Giuliano Pisapia e Cason (disambigua): differenze tra le pagine

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{{Disambigua}}
{{Carica pubblica
|nome = Giuliano Pisapia
|immagine = Giuliano Pisapia in Piazza Scala a Milano, 27 giugno 2012.jpg
|didascalia =
|carica = [[Sindaci di Milano|Sindaco di Milano]]
|mandatoinizio = 1º giugno [[2011]]
|mandatofine = 21 giugno [[2016]]
|predecessore = [[Letizia Moratti]]
|successore = [[Giuseppe Sala (politico)|Giuseppe Sala]]
|carica2 = [[Città metropolitana di Milano|Sindaco metropolitano di Milano]]
|mandatoinizio2 = 1º gennaio [[2015]]
|mandatofine2 = 21 giugno [[2016]]
|presidente2 =
|predecessore2 = ''carica istituita''
|successore2 = [[Giuseppe Sala (politico)|Giuseppe Sala]]
|carica3 = [[Camera dei deputati|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio3 = 9 maggio [[1996]]
|mandatofine3 = 27 aprile [[2006]]
|legislatura3 = [[XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII]], [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV]]
|gruppo parlamentare3 = [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione Comunista]] <small>(1996-1998, 2001-2006)</small><br />[[Gruppo Misto]] <small>(1998-2001)</small>
|coalizione3 = Centro-sinistra
|circoscrizione3 = Circoscrizione III - [[Lombardia]] 1
|collegio3 =
|carica4 = [[Eurodeputato]]
|mandatoinizio4 = 2 luglio [[2019]]
|legislatura4 = [[Membri italiani del Parlamento europeo della IX legislatura|IX]]
|gruppo parlamentare4 = [[Partito del Socialismo Europeo]]
|circoscrizione4 = [[Circoscrizione Italia nord-occidentale|Italia nord-occidentale]]
|partito = [[Campo Progressista]] <small>(dal 2017)</small><br/>''Precedenti:''<br/>[[Democrazia Proletaria|DP]] <small>(1978-1991)</small><br />[[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]] <small>(1991-2010)</small><br />[[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[sinistra (politica)|sinistra]] <small>(2010-2017)</small>
|tendenza = [[Socialismo progressista]]
|titolo di studio = Laurea in Scienze Politiche<br/>Laurea in Giurisprudenza
|alma mater = [[Università degli Studi di Milano]]
|professione = Avvocato; Giornalista
|bandiera = Fascia sindaco.png
|stemma = CoA Città di Milano.svg
|tipo nomina4 =
|incarichi4 = * Presidente - II Commissione Giustizia
* Membro - Commissione Giurisdizionale
|sito3 = http://leg14.camera.it/organiparlamentari/assemblea/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d50395&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati\La%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati/Composizione/01.camera/nuovacomposizione/datpersonali2.asp%3Fdeputato=d50395
}}
{{Bio
|Nome = Giuliano
|Cognome = Pisapia
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 20 maggio
|AnnoNascita = 1949
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività2 = avvocato
|Attività = politico
|Attività3 = giornalista
|AttivitàAltre = e [[scrittore]]
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
 
== Geografia ==
[[Deputato]] per [[Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea|Rifondazione Comunista]] per due [[legislatura|legislature]], dal 1996 al 2006, è stato successivamente [[Sindaci di Milano|sindaco di Milano]] come [[indipendente (politica)|indipendente]] di [[sinistra (politica)|sinistra]] dal 2011 al 2016, nonché sindaco della [[Città metropolitana di Milano|città metropolitana]] dal 2015 al 2016.
* '''[[Cason]]''' – comunità non incorporata degli Stati Uniti d'America della contea di Morris nello Stato del Texas
Dal 2019 è [[europarlamentare]] per il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], in quota Campo Progressista.
 
== BiografiaPersone ==
* '''[[Andre Cason]]''' (1969) – velocista statunitense
È figlio di madre [[Milano|milanese]] e padre [[caserta]]no;<ref>{{Treccani|gian-domenico-pisapia|Pisapìa, Gian Domenico}}</ref> quest'ultimo, [[Gian Domenico Pisapia|Gian Domenico]], dal quale poi Giuliano ha rilevato lo studio legale, è stato tra i redattori del [[codice di procedura penale italiano]] del 1989.<ref>{{Cita web
* '''[[Andrea Cason]]''' (1920–2005) – paroliere e scrittore italiano
|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/26/le-doti-umane-del-grande-giurista.html?ref=search |titolo = Le doti umane del grande giurista |autore = Guido Neppi Modona
* '''[[Antoine Cason]]''' (1986) – giocatore di football americano statunitense
|editore = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data = 26 febbraio 1995 |accesso = 12 novembre 2017}}</ref> Dopo aver frequentato il [[Liceo classico Giovanni Berchet]] di Milano, si [[laurea]] in [[giurisprudenza]] e in [[scienze politiche]], diventando [[avvocato]] penalista patrocinante presso la [[corte di cassazione]]. In età giovanile, svolge inoltre attività di [[volontariato]] nella [[Croce Rossa Italiana]] presso il comitato provinciale milanese.<ref>{{cita web|url=http://milano.mentelocale.it/49528-milano-pisapia-rotonda-besana-boccette-sui-navigli-quel-caffe-letto-ogni-mattina/|titolo=Pisapia: «La Rotonda della Besana, le boccette sui Navigli e il caffè a letto»|autore=Laura Guglielmi|data=6 dicembre 2012}}</ref>
* '''[[Barbara Cason]]''' (1928–1990) – attrice statunitense
 
* '''[[Buzz Cason]]''' (1939) – cantante statunitense
Dopo una convivenza di vent'anni, il 9 aprile 2011 si è sposato con [[matrimonio civile|rito civile]] con la giornalista [[Cinzia Sasso]] a [[Venezia]], città d'origine della moglie.<ref>{{cita web|url=http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2011/04/09/news/giuliano-pisapia-e-cinzia-sasso-il-si-a-venezia-3901110|titolo=Giuliano Pisapia e Cinzia Sasso: il "sì" a Venezia|data=9 aprile 2011|accesso=29 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110414143957/http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2011/04/09/news/giuliano-pisapia-e-cinzia-sasso-il-si-a-venezia-3901110|dataarchivio=14 aprile 2011|urlmorto=sì}}</ref>
* '''[[John L. Cason]]''' (1918–1961) – attore statunitense
 
* '''[[Lino Cason]]''' (1914) – calciatore italiano
=== Carriera giornalistica ===
* '''[[Thomas J. Cason]]''' (1828–1901) – politico statunitense
Fa parte del Comitato scientifico della Camera penale di Milano, di cui è stato vicepresidente, e del Comitato direttivo delle riviste ''Critica del Diritto'', ''Alternative Europa'' e ''I diritti dell'Uomo'', oltre che componente del [[consiglio di amministrazione]] della fondazione Vidas. Svolge l'attività di [[giornalista pubblicista]], e suoi articoli sono apparsi sui principali quotidiani e periodici italiani. Ha scritto voci su enciclopedie giuridiche quali Digesto e Novissimo Digesto Italiano, in particolare sui reati contro la famiglia. Inoltre, durante il mandato di sindaco di Milano, e in forza dello stesso, è stato presidente della Fondazione [[Teatro alla Scala]].<ref name=":0" />
 
=== Carriera legale ===
Si è occupato, tra gli altri casi, della difesa di alcuni pastori e militanti di [[Scientology]] nel primo processo italiano intentato all'organizzazione,<ref>{{cita news|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/10/24/Cronaca/SCIENTOLOGY-PISAPIA-SENTENZA-CASSAZIONE-CORAGGIOSA_194000.php|titolo=Scientology: Pisapia, sentenza Cassazione coraggiosa|pubblicazione=Adnkronos|data=24 ottobre 1997}}</ref> di quella di [[Abdullah Öcalan]] durante la sua permanenza in [[Italia]], ed è stato il legale della famiglia di [[Carlo Giuliani]], costituitasi [[parte civile]] durante il [[Processo (diritto)|processo]] seguìto ai [[fatti del G8 di Genova]] del 2001.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_24/carlo-giuliani-corte-strasburgo_c8d3be98-55fc-11e0-9d72-1f2c6c541e94.shtml|titolo=G8, la Corte di Strasburgo assolve l'Italia per la morte di Carlo Giuliani|data=24 marzo 2011}}</ref> Inoltre è stato avvocato di parte civile della [[CIR (azienda)|CIR]] di [[Carlo De Benedetti]] durante il [[processo SME]].<ref>{{cita web|url=http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=37910|titolo=Processo Sme. Cir-De Benedetti chiede un risarcimento record: 4,5 miliardi di euro|data=6 giugno 2003}}</ref>
 
=== Carriera politica ===
Pisapia comincia l'attività politica nella seconda metà degli anni 1970, quando diventa membro di [[Democrazia Proletaria]], alleanza elettorale e poi partito di [[estrema sinistra]] presente nel [[Parlamento della Repubblica Italiana]] tra il 1976 e il 1979, e nuovamente dal 1983 al 1991. Pisapia opera come avvocato, difendendo in tribunale i militanti e le organizzazioni sindacali confederali.<ref>{{Cita pubblicazione |titolo = L'avvocato che conquista Milano |autore = Giulia Zampina |rivista = Sicurezza e Polizia |numero = 4 |editore = Main Force S.R.L. |città = Roma |anno = 2011 |mese = luglio/agosto |p = 12/52 |url = http://www.coisp.it/archivio-completo/finish/31-2011/485-rivista-coisp-sp-numero-04-anno-2011 |accesso = 12 novembre 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171112120324/http://www.coisp.it/archivio-completo/finish/31-2011/485-rivista-coisp-sp-numero-04-anno-2011 |dataarchivio = 12 novembre 2017 |urlmorto = sì }}</ref>
 
==== Deputato ====
Nel 1996 è eletto [[deputato]] in Parlamento come [[Indipendente (politica)|indipendente]], nelle liste di [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione Comunista]]. Nella [[XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII Legislatura]] è presidente della [[Commissione parlamentare|commissione]] giustizia della [[Camera dei deputati|Camera]]. Durante la [[crisi di governo]] del 1998 vota per la [[Questione di fiducia|fiducia]] all'[[Governo Prodi I|esecutivo Prodi I]], in [[dissenso]] dalla linea decisa dal segretario di Rifondazione [[Fausto Bertinotti]] e seguendo invece le posizioni di [[Armando Cossutta]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/10/Sconforto_Cossutta_tutta_colpa_Bertinotti_co_0_9810104483.shtml|titolo=Sconforto di Cossutta: tutta colpa di Bertinotti|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Maurizio Caprara|data=10 ottobre 1998|pagina=8|urlarchivio=https://archive.is/20120701131238/http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/10/Sconforto_Cossutta_tutta_colpa_Bertinotti_co_0_9810104483.shtml|dataarchivio=1º luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref> Dopo la sfiducia del Parlamento al ''premier'' [[Romano Prodi]] lascia la presidenza della commissione giustizia e, nonostante il voto a favore del governo, non aderisce al nuovo gruppo parlamentare di Cossutta ma entra invece in quello [[Gruppo Misto|Misto]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/09/Pisapia_voto_fiducia_lascio_presidenza_co_0_9810094020.shtml|titolo=Pisapia: voto la fiducia, ma lascio la presidenza della commissione Giustizia|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Marco Nese|data=9 ottobre 1998|pagina=7|urlarchivio=https://archive.is/20120707173235/http://archiviostorico.corriere.it/1998/ottobre/09/Pisapia_voto_fiducia_lascio_presidenza_co_0_9810094020.shtml|dataarchivio=7 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
 
È rieletto deputato nel 2001, ancora per Rifondazione Comunista. Nella [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV Legislatura]] fa parte della II commissione giustizia, della commissione giurisdizionale, del comitato per la legislazione, ed è presidente del comitato carceri istituito presso la Camera. Non si ricandida nel 2006, ma nel luglio dello stesso anno viene nominato presidente della commissione di studio istituita dal [[Ministero della Giustizia]] per la riforma del [[codice penale italiano]].<ref>{{cita web|url=http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_7_6_1.wp?previsiousPage=mg_14_7|titolo=Le Commissioni di studio degli anni 1988 - 2008}}</ref>
 
==== Sindaco di Milano ====
===== Campagna elettorale =====
Nel giugno 2010 è il primo a proporre la sua [[candidatura]] come nuovo [[Sindaco (Italia)|sindaco]] di [[Milano]] per le elezioni comunali dell'anno seguente. L'intento viene ufficializzato con un'iniziativa al [[Teatro Litta]], che fa seguito a un appello di [[intellettuali]] e personaggi della scena sociale e politica della città.<ref>{{cita web|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_giugno_16/Soglio-centrosinistra-pisapia-si-candida-1703209424655.shtml|titolo=Centrosinistra, Pisapia si candida|autore=Elisabetta Soglio|data=16 giugno 2010|urlarchivio=https://archive.is/20120721122550/http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_giugno_16/Soglio-centrosinistra-pisapia-si-candida-1703209424655.shtml|dataarchivio=21 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:4483 - Festeggiamenti per l'elezione di G. Pisapia - Foto di Giovanni Dall'Orto, 30 May 2011.jpg|thumb|left|Festeggiamenti in [[Piazza del Duomo (Milano)|piazza del Duomo]] la notte del 30 maggio 2011, dopo l'elezione di Pisapia a [[Sindaco (Italia)|primo cittadino]] di [[Milano]].]]
 
Il 14 novembre 2010 partecipa alle [[elezioni primarie]] della [[coalizione]] di [[centro-sinistra]] per la scelta del candidato a primo cittadino; Pisapia, partendo dall'iniziale sostegno di [[Sinistra Ecologia Libertà]]<ref>{{cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/07/news/primarie_vendova_lancia_pisapia_e_come_davide_che_sfida_golia-8829550/|titolo=Primarie, Vendola lancia Pisapia|autore=Stefano Rossi|data=7 novembre 2010}}</ref> e [[Federazione della Sinistra]], ottiene l'investitura con il 45% delle preferenze,<ref>{{cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/14/news/primarie_a_milano_pisapia_batte_boeri_ho_fatto_un_miracolo_adesso_un_altro-9116540/|titolo=Primarie a Milano, Pisapia batte Boeri - "Ho fatto un miracolo, adesso un altro"|autore=Teresa Monestiroli|data=14 novembre 2010}}</ref> superando il candidato ufficiale del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], l'architetto [[Stefano Boeri]] (fermatosi al 40% dei voti), e gli altri due sfidanti, il costituzionalista [[Valerio Onida]] e l'ambientalista Michele Sacerdoti.
 
Alle [[Elezioni amministrative italiane del 2011#Milano|elezioni comunali]] del 15 e 16 maggio 2011 si presenta come lo sfidante più accreditato nei confronti del sindaco uscente del [[Il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]], [[Letizia Moratti]]. Pisapia viene dato inizialmente in svantaggio, sia per la tradizione di Milano quale "roccaforte" del [[centro-destra]] dal 1993, sia per il contributo attivo dell'allora [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]] [[Silvio Berlusconi]] nella [[campagna elettorale]] della Moratti — cosa che molti analisti, a seguito del coinvolgimento in vicende controverse quali il [[Caso Ruby#Il caso Ruby|caso Ruby]], hanno visto come un tentativo del ''premier'' di trasformare le elezioni meneghine in una sorta di [[referendum]] sulla sua persona —;<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/2011/05/12/world/europe/12italy.html?_r=1|titolo=Berlusconi Makes Election in Milan All About Him|autore=Elisabetta Povoledo|data=11 maggio 2011}}</ref> Pisapia sceglie invece di impostare una campagna diametralmente opposta, basata prevalentemente sull'impiego di [[Internet]] e dei [[social network]].<ref>{{cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/05/31/news/pisapia_una_battaglia_vinta_sul_web_prima_ancora_che_nei_seggi_elettorali-16991036/|titolo=Pisapia, una battaglia vinta sul web prima ancora che nei seggi elettorali|autore=Massimo Pisa|data=31 maggio 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/5/ballottaggi-elezioni-2011-antonio-sofi-analizza-le-ragioni-della-vittoria-di-pisapia-ironia-internet-passaparola|titolo=Ecco perché Pisapia ha vinto le elezioni|autore=Davide Casati|data=31 maggio 2011}}</ref>
 
Nel primo turno delle elezioni Pisapia ottiene a sorpresa il 48,04% dei consensi, andando così al [[ballottaggio]] con la stessa Moratti (attestatasi invece al 41,58%).<ref>{{cita web|url=http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/16-maggio-risultati-amministrative-moratti-pisapia-palmeri-calise-190658249607.shtml|titolo=Sorpresa, Pisapia stacca la Moratti|data=17 maggio 2011|urlarchivio=https://archive.is/20120712233142/http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/16-maggio-risultati-amministrative-moratti-pisapia-palmeri-calise-190658249607.shtml|dataarchivio=12 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref> Al secondo turno del 29 e 30 maggio vince il ballottaggio con il 55,11% dei voti (contro il 44,89% della Moratti),<ref>{{cita web|url=http://comunali.interno.it/comunali/amm110515/C0491450.htm|titolo=Elezioni comunali del 29 e 30 maggio 2011 - II turno - Comune: Milano|data=30 maggio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110519070119/http://comunali.interno.it/comunali/amm110515/C0491450.htm|dataarchivio=19 maggio 2011}}</ref> e viene eletto sindaco di Milano,<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative-ballottaggi/notizie/30-maggio-pisapia-commenti_215e2856-8ac7-11e0-93d0-5db6d859c804.shtml|titolo=Cori da stadio in Duomo per Pisapia, e lui: «Sarò sindaco di tutta Milano»|data=30 maggio 2011}}</ref> il primo di centro-sinistra dopo diciotto anni.<ref>{{cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/05/30/news/pisapia_oggi_abbiamo_liberato_milano_gli_auguri_della_moratti_al_nuovo_sindaco-16974590/|titolo=Pisapia: "Oggi abbiamo liberato Milano"|data=30 maggio 2011}}</ref>
 
===== Mandato =====
Tra i più importanti provvedimenti varati come primo cittadino c'è la revoca del [[piano di governo del territorio]] approvato dalla precedente giunta Moratti, promuovendo nuove linee guida improntate alla sostenibilità e alla riduzione dell'edificabilità.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-07-08/giunta-pisapia-revoca-varato-191036.shtml?uuid=AagFeNmD|titolo=La Giunta Pisapia revoca il Pgt varato dalla Moratti. Il Pd è «preoccupato», ma appoggia il sindaco|autore=Sara Bianchi|data=8 luglio 2011}}</ref> A inizio 2012 entra in vigore l'[[Pedaggi urbani di Milano|Area C]], corrispondente alla [[cerchia dei bastioni]], con l'obiettivo di ridurre traffico e inquinamento nel centro città nonché favorire il [[trasporto pubblico]] e la [[mobilità sostenibile]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2012/01/16/il-primo-giorno-di-area-c-a-milano/|titolo=Il primo giorno di "Area C" a Milano|data=16 gennaio 2012}}</ref>: in questo senso vengono sviluppati (dopo l'avvio a opera della precedente giunta) il ''[[ATM (Milano)#BikeMI|bike sharing]]'' e il ''[[ATM (Milano)#GuidaMi|car sharing]]'' assieme, dal 2015, al primo servizio di ''scooter sharing'' in Italia.<ref>{{cita web|url=http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_giugno_29/scooter-condiviso-milano-rivoluzione-mobilita-sostenibile-bac7f6bc-1e33-11e5-958d-f9395af606a3.shtml|titolo=Scooter è condiviso, a Milano la rivoluzione della mobilità sostenibile. La scelta tra auto, bici e moto|data=29 giugno 2015}}</ref> Sempre nel 2012, l'assessore al bilancio [[Bruno Tabacci]] assieme al direttore generale Davide Corritore, ha concluso un accordo con quattro banche ([[JP Morgan]], [[Depfa Bank]], [[UBS]] e [[Deutsche Bank]]) accusate di truffa aggravata (civile e penale) ai danni del comune per la vicenda dei [[derivati]], introdotti dalla giunta Albertini e rinegoziati dalla giunta Moratti ottenendo che il Comune di Milano incasserà 750 milioni di euro in 23 anni.<ref>{{Cita news|autore=Sara Monaci|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-02-17/maxi-transazione-comune-milano-153441.shtml?uuid=Aa4wfOtE|titolo=Maxi transazione tra Comune di Milano e banche sui derivati. Accordo per 750 milioni in 23 anni|pubblicazione=[[Il Sole 24 ORE]]|data=17 febbraio 2012|accesso=4 maggio 2014}}</ref> Durante il mandato di Pisapia vengono completati progetti di riqualificazione urbana come [[Progetto Porta Nuova|Porta Nuova]], [[Citylife]], [[Portello]], [[Darsena (Milano)|Darsena]] e [[Fondazione Prada]], si svolge l'[[Esposizione Universale 2015|Expo 2015]] ed entra in servizio la linea metropolitana [[Linea M5 (metropolitana di Milano)|M5]]. Le rilevanti trasformazioni che interessano Milano nel quinquennio di amministrazione Pisapia portano la stampa italiana<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/extra-per-voi/2016/06/04/milano-l-orgoglio-cambiamento-bilancio-sindaco-pisapia-compiti-chi-seguira-de9c8c26-2a29-11e6-9c68-4645b6fa27fd.shtml|titolo=Milano, l’orgoglio e il cambiamento. Il bilancio del sindaco Pisapia e i «compiti» per chi lo seguirà|data=4 giugno 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/05/18/news/milano-capitale-senza-leader-1.21287|titolo=Milano capitale senza leader|data=18 maggio 2015|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-10-25/la-speranza-milano-capitale-europea-e-motore-dell-italia-133033.shtml?uuid=ACp8w5MB|titolo=La speranza di Milano, capitale europea e motore dell’Italia|data=25 ottobre 2015}}</ref> e internazionale<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/2016/04/27/opinion/is-milan-the-real-capital-of-italy.html|titolo=Is Milan the Real Capital of Italy?|data=26 aprile 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.reuters.com/article/us-italy-milan-idUSKCN0R81V920150908|titolo=Milan scrubs up after years as Italy's ugly sister|data=8 settembre 2015}}</ref> a parlare di «rinascita» del capoluogo lombardo.
[[File:Una volta per tutti by stefano Bolognini53.JPG|thumb|Pisapia (terzo da sinistra) nel 2013 a [[palazzo Marino]], per un'iniziativa a favore delle [[unioni civili]].]]
 
Pisapia si distingue inoltre per l'attenzione verso i [[diritti civili]]. Il 27 luglio 2012, dopo un lavoro di mediazione fra le richieste dell'ala [[Chiesa cattolica|cattolica]] del PD e di quella [[Laicismo|laica]] del PdL, il [[Consiglio comunale (Italia)|consiglio comunale]] milanese approva la [[delibera]] che istituisce il registro delle [[unioni civili]] del capoluogo lombardo, sia per coppie [[eterosessuali]] sia [[omosessuali]],<ref>{{cita web|url=http://tg24.sky.it/tg24/politica/2012/07/27/milano_unioni_civili_svolta_consiglio_comunale_approva_registro_coppie_di_fatto_gay_etero_pisapia.html|titolo=Milano, sì a unioni civili. Pisapia: "Da oggi più diritti"|data=27 luglio 2012}}</ref> inaugurato ufficialmente il 18 settembre dello stesso anno.<ref>{{cita web|url=http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2012/09/18/coppie_fatto_unioni_civili_milano_hutter.html|titolo=Milano, inaugurato il registro delle unioni civili|data=18 settembre 2012}}</ref>
L'8 ottobre 2014, nella sua qualità di ufficiale di stato civile, trascrive nel registro anagrafico comunale gli atti di matrimonio esteri di sette coppie formate da persone dello stesso sesso,<ref>{{cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/10/08/lo-scatto-di-pisapia-si-alle-trascrizioni-dei-matrimoni-gayMilano01.html?ref=search|titolo=Lo scatto di Pisapia "Sì alle trascrizioni dei matrimoni gay"|pubblicazione=la Repubblica|data=8 ottobre 2014}}</ref> permettendo loro di beneficiare dell'effetto certificativo ed esercitare, in Italia e all'estero, i diritti loro spettanti in base alle leggi dell'[[Unione europea]] e i diritti e doveri del matrimonio nei Paesi che già riconoscono le [[Matrimonio tra persone dello stesso sesso|unioni gay]].<ref>{{cita web|autore=Matteo Winkler|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/07/matrimoni-gay-perche-la-trascrizione-e-legittima/1146485/|titolo=Matrimoni gay: perché la trascrizione è legittima|data=7 ottobre 2014}}</ref>
 
In seguito alle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]], perde alcuni assessori appena eletti in Parlamento (tra i quali Bruno Tabacci), dovendo di conseguenza operare un rimpasto di giunta. Il 1º gennaio 2015 diventa, di diritto, il primo sindaco della [[città metropolitana di Milano]] (''sindaco metropolitano''), carica istituita in seguito alla creazione delle [[Città metropolitana|città metropolitane]].<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.cittametropolitana.milano.it/chi_governa/Sindaco_Metropolitano/index.html|titolo=Sindaco metropolitano Giuliano Pisapia|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160623180709/http://www.cittametropolitana.milano.it/chi_governa/Sindaco_Metropolitano/index.html|dataarchivio=23 giugno 2016}}</ref>
Nei primi mesi del 2016, come già precedentemente affermato durante la campagna elettorale del 2011, annuncia di non volersi ricandidare per un secondo mandato da sindaco:<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2015/03/22/italia/politica/milano-pisapia-non-mi-ricandido-a-sindaco-o6jeLeK19gXGefqUALrjIJ/pagina.html|titolo=Milano, Pisapia non si ricandiderà a sindaco: “Sono coerente, non c’entra la stanchezza”}}</ref> alle [[Elezioni primarie del Partito Democratico|primarie del centro-sinistra]] per la scelta del candidato alle [[Elezioni amministrative italiane del 2016#Milano|elezioni comunali del 2016]], esprime il proprio sostegno alla sua vicesindaco [[Francesca Balzani]],<ref>{{Cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/01/28/news/milano_pisapia_votero_la_mia_vicesindaca_-132246591/|titolo=Milano, Pisapia brinda con la Balzani e annuncia: "Voterò la mia vicesindaca"|data=28 gennaio 2016}}</ref> sconfitta da [[Giuseppe Sala (politico)|Giuseppe Sala]] poi successore di Pisapia a [[palazzo Marino]].
 
==== L'esperimento di ''Campo Progressista'' ====
[[File:Campo Progressista logo.png|thumb|left|Logo di Campo Progressista]]
 
Il 14 febbraio 2017 Pisapia lancia a [[Milano]], alla presenza di [[Gad Lerner]], [[Laura Boldrini]], [[Maurizio Landini]] e [[Bruno Tabacci]], il suo nuovo soggetto politico, Campo Progressista, il cui primo congresso si tiene a [[Roma]] al [[Teatro Brancaccio]] l'11 marzo.<ref>{{Cita web|autore=Andrea Carugati|url=https://www.lastampa.it/2017/03/11/italia/pisapia-lancia-campo-progressista-7uZbXrWiwDdAWIFyb5aQON/pagina.html|titolo=Pisapia lancia "Campo Progressista"|data=11 marzo 2017}}</ref>
 
In seguito Pisapia propone di formare una coalizione di centro-sinistra che possa comprendere anche il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] e gli scissionisti di [[Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista]]. Il 1º luglio promuove una manifestazione in [[piazza Santi Apostoli]] a Roma, insieme a MDP e ad altre forze politiche di centro-sinistra, per lanciare ''Insieme'', un nuovo soggetto politico in vista delle elezioni politiche del 2018. Due mesi più tardi però il rapporto con MDP inizia ad incrinarsi a causa del loro sostegno a [[Claudio Fava]] per le [[elezioni regionali in Sicilia del 2017]], a discapito di [[Fabrizio Micari]]. Ad ottobre Pisapia chiede inutilmente un «passo di lato» a [[Massimo D'Alema]], considerato troppo divisivo nonché in pessimi rapporti con il segretario del PD [[Matteo Renzi]],<ref>[http://www.corriere.it/politica/17_ottobre_04/mdp-pisapia-lo-strappo-def-d-alema-dovrebbe-fare-passo-lato-3d39f890-a8d7-11e7-8539-6c9b026c835a.shtml Pisapia attacca D’Alema: «Divide, faccia passo di lato»]</ref> così da poter mettere le basi per un'unica coalizione nazionale.
 
La rottura definitiva avviene in seguito all'uscita di MDP dal [[governo Gentiloni]] e all'annuncio da parte del coordinatore [[Roberto Speranza]] di voler proseguire per la loro strada, sancendo di fatto la fine di ''Insieme''.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/08/mdp-pisapia-e-gia-finita-speranza-basta-perdere-tempo-avanti-anche-senza-di-lui-lex-sindaco-buon-viaggio/3901145/ Mdp-Pisapia: è già finita. Speranza: “Basta perdere tempo, avanti anche senza di lui”. L’ex sindaco: “Buon viaggio”]</ref> Il 6 dicembre 2018 Pisapia si ritira, a fronte del mancato tentativo di riunificazione delle varie forze politiche italiane di sinistra, nonché per la decisione del governo di calendarizzare lo ''[[ius soli]]'' al termine di tutti i lavori del Senato.<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2017/12/06/news/pisapia_si_ritira_campo_progressista_sel_sinistra_grasso-183261094/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1 Campo Progressista si spacca, Pisapia rinuncia: "Non siamo riusciti a cambiare il centrosinistra"]</ref>
 
Solo in [[Sardegna]] resiste un movimento originato da quel tentativo di coalizione, chiamato ''Campo Progressista Sardegna'', ma ufficialmente non legato alla figura di Pisapia e con un simbolo diverso dall'originario nazionale. Tale partito si presenta alle [[elezioni regionali in Sardegna del 2019]], a sostegno del candidato di centro-sinistra [[Massimo Zedda]], appartenente anch'esso a tale partito: Zedda non viene eletto, ma il partito ottiene 3 seggi, quello spettante a Zedda più altri 2 consiglieri. Si presenta anche alle [[elezioni amministrative italiane del 2019|elezioni amministrative dello stesso anno]] in Sardegna.
 
Il 30 marzo di quell'anno viene annunciato come capolista per il PD, ora guidato da [[Nicola Zingaretti]], nella [[Circoscrizione Italia nord-occidentale]] per le [[Elezioni europee del 2019|elezioni europee del 26 maggio]]:<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/politica/2019/03/30/nicola-zingaretti-logo-pd-europee.html|titolo=Europee, Zingaretti: "Ecco il logo del Pd per vincere le elezioni"|accesso=30 marzo 2019}}</ref> con {{formatnum:269257}} preferenze è il primo degli eletti della lista.<ref>{{Cita web|url=https://elezioni.repubblica.it/2019/europee/italia/liste/italia-nord-occidentale/Partito%20democratico/|titolo=Speciale Elezioni Ue: liste, candidati ed eletti in Italia|accesso=2019-05-28}}</ref>
 
=== Procedimenti giudiziari ===
Nei primi anni 1980 Giuliano Pisapia è stato coinvolto in un [[Processo (diritto)|procedimento giudiziario]] conclusosi con una [[Sentenza (ordinamento italiano)|sentenza]] di [[Assoluzione (diritto)|assoluzione]] con formula piena.
 
Il 7 ottobre 1980 Pisapia viene [[Arresto|arrestato]] in base alle indicazioni di un [[pentito]]: l'accusa era di concorso morale al [[furto]] di un veicolo e di banda armata, nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di [[Walter Tobagi]]<ref>{{cita news|autore=Alessandro Rigaldo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,1448_02_1980_0255_0011_20507499/|titolo=Venticinque persone in carcere arrestate in varie parti d'Italia|pubblicazione=Stampa Sera|data=8 ottobre 1980|pagina=9}}</ref> (da quest'ultima accusa Pisapia venne [[Proscioglimento|prosciolto]] già in [[Attività istruttoria|fase istruttoria]]<ref>{{cita web|url=http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2011/05/11/giuliano_pisapia_vicenda_giudiziaria_assoluzione_procedimento_.html|titolo=Pisapia, assolto per non aver commesso il fatto|data=11 maggio 2011}}</ref>). Assieme a lui vengono arrestate altre dieci persone; Pisapia resta incarcerato per quattro mesi. Nel giugno 1982, nel contesto dell'istruttoria su [[Prima Linea (organizzazione)|Prima Linea]] e i [[Comitati Comunisti Rivoluzionari]] attivi a [[Milano]] (che riguardava anche [[Marco Barbone]], [[assassino]] di Tobagi, oltre a [[Marco Donat Cattin]] e al pentito [[Michele Viscardi (Prima Linea)|Michele Viscardi]]), il [[pubblico ministero]] [[Armando Spataro]] chiede il [[rinvio a giudizio]] davanti alla [[Corte d'assise]] di Milano per 163 persone. Il 22 ottobre 1984 il [[giudizio di primo grado]] si conclude, per effetto di un provvedimento di [[amnistia]] e [[indulto]] del 1978 ([[Decreto del presidente della Repubblica|DPR]] 413/78<ref>{{normattiva|tipo=DPR|anno=1978|mese=08|giorno=04|numero=413|titolo=Concessione di amnistia e indulto. (GU n. 218 del 5-8-1978)}}</ref>), con una [[sentenza di non luogo a procedere]]: la Corte d'assise esplicita nelle [[Motivazione (diritto)|motivazioni]] che Pisapia sarebbe stato comunque assolto per [[insufficienza di prove]].<ref name="corriere" >{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/pisapia-carte-luigi-ferrarella_1b0a07ca-7c5a-11e0-85d3-733f3ac8a121.shtml|titolo=L'accusa, poi l'assoluzione - Ecco cosa c'è in quelle carte|autore=Luigi Ferrarella|data=12 maggio 2011}}</ref> Pisapia rinuncia all'amnistia e presenta [[Appello (ordinamento penale italiano)|appello]] contro la sentenza: la [[Corte d'assise d'appello]] lo assolve definitivamente, nel marzo 1986, per non aver commesso il fatto.<ref name="corriere" />
 
Tale vicenda è riemersa nel maggio 2011, nel corso della [[campagna elettorale]] per le [[Elezioni amministrative italiane del 2011#Milano|elezioni comunali di Milano]]: durante un confronto televisivo, il sindaco uscente [[Letizia Moratti]] accusò il candidato di centro-sinistra di essere stato giudicato responsabile del summenzionato reato dalla Corte d'assise. Essendo quella l'ultima dichiarazione prima della chiusura del dibattito, Pisapia non ebbe modo di replicare nell'immediato, ma solo successivamente, bollando come [[calunnia|calunniosa]] l'affermazione e annunciando una [[querela]] per [[diffamazione]] aggravata<ref>{{cita web|url=http://www.pisapiaxmilano.com/giuliano-pisapia-querela-letizia-moratti-per-diffamazione-aggravata/|titolo=Giuliano Pisapia querela Letizia Moratti per diffamazione aggravata. Ecco la sentenza che la smentisce|accesso=13 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110514165507/http://www.pisapiaxmilano.com/giuliano-pisapia-querela-letizia-moratti-per-diffamazione-aggravata/|dataarchivio=14 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref> (in seguito ritirata<ref>{{cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/06/02/news/palazzo_marino_il_giorno_di_pisapia_oggi_la_moratti_gli_passa_le_consegne-17044594/|titolo=Palazzo Marino, è il giorno di Pisapia - La Moratti saluta in lacrime i funzionari|autore=Oriana Liso|data=2 giugno 2011}}</ref>). Dopo aver inizialmente ribadito quanto espresso,<ref>{{cita web|url=http://finanza.tgcom.mediaset.it/news/dettaglio_news.asp?id=201105131010011688&chkAgenzie=PMFNW&sez=news&testo=&titolo=Elezioni:%20Moratti;%20niente%20scuse,%20Pisapia%20frequentava%20violenti%20%28CorSera%29|titolo=Elezioni: Moratti; niente scuse, Pisapia frequentava violenti|data=13 maggio 2011}}</ref> prima del [[ballottaggio]] la Moratti ha presentato delle scuse private a Pisapia per la falsa accusa.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative-ballottaggi/notizie/26-videochat-letizia-moratti-corriere_49e38542-879c-11e0-8601-a1952c3da2ae.shtml|titolo=Moratti: "A Pisapia ho inviato le scuse in privato"|autore=Alessandro Sala|data=26 maggio 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-05-26/fine-moratti-scrive-scuse-195847.shtml?uuid=AaxdtjaD|titolo=E alla fine Moratti scrive le sue scuse all'avversario|autore=Sara Bianchi|data=26 maggio 2011}}</ref>
 
Armando Spataro, il pubblico ministero che all'epoca aveva sostenuto l'accusa contro Pisapia, nell'occasione ha dichiarato che si trattò di un [[errore giudiziario]].<ref>{{cita web|url=http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/11-maggio-spataro-pisapia-190620177013.shtml|titolo=Il pm che accusò Pisapia - «Ha ragione, fu assolto»|data=11 maggio 2011|urlarchivio=https://archive.is/20120729061804/http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/11-maggio-spataro-pisapia-190620177013.shtml|dataarchivio=29 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Legion Honneur Officier ribbon.svg
|nome_onorificenza = Ufficiale della Legione d'Onore
|collegamento_onorificenza = Legion d'onore
|motivazione =
|data = 11 febbraio 2015<ref>{{cita web|url=http://www.milanotoday.it/politica/pisapia-legione-onore-ambasciata-francese.html|titolo=Pisapia insignito della Legione d'Onore nell'ambasciata francese in Italia|data=11 febbraio 2015}}</ref>
}}
 
== Opere ==
È autore del volume:
* {{Cita libro|titolo=Milano Città Aperta - Una nuova idea di politica|anno=2015|editore=Rizzoli|città=Milano}}
 
È coautore dei volumi:
* ''[[Carcere di San Vittore|San Vittore]]: voci dal carcere e sul carcere'', Milano 1988;
* ''Usage de stupéfiants: politiques européennes'', Ginevra 1996;
* ''Il Diritto e il Rovescio: i rapporti tra politica e magistratura'';
* ''Giustizia penale: esiste l'approdo?'', 2007;
* ''In attesa di Giustizia - dialogo sulle riforme possibili'', 2010.
 
Un suo [[saggio]] è presente nel volume ''Legalizzare la droga. Una ragionevole proposta di sperimentazione'' (Feltrinelli, 1991).
 
È autore di scritti e saggi di carattere giuridico, sociale, nel campo del diritto penale, delle tematiche collegate alla [[tossicodipendenza]], del rapporto tra carcere e società.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Gian Domenico Pisapia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Camera.it|00461|XIII}}
* {{Camera.it|50395|XIV}}
 
{{Sindaco
|città = Milano
|precedente = [[Letizia Moratti]]
|successivo = [[Giuseppe Sala (politico)|Giuseppe Sala]]
|periodo = 1º giugno [[2011]] - 20 giugno [[2016]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|diritto|politica}}
 
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