La giornata d'uno scrutatore e Distretto di Berianne: differenze tra le pagine

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{{S|distretti dell'Algeria}}
{{F|romanzi|gennaio 2014}}
{{Divisione amministrativa
{{Libro
|Nome = Distretto di Berianne
|titolo = La giornata d'uno scrutatore
|Nome ufficiale =
|titoloorig = La giornata d'uno scrutatore
|Panorama =
|titoloalfa = Giornata d'uno scrutatore
|annoorigDidascalia = 1963
|Bandiera =
|genere = [[romanzo]]
|linguaStemma = it
|Stato = DZA
|Grado amministrativo = 2
|Divisione amm grado 1 = Ghardaïa
|Capoluogo = [[Berriane]]
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
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|Data istituzione =
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|Mappa = DZ-47_Daïra_de_Berriane.svg
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}}
 
Il '''distretto di Berianne''' è un [[Distretti dell'Algeria|distretto]] della [[provincia di Ghardaïa]], in [[Algeria]], con capoluogo [[Berriane]].
'''''La giornata d'uno scrutatore''''' è un romanzo pubblicato da [Franco Salvini]] nel [[1963]].
 
==Comuni==
Libro cerniera nell'opera intera di Calvino, contiene nuclei e tematiche appartenenti a diverse fasi, dando così continuità ed integrità alla produzione letteraria calviniana. Racconto (o romanzo breve) certamente pensoso e sofferto (Calvino impiegò dieci anni a realizzarlo - dal ‘53 al ‘63), mostra tutti i sintomi di una crisi su diversi fronti, uno dei quali è quello dell'impegno politico dell'autore.
Il distretto di Berianne comprende 1 comune:
*[[Berriane]]
 
{{Portale|letteraturaNordafrica}}
Ci si riferisce ai fatti d'Ungheria del 1956, che mostrano a tutto il mondo la crudezza e la brutalità dell'[[Urss]] nei confronti degli Stati "satelliti", suscitando scalpore in tutti i paesi d'Europa, e scuotendo gli animi degli intellettuali di sinistra di ogni paese. Molti sono i dissensi e le conseguenti uscite, volontarie o meno, dai partiti comunisti dell'epoca. Calvino risente di questi fatti come ogni intellettuale schierato similmente.
 
[[Categoria:Distretti della provincia di Ghardaïa|Berianne]]
Ma la sua, in quegli anni, è anche una crisi di metodo ed un processo alle facoltà conoscitive della letteratura. Tutte queste perplessità convergono nella ''Giornata'', caratterizzandone la natura in maniera complessa e leggibile su vari livelli. "La giornata d'uno scrutatore", quindi, rimane un ricchissimo serbatoio per comprendere un autore ed un'epoca.
 
== La trama ==
Il romanzo racconta la giornata che Amedeo Magi di Montecchi, intellettuale [[comunismo|comunista]], passa come [[scrutatore]] durante le [[elezioni politiche italiane del 1953|elezioni del 1953]] alla [[Piccola Casa della Divina Provvidenza]] "[[San Giuseppe Benedetto Cottolengo|Cottolengo]]" di [[Torino]], un istituto religioso dove sono ricoverati migliaia di minorati fisici e mentali. Lo scopo di Amerigo è quello di impedire che persone incapaci di intendere e di volere siano indotte dai religiosi a votare per la [[Democrazia Cristiana|DC]]; tuttavia la vista di tutti gli infelici che abitano quel mondo parallelo scuoterà profondamente la coscienza di Amerigo, mettendo in crisi tutte le sue certezze e rendendolo, forse, alla fine della giornata, un uomo diverso.
 
Già il nome del protagonista è significativo, infatti Amerigo ricorda ovviamente [[Amerigo Vespucci]], Amerigo come Vespucci va in un mondo nuovo, quando il nostro personaggio entra nel Cottolengo ha la sensazione di entrare in un altro mondo, il suo è un viaggio oltre le frontiere dell'umano. Invece il cognome Ormea è l'anagramma della parola "amore", infatti ciò che Amerigo capirà alla fine della giornata è un nuovo significato di "amore".
 
Il racconto si svolge tutto in una sola giornata, ed è praticamente ambientato solo all'interno del Cottolengo; lì Amerigo assiste all'incredibile sfilata dei votanti che sono tutti individui "fuori dalla norma", sono persone malate e con gravi deformità che colpiscono molto il protagonista e lo inducono a una serie di riflessioni e pensieri per lui completamente nuovi. Si chiede se sia giusto che questi uomini possano votare o essere aiutati a votare, si chiede cosa sia l'umano e fino a che punto arrivi l'umano e l'unica risposta che trova è nell'amore, ''L'umano arriva dove arriva l'amore; non ha confini se non quelli che gli diamo''.
 
== L'idea del libro ==
''La giornata di uno scrutatore'' è per molti versi un libro autobiografico, in quanto l'intellettuale Amerigo Ormea è chiaramente un alter ego dell'autore. È lo stesso Calvino, nella prefazione del libro, ad affermare che l'idea di scrivere ''La giornata di uno scrutatore'' gli venne per la prima volta con le elezioni del 7 giugno [[1953]] (la stessa data in cui è ambientato il romanzo), dopo aver passato alcuni minuti al Cottolengo in qualità di candidato del [[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]].
 
Aveva provato a scrivere subito, ma non ci era riuscito: era stato nell'istituto per troppo poco tempo. L'occasione per ritornarvi, questa volta in veste di scrutatore, si presentò con le [[elezioni amministrative]] del [[1961]]. La vista degli infelici abitanti del Cottolengo costretti dai religiosi a votare per la DC (anche se non abbiamo prove di questa costrizione) lo fece però inorridire a tal punto che per i due anni successivi non riuscì lo stesso a scrivere il libro, che se fosse stato scritto non sarebbe stato altro che un violentissimo [[pamphlet]] antidemocristiano.
 
== La crisi dell'impegno ==
Durante la giornata passata al Cottolengo, Amerigo, e quindi Calvino stesso, deve fare i conti con l'insensatezza della natura generatrice di mostri, e alla fine della giornata non sarà più lo stesso.
 
Prima dell'esperienza all'interno dell'istituto infatti, Amerigo aveva cercato di sfidare la complessità del reale attraverso l'[[ideologia marxista]], cercando cioè di applicare leggi generali alla risoluzione dei problemi sociali e politici.
 
Il drammatico impatto con il Cottolengo tuttavia, lo costringe a riflettere su sé stesso, sul senso della propria azione e della vita stessa. Ideali e programmi politici infatti non hanno nulla a che fare con il dolore e la malattia dei poveri abitanti del Cottolengo e sicuramente non possono essere loro utili. A questa fase corrisponde una “resa al labirinto” del reale, che fa sì che lo scrutatore non cerchi di opporsi alle numerose irregolarità alle quali assiste.
 
Tuttavia a un certo punto della giornata, spostandosi tra le corsie come membro del seggio distaccato, Amerigo scorge due figure che lo colpiscono nel profondo: una [[suora]] che dedica la propria vita alla cura dei malati e un anziano padre che passa ogni domenica seduto su una sedia a schiacciare mandorle per il figlio deficiente. Da questo momento in poi Amerigo non si riconosce più nella figura di intellettuale [[illuminismo|illuminista]] e [[marxismo|marxista]].
 
Egli comprende che la complessità del reale è tale che non si può trovare una soluzione nella storia, nella società o nella politica. Una parziale risposta ai suoi dubbi esistenziali potrebbe consistere nell'amore ("l'umano arriva fin dove arriva l'amore"); ma sia l'autore, che il lettore, sanno che la risposta non è esaustiva né definitiva, e forse più di essa conta il processo che tenta di analizzare la complessità del reale: più che la risposta quindi, conta la domanda, e la volontà di tenere acceso quel lumicino che è la ragione. Da ora in poi, Amerigo Ormea non smetterà mai di mettere in crisi le proprie certezze, e Italo Calvino proseguirà, attraverso diverse fasi, alla ricerca di un metodo con una letteratura sempre propositiva e mai nichilista-viscerale-irrazionale.
 
== Edizioni ==
* Einaudi, Torino, 1963 ("I coralli" n. 175), pp. 98 (con risvolto di copertina dell'autore)
* Einaudi, Torino, 1974 ("Nuovi coralli" n. 100), pp. 98
* Mondadori, Milano, 1990 ("I libri di Italo Calvino", IV)
* in ''Romanzi e racconti'', Mondadori, Milano, 1992, vol. 2, pp. 3-78 ("[[I Meridiani]]")
 
== Voci correlate ==
* [[Italo Calvino]]
* [[La speculazione edilizia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q=Italo Calvino#La giornata di uno scrutatore}}
 
{{Italo Calvino}}
{{Portale|letteratura}}
 
[[Categoria:Romanzi di Italo Calvino|Giornata di uno scrutatore, La]]
[[Categoria:Romanzi ambientati a Torino]]