Club Atlético Peñarol e Ondata di freddo del gennaio 1985: differenze tra le pagine

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Il '''gennaio 1985''' è stato uno dei mesi più freddi della storia in [[Italia]] e in molte aree dell'[[Europa]] dal punto di vista [[meteorologia|meteorologico]], con [[temperatura dell'aria|temperature]] ovunque abbondantemente al di sotto delle medie stagionali fino al giorno 17 per l'[[ondata di freddo]] che la caratterizzò assieme all'[[nevicata del 1985|omonima concomitante "nevicata del secolo"]] nel nord Italia.
{{nota disambigua|l'omonima polisportiva argentina|Club Atlético Peñarol Mar del Plata}}
{{Squadra di calcio
<!-- Introduzione -->
|nome squadra=CA Peñarol
|detentore_primerauruguay = X
<!-- Livrea delle divise -->
<!-- Divisa casalinga -->
|nomestemma= Escudo-club-atletico-penarol.png
|soprannomi=''Manyas'', ''Carboneros'', ''Aurinegros'', ''Mirasoles'', ''Peñarolenses''.
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<!-- Dati societari -->
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|città={{simbolo|Montevideo Department Coat of Arms.svg}} [[Montevideo]]
|nazione={{URY}}
|confederazione=[[CONMEBOL]]
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|federazione=[[Federazione calcistica dell'Uruguay|AUF]]
|annofondazione=1891
|rifondazione=1913
|presidente={{Bandiera|URY}} Jorge Barrera
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|titoli internazionali=1 [[Supercoppa dei Campioni Intercontinentali]]
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}}
Il '''Club Atlético Peñarol''', noto come '''Peñarol''', è una [[Squadra di calcio|società]] [[Calcio (sport)|calcistica]] di [[Montevideo]], in [[Uruguay]].
 
== Dicembre 1984: inizio d'inverno con temperature insolitamente miti ==
Fu fondata il 28 settembre [[1891]] col nome di ''Central Uruguay Railway Cricket Club'' (CURCC), che mantenne fino al 13 dicembre [[1913]], quando cambiò denominazione in ''Club Atlético Peñarol'' (dalla città [[italia]]na di [[Pinerolo]]), anche perché tra i soci fondatori alcuni erano di origine piemontese come [[José Pedro Damiani]], [[Washington Cataldi]] e [[Gastón Guelfi]], che poi assunsero il ruolo di presidente della società sportiva alternandosi tra loro. Lo stesso nome, ''Peñarol'', ricalca quello di un quartiere di Montevideo, sorto attorno ai possedimenti di [[Giovan Battista Crosa]], pinerolese e maestro della corale che nel [[1770]] venne chiamato in Uruguay dove fece fortuna<ref>{{es}} Pagina [http://www.claeh.org.uy/penarol/12_historia_1.php “Los remotos orígenes de un nombre”] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070907082222/http://www.claeh.org.uy/penarol/12_historia_1.php |data=7 settembre 2007 }} - ''http://www.claeh.org.uy''</ref>.
Nella prima parte del [[dicembre]] [[1984]], l'[[anticiclone]] russo-siberiano non si spinse oltre il [[mar Caspio]] mentre in [[Europa occidentale]] permanevano condizione d'alta pressione con centro sui [[Penisola balcanica|Balcani]], che determinava in tutta [[Italia]] temperature sensibilmente superiori alle medie stagionali. Perfino in [[Scandinavia]], le temperature scendevano difficilmente sotto lo zero per un vigoroso flusso di correnti miti sud-occidentali che raggiungevano anche le alte [[latitudine|latitudini]] europee (isoterme a 1500 metri del [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1984/Rrea00219841201.gif 1], [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1984/Rrea00219841208.gif 8] e [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1984/Rrea00219841214.gif 14 dicembre]).
Ad esempio martedì 11 dicembre [[Stazione meteorologica di Torino Caselle|Torino Caselle]] registrò una massima di +17,6&nbsp;°C, una massima che sembrava più tipica di [[marzo]] o [[aprile]] che non di dicembre (per dicembre la massima normale è di circa di +7&nbsp;°C).
 
Nell'ultima parte del mese, si approfondì un'intensa depressione a est della [[Sicilia]] (isobare del [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1984/Rrea00119841225.gif 25 dicembre]), che determinò insistenti piogge torrenziali sulle regioni joniche e in [[Basilicata]], con [[neve]] sui relativi rilievi e nelle zone interne della [[Puglia]]; l'aria fredda richiamata da questa bassa pressione portò la neve anche in [[Lombardia]] (15&nbsp;– 20&nbsp;cm).
Nelle sue file militarono campioni come [[Alcides Ghiggia]], [[Juan Alberto Schiaffino]], [[Julio César Abbadie]], [[Raffaele Sansone]], [[Obdulio Varela]], [[Roque Máspoli]], [[Luis Cubilla]], [[Ladislao Mazurkiewicz]], [[Diego Forlán|Diego Forlan]] e [[Marcelo Zalayeta]].
 
Sembrava probabile che l'[[Aria artica continentale|aria polare]] dell'anticiclone-russo siberiano potesse entrare dalla [[bora|porta della bora]] direttamente nel [[Mar Mediterraneo]], dove avrebbe colpito soprattutto le regioni adriatiche.
Nel suo palmarès si contano 51 [[Primera División Uruguaya|campionati uruguaiani]] (l'ultimo nella stagione 2017), di cui 5 vinti come CURCC, 5 [[Coppa Libertadores|Coppe Libertadores]] e 3 [[Coppa Intercontinentale|Coppe Intercontinentali]], titoli che rendono il Peñarol la più titolata squadra uruguaiana<ref>Il Peñarol ha vinto anche altri due titoli nazionali, tuttavia non riconosciuti dall'AUF: uno nel [[1924]], organizzato dalla ''Federación Uruguaya de Futbol'' (una federazione fondata l'anno prima da alcuni club dissidenti e contrapposta all'AUF, ma sciolta nel [[1925]]), l'altro nel [[1926]], organizzato da un ''Consejo Provisorio'' ma senza l'autorizzazione dell'AUF, che preferì in quell'anno non organizzare alcun campionato, a causa della confusione generata dalla "secessione" della FUF di 3 anni prima.</ref>. Il club è stato incoronato [[Migliori club del XX secolo per ogni continente IFFHS#In Sudamerica .28top 10.29|miglior del XX secolo in Sudamerica]] dall'[[IFFHS]], istituto riconosciuto dalla [[FIFA]], il 17 settembre [[2009]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.iffhs.de/?32b0cfd380ff73117fe2c0bf23c17e23a09e33b17f7370eff3702bb1c2bbb6e20e52c00f23808f15|titolo=South America's Club of the Century|editore=www.iffhs.de|data=17 settembre 2009|accesso=17 settembre 2009}}</ref>.
 
== 1°-4 gennaio: aria artica sull'Italia ==
È nel ristretto club delle otto squadre al mondo che siano riuscite a centrare in due occasioni, nel [[1961]] e nel [[1982]], il [[Treble]] composto dai 3 titoli di campione del proprio paese, del continente e del mondo. Ci sono riuscite anche [[Santos Futebol Clube|Santos]] (1962 e 1963), il classico rivale, [[Club Nacional de Football|Nacional Montevideo]] (1971 e 1980), [[Amsterdamsche Football Club Ajax|Ajax]] (1972 e 1995), [[Club Atlético Boca Juniors|Boca Juniors]] (2000 e 2003), [[Manchester United Football Club|Manchester United]] (1999 e 2008), {{Calcio Inter|N}} (1965 e 2010) e Barcellona (2009, 2011 e 2015).
Nei primi giorni del [[gennaio]] [[1985]], lo scenario meteorologico europeo cambiò. Un improvviso riscaldamento della [[stratosfera]] (''[[stratwarming]]'') provocò un rapido riscaldamento dell'aria sovrastante alla [[Groenlandia]]. Questo causò la rottura del [[vortice polare]], al cui posto si formò un'insolita area di pressioni alte e livellate, in congiungimento con l'[[Anticiclone delle Azzorre]] che si dispose in senso meridiano fino a raggiungere il [[Polo nord]]. A questo punto l'[[aria artica marittima]], fredda e umida, poté giungere sul Mediterraneo scendendo lungo il lato occidentale del continente europeo ed entrando in Europa occidentale a più riprese attraverso la [[valle del Rodano]], grazie ad un'area di bassa pressione che si stava approfondendo sui [[Paesi Bassi]].
Nell'agosto [[2007]] è stato invitato in Italia dal {{Calcio Torino|N}} per disputare il Trofeo del Centenario, partita celebrativa dei festeggiamenti per i primi cento anni della società granata. Approfittando della trasferta, la squadra ha fatto visita a Pinerolo, dove è stata ricevuta in Comune dal sindaco<ref>Articolo [http://www.ecodelchisone.it/articoli/articolo.asp?id=23891 “Il Peñarol di Montevideo ricevuto in comune nella sua Pinerolo”] - ''http://www.ecodelchisone.it'', 22 agosto 2007.</ref>.
 
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850101.gif 1º gennaio] il tempo risultava stabile e soleggiato sulle regioni settentrionali, sulla [[Toscana]], sull'Alto [[Lazio]] e sulla [[Sardegna]], con ventilazione da debole a moderata nord-orientale, temperature minime quasi ovunque prossime allo zero e massime tra i 5 e i 10&nbsp;°C. Sulle regioni del medio e basso versante adriatico, sul [[Lazio meridionale]] e su tutte le regioni meridionali il cielo si presentò da parzialmente nuvoloso a molto nuvoloso con piogge e nevicate sparse, anche a quote molto basse.
== Storia ==
=== Central Uruguay Railway Cricket Club (1891–1913) ===
{{vedi anche|Central Uruguay Railway Cricket Club}}
[[File:Escudo-CURCC.png|thumb|left|upright=0.5|Stemma del CURCC.]]
 
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850102.gif 2 gennaio] l'aria artica, proveniente dal [[Mare di Kara]] in [[Russia]] settentrionale cominciò a scendere verso l'Europa. Le temperature scesero repentinamente in modo vistoso: [[giorno di ghiaccio]] a [[Bolzano]] e [[Torino]], che registrarono massime rispettivamente di -1,8&nbsp;°C e -1&nbsp;°C. Intanto fronti freddi collegati all'aria artica cominciavano a scendere dalla Scandinavia, portando condizioni di tempo perturbato sull'Italia. Neve con accumulo di 2&nbsp;cm a [[Grosseto]] (non accadeva dal [[1963]]), su quasi tutte le zone interne peninsulari e lungo tutta la costa adriatica.
Il '''Central Uruguay Railway Cricket Club''' fu fondato il 28 settembre 1891, dagli impiegati e operai della ferrovia dell'Uruguay Centrale di Montevideo ([[Central Uruguay Railway]]), di proprietà britannica, che operava in Uruguay dal 1878. Dei 118 membri fondatori del club, 72 erano britannici, 1 tedesco, e 45 uruguayani. Per il nome complicato per i tifosi ispanofoni, il club era popolarmente noto come CURCC o "Peñarol" in onore di un quartiere cittadino che si trovava a 10&nbsp;km da Montevideo.
 
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850103.gif 3 gennaio] s'intensificò il freddo. A [[Torino]] la minima crollò a -10,5&nbsp;°C. In nottata, nevicò addirittura sull'[[Isola d'Elba]] e sul suo capoluogo [[Portoferraio]].
Il primo presidente fu Frank Henderson, che mantenne la carica fino al 1899. Nel 1892, il CURCC aprì una sezione calcio che andò così ad aggiungersi alle sezioni [[rugby]] e [[cricket]], fino a quel momento le più importanti del club. La prima partita della sezione calcio fu disputata contro degli studenti inglesi, e fu vinta dal CURCC per 2–0. I primi capitani della squadra erano tutti inglesi e solo nel 1895 fu eletto il primo capitano della squadra di nazionalità uruguayana, Julio Negrón.
 
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850104.gif 4 gennaio], temperature basse su tutta l'Europa e l'Italia, ma non da primato. Tuttavia insistettero le nevicate sulla [[Toscana]] nord-occidentale (compresa la [[Costa apuana]] e la [[Versilia]]), sulla [[Sardegna]] (ad [[Alghero]], dove non accadeva dal [[1971]]) e anche sui rilievi dell'[[Isola d'Ischia]]. Nella stessa giornata, vennero completamente imbiancate anche la [[Corsica]] e le [[isole Baleari]].
Nel 1900 il CURCC, insieme a Uruguay Athletic, Deutscher Fussball Klub e Albion, fondarono la Uruguay Football Association League. Debuttando il 10 giugno con una vittoria per 2–1 sull'Albion, i primi gol in partite ufficiale per il club furono realizzate da Juan Peña e William Davies. Nello stesso anno avvenne il primo incontro contro il [[Club Nacional de Football]], che si concluse 2–0 per il CURCC.
[[File:CURCC1900.jpg|thumb|Formazione del CURCC che vinse il suo primo titolo.]]
 
== 5-9 gennaio: grandi nevicate su gran parte d'Italia ==
Al termine della stagione 1900 il CURCC vinse il [[Primera División (Uruguay)|campionato uruguayano]] per la prima volta, successo bissato anche l'anno successivo. Nel 1903, il CURCC fu il primo club a segnare più di dieci gol in una partita ufficiale del campionato uruguayano, battendo il Triunfo 12–0 (questo record fu poi eguagliato dal Montevideo Wanderers nel 1908).<ref>{{cita web|url=http://www.rsssf.com/miscellaneous/ddd.html|titolo=Double Digits Domestical}}</ref>
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850105.gif 5 gennaio] un'irruzione di aria artica molto fredda colpì in pieno l'Italia, passando prima attraverso la porta del [[Rodano]] e poi anche quella della [[Bora]]. Il contrasto tra l'aria fredda e quella assai più calda del [[mar Mediterraneo]] provocò nevicate su tutta la [[Toscana]] centro-settentrionale (comprese [[Firenze]] e [[Pisa]]) e anche a [[Bordighera]], in [[Liguria]]; mentre a [[Trieste]] la [[bora]] raggiunse i 100&nbsp;km/h, a [[Città di Castello]] la neve raggiunse i 100&nbsp;cm. Il [[Veneto]] e la [[Sardegna]], a parte qualche zona, vennero coperti di neve. Qualche fiocco arrivò anche a [[Ragusa]], nella [[Sicilia]] meridionale.
 
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850106.gif 6 gennaio] una perturbazione di origine africana raggiunse il [[Lazio]] e l'Italia centro-meridionale richiamando aria calda da sud che strisciò sopra l'aria gelida. Questo provocò intense nevicate lungo il litorale tirrenico laziale, compresa [[Roma]], nelle [[Marche]], in [[Abruzzo]], [[Molise]], [[Campania]], [[Puglia]], [[Calabria]], [[Basilicata]] e anche sull'isola d'Ischia. Insolita e suggestiva fu la neve con accumulo a [[Orbetello]] e [[Civitavecchia]] che, statisticamente, vivono questo evento assai raramente.<br />Lo stesso sistema nuvoloso, prima di raggiungere l'Italia centro-meridionale, aveva portato nuove nevicate anche lungo le coste mediterranee della [[Spagna]] e della [[Francia]] e perfino in [[Marocco]], [[Algeria]] e [[Tunisia]], sui cui altopiani vi fu un accumulo di quasi un metro. Particolarmente colpite da nevicate eccezionali furono [[Marsiglia]] e [[Barcellona]]. Nel capoluogo catalano la coltre di neve rimane sul suolo più di una settimana, cosa non vista dall'800. Proprio in [[Piazza San Pietro]] a Roma viene ricordato l'[[Angelus]] celebrato da [[Papa Giovanni Paolo II]] sotto la neve.<ref>[http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/Quell-Angelus-sotto-la-neve-6-gennaio-1985/35920/ Quell'Angelus sotto la neve: 6 gennaio 1985 - Previsioni Meteolive.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Dopo aver assistito al primo titolo dei rivali del Nacional, e alla sospensione del campionato dovuta alla [[Guerra civile uruguayana|guerra civile nel 1904]], il CURCC vinse altri due titoli nazionali nel 1905 e nel 1907. Nel 1907 W. Bayne assunse l'amministrazione della CUR, e divenne il primo presidente della nazione a rifiutare la presidenza del club. Questo segnò l'inizio di una serie di conflitti tra l'impresa e il club, che si concluse con lo scisma del 1913.
 
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850107.gif 7 gennaio], crollò la temperatura a [[Stazione meteorologica di Genova-Sestri Ponente|Genova]], [[Trieste]], rispettivamente con -6,8&nbsp;°C, -8&nbsp;°C, città che raramente hanno minime molto basse a causa dello scarso fenomeno dell'irraggiamento notturno; record storico anche alla [[stazione meteorologica di Albenga]] con -12,4&nbsp;°C e presso la [[stazione meteorologica di Capo Mele]] con -4,5&nbsp;°C, mentre nella Riviera di Levante [[La Spezia]] registrò una temperatura minima di -7&nbsp;°C<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.annali.apat.gov.it/site/it-IT/annali/ge198501025_47536.html?cmbCompartimenti=Genova&cmbAnni=1985&cmbSezioni=1&pagina=25&Page=1 Riepilogo termometrico annuale della stazione idrologica di La Spezia] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. A Roma e ad [[Aosta]] le temperature minime furono rispettivamente di -8&nbsp;°C e -16,4&nbsp;°C. In montagna le temperature furono da primato: -21,4&nbsp;°C sul [[Monte Cimone (Appennino)|Monte Cimone]] e -33&nbsp;°C a Fusine di [[Tarvisio]] in [[Friuli]]. Il [[lago di Massaciuccoli]], in [[Versilia]], [[ghiaccio|gelò]] completamente a causa delle temperature bassissime (-15&nbsp;°C nei dintorni di [[Lucca]]).
Nel 1908, il club si ritirò dal campionato uruguayano in segno di protesta per il calendario del torneo, partecipando però all'edizione successiva. Nel frattempo avvennero disaccordi all'interno del CUR, dopo che un gruppo di tifosi incendiò uno dei vagoni destinati a trasportare i giocatori avversari.
[[File:Curcc 1905.jpg|thumb|left|Il CURCC nel 1905.]]
 
L'[http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850108.gif 8 gennaio] continuarono le nevicate su [[Toscana]], [[Lazio]], [[Umbria]], [[Campania]] e [[pianura padana]] centro-orientale; temperature gelide su [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] (-30,0&nbsp;°C presso la [[stazione meteorologica di Dobbiaco]] e -15&nbsp;°C a [[Bolzano]]), in [[Veneto]] (-23&nbsp;°C a [[Cortina d'Ampezzo]], -27&nbsp;°C a [[Santo Stefano di Cadore]] e -31&nbsp;°C sul [[Passo Pordoi]]) e in [[Irpinia]] (-18&nbsp;°C). Cominciarono a gelare fiumi come il [[Po]], l'[[Arno]] e alcuni fiumi marchigiani. Nella [[Romagna Toscana]] furono raggiunti -26,0&nbsp;°C di temperatura minima presso la stazione idrologica di [[Firenzuola]]: tale dato risulta essere il valore ufficiale più basso registrato presso le varie stazioni meteorologiche della [[Toscana]] dall'inizio delle relative serie storiche.<ref>[http://193.206.192.243/annali/ Annali idrologici: compartimento di Bologna, Pisa e Roma] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110810152536/http://193.206.192.243/annali/ |data=10 agosto 2011 }}</ref>
Dopo la vittoria di un altro campionato nel 1911, fu commissionato uno studio per riformare le sezioni del club. Tra le proposte vi era quella di far partecipare partner non impiegati della CUR (l'azienda ferroviaria) e quella di cambiare il nome del CURCC in Peñarol.
Più a sud, la [[stazione meteorologica di Foggia Amendola]] raggiunse il record assoluto di -10,4&nbsp;°C.
 
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850109.gif 9 gennaio] la coltre di neve raggiunse i 40&nbsp;cm su Firenze<ref>[http://www.aeris.toscana.it/articles.asp?id=5 Aeris - Articoli: La Neve a Firenze<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722055600/http://www.aeris.toscana.it/articles.asp?id=5 |data=22 luglio 2011 }}</ref> e ben 80&nbsp;cm in [[val di Cecina]]. A [[Bologna]], caddero 30&nbsp;cm di neve in poche ore. Ancora neve su [[Roma]], [[L'Aquila]], dove ormai il manto bianco superava i 50&nbsp;cm, e anche su [[Napoli]] (10&nbsp;cm), a [[Capri (Italia)|Capri]] e lungo tutte le coste della [[Campania]]. Neve storica a [[Cagliari]] (dove il giorno precedente venne rilevata una minima di -2&nbsp;°C<ref>{{cita web|url=http://www.tutiempo.net/clima/Cagliari_Elmas/01-1985/165600.htm|titolo=Riepilogio mensile della stazione meteorologica di Cagliari Elmas AM}}</ref>) e su tutta la [[Sardegna]] che apparve completamente imbiancata fin sulle coste. L'Isola venne investita da tormente di neve e in molte località poste a quote collinari si raggiunsero i 50–60&nbsp;cm di manto nevoso, mentre nei paesi più alti si accumulo' circa un metro di neve; accumuli consistenti si ebbero anche nelle zone pianeggianti dell'Isola. Da segnalare lo storico record di freddo di -2,0&nbsp;°C lungo la costa orientale sarda presso la [[stazione meteorologica di Capo Bellavista]], che solo in occasione delle più violente ondate di freddo riesce a scendere al di sotto dello zero.
Nel giugno 1913, l'assemblea del CURCC respinse queste proposte, perché l'azienda voleva separare il club dal villaggio di Peñarol, per i pregiudizi che si erano formati sul suo conto, per lo più connessi alla violenza. Tuttavia, a novembre dello stesso anno, la CURCC approvò l'ammissione di partner della sezione calcio che non erano impiegati della ferrovia. La richiesta fu spedita alla CURCC il 15 novembre 1913 e il 13 dicembre la sezione calcio cambiò denominazione in CURCC Peñarol; nel marzo 1914 la denominazione cambiò ulteriormente in Club Atlético Peñarol, cambiamento approvato dalla federcalcio uruguayana e dai club partecipanti al campionato, incluso il Nacional.
 
Nel corso della mattinata, si aprirono le prime schiarite in Toscana e sull'Italia settentrionale, che furono la causa dell'intenso raffreddamento durante le notti successive. La giornata si concludeva in serata con la [[neve]] che, con alcuni fiocchi, raggiungeva anche il litorale della [[Sicilia]], presso Punta Raisi,<ref>{{cita web|url=http://www.tutiempo.net/clima/Palermo_Punta_Raisi/01-1985/164050.htm|titolo=Neve segnalata a Palermo Punta Raisi il 9 gennaio 1985}}</ref> e nella [[Conca d'Oro]], a seguito di un brusco abbassamento di temperatura. Mentre praticamente tutta l'Europa era nel [[gelo]], in [[Groenlandia]] era "estate": [[Nuuk]] registrò una minima di 0&nbsp;°C e una massima di ben 9,6&nbsp;°C<ref>[http://www.tutiempo.net/clima/Godthaab_Nuuk/01-1985/42500.htm Clima en Godthaab / Nuuk durante Enero de 1985 - datos climáticos históricos<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Una delle principali confutazioni della tesi che le due squadre siano le stesse è che si suppone siano coesistite fino al 1915 giocando partite simultaneamente.<ref>Topic 10 {{cita web |url=http://www.decano.com/decanocms/index.php?option=com_content&view=article&id=54&Itemid=46 |titolo=Copia archiviata |accesso=24 agosto 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120312225814/http://www.decano.com/decanocms/index.php?option=com_content&view=article&id=54&Itemid=46 |dataarchivio=12 marzo 2012 }}</ref> Tuttavia, ciò è contestato dal Peñarol, che afferma che mentre gli impiegati del CUR si dedicavano all'attività agonistica, lo facevano a fine ricreativo e non ufficiale in nessun modo, e inoltre la sezione calcio era già indipendente dal CUR, che viene, di nuovo, contestato dai tifosi del Nacional,<ref name="decano.com">Topic 11 {{cita web |url=http://www.decano.com/decanocms/index.php?option=com_content&view=article&id=54&Itemid=46 |titolo=Copia archiviata |accesso=24 agosto 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120312225814/http://www.decano.com/decanocms/index.php?option=com_content&view=article&id=54&Itemid=46 |dataarchivio=12 marzo 2012 }}.</ref> in quanto sostengono che ex membri del CURCC sembravano continuare le proprie attività disputando amichevoli a Rivera.
 
== 10-13 gennaio: Italia centrale ed Emilia-Romagna nel gelo ==
=== Epoca amatoriale (fino al 1931) ===
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850110.gif 10 gennaio] furono toccati i -23,4&nbsp;°C dalla [[stazione meteorologica di Parma Panocchia]]<ref>{{cita web|url=http://climaintoscana.altervista.org/italia/stazioni-wmo/parma-panocchia/|titolo=Parma Panocchia: record mensili dal 1985|editore=climaintoscana.altervista.org}}</ref>;, mentre la [[stazione meteorologica di Piacenza San Damiano]] raggiunse lo storico record di freddo di -22,0&nbsp;°C. Notevoli anche i -16&nbsp;°C a Firenze (un primato che sarà presto battuto), i -15&nbsp;°C di [[Pontedera]] e i -10&nbsp;°C di [[Follonica]]<ref>{{cita web|url=http://www.idropisa.it/supporto/download/annali/annale_idrologico_1985_parte_prima.pdf|titolo=Annale idrologico del 1985 parte I relativo al compartimento di Pisa}}</ref>. Nella [[Liguria]] di levante la [[stazione meteorologica di Sarzana-Luni]] fece registrare lo storico record di -9,0&nbsp;°C. Il responsabile era l'effetto [[albedo]], ovvero la perdita di calore per irraggiamento dovuto alla spessa copertura nevosa.
Il 12 marzo 1914 il CURCC Peñarol cambiò ufficialmente denominazione in Club Atlético Peñarol, cambiamento approvato dalla federcalcio uruguayana il 14 marzo.
 
L'[http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850111.gif 11 gennaio] a [[Firenze]] la temperatura minima all'[[aeroporto di Firenze-Peretola|aeroporto di Peretola]] precipitò a -22,2&nbsp;°C, mentre l'[[Osservatorio Ximeniano]] in città registrò -11&nbsp;°C. Le massime furono rispettivamente di -0,4&nbsp;°C e -1,2&nbsp;°C. L'[[Arno]] ghiacciò completamente; la [[stazione meteorologica di Arezzo Molin Bianco]] scese a -20,2&nbsp;°C; presso la [[stazione meteorologica di Pisa Facoltà di Agraria]] il termometro scese a -12,8&nbsp;°C.
In quegli anni, il Peñarol non riuscì a vincere di nuovo il campionato uruguayano, perdendo la finale contro il River Plate FC nel 1914, e terminando secondo dietro al Nacional nel 1915, 1916 e 1917, e, in questo periodo, l'avvenimento più importante fu l'inaugurazione del campo di ''Las Acacias'', il 19 maggio 1916.
In [[Pianura padana]], la [[stazione meteorologica di Brescia Ghedi]] scese a -19,4&nbsp;°C stabilendo così il nuovo record assoluto di freddo, mentre la [[stazione meteorologica di Verona Villafranca]] raggiunse una temperatura minima di -18,4&nbsp;°C eguagliando lo storico record del 15 febbraio [[1956]]. Gelo storico anche in [[Emilia-Romagna]], con la temperatura minima assoluta di -24,8&nbsp;°C della [[stazione meteorologica di San Pietro Capofiume]]<ref>{{cita web|url=http://climaintoscana.altervista.org/italia/stazioni-wmo/san-pietro-capofiume/|titolo=San Pietro Capofiume: record mensili dal 1985|editore=climaintoscana.altervista.org}}</ref>; minima assoluta di -19,4&nbsp;°C anche alla [[stazione meteorologica di Ferrara San Luca]]; ad [[Anzola dell'Emilia]] la temperatura minima scese invece "soltanto" a -14,5&nbsp;°C, ben lontana sia dal record storico di -26,2&nbsp;°C del 15 febbraio [[1956]] che dal record mensile di -19,6&nbsp;°C del 25 gennaio [[1963]].
 
Più a sud, freddo molto intenso anche a [[L'Aquila]] con -23,4&nbsp;°C, a [[Rieti]] con -20,0&nbsp;°C, a [[Frosinone]] con -19,0&nbsp;°C, a [[Guidonia Montecelio]] con -14,0&nbsp;°C e a [[Grosseto]] con -13,2&nbsp;°C presso l'aeroporto e con -10,0&nbsp;°C nel centro cittadino. La [[stazione meteorologica di Roma Ciampino]] fece registrare lo storico record di -11,0&nbsp;°C e quella di [[stazione meteorologica di Roma Urbe|Roma Urbe]] scese a -9,8&nbsp;°C; sul litorale laziale, record assoluto di -7,8&nbsp;°C presso la [[stazione meteorologica di Roma Fiumicino]].
Tornò alla vittoria del campionato nel 1918 e nel 1920.
Tuttavia, nel 1922, la federcalcio uruguayana (AUF) annullò l'affiliazione al Peñarol e al Central, che diedero entrambi vita alla Uruguayan Football Federation, organo parallelo non riconosciuto dalla AUF.
 
Nella stessa giornata, la neve cadde anche sul tratto costiero jonico a valle della città di [[Catanzaro]], che a sua volta venne interessata da accumuli nevosi.
Nel 1926, il Peñarol vinse il campionato della cosiddetta Provisional Council, competizione che sorse in seguito alla riunificazione del calcio uruguayano fino all'anno prima scisso tra due federazioni (AUF e FUF), ma il campionato non è attualmente riconosciuto come ufficiale dalla AUF, anche se fu l'unico campionato uruguayano disputato in quell'anno.
 
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850112.gif 12 gennaio], complice il cielo sereno e l'effetto [[albedo]], a [[Aeroporto di Firenze-Peretola|Firenze-Peretola]] si raggiunsero i -23,2&nbsp;°C<ref>[http://www.mherrera.org/temp.htm Extreme Temperatures Around the World- world highest lowest temperatures<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, mentre l'[[Osservatorio Ximeniano]] nel centro cittadino registrò "soltanto" -10,6&nbsp;°C grazie all'effetto isola di calore. Presso la [[stazione meteorologica di Pisa San Giusto]] la temperatura scese al record storico di -13,8&nbsp;°C, mentre a Lucca la minima arrivò a -13,4&nbsp;°C. Più a sud, la [[stazione meteorologica di Viterbo]] fece registrare lo storico record di -12,7&nbsp;°C. In [[Romagna]] vennero registrate le minime assolute storiche di -19,0&nbsp;°C presso la [[stazione meteorologica di Forlì]], di -17,2&nbsp;°C alla [[stazione meteorologica di Rimini Miramare]] e di -16,5&nbsp;°C presso la [[stazione meteorologica di Cervia]]; la [[stazione meteorologica di Ravenna Punta Marina]] scese a -13,8&nbsp;°C, facendo registrare il record mensile di [[gennaio]], a soli 0,2&nbsp;°C dal record assoluto del 15 febbraio [[1956]].
Dopo aver intrapreso per la prima volta un tour in Europa nel 1927, il Peñarol vinse due campionati uruguayani consecutivi nel 1928 e nel 1929. In quello stesso anno, Julio María Sosa divenne il primo presidente onorario del club. L'anno successivo, il Peñarol disputò per la prima volta una partita ufficiale nello ''[[Estadio Centenario]]'' a Montevideo, vincendo 1–0 contro l'[[Olimpia Asunción]].
 
Gelo anche in [[Francia]], con -17&nbsp;°C a [[Marsiglia]], e in [[Spagna]], con -10&nbsp;°C nei dintorni di [[Barcellona]] a seguito di un accumulo di quasi 50&nbsp;cm di neve nei giorni precedenti. Nel frattempo, nel corso della giornata si verificò un graduale aumento della nuvolosità sulle [[Alpi Occidentali]] e sulla [[Riviera di Ponente]], per l'avvicinarsi di un nuovo corpo nuvoloso sui cui effetti nei giorni successivi le previsioni erano discordanti: alcuni modelli prevedevano l'arrivo di un'altra massa d'aria fredda con nevicate in pianura su tutta la penisola, altri prevedevano la risalita di aria calda con un sensibile aumento delle temperature e precipitazioni nevose soltanto dalle quote collinari in su.
=== Inizio dell'epoca professionistica e primi titoli (1932–1959) ===
[[File:Sevarela.jpg|thumb|upright=0.7|[[Severino Varela]], campione di Uruguay con il Peñarol nel 1938.]]
 
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850113.gif 13 gennaio] l'attesa perturbazione giunse sull'Italia. Mentre la [[Sardegna]] era già uscita dalla morsa del gelo e nella vicina [[Corsica]] i venti di [[scirocco]] facevano salire le temperature fino ai 15&nbsp;°C di [[Ajaccio]] e ai 10&nbsp;°C di [[Bastia]], a Bologna la minima era di -14&nbsp;°C e a Milano di -12&nbsp;°C. Ricominciò a nevicare su tutta la Toscana centro-settentrionale: a Firenze 8&nbsp;cm di neve con la minima di -13,4&nbsp;°C, a Pisa 5&nbsp;cm di neve con la minima di -9&nbsp;°C. Tuttavia, la precipitazione cominciò a rallentare d'intensità e, spostandosi verso la zona meridionale della regione e il [[Lazio]], iniziava addirittura a cadere sotto forma di [[pioggia]] (in serata massima di 9&nbsp;°C a Grosseto). Nel frattempo, le nevicate si spostavano sulla [[Liguria]] e su tutta la pianura padana, fino ad allora poco interessata.
Il 29 aprile 1932, l'AUF introdusse ufficialmente il professionalismo: il primo incontro professionistico del Peñarol fu contro il [[Club Atlético River Plate (Uruguay)|River Plate]]. In quello stesso anno il Peñarol vinse il suo primo campionato professionistico con 17 vittorie in 27 partite, che consentirono loro di accumulare 40 punti, 5 in più della seconda classificata, il [[Rampla Juniors]]. Sempre nel 1932, il club disputò il suo primo classico dell'epoca professionistica, che i ''aurinegros'' vinsero 2–0.
 
== 14-17 gennaio: nevicate eccezionali sull'Italia settentrionale e piogge intense al centro-sud ==
Dopo un secondo posto nel 1933, campionato in cui John Young divenne il primo giocatore del club a diventare il capocannoniere di un campionato professionistico con 33 gol, il Peñarol vinse il primo di 4 campionati consecutivi (1935–38), oltre alla Competizione Campionato nel 1936. In questo periodo Francisco Tochetti divenne il secondo presidente onorario del club.
{{vedi anche|Nevicata del 1985}}
[[File:Temperature minime 1985.png|thumb|Temperature minime registrate in alcune città italiane nel gennaio 1985.]]
Il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850114.gif 14], il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850115.gif 15], il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850116.gif 16 gennaio] si scatenò sull'[[Italia Settentrionale]], per l'azione di un [[ciclone]] centrato sul mare della [[Corsica]] che fece strisciare aria calda africana sopra l'aria fredda presente al suolo, un'autentica bufera di neve, considerata dagli abitanti come la "[[nevicata del 1985|nevicata del secolo]]<ref>Roberto Meda, Filippo Ricciardi, Gabriele Asnaghi, [http://www.nimbus.it/meteoshop/Estratti/nimbus3536/35NeveMi.pdf "1985-2005: vent'anni dalla nevicata del secolo a Milano"], Nimbus n. 35-36, [[Società Meteorologica Italiana]] (SMI), 2005</ref>". Nei primi due giorni caddero 20&nbsp;cm di neve a [[Genova]], 30&nbsp;cm a [[Verona]] e [[Venezia]], 40&nbsp;cm a [[Udine]], [[Treviso]] e [[Padova]], 55&nbsp;cm [[Vicenza]], 60&nbsp;cm a [[Belluno]], 62&nbsp;cm a [[Varese]] e 65&nbsp;cm a [[Como]]; la sera c'erano 70&nbsp;cm a [[Milano]] e addirittura 130&nbsp;cm a [[Trento]], mentre l'alta [[Valtellina]] con [[Bormio]] (dove a fine mese si sarebbero svolti i mondiali di [[sci]]) non vedeva ancora un fiocco. Intanto era già iniziato il riscaldamento che aveva già portato piogge in Toscana e nel Veneto, ma la neve continuò a cadere in alcune zone anche il [http://www.wetterzentrale.de/archive/ra/1985/Rrea00219850117.gif giorno] successivo, portando l'accumulo totale a 100&nbsp;cm a Milano, 110&nbsp;cm a Como e a 150&nbsp;cm a Trento.
 
Sulle regioni centro-meridionali furono invece le abbondanti piogge, anche a carattere temporalesco, a caratterizzare lo scenario meteorologico, monitorato continuamente dagli esperti per il rischio alluvioni, amplificato dallo scioglimento delle nevi precedentemente accumulate.
Peñarol chiuse gli anni trenta con un secondo posto, dopo aver perso lo scontro diretto contro il Nacional, in un torneo segnato dal primo sciopero di calciatori professionisti in Uruguay.
 
== L'eccezionalità del periodo di freddo ==
Il Peñarol tornò alla vittoria del titolo nel 1944, vincendolo anche nelle due stagioni successive. In quell'anno il club comprò anche la terra dove anni dopo fu costruito il Peñarol Palace.
L'eccezionalità del gennaio 1985 può essere evidenziata sia nei valori minimi di temperatura raggiunti che, per molte località, sono i primati storici, sia per le nevicate che hanno interessato zone dove tali eventi sono più unici che rari.
 
Nel centro-sud, le nevicate in pianura e lungo le fasce costiere interessano solitamente il versante adriatico e il sud peninsulare durante la discesa di aria fredda da nord-est, mentre il versante tirrenico centro-settentrionale rimane riparato dallo spartiacque [[appennini]]co che lascia il cielo sereno o poco nuvoloso con venti sostenuti di [[tramontana]] o [[grecale]].
Dopo lo sciopero dei calciatori professionisti del 1948 che portò alla sospensione del campionato uruguayano, nel 1949 il Peñarol vinse un altro campionato, staccando di 4 punti il Nacional; Óscar Míguez, inoltre, vinse il titolo di capocannoniere del campionato. Dopo un secondo posto in 1950, il Peñarol fu ancora campione di Uruguay nel 1951, 1953, 1954, 1958 e 1959. Il Peñarol fu il secondo club ad ottenere il "quinquenio" (cinque campionati vinti di fila) -dopo il [[Club Nacional de Football|Nacional]] che aveva ottenuto la stessa impresa tra il 1939 e il 1943- e gli era riuscita due volte.
 
Per assistere alle nevicate in pianura sul versante occidentale, deve verificarsi una situazione eccezionale come quella del gennaio 1985, con l'aria calda proveniente da ovest o da sud che scorre sopra la preesistente aria gelida al suolo (''cuscino freddo''). In queste condizioni, le temperature si mantengono prossime allo zero sia al livello del mare dove tende a scendere l'aria gelida, che alle quote superiori dove l'aria calda fa risalire le temperature che altrimenti sarebbero di gran lunga inferiori. Questa situazione, grazie anche all'umidità del Mediterraneo, determina nevicate intense a tutte le quote, pianure comprese.
=== Campione dell'America e del mondo (1960–1969) ===
[[File:Peñarol - campeon de america 1961.jpg|thumb|left|La formazione che vinse la [[Coppa Libertadores 1961]].]]
 
Il Peñarol ha vinto la Copa America due volte e la Coppa Libertadores tre volte, a pari merito con i rivali del Nacional, che anch'esso è tre volte campione del mondo. Il Peñarol è la squadra che ha perso il maggior numero di finali di Copa America nella storia.
 
Nel 1960, il Peñarol si qualificò in qualità di campione di Uruguay 1959, alla neoistituita Coppa dei Campioni dell'America (denominazione attuale: [[Coppa Libertadores]]), competizione annuale a cui partecipavano i campioni nazionali delle sette nazioni affiliate alla [[CONMEBOL]] (anche se le rappresentanti di [[Perù]], [[Ecuador]] e [[Venezuela]] non disputarono il torneo). Il Peñarol debuttò nel torneo il 19 aprile, sommergendo i boliviani del [[Club Jorge Wilstermann]] per 7–1: il primo gol dell'incontro (e del torneo) fu segnato da Luis Borges.
 
Dopo aver eliminato il [[San Lorenzo de Almagro]] nelle semifinali, il club vinse il suo primo titolo continentale battendo in finale l'Olimpia del Paraguay. Nella stessa stagione, il club perse la finale della [[Coppa Intercontinentale]], competizione inventata nello stesso anno, pareggiando 0–0 in casa e perdendo 1–5 in Spagna contro i Campioni d'Europa del {{Calcio Real Madrid|N}}. Nel frattempo il Peñarol vinse un altro titolo nazionale.
 
Nel 1961, il Peñarol vinse la sua seconda Coppa Libertadores battendo in finale il [[Sociedade Esportiva Palmeiras]] (1–0 in casa, con rete di Alberto Spencer, e 1–1 a [[São Paulo]]. Nei mesi finali dell'anno, il Peñarol vinse di nuovo il campionato uruguayano, e, per la sua prima volta nella storia, la Coppa Intercontinentale, battendo i portoghesi del [[S.L. Benfica]] per un punteggio complessivo di 5–1.
 
L'anno successivo, il club disputò per la terza volta consecutiva la finale della Coppa Libertadores, ma, dopo aver perso all'andata 0–1 e aver vinto al ritorno 3–2, in una partita segnata da incidenti, nella "bella", disputata in campo neutro a [[Buenos Aires]], fu il [[Santos Futebol Clube]] di [[Pélé]] ad aver la meglio, battendo il Peñarol 0–3. La sola consolazione fu l'ennesima vittoria del campionato uruguayano, che permise al club di completare la serie di cinque campionati vinti di fila (1958–1962), record eguagliato ancora nel 1993–97.
[[File:Peñarolmundo66.JPG|thumb|La vittoria nella [[Coppa Intercontinentale 1966]]]]
 
Dopo una stagione senza titoli vinti, ma degna di nota per un altro record battuto dalla squadra, e cioè la vittoria con il maggior scarto nella Coppa Libertadores, ottenuta sommergendo gli ecuadoregni dell'Everest con un 14–1 complessivo (5–0 e 9–1),<ref name="Copa Libertadores trivia">[http://www.rsssf.com/miscellaneous/copalibtrivia.html#rec Copa Libertadores trivia]</ref> il Peñarol vinse di nuovo il campionato uruguayano nel 1964 e nel 1965, perdendo la finale di Libertadores l'anno successivo (contro l'[[Independiente de Avellaneda]]). Tuttavia, nel 1966 il Peñarol vinse il suo terzo titolo continentale, battendo in finale il [[Club Atlético River Plate]] nella bella disputata a [[Santiago del Cile|Santiago]] in [[Cile]] per 4–2. Nello stesso anno, vinse la sua seconda Coppa Intercontinentale, battendo il Real Madrid per 2–0, sia al ''Centenario'' che a Madrid.
 
Negli anni successivi la squadra continuò a far man bassa di trofei sia a livello nazionale che a livello internazionale, vincendo la [[Supercopa Sudamericana]] nel 1969 e la Supercoppa dei Campioni Intercontinentali nel 1969 (torneo a cui partecipavano i campioni sudamericani che avevano vinto la Coppa Intercontinentale, riconosciuto dalla CONMEBOL solo nel 2005).
 
In questo periodo il Peñarol batté anche un altro record, rimasto tuttora imbattuto, quello delle partite consecutive senza subire sconfitte in un campionato professionistico sudamericano di Prima Divisione, ben 56 incontri tra il 3 settembre 1966 e il 14 settembre 1968, quando furono sconfitti 0–2 contro il [[Liverpool FC (Montevideo)|Liverpool Montevideo]].<ref name = reco>{{Cita web |autore = Diego Antognazza |anno = 2006 |url = http://www.rsssf.com/miscellaneous/unb-penarol-56.html |titolo = Peñarol's series of 56 matches unbeaten in the Uruguayan League|editore = Rec. Sport.Soccer Statistics Foundation (RSSSF) |accesso = 2008}}</ref><ref>{{Cita web |autore = Karel Stokkermans |anno = 2008 |url = http://www.rsssf.com/miscellaneous/unbeaten.html#leag |titolo = Unbeaten in the Domestic League |editore = Rec. Sport.Soccer Statistics Foundation (RSSSF) |accesso = 2008}}</ref>
 
Tra i giocatori del Peñarol da ricordare di quel periodo vi erano [[Luis Cubilla]], [[Pedro Virgilio Rocha]], [[Alberto Spencer]] e [[Juan Joya]], tra gli altri.
 
=== La transizione (1970–1979) ===
Nel 1970, il Peñarol raggiunse di nuovo la finale di Coppa Libertadores, che poi perse contro l'[[Estudiantes de La Plata]]. È degno di nota che in quel torneo che il club ottenne la vittoria con il maggior scarto in una singola partita nella storia della competizione battendo il Valencia in [[Venezuela]] per 11 a 2.<ref name="Copa Libertadores trivia"/> Nell'anno successivo, in un torneo suddiviso in due fasi, il Peñarol si piazzò secondo dietro il Nacional. Al termine della prima fase, il club aveva accumulato 32 punti, gli stessi del Nacional, ma nella fase finale non riuscirono a vincere il titolo per un punto. Dopo due secondi posti consecutivi nel 1972 e nel 1973, la squadra tornò alla vittoria del titolo nel 1974, grazie ai gol di [[Fernando Morena]], uno dei cannonieri più forti della storia del calcio uruguayano, successo bissato anche l'anno successivo. Nel 1974 il Peñarol divenne la prima squadra uruguayana a vincere un incontro di Libertadores in Argentina, battendo il [[Club Atlético Huracán]] a Buenos Aires 3–0.
 
Dopo due secondi posti nel 1976 e nel 1977, l'anno successivo il Peñarol vinse il suo ventiquattresimo campionato, mentre Morena batté due record, quello del maggior numero di reti segnate in una stagione (36), e quella del maggior numero di reti segnate in un incontro, 7 contro il [[Huracán Buceo]].
 
=== Di nuovo in vetta (1980–1989) ===
 
Dopo aver concluso il campionato 1980 in terza posizione, nel 1981 il Peñarol fu di nuovo campione nazionale staccando il Nacional di tre punti, grazie alle reti di [[Rubén Paz]], capocannoniere del torneo con 17 reti, e Morena, che ritornò al club per una cifra record: U.S. $1,029,000. L'anno successivo, il Peñarol vinse la Coppa Libertadores dopo aver sconfitto il [[Cobreloa]] 1–0 in trasferta, con un gol all'ultimo minuto di Morena, che fu anche il capocannoniere della competizione con 7 reti. Nello stesso anno, il Peñarol vinse di nuovo il campionato uruguayano, con Morena ancora capocannoniere con 17 reti, e vinse per la terza volta la Coppa Intercontinentale, battendo l'{{Calcio Aston Villa|N}} (2–0, a Tokyo).
 
Nel 1983, il club in campionato si piazzò solo al settimo posto, ma raggiunse di nuovo la finale di Libertadores, perdendola però contro il [[Grêmio Porto Alegre]]. Nel 1984 e nel 1986, vinse di nuovo il campionato uruguayano, con quest'ultimo trionfo particolarmente unico, dato che i problemi economici del club non permisero alla squadra di disputare la prima partita dell'anno, portando alla perdita di punti preziosi. Tuttavia, fu concordato che nel caso il Nacional, in testa, avesse meno di 2 punti di vantaggio sul Peñarol, si sarebbe dovuto disputare uno spareggio per il titolo. Alla fine della stagione il Nacional era in testa alla classifica con un punto di vantaggio sul Peñarol, e dunque fu necessaria la disputa della finale, che fu vinta dal Peñarol 4–3 ai tiri di rigore.
 
Nel 1987 il club, nonostante i problemi economici e la bassa età media della squadra (22 anni), vinse la sua quinta Libertadores, battendo in finale il [[América de Cali]], grazie a una rete di [[Diego Aguirre]] al [[tempi supplementari|120º minuto]] della "bella" disputata in Cile. In campionato, il Peñarol si piazzò solo ottavo, e non avrebbe vinto nessun altro torneo, nazionale o internazionale, fino al 1993.
 
=== Il Secondo Quinquenio (1993–1997): cinque titoli di fila ===
[[File:Peñarol Hinchada 18-05-2010 - 2.jpg|thumb|I tifosi durante la seconda gara di spareggio del 2010.]]
 
Tra il 1993 e il 1997, il Peñarol vinse cinque campionati di fila. Questa è la seconda volta che al club è riuscita questa impresa, per cui è diventato il primo club uruguayano ad aver vinto cinque campionati di fila per due volte. La squadra che riuscì nell'impresa era allenata da Gregorio Perez.
 
Nel 2010, il Peñarol ebbe una serie di 15 partite di fila senza subire sconfitte, chiudendo il campionato uruguayano di Clausura senza subire sconfitte, prima squadra a riuscire nell'impresa da quando il campionato è suddiviso in Apertura e Clausura. Nella finale contro i rivali del Nacional il Peñarol fu vittorioso, vincendo il titolo. È l'8ª volta che il Peñarol ha sconfitto il Nacional in 12 finali disputate contro di esso.
 
== Colori e simbolo ==
=== Colori ===
====Maglia di casa====
Dalla sua fondazione i colori che rappresentavano il CURCC e conseguentemente il Peñarol erano il giallo e il nero. Questi colori erano stati presi dalla ferrovia, che a sua volta deriva dalla locomotiva Rocket (Razzo), designata e costruita da [[George Stephenson]], vincitore di un test attitudinario in 1829, per la linea ferroviaria [[Liverpool]]–[[Manchester]], da dove il modello si sarebbe espanso al resto del mondo<ref>{{Cita web|titolo=L'origine dei colori del Penarol: la locomotiva giallonera The Rocket |url=http://barcalcio.net/lorigine-dei-colori-del-penarol-il-treno-che-passo/|accesso=19 febbraio 2016}}</ref>.
 
La prima maglia adottata dal CURCC nel 1891 era nera nella metà destra e a strisce giallo-nera nella metà sinistra, mentre i pantaloncini e i calzini erano neri. Questa maglia fu reintrodotta per il campionato ''[[Campionato di Apertura e Clausura|Clausura]]'' 1996, e per il debutto nella Coppa Libertadores 1998, vinto 2–1 contro i rivali del Nacional. La maglia del CURCC ritornò ad essere adoperata nel settembre 2009.
 
Nel 1901 e nel 1908 il club vestì per alcune partite una maglia giallo-nera. L'attuale maglia della squadra – strisce giallo-nere – risale al 1905 e non è stata quasi mai cambiata subendo poche variazioni, come il colore dei calzini (neri o gialli), oppure il numero di strisce sulla maglia.
 
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'''Maglia alternativa (trasferta)'''<br />
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</div>
 
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|-
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{{Divisa Calcio |
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{{Divisa Calcio |
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|}
 
==Rosa 2018==
''Aggiornata al 5 aprile 2018.''
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=black|col2=yellow}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=1|nome=[[Thiago Cardozo]]|ruolo=GK}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=2|nome=[[Fabricio Formiliano]]|ruolo=DF}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=5|nome=[[Marcel Novick]]|ruolo=MF}}
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{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=13|nome=[[Fabián Estoyanoff]]|ruolo=MF}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=14|nome=[[Guzman Pereira]]|ruolo=MF}}
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{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=17|nome=[[Brian Rodríguez]]|ruolo=FW}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=18|nome=[[Mathías Corujo]]|ruolo=DF}}
{{Calciatore in rosa/medio|col1=yellow|col2=black}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=19|nome=[[Agustín Canobbio]]|ruolo=FW}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=20|nome=[[Giovanni González]]|ruolo=DF}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=21|nome=[[Ramón Arias]]|ruolo=DF}}
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{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=26|nome=[[Gabriel Matías Fernández|Gabriel Fernández]]|ruolo=FW}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=27|nome=[[Lucas Hernández Perdomo]]|ruolo=DF}}
{{Calciatore in rosa|nazione=ARG|n°=28|nome=[[Lucas Viatri]]|ruolo=FW}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=29|nome=[[Franco Martínez]]|ruolo=MF}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=30|nome=[[Cristian Palacios]]|ruolo=FW}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=|nome=[[Leandro Gelpi]]|ruolo=GK}}
{{Calciatore in rosa|nazione=URY|n°=|nome=[[Octavio Colo]]|ruolo=FW}}
{{Calciatore in rosa/fine}}
 
== Giocatori celebri ==
{{Vedi categoria|Calciatori del C.A. Peñarol}}
 
=== Calciatori campioni del mondo ===
Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il [[campionato mondiale di calcio]] durante il periodo di militanza nel Peñarol.
 
{{Colonne}}
* {{Bandiera|URY}} [[Miguel Capuccini]] ({{WC2|1930}})
* {{Bandiera|URY}} [[Peregrino Anselmo]] ({{WC2|1930}})
* {{Bandiera|URY}} [[Lorenzo Fernández]] ({{WC2|1930}})
* {{Bandiera|URY}} [[Álvaro Gestido]] ({{WC2|1930}})
* {{Bandiera|URY}} [[Carlos Riolfo]] ({{WC2|1930}})
* {{Bandiera|URY}} [[Roque Máspoli]] ({{WC2|1950}})
* {{Bandiera|URY}} [[Juan Carlos González]] ({{WC2|1950}})
{{Colonne spezza}}
* {{Bandiera|URY}} [[Washington Ortuño]] ({{WC2|1950}})
* {{Bandiera|URY}} [[Ernesto Vidal]] ({{WC2|1950}})
* {{Bandiera|URY}} [[Julio César Britos|Julio Britos]] ({{WC2|1950}})
* {{Bandiera|URY}} [[Oscar Míguez]] ({{WC2|1950}})
* {{Bandiera|URY}} [[Alcides Ghiggia]] ({{WC2|1950}})
* {{Bandiera|URY}} [[Juan Schiaffino]] ({{WC2|1950}})
* {{Bandiera|URY}} [[Obdulio Varela]] ({{WC2|1950}})
{{Colonne fine}}
 
== Allenatori celebri ==
{{Vedi categoria|Allenatori del C.A. Peñarol}}
 
==Palmarès==
===Competizioni nazionali===
*'''[[Campionato di calcio uruguaiano|Campionati uruguaiani]]: 51''' (record)
:* '''Campionati uruguaiani di AUF: 49'''
:1900, 1901, 1905, 1907, 1911, 1918, 1921, 1928, 1929, 1932, 1935, 1936, 1937, 1938, 1944, 1945, 1949, 1951, 1953, 1954, 1958, 1959, 1960, 1961, 1962, 1964, 1965, 1967, 1968, 1973, 1974, 1975, 1978, 1979, 1981, 1982, 1985, 1986, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1999, 2003, 2009-2010, 2012-2013, 2015-2016, 2017
:* '''Campionati uruguaiani di FUF: 1'''
:1924
:* '''Supercoppa uruguaiana di AUF: 1'''
:2018
:* '''Coppa del Consiglio Provvisorio: 1'''
:1926
 
===Competizioni internazionali===
*'''{{Calciopalm|Coppa Libertadores|5}}''' (record uruguaiano)
:[[Coppa Libertadores 1960|1960]], [[Coppa Libertadores 1961|1961]], [[Coppa Libertadores 1966|1966]], [[Coppa Libertadores 1982|1982]], [[Coppa Libertadores 1987|1987]]
 
*'''{{Calciopalm|Coppa Intercontinentale|3|}}''' (record sudamericano condiviso con [[São Paulo Futebol Clube|San Paolo]], [[Club Nacional de Football|Nacional]] e [[Boca Juniors]])
:[[Coppa Intercontinentale 1961|1961]], [[Coppa Intercontinentale 1966|1966]], [[Coppa Intercontinentale 1982|1982]]
 
*'''{{Calciopalm|Supercoppa dei Campioni Intercontinentali|1}}''' (record a pari merito con il [[Santos Futebol Clube|Santos]])
:[[Supercoppa dei Campioni Intercontinentali 1969|1969]]
 
*'''[[Copa de Honor Cousenier]]: 3'''
:1909, 1911, 1918
 
*'''[[Tie Cup]]: 1'''
:1916
 
*'''[[Copa Ricardo Aldao]]''': 1
:1928
 
*'''{{Calciopalm|Copa de Confraternidad Escobar - Gerona|1}}'''
:1942
 
===Altri piazzamenti===
*{{Calciopalm|Campionato uruguaiano|}}
:Secondo posto: [[Primera División Uruguaya 1902|1902]], [[Primera División Uruguaya 1903|1903]], [[Primera División Uruguaya 1906|1906]], [[Primera División Uruguaya 1909|1909]], [[Primera División Uruguaya 1910|1910]], [[Primera División Uruguaya 1912|1912]], [[Primera División Uruguaya 1914|1914]], [[Primera División Uruguaya 1915|1915]], [[Primera División Uruguaya 1916|1916]], [[Primera División Uruguaya 1917|1917]], [[Primera División Uruguaya 1920|1920]], [[Primera División 1923 (FUF)|1923 (FUF)]], [[Primera División Uruguaya 1927|1927]], [[Primera División Uruguaya 1933|1933]], [[Primera División Uruguaya 1934|1934]], [[Primera División Uruguaya 1939|1939]], [[Primera División Uruguaya 1941|1941]], [[Primera División Uruguaya 1942|1942]], [[Primera División Uruguaya 1943|1943]], [[Primera División Uruguaya 1946|1946]], [[Primera División Uruguaya 1947|1947]], [[Primera División Uruguaya 1948|1948]], [[Primera División Uruguaya 1950|1950]], [[Primera División Uruguaya 1952|1952]], [[Primera División Uruguaya 1955|1955]], [[Primera División Uruguaya 1956|1956]], [[Primera División Uruguaya 1957|1957]], [[Primera División Uruguaya 1963|1963]], [[Primera División Uruguaya 1966|1966]], [[Primera División Uruguaya 1969|1969]], [[Primera División Uruguaya 1970|1970]], [[Primera División Uruguaya 1971|1971]], [[Primera División Uruguaya 1972|1972]], [[Primera División Uruguaya 1976|1976]], [[Primera División Uruguaya 1977|1977]], [[Primera División Uruguaya 1984|1984]], [[Primera División Uruguaya 1986|1986]], [[Primera División Uruguaya 1988|1988]], [[Primera División Uruguaya 1994|Apertura 1994]], [[Primera División Uruguaya 1995|Clausura 1995]], [[Primera División Uruguaya 1997|Clausura 1997]], [[Primera División Uruguaya 2003|Apertura 2003]], [[Primera División Uruguaya 2006-2007|Apertura 2006]], [[Primera División Uruguaya 2006-2007|Clausura 2007]], [[Primera División Profesional de Uruguay 2012-2013|Clausura 2013]], [[Primera División Profesional de Uruguay 2013-2014|Clausura 2014]], [[Primera División Profesional de Uruguay 2015-2016|Clausura 2016]]
:Terzo posto: [[Primera División Uruguaya 1913|1913]], [[Primera División Uruguaya 1919|1919]], [[Primera División Uruguaya 1980|1980]], [[Primera División Uruguaya 1989|1989]], [[Primera División Uruguaya 1990|1990]], [[Primera División Uruguaya 1997|Apertura 1997]], [[Primera División Uruguaya 1998|Apertura 1998]], [[Primera División Uruguaya 2004|2004]], [[Primera División Uruguaya 2005|2005]], [[Primera División Profesional de Uruguay 2010-2011|Clausura 2011]], [[Primera División Profesional de Uruguay 2011-2012|Apertura 2011]], [[Primera División Profesional de Uruguay 2014-2015|Apertura 2014]], [[Primera División Profesional de Uruguay 2017|Apertura 2017]]
 
*{{Calciopalm|Coppa Libertadores|}}
:Finalista: [[Copa de Campeones de América 1962|1962]], [[Coppa Libertadores 1965|1965]], [[Coppa Libertadores 1970|1970]], [[Coppa Libertadores 1983|1983]], [[Coppa Libertadores 2011|2011]]
:Semifinalista: [[Copa de Campeones de América 1963|1963]], [[Coppa Libertadores 1967|1967]], [[Coppa Libertadores 1968|1968]], [[Coppa Libertadores 1969|1969]], [[Coppa Libertadores 1972|1972]], [[Coppa Libertadores 1974|1974]], [[Coppa Libertadores 1976|1976]], [[Coppa Libertadores 1979|1979]], [[Coppa Libertadores 1981|1981]], [[Coppa Libertadores 1985|1985]]
 
*{{Calciopalm|Coppa Intercontinentale|}}
:Finalista: [[Coppa Intercontinentale 1960|1960]], [[Coppa Intercontinentale 1987|1987]]
 
*{{Calciopalm|Coppa CONMEBOL|}}
:Finalista: [[Coppa CONMEBOL 1993|1993]], [[Coppa CONMEBOL 1994|1994]]
 
*{{Calciopalm|Coppa Mercosur|}}
:Semifinalista: [[Coppa Mercosur 1999|1999]]
 
*{{Calciopalm|Supercoppa Sudamericana|}}
:Semifinalista: [[Supercoppa Sudamericana 1990|1990]], [[Supercoppa Sudamericana 1991|1991]]
 
*{{Calciopalm|Copa de Confraternidad Escobar - Gerona|}}
:Finalista: 1941, 1946
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:C.A. Peñarol}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.meteogiornale.it/reportages/read.php?id=1511|titolo=E venne il grande gelo: dettagliata cronaca del gennaio 1985|accesso=19 aprile 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070515182615/http://www.meteogiornale.it/reportages/read.php?id=1511|dataarchivio=15 maggio 2007|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.capeñarol.org/|Sito ufficiale|lingua=es}}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=pMQG3P06S5k&feature=related|titolo=Previsioni meteorologiche e servizi dei telegiornali sul gennaio 1985}}
* {{cita web|http://www.rsssf.com/sacups/penarol-copa.html|Peñarol nella ''Copa Libertadores''|lingua=es}}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=3mEY7O5A40c&feature=related|titolo=Immagini del satellite Meteosat dal 1° al 17 gennaio 1985}}
* {{cita web | 1 = http://www.meteo.it/Meteorologia-Neve/Il-freddo-in-Italia-le-nevicate-del-1956-e-1985/content/it/1-707-305332-57769 | 2 = Una pagina su Meteo.it | accesso = 7 gennaio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121017053458/http://www.meteo.it/Meteorologia-Neve/Il-freddo-in-Italia-le-nevicate-del-1956-e-1985/content/it/1-707-305332-57769 | dataarchivio = 17 ottobre 2012 | urlmorto = sì }}
 
{{Portale|meteorologia}}
{{Primera División Profesional de Uruguay}}
{{Club campioni uruguaiani di calcio}}
{{Squadre di calcio vincitrici della Coppa Intercontinentale}}
{{Club calcistici vincitori della Coppa dei Campioni d'America e della Coppa Liberatori d'America}}
{{Vincitori Supercoppa dei Campioni Intercontinentali}}
{{Migliori club del XX secolo per ogni continente IFFHS}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|calcio|Uruguay}}
 
[[Categoria:C.A.Clima Peñarolin Italia|Ondata di freddo 198501]]
[[Categoria:Eventi del 1985]]
[[Categoria:Ondate di freddo|1985]]