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{{Personaggio
Friedrich Eduard Schulz (1799-1829, noto anche come Friedrich Edward Schulz) era un filosofo e orientalista tedesco, uno dei primi a scoprire le prove del Regno di Urartu.
|medium = mitologia
|saga =
|nome italiano = Virbio
|nome =
|immagine =
|didascalia =
|epiteto =
|sesso = Maschio
|luogo di nascita = [[Atene]]
|prima apparizione =
|professione =
}}
'''Virbio''' è un personaggio della [[mitologia greca]] trasposto in quella [[mitologia romana|romana]].
 
== Genealogia ==
 
Nella mitologia greca è figlio di [[Teseo]]<ref name="igin251"/><ref name=" plut27 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/PlutarchTheseus.html|titolo= Plutarco, Vita di Teseo, 27|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref><ref name=" apolEpitome.1.16 "/> e di un'[[Amazzone]] ([[Antiope (regina delle Amazzoni)|Antiope]]<ref name=" diod4.28.1 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/DiodorusSiculus4B.html#15|titolo= Diodoro Siculo, Biblioteca Historica, IV, 28.1|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref><ref name=" apolEpitome.1.16 "/> o [[Ippolita]]<ref name=" apolE5.1 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#5|titolo= Apollodoro, Biblioteca, Epitome V, 2|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref><ref name=" apolEpitome.1.16 "/> o [[Melanippe (amazzone)|Melanippe]]<ref name=" apolE5.1 "/><ref name=" apolEpitome.1.16 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#1|titolo= Apollodoro, Biblioteca, Epitome 1.16|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref> o Glauce<ref name=" apolE5.1 "/>).
==Ricerca su Urartu==
 
Secondo gli autori romani sposò una donna di nome Aricia<ref>{{cita web|https://la.wikisource.org/wiki/Metamorphoseon_-_Liber_XV|Publio Ovidio Nasone, Le metamorfosi, XV 536-546|02-02-2010}}</ref> e divenne il padre di [[Virbio (figlio di Ippolito)|Virbio]]<ref name=" VirgiEn">{{cita web|url= https://la.m.wikisource.org/wiki/Aeneis/Liber_VII|titolo= Virgilio, Eneide, VII, 761-783|lingua=la|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>.
Nel 1827, lo studioso francese Antoine-Jean Saint-Martin raccomandò che il suo governo inviasse Schulz nell'area intorno al lago Van nell'attuale Turchia orientale per conto della Società Orientale Francese. Schulz scoprì e copiò numerose iscrizioni cuneiformi, in parte in assiro e in parte in una lingua finora sconosciuta. Schulz ha anche riscoperto la stele di Kelishin, recante un'iscrizione bilingue assiro-urartese, situata sul passo Kelishin sull'attuale confine iracheno-iraniano. Un resoconto sommario delle sue scoperte iniziali fu pubblicato nel 1828. Schultz rimase nella regione, e fu assassinato con due ufficiali dell'esercito persiano e quattro dei suoi servitori dai curdi nel 1829 vicino a Başkale.
 
== Mitologia ==
Dopo la morte di Schultz, i suoi documenti, contenenti 42 iscrizioni rinvenute a Van Castle e nel suo quartiere, furono recuperati e pubblicati a Parigi nel 1840. Questa fu una delle prime informazioni originali su Urartu ad apparire in Europa.
 
Come gran parte delle figure romane, anche Virbio ha origine da un personaggio greco ([[Ippolito (mitologia)|Ippolito]]) e della sua matrigna [[Fedra]] che protagonisti di una tragedia di [[Euripide]] rimasero vittima di una vendetta di [[Afrodite]]<ref name=" Euripide ">{{cita web|url= http://www.filosofico.net/euripidippoli42.htm|titolo= Euripide, Ippolito Coronato, testo completo |lingua=it|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>.
{{Portale|archeologia|biografie}}
 
La stessa leggenda fu ripresa da più autori romani ([[Igino (astronomo)|Igino]], [[Ovidio]] e [[Servio Mario Onorato|Servius]]) i quali dopo l'episodio della sua resurrezione<ref name=" apol3.10.3">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#10|titolo= Apollodoro, Biblioteca, III, 10.3|lingua=en|accesso= 20 luglio 2019}}</ref><ref>Igino, ''Fabulae'' 49</ref><ref name=" pau2.27.4 ">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Pausanias2B.html#14|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, 2.27.4|lingua=en|accesso= 10 luglio 2019}}</ref>
 
Ippolito fu cacciato dal padre e morì trascinato dai suoi cavalli
 
Virbio fu identificato con l'eroe greco Ippolito, figlio di Teseo. Fu maledetto da suo padre perché pensò erroneamente che Ippolito avesse perso la matrigna Phaidra. Quindi Ippolito fu attaccato da Poseidone al livello del mare e distrutto dai suoi cavalli. In una variante del mito, non rimane morto, ma viene resuscitato da Asklepios. Dopo di che, emigrò in Italia e fondò il santuario di Diana Nemorensis in Aricia, o fu trasferito da Artemide dove fu adorato sotto il nome di Virbius dai latini
 
 
 
 
 
 
 
<ref name=" paus4.3.5">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Pausanias4A.html|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia IV, 3.5 e seguenti|lingua=en|accesso= 10 maggio 2019}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
{{Portale|mitologia greca}}