Noventa Padovana e Discussioni utente:62.19.166.178: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
|Nome=Noventa Padovana
|Panorama=VillaGiovannelliColonna.JPG
|Didascalia=
|Bandiera=Noventa Padovana-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Noventa Padovana-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Veneto
|Divisione amm grado 2=Padova
|Amministratore locale=Luigi Alessandro Bisato
|Partito=Lista civica di [[centrosinistra]]
|Data elezione=16 maggio 2011
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=45
|Latitudine minuti=24
|Latitudine secondi=55
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=11
|Longitudine minuti=57
|Longitudine secondi=07
|Longitudine EW=E
|Altitudine=13
|Superficie= 7.08
|Note superficie=
|Abitanti= 11218
|Note abitanti= Bilancio Demografico Mensile ISTAT
|Aggiornamento abitanti=31-12-2013
|Sottodivisioni=Noventana, Oltre Brenta
|Divisioni confinanti=[[Padova]], [[Stra]] (VE), [[Vigonovo]] (VE), [[Vigonza]]
|Codice postale=35027
|Prefisso=[[049 (prefisso)|049]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=028058
|Codice catastale=F962
|Targa=PD
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=2383
|Diffusività=
|Nome abitanti=noventani
|Patrono=[[San Pietro apostolo]] e [[San Paolo di Tarso|san Paolo]]
|Festivo=29 giugno - ultimo lunedì di ottobre per fiera
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Noventa Padovana (province of Padua, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Noventa Padovana all'interno della provincia di Padova
|Sito=http://www.comune.noventa.pd.it/
}}
 
'''Noventa Padovana''' è un [[comune italiano]] di 11.218 abitanti<ref name="Demo_ISTAT">[http://demo.istat.it/bilmens2013gen/index.html Bilancio Demografico Mensile ISTAT] Dati aggiornati al 31/12/2013</ref> della [[provincia di Padova]], parte integrante dell'[[area metropolitana]] del [[Padova|capoluogo]].
 
== Avviso Vandalismo su [[Khouma El Babacar]] ==
Con un reddito medio (dichiarato) di 25.137 [[Simbolo dell'euro|€]] per abitante nel [[2005]]<ref>[http://www.comuni-italiani.it/028/058/ Comuni Italiani]</ref>, Noventa risulta il secondo comune più benestante della [[Provincia di Padova|provincia]] dopo il [[Padova|capoluogo]].
 
{{Vandalismo|1=Khouma El Babacar}} <em><span style="color:#000000;"><span style="font-family:georgia,serif;">[[Utente:Superpes15|Superpes15]]</span></span></em><span style="color:#0000ff;">[[Discussioni utente:Superpes15|<sup><u>(talk)</u></sup>]]</span> 15:36, 27 lug 2019 (CEST)
==Geografia==
[[File:PontePiovego.JPG|thumb|left|Il Canale Piovego in prossimità di Villa Giovannelli Colonna]]
Situata a otto chilometri dal centro di [[Padova]], Noventa rappresenta una vera e propria cintura tra la vicina città e la [[Riviera del Brenta]]. Posizione geografica, comunanza di vicende storiche e, soprattutto, la presenza di un gruppo di ville venete di grande rilievo rendono, infatti, Noventa l'ultimo paese della Riviera, posto a chiusura dell'itinerario suggestivo che dalla [[Laguna di Venezia]] giunge a [[Padova]].
 
{{Yc}} <em><span style="color:#000000;"><span style="font-family:georgia,serif;">[[Utente:Superpes15|Superpes15]]</span></span></em><span style="color:#0000ff;">[[Discussioni utente:Superpes15|<sup><u>(talk)</u></sup>]]</span> 15:38, 27 lug 2019 (CEST)
La presenza di ville nel territorio ne ha notevolmente condizionato lo sviluppo urbanistico: Noventa, infatti, non ha un vero e proprio centro e la popolazione si addensa sia nei pressi di Camin e [[Ponte di Brenta]], a ridosso di [[Padova]], sia verso [[Stra]].
 
==Storia==
Il [[toponimo]] ''Noventa'', presente nelle testimonianze medievali padovane a partire dal [[918]], sembra richiamare il termine latino ''Nova'' o ''Novale'', ovvero terra di recente messa a coltura, proprio per via delle bonifiche effettuate in quell’epoca nelle zone paludose del [[Brenta (fiume)|Brenta]].
 
In origine Noventa era un villaggio rurale soggetto alla vicina [[Padova]] e la sua fondazione, probabilmente, risale al periodo in cui queste terre erano abitate dagli [[Eneti]]. Dai documenti è accertato che, fino al [[1400]], il territorio era compreso fra i beni dei canonici della cattedrale di [[Padova]].
[[File:VillaManzoni NoventaPadovana.JPG|thumb|left|Villa Manzoni, costruita lungo l'antico corso del [[Brenta (fiume)|Brenta]]]]
 
Nei secoli [[Secolo XI|XI]] e [[Secolo XII|XII]] Noventa fu un porto fluviale di particolare importanza nei collegamenti con [[Venezia]], soprattutto dopo l'escavazione del [[Canale Piovego]], compiuta dal libero comune di [[Padova]] tra il [[1209]] e il [[1210]], e la costruzione del ponte sul canale. Si trattava di ponte a singola arcata, secondo l'uso medievale, e si trovava al termine di un piccolo bacino a bottiglia in cui stavano infisse le ''bricole'', pali di legno riuniti a due o a tre, tipici della [[Laguna veneta]].
Nel [[1919]] fu eretto l'attuale ponte con le chiuse, e il vecchio cadde in disuso finché fu demolito: resti dei gradini di accesso si possono scorgere lungo l'argine sinistro.
[[File:VillaGiustinianiDeChantalDestro NoventaPadovana.JPG|thumb|left|La facciata di Villa Giustiniani De Chantal Destro]]
 
Inoltre, la famiglia padovana dei Dalesmanini vi possedeva un castello, che fu probabilmente dimora di Isabella, moglie dell'imperatore Federico II di Svevia. Nel [[1239]], infatti, il sovrano, ospite per alcuni mesi dei Padovani, si dilettava in battute di caccia proprio a Noventa.
La sua posizione, la presenza di corsi d'acqua e la fertilità delle terre attirarono indubbiamente molti facoltosi esponenti della nobiltà padovana, basti pensare che nel [[XIV secolo]] il maggior proprietario terriero era [[Scrovegni|Enrico Scrovegni]], uomo d'affari e banchiere legato alla cappella omonima affrescata da [[Giotto]]. Egli aveva acquistato i possedimenti un tempo appartenuti ai Dalesmanini ma, nel [[1331]], quando fu esiliato a [[Venezia]], il suo feudo fu ceduto al veneziano [[Foscari|Niccolò Foscari]].
 
Il [[Trecento]] fu un secolo di guerre, carestie e pestilenze, a tal punto che una profonda crisi demografica mise a rischio l'esistenza stessa dell'abitato. Tuttavia la tendenza cambiò radicalmente dopo la cessione di Padova a Venezia: nel [[1405]] le proprietà dei [[Carraresi]] furono vendute all'asta, i patrizi Veneziani spostarono i loro interessi dal Mare alla terraferma, privilegiando le proprietà lambite dalle acque del [[Brenta (fiume)|Brenta]] che garantivano comunicazioni rapide con la [[Serenissima]]. Rifiorirono allora, traffici e coltivazioni, mentre il porto, documentato sin dal [[1095]], recuperò l'importanza originaria. Sorsero proprio in quel periodo le prime ville, legate alla funzione economico-agraria: la loro fioritura proseguì dal [[Cinquecento|Cinque]] al [[Settecento]], lasciando alcuni splendidi esempi ancora oggi apprezzabili.
Erano edifici di pietra che, come scrisse il veneziano Marin Sanudo, si distinguevano alquanto dalle modeste abitazioni di legno o di paglia (i cosiddetti ''casoni'') in cui vivevano i contadini e gli allevatori.
Oltre al corso del [[Brenta (fiume)|Brenta]] venne sfruttato anche il Canale Piovego, che, comunque, rivestì un ruolo secondario.
[[File:VillaLoredanGalliniSaccomani NoventaPadovana.JPG|thumb|right|Villa Loredan Bragadin Gallini Saccomani]]
Nel [[Settecento]] Noventa godette di una fama addirittura europea per la comodità della villeggiatura, che aveva luogo in ville sfarzose appartenenti alla più esclusiva nobiltà veneziana. Il ''burchiello'' era, infatti, un'imbarcazione che consentiva un rapido collegamento tra Padova e Venezia attraverso il [[Brenta (fiume)|Brenta]]. [[File:VillaTodeschiniNoventaPadovana.JPG|thumb|right|La facciata di Villa Todeschini]]
In quell'epoca a Noventa prese piede anche una tradizione culturale di alto livello, come riflesso dei centri vicini di Padova e Venezia. In una villa fu ospite lo [[scrittore]] e letterato [[Gasparo Gozzi]], che ricorda il suo soggiorno in varie lettere: [[Melchiorre Cesarotti]] risiedette qui almeno nel [[1789]].
 
Nella seconda metà del secolo fu attivo anche un rinomato "Collegio dei Nobili", diretto dall'abate veneziano Giovanbattista Garganego: esso ospitava un laboratorio di [[fisica]] sperimentale, che nel [[1796]] passò al seminario padovano. Fu forse allievo di questa scuola Angelo Agnoletto, teologo e latinista<ref>''Il Veneto paese per paese'', Bonechi Edizioni, gennaio 2008</ref>.
 
In un'ordinanza del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]], datata 25 marzo [[1807]], si prescrive che il Dipartimento del Brenta è suddiviso in Distretti, Cantoni e Comuni, comprendenti una o più località circonvicine. <br>
Noventa, come stabilito in un Decreto di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] del 28 settembre [[1810]]<ref name="Decreto_1810" />, era aggregata al comune di [[Padova]]: tale regolamentazione restò pressoché invariata anche sotto la dominazione [[Impero Austro-ungarico|austriaca]].
I comuni della Riviera del Brenta, fino ad [[Oriago|Oriaco]] (attualmente frazione di [[Mira (Italia)|Mira]]), furono, invece, ceduti alla [[Provincia di Venezia]].
 
Nell'[[Ottocento]] risiedevano a Noventa Pierluigi Mabil, nella casa Bruzzo, professore di lettere all'[[Università di Padova]], e [[Giovanni Santini]], nella villa Saccomani, astronomo e matematico insigne, a cui è stata intitolata la scuola media. Nel periodo in cui fu sindaco, dal [[1866]] al [[1875]], Santini istituì la scuola elementare comunale.
 
La denominazione ufficiale di Noventa Padovana risale al [[1867]], anno dell'annessione del [[Veneto]] al [[Regno d'Italia]] che, con il Regio Decreto dell'11 agosto la distinse dagli omonimi comuni di [[Noventa Vicentina]] e [[Noventa di Piave]]. Il toponimo odierno è comunque conferma dell'antica denominazione in uso nei secoli [[Secolo XVII|XVII]] e [[Secolo XVIII|XVIII]] di ''Noventa sotto Padova''.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Secondo il [[Napoleone Bonaparte|decreto napoleonico]] del 28 settembre [[1810]] la località di Noventa, appartenente al comune di [[Padova]], contava 895 abitanti. Il 30 aprile [[1900]], nella relazione della visita del Vescovo di [[Padova]] a Noventa, emerge che la popolazione comunale ammontava a 1.973 residenti<ref name="Decreto_1810">''Proiezione Noventa'' N° 60, maggio 2010, L. Perini, pp. 32-33</ref>.
 
Il paese, attualmente compreso nell'agglomerato urbano di [[Padova]], sta conoscendo negli ultimi dieci anni un massiccio incremento demografico, simile a quello registrato negli [[Anni 1960|anni sessanta]]: nel [[2000]] si contavano 7.971 abitanti<ref>[http://demo.istat.it/ric/index.html Fonte: ISTAT, Ricostruzione Intercensuaria della popolazione, Anni 1992-2001]</ref>, mentre oggi sono 11.218<ref name="Demo_ISTAT" />.
 
{{Demografia/Noventa Padovana}}
 
===Etnie e minoranze straniere===
Il 31 dicembre [[2010]], su una popolazione di 10.922 abitanti, si contavano 1.187 stranieri (10,9%). Le comunità più numerose sono<ref>Dati demografici aggiornati al 31-12-2010 [http://demo.istat.it/str2010/index.html Cittadini stranieri]</ref>:
 
* {{ROU}}, 315
* {{CHN}}, 176
* {{MOL}}, 143
* {{BAN}}, 109
* {{MAR}}, 103
* {{NGA}}, 80
* {{ALB}}, 67
 
==Luoghi d'interesse==
===Chiesa parrocchiale===
Punto di incontro della comunità, la chiesa parrocchiale di Noventa viene nominata per la prima volta nel [[1203]], mentre nel [[1267]] si incontra la titolazione a [[San Pietro]]. Soltanto tre secoli dopo, nel [[1572]], in occasione della [[visita pastorale]] del vescovo Ormaneto, la si trova citata come parrocchiale dei [[Santi Pietro e Paolo]]. Nel [[1747]] il tempio fu ricostruito e, nel [[1749]], fu consacrato dal [[Papa Clemente XIII|cardinale Rezzonico]]<ref>[http://www.parrocchianoventa.com Sito parrocchiale]</ref>.
 
L'edificio, tra i più monumentali della [[Riviera del Brenta]], richiama lo stile dell'architetto veneto [[Giorgio Massari]], autore di alcune ville di Noventa, tra cui Villa Giovannelli. La facciata, tipicamente settecentesca, sfoggia un ampio [[frontone (architettura)|frontone]] e un alto ordine di [[lesena|lesene]]. Le statue sono attribuite a Pietro Danieletti; gli angeli a uno dei Bonazza. All'interno, sopra la cappellina battesimale, è conservata una statua raffigurante la ''Madonna col bambino'' di [[Giovanni Bonazza]], il fondatore di una prolifica scuola di scultura veneta settecentesca. Un'altra opera di pregio è ''Il Crocifisso'', tardo seicentesco, situato nell'anti-sacrestia, legato ad un antico culto del pese e proveniente, secondo la tradizione, dall'oratorio di una villa non più esistente, dove fu benedetto San Gregorio Barbarigo. Il monumentale altare maggiore è opera del Danieletti, come le statue della facciata.
 
Il campanile appartiene a un'epoca posteriore: fu fatto erigere dal parroco Monsignor Giuseppe Moda tra il [[1854]] e il [[1857]], su una parte a torre precedente, in stile moresco, con motivi gotico-veneziani. Per la sua altezza (56 metri) e originalità è divenuto un elemento caratteristico del paesaggio di Noventa.
[[File:Fornace Morandi-NoventanaPD.jpg|thumb|left|La fornace Morandi prima dei recenti interventi di riqualificazione]]
 
===Fornace Morandi===
Situata nella frazione di Noventana, la fornace Morandi, oggi sito di [[archeologia industriale]], era uno stabilimento che produceva coppi e laterizi fino alla fine degli [[Anni 1950|anni cinquanta]], inserito in un'area di 3,3 ettari. Dell'edificio originario, realizzato alla fine dell'[[Ottocento]], restano attualmente soltanto il [[forno]], parzialmente conservato, e la ciminiera. Nucleo centrale della fornace era il forno, in origine di tipo ellittico ''Hoffmann'', una tecnologia che trovò largo impiego sul finire del secolo. A differenza del forno di [[Mestrino]], quello di Noventa fu meccanizzato troncandone le teste ed aggiungendone una parte ulteriore, in modo da consentirne l'utilizzo non più con il classico ciclo a rotazione ma in linea. Per questa ragione i due tunnel paralleli rimasti non corrispondono appieno all'originale ellittico. La stessa ciminiera oggi appare più corta di un tempo: ciò testimonia il passaggio dal [[Effetto camino|tiraggio]] naturale a quello forzato, che richiedeva una minore lunghezza della canna.
 
===Ville===
[[File:Villa giovannelli.jpg|thumb|right|Villa Giovanelli Colonna]]
 
====Villa Loredan Bragadin Gallini Saccomani====
Situata a destra della chiesa di Noventa Padovana, è una villa di chiara origine cinquecentesca. La facciata principale presenta forme molto semplici con fasce marcapiano, finestra centrale centinata, un cornicione aggettante e una breve scalinata che conduce al piano rialzato. Il parco si estende a nord-est della villa ed è ricco di aiuole, ornate da statue, e di alberi secolari. La villa fu restaurata nella seconda metà del [[XVIII secolo]] e la sala principale è decorata da sobri stucchi e in una stanza laterale le sovrapporte sono impreziosite da bassorilievi raffiguranti pappagalli giallo-verdi. Dal [[1844]] al [[1877]], la villa fu residenza dell'illustre [[astronomo]] [[Giovanni Santini]] che ricoprì la carica di sindaco del comune dal [[1866]] al [[1875]]. Attorno al [[1850]] egli fece erigere una torretta per le osservazioni astronomiche dello [[scienziato]].
 
====Villa Grimani Vendramin Calergi Valmarana====
La struttura della villa, caratterizzata dal coronamento centrale rialzato e raccordato alla parte sottostante da volute (che subirono certamente dei rifacimenti) con ali avanzate laterali, appare in tutta la sua ampia e solida volumetria, all'interno di un parco abbastanza recente. All'interno della villa sono presenti dei vasti complessi settecenteschi ad affresco e decorazioni rococò a ''chinoiserie'' che impreziosiscono il piano nobile: questo ciclo decorativo, opera dello scenografo e pittore [[Andrea Urbani]], rappresenta per Noventa il vero canto del cigno del [[Settecento]] pittorico veneziano, che in questa villa trovava un tempo un'altra testimonianza anche in tre tele di [[Giovan Battista Tiepolo]]. Nella villa, inoltre, ha sede la fondazione intitolata Elena Vendramin Calergi, contessa veneziana morta nel [[1894]], che ha lasciato l'edificio in modo che fosse destinato a una scuola per sordomute: l'istituto iniziò a funzionare nel [[1909]].
[[File:NoventaPadovana VillaGussoniCandian.JPG|thumb|left|Villa Gussoni Candian]]
 
====Villa Giovanelli Colonna====
La villa fu commissionata dal patriarca di Venezia Giovanni Maria Giovanelli, patrizio di origine bergamasca e fu realizzata su progetto di [[Antonio Gaspari]], allievo del Longhena nell’ultimo decennio del Seicento. Nel [[1738]] [[Giorgio Massari]] aggiunse una scalinata ornata da statue di [[Antonio Tarsia]], [[Antonio Gai]], e Paolo Groppelli; all’interno la villa è decorata da affreschi di [[Giuseppe Angeli (pittore)|Giuseppe Angeli]] e Francesco Zanchi. La facciata dell'edificio compare nello stemma del comune. All'interno, la villa si articola intorno a un ampio salone, le cui pareti furono dipinte da Giuseppe Angeli nel [[1760]]. Gli appartamenti laterali, che ospitano scale a piccolo salone, rappresentano un chiaro influsso dello stile di [[Baldassarre Longhena]]. Gli interni sono decorati da copiosi [[Stucco|stucchi]], in stile [[barocchetto]], da puttini e medaglioni con scene figurate, opera di decoratori del primo [[Settecento]], provenienti per lo più dal [[Canton Ticino]].
[[File:VillaVendraminCappelloCollizzolli NoventaPadovana.JPG|thumb|right|Villa Vendramin Cappello Collizzolli]]
 
====Villa Manzoni====
Costruita nella seconda metà del Settecento in prossimità dell'antico corso del Brenta che scorreva sul luogo attuale della Strada Provinciale 33, conserva all'interno i magnifici affreschi di [[Andrea Urbani]]. Nell'ampio giardino spiccano le grandi conifere, specialmente [[Cedrus libani|Cedri del Libano]], che per bellezza e dimensioni sono davvero notevoli.
 
====Villa Todeschini====
L'elegante edificio risale al [[XVII secolo]] e apparteneva ai Marcello, poi ai Toniolo e dal [[1786]] ai Todeschini. La villa ripropone lo schema tipico delle ville di medie dimensioni della riviera del brenta con timpano centrale ed è affiancata da una chiesetta, eretta nel [[1805]].
 
====Villa Gemma====
La villa dai caratteri [[Settecento|settecenteschi]] (in passato conosciuta come Villa Suppiei-Penasa ed ora di proprietà della famiglia Giaretta) presenta vaste adiacenze rustiche e alcuni alberi del vecchio parco. L'edificio, riportò ingenti danni in seguito all'alluvione del [[1966]]: il corpo orientale fu distrutto dalla vicina 'rotta', l'ultima di una serie sicuramente secolare.
 
====Villa Canella Dalla Favera====
La villa, di impianto settecentesco, presenta interventi del [[XIX secolo|secolo successivo]] mantenutisi sempre nel carattere "rustico" della residenza di villeggiatura. La facciata posta a settentrione che si affaccia sul [[Canale Piovego|canale]], pur priva del timpano originario, presenta tuttora il poggiolo del primo piano con balcone [[centina]]to e le finestre disposte in modo simmetrico. A sud est sorge la barchessa, ancora in buono stato di conservazione, che si innesta al corpo centrale dell'edificio, provvisto di parco.
 
====Villa Vendramin Cappello Collizzolli====
L'edificio dà su un giardino raccolto, popolato da statue di soggetto mitologico, chiuso da altissime piante e dalle ampie arcate della solida "barchessa"; verso la fila svettante dei pioppi cipressini il muro di cinta in cui si aprono due cancelli. L'edificio, di origine cinquecentesca, fu probabilmente rimaneggiato sul finire del [[XVII secolo|secolo XVII]], mentre gli interni assunsero l'aspetto definitivo in epoca [[Neoclassicismo|neoclassica]], con le pitture su marmorino sui soffitti del pianoterra e gli affreschi attribuiti a Costantino Cedini.
[[File:VillaGemma np.JPG|thumb|right|Villa Gemma, un esempio di [[villa veneta]] rurale]]
 
====Villa Morosini Antonibon====
L'edificio, risalente almeno dalla metà del [[XVIII secolo]], è costituito da un corpo centrale, dotato di [[timpano (architettura)|timpano]] e portale settecenteschi, e da due lunghe ali laterali di carattere rustico che appaiono tuttavia anteriori a tale data, forse della fine del [[Seicento]] o dei primi anni del [[Settecento]]. L'estremità dell'ala sinistra, che prima ospitava un [[oratorio (architettura)|oratorio]], è stata trasformata, in tempi recenti, in parte abitativa.
 
====Villa Giustiniani De Chantal Destro====
Nata come centro di un'azienda agricola, divenne un luogo di splendida villeggiatura per tutto il settecento e gli inizi dell'[[secolo XIX|ottocento]]. L'edificio attuale, ad un'analisi accurata, si rivela essere l'adattamento di un edificio tardo-cinquecentesco al quale nel settecento furono aggiunte due brevi ali laterali e il coronamento con [[Timpano (architettura)|timpano]]; l'interno è impreziosito dagli affreschi di [[Andrea Urbani]].
 
====Villa Gussoni Candian====
La residenza si fa risalire alla prima metà del '[[XVI secolo|500]], periodo in cui la Villa Veneta riceve un evidente influenza rinascimentale: la semplicità del timpano e della trifora centrale con colonnine e poggiolo ne sono un esempio. La facciata principale è stata poi rivisitata verso la metà del [[Secolo XVIII|Settecento]], con l'aggiunta di due volute di raccordo tra il timpano e il corpo centrale dell'edificio e l'ala Sud, scandita da una aggettante balaustra.
 
==Cultura==
===Manifestazioni===
*Festa della Befana (6 gennaio)
*Festa del Volontariato (2 giugno)
*Festa Patronale Noventana (13 giugno) [[Sant'Antonio da Padova]]
*Festa Patronale Noventa Padovana (29 giugno) SS. Pietro e Paolo
*Festa del Redentore sul Ponte Piovego (terzo fine settimana di luglio)
*Zoom Zoom Festival (inizio di giugno)
*Fiera di Noventa (quarta domenica di ottobre) detta anche "''Sagra del folpo''"
 
----
 
===La ''Sagra del Folpo''===
La fiera d'autunno è di tradizione seicentesca, come dimostrano i documenti storici del periodo. Lo storico Andrea Gloria nel manoscritto ''Territorio Padovano illustrato'' del [[1862]] riporta che proprio a Noventa "frequentatissima v'è la fiera annua in ottobre della quale ''Girolamo Vendramin'' ottenne la conferma il 1758, trasferita dalla seconda all'ultima domenica di ottobre per la Ducale 11 settembre 1776<ref>''Noventa, pagine di Storia'', D. Gallo - G. Broetto, Tip. Regionale Veneta, [[Conselve]], 1977</ref>". La fiera infatti cadeva nella domenica della ''Madonna del Rosario'', festa molto sentita dagli abitanti del tempo e favoriva l'economia agricola locale, ampliando il mercato di [[Bovini|bestiame]] e [[Ortaggio|prodotti della terra]]. La [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] concesse infatti una franchigia dai dazi per le merci commerciate nella sagra di ''Noventa''. Non mancava tuttavia la componente del divertimento: i cittadini erano intrattenuti da attori girovaghi e dalle bancarelle con i prodotti gastronomici locali. Oggi, d'altra parte, la fiera ruota attorno all'artigianato locale, alle attrazioni per bambini e ai ''folpari'', ossia i venditori di polpi caldi.
 
== Persone legate a Noventa ==
*[[Giovanni Santini]] (1787-1877), astronomo
*[[Andrea Urbani]] (1711-1798), artista
 
==Stemma==
[[File:Noventa Padovana-Stemma.png|thumb|Lo stemma comunale]]
{{Citazione|D'argento alla fascia di verde carica di un edificio d'argento costituito da un corpo centrale, scalinato, esastilo, aperto di tre e finestrato di tre, con frontone sormontato da cinque statue, quattro laterali (2-2) ed una centrale, e da due corpi laterali finestrati su tre file di quattro, la fila centrale a finestre più alte; la fascia accompagnata in capo da una ruota di rosso, dentata a coda di rondine, e in punta da un fiume fluttuoso al naturale. Ornamenti esteriori da Comune<ref>[http://www.araldicacivica.it/comuni/indexc.php?extrac=s&id_comune=902 Araldica Civica]</ref>.}}
 
Dalla descrizione araldica dello stemma comunale si possono evincere i simboli di Noventa:
*la ''ruota'' che indica la navigazione fluviale
*la ''Villa Giovannelli'' che rinvia alla ricchezza storico-artistica del territorio
*le acque azzurre e specchianti del ''Canale Piovego'', che costituisce un'importante via di comunicazione tra [[Padova]] e [[Venezia]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Il servizio pubblico di collegamento con Noventa Padovana è svolto con autocorse esercite da [[APS (Padova)|APS Holding]] e [[Busitalia-Sita Nord]].
 
Fra il [[1885]] e il [[1954]] nella cittadina fu presente inoltre una stazione della [[tranvia Padova-Malcontenta-Fusina]], gestita dalla Società delle Guidovie Centrali Venete (gruppo [[Società Veneta]]) che assieme al Brenta stesso dava origine ad un sistema di trasporti integrato.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1997]]
|[[2001]]
|Renato Nalesso
|Lista Civica di [[Centro-destra]]
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2001]]
|[[2011]]
|Giuseppe Paviola
|Lista Civica ''Per Noventa'' ([[Democratici di Sinistra]] - [[La Margherita]], poi [[Partito Democratico]])
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2011]]
|''in carica''
|Luigi Alessandro Bisato
|Lista Civica ''Bisato Sindaco con Noventa'' ([[Partito Democratico]] - [[Italia dei Valori]], poi [[Partito della Rifondazione Comunista]] - [[Unione di Centro (2008)|Unione di Centro]])
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Voci correlate==
*[[Radio Company]]
*[[7 Gold Telepadova]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Noventa Padovana}}
 
{{Provincia di Padova}}
{{Portale|Padova|Veneto}}
 
[[Categoria:Noventa Padovana| *]]