} [[Juan Pablo Montoya]]
| [[Williams F1|Williams]] - [[BMW]]
| 1
| Motore
| 1
| 18
|
|-
| {{CZE}}
! Rit
| 1993-1995
| 19
| 3
| {{Bandiera|ESP}} [[Pedro de la Rosa]]
| 2
| [[Jaguar Racing|Jaguar]] - [[Ford]]
| 0
| Incidente
| 10
| 8
|
|-
| {{GRC}}
! Rit
| 1993-1999
| 16
| 7
| {{Bandiera|GER}} [[Nick Heidfeld]]
| 0
| [[Sauber]] - [[Petronas]]
| 0
| Incidente
| 14
| 12
|
|-
| {{HUN}}
! Rit
| 1993-1999
| 17
| 7
| {{Bandiera|FIN}} [[Kimi Raikkonen]]
| 3
| [[Sauber]] - [[Petronas]]
| 0<ref name=PF>[[Fernando Alonso]], [[Luciano Burti]], [[Eddie Irvine]] e [[Kimi Raikkonen]], ritiratisi prima della sospensione della gara, non prendono parte al secondo via.</ref>
| Trasmissione
| 12
|
|
|-
| {{SVN}}
! Rit
| 1994, 1996-1997, 1999
| 18
| 4
| {{Bandiera|GBR}} [[Eddie Irvine]]
| 0
| [[Jaguar Racing|Jaguar]] - [[Ford]]
| 0<ref name=PF/>
| Incidente
| 17
|
|
|-
! Rit
| 23
| {{Bandiera|BRA}} [[Luciano Burti]]
| [[Prost Grand Prix|Prost]] - [[Acer (azienda)|Acer]]
| 0<ref name=PF/>
| Incidente
| 18
|
|
|-
! Rit
| 21
| {{Bandiera|ESP}} [[Fernando Alonso]]
| [[Minardi]] - [[Ford|European]]
| 0<ref name=PF/>
| Trasmissione
| 21
|
|
|-
| {{MLT}}
| 1994-1995
| 2
| 0
|}
 
== ClassificheFormula ==
Il gioco consisteva in una serie di prove che le nazioni dovevano affrontare per guadagnare punti. Nelle prove in cui le nazioni si sentivano più forti potevano giocare (in molte edizioni) il ''[[jolly]]'', che faceva raddoppiare il punteggio totalizzato, mentre, a turno, saltavano una prova per giocare (se presente) il ''fil rouge'', una prova speciale che ogni squadra doveva affrontare individualmente. Nella seconda serie, il gioco finale prevedeva punteggi raddoppiati. Nel 1988, 1989 e 1994 fu introdotta la "scommessa": la squadra che non giocava puntava su un'altra, ottenendo così gli stessi suoi punti conteggiati ad esclusione dell'eventuale jolly (es. nella puntata di Roma nel 1994 il Portogallo scelse di puntare sull'Italia e avendo essa vinto 18 punti con il jolly, ne ricevette 9)<ref>{{cita web|http://www.lettera43.it/gossip/cine-tivu/giochi-senza-frontiere-otto-curiosita-sul-programma_43675232478.htm|Giochi senza frontiere, otto curiosità sul programma}}</ref>.
{{MultiCol}}
 
=== Piloti ===
== Altre caratteristiche ==
{| class="wikitable" style="font-size: 95%;"
Fino al 1995 la trasmissione è stata itinerante: in ogni edizione, ciascuna puntata veniva ospitata a rotazione da ognuna delle diverse nazioni partecipanti, cosicché di puntata in puntata i Giochi si svolgevano sempre in scenari diversi. Durante la seconda serie, la prima puntata di ogni edizione si tenne sempre in Italia, tranne il 1994 quando si partì dal Portogallo. Dal 1996 si è optato per una sede fissa: [[Torino]] nel 1996, [[Budapest]] nel 1997 (con finale però a [[Lisbona]]), [[Trento]] nel 1998, [[Isola di Capo Rizzuto]] nel 1999. Alla puntata finale di ogni edizione accedevano le squadre che per ciascuna nazione avevano ottenuto i risultati migliori nel corso delle puntate "eliminatorie", indipendentemente dai punteggi. Ogni nazione era indicata con la rispettiva [[sigla automobilistica internazionale]].
! Pos.
 
! Pilota
==Copertura televisiva==
! Punti
 
|-
Essendo un programma dell'[[Unione europea di radiodiffusione|UER]] (Unione europea di radiodiffusione) , a trasmetterla erano le tv affiliate. Come detto l'Italia trasmise la prima serie su Rai 2, la seconda su Rai 1. In Svizzera la situazione è stata particolare: dal 1967 al 1982 accadeva che li trasmettessero tutte le tv [[SRG SSR]], oppure solo la francese [[Télévision Suisse Romande|TSR]] o solo l'italiana [[Radiotelevisione svizzera di lingua italiana|TSI]]; nel 1992 invece li trasmise solo TSR, affiancata l'anno dopo da TSI (nella sigla unificata del Te Deum di tale anno compariva il logo comune SSR), che poi rimase fino al 1999 la sola tv svizzera presente, con conseguente partecipazione, almeno dal 1994, di città italofone. Il Belgio partecipò per anni con entrambe le sue tv pubbliche, la vallona [[RTBF]] e la fiamminga [[Vlaamse Radio-en Televisieomroep|BRT]], per poi chiudere con la sola tv francofona.
! 1
 
| {{Bandiera|GER}} [[Michael Schumacher]]
Alla ripresa degli [[anni 1990|anni novanta]], il Regno Unito ([[BBC]]) non prese più parte, ma partecipò per un breve periodo il Galles con la consociata di [[Channel 4]], [[S4C]], e come sigla della nazione appariva GB. Nei Paesi Bassi invece li trasmise NCRV/[[Nederlandse Omroep Stichting|NOS]] nella prima serie, quindi il breve ritorno nella seconda fu opera di TROS/NOS. Nel 1992 la Cecoslovacchia unita, che debuttò nell'ultima edizione invernale, li trasmise su CST, ma partecipavano solo città ceche, cosa confermata dopo la pacifica dissoluzione del paese, quando [[Česká televize|CT]] divenne tv pubblica della Repubblica Ceca. Dopo lo scioglimento dell'ORTF nel 1975, la Francia ha trasmesso i giochi su Antenne 2, l'antesignana di [[France 2]] (che torna attiva dal 1997 al 1999). La Spagna ha trasmesso le edizioni a cui ha partecipato su [[TVE 1]], il Portogallo su [[Rádio e Televisão de Portugal|RTP]] 1. Per 6 edizioni è presente la Jugoslavia (paese non allineato ma membro EBU) con JRT, poi ritiratasi causa guerra: delle repubbliche nate dopo la scissione partecipa quattro volte [[RTV Slovenija]].
| 104
 
Come tutti i programmi prodotti dalle tv EBU, era introdotto dal ''[[Te Deum]]'' di [[Marc-Antoine Charpentier|Charpentier]]. Nella prima serie ogni paese trasmetteva la propria sigla eurovisiva. Nella seconda serie ogni stagione ebbe un'unica sigla grafica, con il logo EBU-UER e quelli delle tv partecipanti, con varie versioni della melodia.
 
== La lunga assenza dei Giochi ==
[[File:Ettore Andenna cropped.jpg|thumb|[[Ettore Andenna]], storico presentatore del programma prima nel 1978 e poi dal 1991 al 1996]]
L'assenza dei Giochi dai palinsesti televisivi europei aveva causato in questi anni non poche proteste. In un'intervista del 2005 [[Ettore Andenna]], storico conduttore per l'Italia con all'attivo 103 puntate, ha dichiarato: «La Rai ha ricevuto in una sola estate, l'anno dopo che erano finiti i ''Giochi Senza Frontiere'', {{Cn|ben 7.000 lettere di telespettatori che rivolevano i giochi}}; e la Grecia, la Svizzera e la Slovenia vorrebbero ripartire». Ed effettivamente nel 2001 il programma sembrava sul punto di tornare dato che sei nazioni erano disposte a partecipare (anche l'Italia, sebbene con lo spostamento della programmazione da Rai 1 a Rai 3, e avrebbero debuttato Romania e Israele), ma poi il progetto non si realizzò.
 
Anche all'estero l'assenza si è fatta sentire: in Slovenia, l'interesse per i Giochi è stato tale che [[RTV Slovenija|RTVSLO]], mandando in replica le registrazioni dei Giochi degli anni passati, ha realizzato alti picchi di ascolti; in Portogallo il canale pubblico RTP Memória manda in replica le varie puntate.
 
Il 20 luglio [[2006]], l'[[Unione Europea di Radiodiffusione|UER]] comunicò l'intenzione di riprendere le trasmissioni dei Giochi dopo un'assenza che durava dal 1999, grazie ad un accordo con la società di produzione Mistral: tuttavia alcuni problemi (in particolare di carattere finanziario) hanno bloccato l'edizione 2007.
 
Per la nuova edizione si parlava di otto puntate più quella finale: ogni puntata si sarebbe dovuta comporre di cinque giochi, più il classico ''fil rouge'' e che le squadre avrebbero potuto utilizzare un jolly ciascuna. L'Italia, unica nazione sempre presente nell'edizione estiva, era disponibile alla partecipazione (e secondo indiscrezioni avrebbe indossato il colore bianco come nelle ultime edizioni), e un interessamento pare vi fosse anche da San Marino, appoggiata stavolta da [[San Marino RTV|SMRTV]], e della croata [[HRT (azienda)|HRT]]. Inoltre due comuni, [[Rosolina]] e [[Catania]], avevano scritto alla RAI proponendosi come città ospitante nel caso la UER optasse per la sede fissa in Italia come in tre delle ultime quattro edizioni.
 
Il 27 dicembre 2007 il programma della RAI ''[[La storia siamo noi]]'' trasmette una puntata dedicata a JSF, replicata più volte, dove molti ricordano tale avventura.
Il 29 settembre 2009 parte della trasmissione televisiva ''[[Tutti pazzi per la tele]]'' condotta da [[Antonella Clerici]] è stata dedicata a JSF; hanno partecipato Ettore Andenna, Rosanna Vaudetti e Guido Pancaldi.
 
A dicembre 2016 l'UER nella pianificazione strategica 2017-2020 inserisce anche un nuovo format basato proprio sui famosi Giochi Senza Frontiere, denominato ''Eurovision Super Games'', nuovo tentativo di rivisitazione del programma tv andato in onda fino al 1999, su cui si stanno raccogliendo, dopo il sì dell'Italia le adesioni da parte dei principali Paesi europei (in particolare Francia, Germania, Spagna e UK) per un lancio previsto per il 2018 o gli anni a seguire.<ref>{{Cita web|url=http://www.eurofestivalnews.com/2016/12/25/eurovision-super-games-torna-vita-giochi-senza-frontiere/|titolo=Eurovision Super Games: torna in vita Giochi senza Frontiere|autore=Alex Pigliavento|sito=Eurofestival News|data=2016-12-25|accesso=2016-12-25}}</ref> Tuttavia, nonostante 12 Paesi avessero aderito e fossero coinvolti nella sua realizzazione, a causa delle mancate garanzie finanziarie, l'EBU nel giugno [[2017]] comunicò la rinuncia al progetto.<ref>{{Cita web|url=https://eurovoix.com/2017/06/26/eurovision-super-games-will-not-be-created/|titolo=Eurovision Super Games Will Not Be Created|autore=Anthony Granger|sito=Eurovoix.com|data=2017-06-26|accesso=2018-05-16}}</ref>
 
== Puntate ed edizioni speciali ==
Il 26 dicembre 1990 si svolse a [[Macao]], allora colonia portoghese (tornata alla Cina nel 1999), una puntata speciale dei Giochi: la città infatti, da oltre 400 anni legata al paese lusitano, rivendicava il proprio diritto ad organizzare una puntata. [[Ettore Andenna]] e [[Feliciana Iaccio]] presentano la puntata per l'edizione italiana; in quest'occasione partecipano:
* {{bandiera|ESP}} [[Jaca]]
* {{bandiera|YUG 1943-1992}} [[Traù]]
* {{bandiera|SMR}} [[Città di San Marino|San Marino]]
* {{bandiera|ITA}} [[Bergamo]]
* {{bandiera|PRT}} [[Guimarães]]
* {{bandiera|PRT}} [[Macao]]
La puntata venne vinta a pari merito da Bergamo e Traù con 46 punti; seguirono, ancora a pari merito per il terzo posto, [[Città di San Marino|San Marino]] e [[Guimarães]] con 34 punti, [[Jaca]] con 30 ed ultima [[Macao]], organizzatrice dei Giochi, con soli 20 punti.
 
Oltre a questa si sono spesso organizzate puntate speciali per ricordare qualcosa che avesse a che vedere con la trasmissione.
 
Inoltre negli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|novanta]] si sono svolte venti edizioni invernali di JSF (14 come ''Giochi sotto l'albero'', 6 come ''Questa pazza pazza neve'') le quali erano ovviamente ambientate in località montane; l'ultima è del 1992 con Italia, Francia, Svizzera (francofona), e Cecoslovacchia (ma con soli paesi della parte ceca): vinse la ceca [[Nové Město na Moravě]].
 
== La formazione di una unità europea ==
La trasmissione ha sempre avuto un carattere ludico di programma di intrattenimento. Aveva, però, anche l'ambizione di avvicinare i popoli del continente europeo. Curiosamente, negli [[anni 1990|anni novanta]] le squadre partecipanti erano tra le altre quelle di [[Malta]], [[Ungheria]], [[Repubblica Ceca]] e [[Slovenia]], tutti paesi successivamente entrati nell'[[Unione europea]].
 
È molto significativo che quando, su proposta di [[Ettore Andenna]], divenuto [[eurodeputato]], il [[Parlamento Europeo]] ha emanato una direttiva comunitaria sulla televisione, ha dato come titolo ''[[Televisione senza frontiere]]'', chiaro ricalco del titolo della trasmissione che aveva condotto una prima volta nel 1978, per poi tornarvi stabilmente dalla puntata speciale di Macao del 1990 al 1996.
 
== Conduttori ==
{{Colonne}}
{|class="wikitable"
!style="background:#ffdead;width:25%"|Nazione
!style="background:#ffdead"|Conduttori (in ordine cronologico)<ref name="jsfcond">{{cita web|http://www.giochisenzafrontiere.net/presentat.htm|Jsfnet Italia - Pagina dei presentatori}}</ref>
|-
|{{BEL}}
! 2
|'''1965-1981:''' Paule Herreman, Jean-Claude Menessier, Michel Lemaire e Bérengère Pascal ([[RTBF]]); Jan Theys, Willy Dalabastitia, Mike Verdrengh, Marc Van Poucke, Regine Clauwaert, Ann Michel, Linda Lepomme, Walter Capiau ([[Vlaamse Radio-en Televisieomroep|BRT]])<br />'''1982:''' Paule Herreman (RTBF); Mike Verdrengh (BRT)<br />'''1988-1989:''' Sylvie Rigot, Thierry Tinlot
| {{Bandiera|GBR}} [[David Coulthard]]
| 57
|-
|{{CSK}}
! 3
|'''1991 (edizione invernale):''' Martina Adamcová, Martin Dejdar<br />'''1992:''' Martina Adamcová, Pavel Zedniček
| {{Bandiera|BRA}} [[Rubens Barrichello]]
| 48
|-
|{{FRA}}
! 4
|'''1965-1970:''' [[Guy Lux]]<br />'''1971-1982:''' [[Guy Lux]], Claude Savarit, Simone Garnier<br />'''1988-1989:''' Fabrice, Marie-Ange Nardi<br />'''1990:''' Georges Beller, Marie-Ange Nardi<br />'''1991-1992:''' Georges Beller, Daniela Lumbroso<br />'''1997:''' Olivier Minne, Jean Riffel<br />'''1998:''' Jean-Luc Reichmann, Christelle Ballestrero<br />'''1999:''' Nelson Monfort, Fabienne Egal
| {{Bandiera|GER}} [[Ralf Schumacher]]
| 44
|-
|{{WAL}}
! 5
|'''1991-1993:''' Nia Chiswell, Iestyn Garlick<br />'''1994:''' Nia Chiswell, Iestyn Garlick, Johnny Tudor
| {{Bandiera|FIN}} [[Mika Häkkinen]]
| 24
|-
|{{FRG}}
! 6
|'''1965-1980:''' Frank Elstner, Camillo Felgen, Erhardt Keller, Manfred Erdenberger, Hartmut Bruehl, Tim Elstner, Marie Louise, Brigitte Martz, Karl-Heinz Wocker, Heribert Fassbender
| {{Bandiera|COL}} [[Juan Pablo Montoya]]
| 15
|-
|{{GRC}}
! 7
|'''1993:''' Dafne Bokota, Vera Stratakou, Angela Gerekou, Georgios Tsidimis<br />'''1994-1995:''' Dafne Bokota, Filippos Sofianos<br />'''1996:''' Dafne Bokota, Kostas Sgontzos<br />'''1997:''' Dafne Bokota, Kostas Sgontzos<br />'''1998-1999:''' Kostas Sgontzos
| {{Bandiera|CAN}} [[Jacques Villeneuve]]
| 11
|-
|{{ITA}}
! 7
|'''''Giochi senza frontiere'''''<br /><br />'''1965-1966:''' [[Enzo Tortora]], [[Giulio Marchetti]]<br />'''1967-1968:''' [[Enzo Tortora]], [[Giulio Marchetti]], [[Renata Mauro]]<br />'''1969-1970:''' [[Giulio Marchetti]], [[Renata Mauro]]<br />'''1971-1977:''' [[Giulio Marchetti]], [[Rosanna Vaudetti]]<br />'''1978:''' [[Ettore Andenna]], [[Milly Carlucci]]<br />'''1979-1981:''' [[Michele Gammino]], [[Milly Carlucci]]<br />'''1982:''' [[Michele Gammino]], [[Simona Izzo]]<br />'''1988:''' [[Claudio Lippi]]<br />'''1989:''' [[Claudio Lippi]], [[Feliciana Iaccio]], [[Paola Bulbarelli]]<br />'''1990:''' [[Claudio Lippi]], [[Feliciana Iaccio]]<br />'''1991''' [[Ettore Andenna]], [[Feliciana Iaccio]]<br />'''1992:''' [[Ettore Andenna]], [[Maria Teresa Ruta]]<br />'''1993''': [[Ettore Andenna]], [[Maria Teresa Ruta]], [[Carlo Conti (conduttore televisivo)|Carlo Conti]]<br />'''1994:''' [[Ettore Andenna]], [[Monica Casti]]<br />'''1995:''' [[Ettore Andenna]], [[Simona Tagli]]<br />'''1996:''' [[Ettore Andenna]]<br />'''1997:''' [[Maria Teresa Ruta]], [[Antonello Dose]], [[Marco Presta]]<br />'''1998-1999:''' [[Mauro Serio]], [[Flavia Fortunato]]<br /><br />'''''Giochi sotto l'albero'''''<br /><br />'''1971-1975:''' [[Rosanna Vaudetti]], [[Giulio Marchetti]]<br />'''1976:'''[[Claudio Lippi]], [[Barbara Marchand]]<br />'''1977:''' [[Ettore Andenna]], [[Barbara Marchand]]<br />'''1978:''' [[Beppe Viola]], [[Barbara Marchand]]<br />'''1979-1981:''' [[Claudio Lippi]]<br />'''1989:''' [[Claudio Lippi]], [[Feliciana Iaccio]]<br /><br />'''''Questa pazza pazza neve'''''<br /><br />'''1977-1978:''' [[Ettore Andenna]], [[Barbara Marchand]]<br />'''1979:''' [[Claudio Lippi]], [[Cecilia Bonocore]]<br />'''1980:''' [[Claudio Lippi]], [[Sabina Ciuffini]]<br />'''1981:''' [[Claudio Lippi]], [[Patricia Pilchard]]<br />'''1991:''' [[Ettore Andenna]], [[Maria Teresa Ruta]]
| {{Bandiera|GER}} [[Nick Heidfeld]]
| 11}
{{Colonne spezza}}
{|class="wikitable"
!style="background:#ffdead;width:25%"|Nazione
!style="background:#ffdead"|Conduttori (in ordine cronologico)<ref name="jsfcond"/>
|-
|{{MLT}}
! 9
|'''1994:''' John Demanuele, Stephanie Spiteri<br />'''1995:''' John Demanuele, Charles Saliba, Louise Tedesco
| {{Bandiera|FIN}} [[Kimi Raikkonen]]
| 9
|-
|{{NLD}}
! 9
|'''1970-1977:''' Dick Passchier, Dik Bikker, Barend Barendse<br />'''1978 (edizione invernale):''' Dick Passchier, Barend Barendse<br />'''1979-1981 (edizione invernale):''' Dick Passchier<br />'''1997:''' Jack Van Gelder<br />'''1998:''' Ron Boszhard
| {{Bandiera|ITA}} [[Jarno Trulli]]
| 9
|-
|{{PRT}}
! 11
|'''1979:''' Eládio Clímaco, Maria Margarida Gaspar, Fialho Gouveia<br />'''1980:''' Eládio Clímaco, Fialho Gouveia<br />'''1981:''' Eládio Clímaco, Alice Cruz<br />'''1982:''' Eládio Clímaco, Alice Cruz, Maria João Carreira<br />'''1982 (edizione invernale):''' Eládio Clímaco e Ivone Ferreira<br />'''1988:''' Eládio Clímaco, Ivone Ferreira, Fialho Gouveia<br />'''1989:''' Eládio Clímaco, Ana do Carmo, Ana Zanatti<br />'''1990-1991:''' Eládio Clímaco, Ana do Carmo<br />'''1992:''' Eládio Clímaco, Ana do Carmo, Conceição Cabral<br />'''1993-1994:''' Eládio Clímaco e Cristina Lebre<br />'''1995:''' Eládio Clímaco, Anabela Mota Ribeiro, Luis de Matos<br />'''1996:''' Eládio Clímaco<br />'''1997:''' Ana do Carmo, Eládio Clímaco<br />'''1998:''' Maria João Silveira
| {{Bandiera|ITA}} [[Giancarlo Fisichella]]
| 8
|-
|{{CZE}}
! 12
|'''1993:''' Marcela Augustová, Petr Vichnar<br />'''1994:''' Marcela Augustová, Ota Jirak, Rudolf Papezik<br />'''1995:''' Barbora Kroužková, Petr Vichnar
| {{Bandiera|GER}} [[Heinz-Harald Frentzen]]
| 6
|-
|{{GBR}}
! 13
|'''1967:''' David Vine, McDonald Hobley<br />'''1968:''' David Vine, Katie Boyle<br />'''1969-1971:''' David Vine, Eddie Waring<br />'''1972-1981:''' Stuart Hall, Eddie Waring<br />'''1982:''' Stuart Hall, Brian Cant<br />'''1982 (edizione invernale):''' Vince Hill
| {{Bandiera|FRA}} [[Olivier Panis]]
| 5
|-
|{{SMR}}
! 13
|'''1989-1990:''' Laura Fabbri<br />'''1990 (Macao)-1991:''' Silvia Battazza
| {{Bandiera|FRA}} [[Jean Alesi]]
| 5
|-
|{{SVN}}
! 15
|'''1994:''' Mario Galunič, Eva Longyka, Gregor Krajc, Špela Trefalt<br />'''1996:''' Gregor Krajc<br />'''1997:''' Eva Longyka<br />'''1999:''' Mojca Mavec
| {{Bandiera|GBR}} [[Eddie Irvine]]
| 4
|-
|{{ESP}}
! 16
|'''1988:''' Ignacio Salas, Guillermo Summers, Carmen Otero<br />'''1990:''' Daniel Vindel, Carmen Otero<br />'''1991:''' Daniel Vindel, Isabel Gemio<br />'''1992:''' Cesar Heinrych, Elisa Matilla
| {{Bandiera|GBR}} [[Jenson Button]]
| 2
|-
|{{CHE}}
! 17
|'''1967-1982:''' Georges Kleinmann, Claude Evelyne, Jacques Huwyer, Elisabeth Brindisi ([[SRG SSR|SSR]]); Jan Hiermeyer, Dorothea Furrer, Heidi Abel, Rosemarie Pfulger ([[SRG SSR|SRG]]); Tiziano Colotti, [[Ezio Guidi]], [[Enzo Tortora]], Mascia Cantoni ([[RSI (azienda)|TSI]])<br />'''1991 (edizione invernale):''' Olivier Grandjean<br />'''1992:''' Catherine Sommer, Ivan Fresard ([[RTS (Svizzera)|TSR]])<br />'''1993:''' Catherine Sommer, Ivan Fresard (TSR); [[Caterina Ruggeri]], [[Paolo Calissano]] (TSI)<br />'''1994:''' [[Caterina Ruggeri]], [[Paolo Calissano]] (TSI)<br />'''1995-1998:''' [[Caterina Ruggeri]] (TSI)<br />'''1999:''' [[Matteo Pelli]] (TSI)
| {{Bandiera|ESP}} [[Pedro de la Rosa]]
| 1
|-
|{{TUN}}
! 17
|'''1992:''' Georges Beller, Daniela Lumbroso
| {{bandiera|NLD}} [[Jos Verstappen]]
| 1-
|{{HUN}}
|'''1993:''' Dorottya Geszler, Istvas Vago<br />'''1994:''' Gábor Gundel Takács, Dorottya Geszler<br />'''1995:''' Gábor Gundel Takács, Dorottya Geszler, Erika Balogh<br />'''1996:''' Csaba Marton, Beatrix Farkas, Gábor Gundel Takács<br />'''1997-1999:''' Gábor Gundel Takács, Maria Borbás
|-
|{{YUG 1943-1992}}
|'''1978-1979:''' Dragan Nikitović, Dunja Lango, Minja Subota<br />'''1980:''' Bruno Alesio, Dunja Lango, Mito Trefalt<br />'''1981:''' Dunja Figenvald, Mersiha Čolaković, Minja Subota<br />'''1982:''' Dunja Figenvald, Minja Subota<br />'''1990:''' Jovan Pavliček e Duška Markotić<br />'''1990 (Macao)''': Mladen Popović
|}
{{Colonne fine}}
 
== Opere derivate ==
{{ColBreak}}
Il celebre brano di [[Peter Gabriel]] ''Games without Frontiers'', pubblicato sul suo album ''[[Peter Gabriel (1980)|Peter Gabriel]]'' del 1980, reinterpreta ''Giochi senza frontiere'' come metafora dello [[sciovinismo]] [[nazionalismo|nazionalista]].
 
[[Ocean Software]] pubblicò nel 1986 il videogioco ''[[It's a Knockout]]'', ispirato ufficialmente alla versione britannica del programma.
=== Costruttori ===
{| class="wikitable" style="font-size: 95%;"
! Pos.
! Team
! Punti
|-
! 1
| {{Bandiera|ITA}} [[Scuderia Ferrari|Ferrari]]
| 152
|-
! 2
| {{Bandiera|GBR}} [[McLaren]] - [[Mercedes]]
| 81
|-
! 3
| {{Bandiera|GBR}} [[Williams F1|Williams]] - [[BMW]]
| 59
|-
! 4
| {{Bandiera|SUI}} [[Sauber]] - [[Petronas]]
| 20
|-
! 5
| {{Bandiera|GBR}} [[British American Racing|BAR]] - [[Honda]]
| 16
|-
! 5
| {{Bandiera|IRL}} [[Jordan Grand Prix|Jordan]] - [[Honda]]
| 16
|-
! 7
| {{Bandiera|ITA}} [[Benetton F1|Benetton]] - [[Renault]]
| 10
|-
! 8
| {{Bandiera|GBR}} [[Jaguar Racing|Jaguar]] - [[Ford]]
| 5
|-
! 9
| {{Bandiera|FRA}} [[Prost Grand Prix|Prost]] - [[Acer (azienda)|Acer]]
| 4
|-
! 10
| {{Bandiera|GBR}} [[Arrows]] - [[Asiatech]]
| 1
|-
|}
{{EndMultiCol}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Gianni Magrin, ''Giochi senza frontiere-trent'anni di giochi'', centrooffset.
Tutti i dati statistici provengono da '''[[Autosprint]] n.36/2001'''
* {{Cita libro|autore=Paolo D'Alessio, Bryn Williams|titolo=Formula 1 2001|anno=2001|editore=SEP Editrice|id=ISBN 88-87110-18-2}}
 
== Voci correlate ==
==Collegamenti esterni==
* [[Ettore Andenna]]
*{{cita web|lingua=en|titolo=Riassunto del Gran Premio su Grand Prix.com|url=http://grandprix.com/gpe/rr677.html|editore=Grandprix.com|accesso=16-4-2001}}
* [[Milly Carlucci]]
 
* [[Edizioni di Giochi senza frontiere]]
{{Rapporto gara F1
* [[Claudio Lippi]]
|Nome_di_gara = [[Gran Premio del Belgio]]
* [[Giulio Marchetti]]
|Anno_di_gara = 2001
* [[Gennaro Olivieri]]
|Precedente_gara_nella_stagione = [[Gran Premio d'Ungheria 2001]]
* [[Guido Pancaldi]]
|Prossima_gara_nella_stagione = [[Gran Premio d'Italia 2001]]
* [[Rosanna Vaudetti]]
|Precedente_anno_gara = [[Gran Premio del Belgio 2000]]
|Prossimo_anno_gara = [[Gran Premio del Belgio 2002]]
}}
{{GP F1 00-09}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|Formula 1}}
* {{cita web|http://www.sanfelicecirceo.eu/circeo-manifestazioni/94-giochi-senza-frontiere-2014-circeo.html|Giochi senza frontiere italiani - L'Italia Gioca 2014}}
* {{cita web|http://www.giochisenzafrontiere.net|Sito di JSFnet Italia}}
* {{cita web | 1 = http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/giochi-senza-frontiere/713/default.aspx | 2 = Giochi senza frontiere - Una platea per l'Europa | accesso = 30 ottobre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121220095345/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/giochi-senza-frontiere/713/default.aspx | dataarchivio = 20 dicembre 2012 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://jsfnetfrance.free.fr/|Sito di JSFnet France|lingua=fr}}
* {{cita web|http://spielohnegrenzen.webs.com/|Sito di JSFnet Deutschland|lingua=de}}
* {{cita web|http://www.freewebs.com/jsfnet/|Sito di JSFnet Greece|lingua=el}}
* {{cita web|http://www.jsf.hiddentigerbooks.co.uk/|Sito di JSFnet United Kingdom|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.jsfcz.czechian.net/jsfnetcz.html|Sito di JSFnet Czechian|lingua=cz}}
* {{cita web|1=http://www.jatekhatarok.webs.com|2=Sito di JSFnet Hungary|lingua=hu|accesso=2 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170305182813/http://jatekhatarok.webs.com/|dataarchivio=5 marzo 2017|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://jsfnetyu.webs.com/|Sito di JSFnet Ex-Yugoslavia|lingua=sl}}
* {{cita web|1=http://jsfnetnl.webs.com/|2=Sito di JSFnet Netherlands|lingua=nl|accesso=17 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110819035601/http://jsfnetnl.webs.com/|dataarchivio=19 agosto 2011|urlmorto=sì}}
 
{{portale|Europa|televisione}}
[[Categoria:Gran Premi di Formula 1 2001| 14]]
 
[[Categoria:Giochi senza frontiere| ]]
[[ca:Gran Premi de Bèlgica del 2001]]
[[Categoria:Programmi televisivi degli anni 1960]]
[[cs:Grand Prix Belgie 2001]]
[[Categoria:Programmi televisivi degli anni 1970]]
[[en:2001 Belgian Grand Prix]]
[[Categoria:Programmi televisivi degli anni 1980]]
[[es:Anexo:Gran Premio de Bélgica de 2001]]
[[Categoria:Programmi televisivi degli anni 1990]]
[[fi:Belgian Grand Prix 2001]]
[[Categoria:Trasmissioni dell'UER]]
[[fr:Grand Prix automobile de Belgique 2001]]
[[hu:2001-es Formula–1 belga nagydíj]]
[[id:Grand Prix F1 Belgia 2001]]
[[nl:Grand Prix Formule 1 van België 2001]]
[[no:Belgias Grand Prix 2001]]
[[pl:Formuła 1 - Grand Prix Belgii 2001]]
[[pt:Grande Prêmio da Bélgica de 2001 (Fórmula 1)]]
[[ru:Гран-при Бельгии 2001 года]]
[[sl:Velika nagrada Belgije 2001]]
[[sv:Belgiens Grand Prix 2001]]