Giovanni Francesco Costa e Gian Cesare Discepoli: differenze tra le pagine

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{{Sportivo
|Nome = Gian Cesare Discepoli
|Immagine =
|Didascalia =
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ITA}}
|Altezza =
|Peso =
|Disciplina = Calcio
|Ruolo = [[Allenatore]] <small>(ex [[centrocampista]])</small>
|Squadra =
|TermineCarriera = 1988 - giocatore
|SquadreGiovanili =
{{Carriera sportivo
|196?-1969|{{Bandiera|NC}} Due Penne|
|1969-1970|{{Calcio Prato|G}}|
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|Squadre =
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|1969-1970|{{Calcio Prato|G}}|1 (0)<ref>{{Cita libro|titolo=[[Almanacco illustrato del Calcio]]|anno=1971|editore=Panini edizioni|pagine=264}}</ref>
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|Allenatore =
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|1990-1991|{{Calcio SPAL|A}}|<small>Prep. atletico</small>
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|2010|{{Calcio Pro Belvedere Vercelli|A}}|
|2011|{{Calcio Ravenna|A}}|
|2011|{{Calcio Triestina|A}}|
|2011-2012|{{Calcio Ravenna|A}}|<small>DT</small>
}}
|Aggiornato =
}}
 
{{Bio
|Nome = Gian Cesare
|Immagine = Costa - Rovince d'archi - 1743.jpg
|Cognome = Discepoli
|Didascalia = ''Rovine d'archi'', 1743
|Nome = Giovanni Francesco
|Cognome = Costa
|PostCognomeVirgola = o anche '''Gianfrancesco Costa''',
|Sesso = M
|LuogoNascita = VeneziaPerugia
|GiornoMeseNascita = 30 gennaio
|AnnoNascita = [[1711]] 1953
|LuogoMorte = Venezia
|GiornoMeseMorte = 12 ottobre
|AnnoMorte = 1772
|Attività = allenatore di calcio
|Epoca = 1700
|Attività2 = ex calciatore
|Attività = pittore
|Attività2 = architetto
|Attività3 = scenografo
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , di ruolo [[centrocampista]]
}}
 
==Carriera==
Iniziò la sua attività a [[Venezia]] durante gli anni Quaranta del [[Settecento]] come pittore prospettico, seguendo le orme di [[Luca Carlevarijs]]. Fu allievo dei pittori e scenografi [[Gerolamo Mengozzi-Colonna]] e [[Giambattista Crosato]], per poi affermarsi come scenografo, soprattutto per i teatri veneziani della [[Grimani|Famiglia Grimani]].
===Giocatore===
Nella stagione 1969-1970 ha giocato nelle giovanili del Prato, venendo riconfermato anche per la stagione successiva; nel novembre 1970 è stato acquistato dal Napoli, squadra di [[Serie A]], con cui è rimasto in rosa fino al termine della [[Serie A 1971-1972|stagione 1971-1972]] senza tuttavia mai scendere in campo in partite di campionato. Ha poi giocato per diversi anni a livello professionistico con Prato, Aglianese, Vigevano, Carrarese, Novara, Imperia, Torres, Cerretese, Sarzanese e Viareggio<ref>[http://iltirreno.gelocal.it/massa/sport/2012/05/05/news/vullo-e-gian-cesare-discepoli-entrano-nel-club-1.4466782 Vullo e Gian Cesare Discepoli entrano nel club] Iltirreno.gelocal.it</ref>.
 
== Biografia =Allenatore===
====Gli anni da vice e l'esordio alla SPAL====
Non ci è pervenuta notizia riguardo gli studi giovanili: la prima notizia certa sul suo conto riguarda l'iscrizione nel [[1734]] nel libro della [[fraglia]] [[Repubblica di Venezia|veneziana]] dei pittori <ref>E. Favaro, ''L'arte dei pittori in Venezia'', Firenze 1975</ref>.
Nella stagione 1989-1990 ha lavorato come allenatore in seconda al Barletta, squadra di [[Serie B 1989-1990|Serie B]]; in seguito ha lavorato alla SPAL (con cui aveva anche lavorato per un anno come preparatore atletico<ref>[http://www.fantanews.net/forum/showthread.php?t=25794 Storia della SPAL] Fantanews.net</ref>) per due stagioni consecutive, una delle quali in seconda serie: a [[Ferrara]] allenava la squadra, con [[Giovan Battista Fabbri]] che svolgeva il ruolo di direttore tecnico.
 
====Alla SPAL in Serie B====
L'attività documentata inizia nel [[1742]] a Torino, dove l'artista fu chiamato da Crosato a collaborare alle scenografie delle due opere in programma per la stagione di [[Carnevale]] di quell'anno del [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]]<ref>''Arte'', Garzanti Editore, 1973</ref>.
Nella [[Serie B 1992-1993|stagione 1992-1993]] ha assunto il ruolo di allenatore dei biancoazzurri, ricoprendo l'incarico dal gennaio 1993 fino a fine stagione; nonostante il 17º posto in classifica in [[Serie B]] (e la conseguente retrocessione in [[Serie C1]]) è stato riconfermato alla guida della squadra anche per la [[Serie C1 1993-1994|stagione 1993-1994]], chiusa con un 3º posto in classifica in Serie C1, e per la [[Serie C1 1994-1995|stagione 1994-1995]], nella quale è stato esonerato a campionato in corso.
 
====In Serie C1====
Nel 1743 vide la luce una serie di 10 acqueforti dal titolo ''Rovine d'archi templi terme anfiteatri sepolcri et altri edifizi sul gusto antico'', nella quale l'artista rievoca malinconiche vestigia antiche, senza però leziosaggini, dimostrando al contrario ''una notevole indipendenza dal rovinismo degli altri artisti veneti, come il [[Sebastiano Ricci|Ricci]] o il [[Canaletto]]''<ref>M. Viale Ferrero, ''Spunti classicisti del primo Settecento'', in Antichità viva, I (1962)</ref>.
L'anno seguente ha allenato il Gualdo, sempre in terza serie, venendo ancora una volta esonerato a stagione in corso; è poi passato alla guida del Montevarchi, squadra che ha allenato per tre stagioni di fila (con anche un esonero e successivo reintegro in panchina nella seconda stagione) ottenendo altrettante salvezze nel campionato di Serie C1. Ha continuato ad allenare in terza serie per diversi anni, alla guida di Lucchese, Carrarese, Arezzo e Paternò, ottenendo sempre piazzamenti a metà classifica e venendo esonerato a campionato in corso in due diverse occasioni (Lucchese e Arezzo).
 
====Il ritorno alla SPAL====
Sempre per il [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]] di [[Torino]], nel [[1744]]-[[1745]] realizzò gli scenari per l'opera ''[[Poro (Gluck)|Poro]]'' di [[Christoph Willibald Gluck|Gluck]] (il libretto era un rifacimento di ''[[Alessandro nell'Indie (Metastasio)|Alessandro nelle Indie]]'' di [[Pietro Metastasio|Metastasio]]) e per l'opera ''[[La conquista del vello d'oro]]'' di [[Giuseppe Sordella]]<ref>M. Viale Ferrero, ''La scenografia dalle origini al 1936'', in ''Storia del teatro Regio di Torino'', Torino 1980</ref>.[[File:Sordella - La conquista del vello d'oro.jpg|150px|thumb|left|Frontespizio del libretto de ''La conquista del vello d'oro'', di Giuseppe Sordella]]
Nella [[Serie C1 2003-2004|stagione 2003-2004]] è tornato dopo dieci anni a sedere sulla panchina della SPAL, con cui ha ottenuto un 9º posto in classifica in Serie C1; nel campionato seguente è subentrato nel mese di gennaio sulla panchina del Prato, sua ex squadra da calciatore, mentre nella [[Serie C1 2005-2006|stagione 2005-2006]] è stato ingaggiato dalla Pro Patria.
 
====Le stagioni in Serie C2 ed in Serie D====
Negli anni successivi al soggiorno torinese, l'artista si dedicò interamente all'incisione e alla pubblicazione di scritti scientifici. Nel 1746 vide la luce a [[Venezia]] il trattato ''Delli cinque ordini di architettura del Palladio illustrata dal Costa''.
Nel gennaio 2007 ha assunto il ruolo di allenatore del Carpenedolo, con cui ha chiuso al 6º posto in classifica il campionato di [[Serie C2 2006-2007|Serie C2]]; dopo un periodo al Novara nella [[Serie C1 2007-2008|stagione 2007-2008]] ed una breve parentesi alla Pro Sesto nell'aprile dell'anno successivo, è tornato ad allenare in quarta serie nella [[Serie C2 2009-2010|stagione 2009-2010]], venendo però esonerato dalla Pro Belvedere Vercelli nell'ottobre 2009; ha allenato la formazione piemontese anche nella stagione successiva, dal mese di aprile 2010 fino a fine campionato. Dopo un anno di inattività è tornato ad allenare nella [[Lega Pro Prima Divisione 2011-2012|stagione 2011-2012]], nella quale dopo essere stato esonerato dal Ravenna (squadra di [[Serie D]]<ref>[http://www.ravennatoday.it/sport/gian-cesare-discepoli-nuovo-allenatore-del-ravenna-calcio.html] Ravennatoday.it</ref>) ha allenato per alcune partite fino all'ottobre 2011 sulla panchina della Triestina, in [[Lega Pro Prima Divisione]]. Successivamente è tornato al Ravenna, dove ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico<ref>[http://sport.notizie.it/clamoroso-a-ravenna-discepoli-torna-come-direttore-tecnico/ Clamoroso a Ravenna: Discepoli torna come direttore tecnico] Sport.notizie.it</ref> per alcuni mesi, fino al 5 gennaio 2012<ref>[http://www.romagnanoi.it/news/ravenna/726011/Via-anche-Discepoli--squadra-senza.html Via anche Discepoli: squadra senza dirigenti] Romagnanoi.it</ref>.
 
==Palmarès==
Nel 1747, a [[Venezia]], fu edito il libro ''Elementi di prospettiva esposti da Gianfrancesco Costa'', con un elegante frontespizio e 22 vivaci tavole rappresentanti paesaggi con figure.
===Giocatore===
====Competizioni nazionali====
*{{Calciopalm|Serie D|1}}
:Carrarese: [[Serie D 1977-1978|1977-1978]]
 
*{{Calciopalm|Campionato Interregionale|1}}
Tra il [[1750]] e il [[1756]] furono pubblicati i due tomi di ''Delle delicie del fiume Brenta espresse ne palazzi e casini situati sopra le sue sponde dalla sboccatura nella laguna di Venezia fino alla città di Padova'', un'opera imponente composta da una serie di 140 incisioni che riproducevano le sontuose dimore dell'aristocrazia veneziana poste sulle rive del fiume [[Brenta]] e che costarono all'artista vari anni di duro lavoro fatto di meticolosi rilevamenti effettuati con l'aiuto della camera ottica. Le ''Delicie'' ebbero un notevole successo, tanto da essere più volte riedite<ref>DBI Treccani [http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-francesco-costa_(Dizionario-Biografico)/]</ref>.[[File:Costa - Villa Pisani.jpg|400px|thumb|right|Villa Pisani da ''Delle delicie del fiume Brenta'', 1750]]
:Sarzanese: [[Campionato Interregionale 1986-1987|1986-1987]]
 
===Allenatore===
A partire dal 1751 il C. riprese l'attività di scenografo, lavorando per il [[Teatro San Samuele]], di proprietà della [[Grimani|Famgilia Grimani]], che lo aveva ricostruito dopo l'incendio del 1747 con l'intenzione di farne il primo teatro d'[[opera buffa]] di Venezia. Durante questo periodo collaborò anche con [[Carlo Goldoni]] per la realizzazione di alcuni drammi giocosi, come ad esempio ''[[L'amore artigiano]]''<ref>[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/goldoni/l_amore_artigiano/pdf/l_amor_p.pdf]</ref>.
*{{Calciopalm|Serie C1|1}}
:SPAL: [[Serie C1 1991-1992|1991-1992]]
 
==Note==
In quel periodo, Costa fu incaricato dai [[Grimani]] di progettare e costruire il nuovo [[Teatro San Benedetto]], che fu inaugurato nel dicembre del 1755, ma il 5 febbraio 1774 esso venne distrutto da un incendio e subito dopo fatto ricostruire, su progetto di [[Pietro Checchia]], con una pianta diversa. Il disegno originale della pianta si conserva nel [[Civico Museo Correr]] di [[Venezia]].
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
Nel 1765, Costa effettuò un viaggio in Polonia, chiamato dal re [[Stanislao II Augusto Poniatowski|Stanisalo II]] per le sue qualità di ''ingegnere teatrale e valevole di molto merito in tale professione''<ref>''Notatori annuali'' del N. H. P. Gradenigo, 1750-1772</ref>.
* {{Collegamenti esterni}}
 
* {{Cita web | 1 = http://www.emozionecalcio.it/scheda_persona/Gian-Cesare-Discepoli/10597.aspx | 2 = Scheda su Emozionecalcio.it | accesso = 11 gennaio 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120120234013/http://www.emozionecalcio.it/scheda_persona/Gian-Cesare-Discepoli/10597.aspx | dataarchivio = 20 gennaio 2012 | urlmorto = sì }}
Dal 1767 il nome dell'artista compare negli Atti dell'[[Accademia di Venezia]] come ''accademico aggregato e maestro dello studio dell'architettura''. Questa scuola ebbe breve vita in quanto nel 1769 Costa non era più in grado, a causa di una malattia della vista, di continuare regolarmente le lezioni. Nell'ottobre 1770 si ammalò gravemente, nel 1771 fu costretto a dare le dimissioni e nell'ottobre del 1772 morì, a [[Venezia]].
 
Anche il figlio [[Benedetto Costa|Benedetto]] fu architetto e scenografo e collaborò con il padre nell'allestimento di varie opere e balletti<ref>''[[Enciclopedia dello spettacolo]]'', volume III</ref>.
 
== Opere ==
Della vasta produzione di Costa, basata essenzialmente sulle scenografie, ci sono pervenuti - oltre alle incisioni per i volumi a stampa - solo alcuni bozzetti teatrali, un paio di quadretti a olio (''Cortile con pozzo'', [[Museo civico di Padova]], e ''Portico diroccato''), alcuni disegni dal vero corrispondenti alle incisioni della serie delle ''Delicie'', altri disegni di paesaggi (due conservati presso l'[[Albertina (Vienna)|Albertina]] di [[Vienna]], uno nella [[National Gallery of Scotland]] di [[Edimburgo]]), ed altre poche stampe.
 
== Scenografie ==
Elenco parziale:
{{Div col|cols=2|small=no}}
 
* ''[[Poro (Gluck)|Poro]]'', di [[Christoph Willibald Gluck]], 1744
* ''[[La conquista del vello d'oro]]'' di [[Giuseppe Sordella]], 1745
* ''[[Demetrio (Perez)|Demetrio]]'' di [[Davide Perez]], 1751
* ''[[Ginevra (Bertoni)|Ginevra]]'' di [[Ferdinando Bertoni]], 1753
* ''[[Il filosofo di campagna]]'' di [[Baldassare Galuppi]], libretto [[Carlo Goldoni]], 1754
* ''[[Li matti per amore]]'' di [[Gioacchino Cocchi]], 1754
* ''[[Tamerlano (Cocchi)|Tamerlano]]'' di [[Gioacchino Cocchi]] e [[Giovanni Battista Pescetti]], 1754
* ''[[Ezio (Scarlatti)|Ezio]]'' di [[Giuseppe Scarlatti]], 1754
* ''[[Lo speziale]]'' di [[Vincenzo Pallavicini]] e [[Domenico Fischietti]], libretto [[Carlo Goldoni]], 1755
* ''[[Il povero superbo]]'' di [[Baldassare Galuppi]], libretto [[Carlo Goldoni]], 1755
* ''[[Artaserse (Pampani)|Artaserse]]'' di [[Antonio Gaetano Pampani]], 1756
* ''[[Semiramide riconosciuta (Brusa)|Semiramide riconosciuta]]'' di [[Francesco Brusa]], 1756
* ''[[Adriano in Siria (Brusa)|Adriano in Siria]]'' di [[Francesco Brusa]], 1757
* ''[[Catone in Utica (Ciampi)|Catone in Utica]]'' di [[Vincenzo Legrenzio Ciampi]], 1757
* ''[[Sesostri (Galuppi)|Sesostri]]'' di [[Baldassare Galuppi]], 1757
* ''[[Nitteti]]'' di [[Johann Adolf Hasse]], 1758
* ''[[Ezio (Scarlatti)|Ezio]]'' di [[Giuseppe Scarlatti]], 1759
* ''[[Demofoonte (Cocchi)|Demofoonte]]'' di [[Gioacchino Cocchi]] (in collaborazione con [[Andrea Urbani]]), 1759
* ''[[L'amore artigiano]]'' di [[Gaetano Latilla]], libretto [[Carlo Goldoni]], 1760
* ''[[Zenobia (Hasse)|Zenobia]]'' di [[Johann Adolf Hasse]], , 1761
* ''[[Demetrio (Perez)|Demetrio]]'', di [[Davide Perez]], 1761
* ''[[Amor contadino]]'' di [[Giovanni Battista Lampugnani]], libretto [[Carlo Goldoni]], 1761
* ''[[Tigrane (Tozzi)|Tigrane]]'' di [[Antonio Tozzi]], libretto [[Carlo Goldoni]], 1762
* ''[[Il re alla caccia]]'' di [[Baldassare Galuppi]], libretto [[Carlo Goldoni]], 1763
* ''[[Le contadine bizzarre]]'' di [[Niccolò Piccinni]], 1763
* ''[[L'incognita perseguitata]]'' di [[Niccolò Piccinni]], 1764
* ''[[Le donne vendicate (Piccinni)|Le donne vendicate]]'', di [[Niccolò Piccinni]], libretto [[Carlo Goldoni]], 1764
* ''[[Achille in Sciro]]'' di [[Ferdinando Bertoni]], 1764
* ''[[Il Re Pastore]]'' di [[Pietro Alessandro Guglielmi]], 1767
* ''[[Antigono (de Majo)|Antigono]]'' di [[Gian Francesco de Majo]], 1768
* ''[[Arsace (Franchi)|Arsace]]'' di [[Carlo Franchi]], 1768
* ''[[Demetrio (Pampani)|Demetrio]]'' di [[Antonio Gaetano Pampani]], 1768
* ''[[Alessandro in Armenia]]'' di [[Giovanni Battista Borghi]], 1768
* ''[[Calandrano]]'' di [[Giuseppe Gazzaniga]], 1771
* ''[[L'inimico delle donne]]'' di [[Baldassare Galuppi]], 1771
* ''[[Gli intrighi amorosi]]'', di [[Baldassare Galuppi]]
* ''[[L'astratto, ovvero il giocator fortunato]]'' di [[Niccolò Piccinni]], 1771
{{Div col end}}
 
== Note ==
<references/>
 
{{Portale|biografie|calcio}}
[[Categoria:Pittori di scuola veneta|Costa, Giovanni Francesco]]