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Nell'ambito della filosofia della mente, Putnam è noto per le sue argomentazioni contro il [[materialismo riduttivo]] (''[[:en:Type_physicalism|type physicalism]]'') degli stati fisici e mentali, argomentazioni basate sulla sua ipotesi di realizzabilità multipla degli [[eventi mentali]], e per il concetto di [[Funzionalismo (filosofia della mente)|funzionalismo]] - una teoria molto accreditata che affronta il [[problema mente-corpo]].<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|cognome=LeDoux, Joseph E.|titolo=Il sé sinaptico : come il nostro cervello ci fa diventare quelli che siamo|url=https://www.worldcat.org/oclc/801323441|accesso=2019-08-09|data=2002|editore=Cortina|OCLC=801323441|ISBN=8870787958}}</ref>
 
Nel campo della filosofia del linguaggio, insieme a [[Saul Kripke]] ed altri studiosi, sviluppò la [[teoria causale del riferimento]] (''[[:en:Causal_theory_of_reference|causal theory of reference]]);'' inoltre formulò un'innovativa teoria del significato, introducendo la nozione di [[Esternalismo|esternalismo semantico]] ([[:en:Externalism#Semantic_externalism|semantic externalism]]), basata su un celebre esperimento mentale chiamato [[Terra Gemella]].<ref>{{Cita libro|nome=Maria|cognome=Baghramian|titolo=Reading Putnam|url=https://books.google.am/books/about/Reading_Putnam.html?id=DWXBB_g41ngC&redir_esc=y|accesso=2019-08-09|data=2012|editore=Routledge|lingua=en|ISBN=9780415530064}}</ref>
 
Nel campo della filosofia della matematica, lui e il suo mentore [[Willard Van Orman Quine|W. V. O. Quine]] svilupparono la [["Tesi dell'indispensabilità di Quine-Putnam"]] [https://en.wikipedia.org/wiki/Philosophy_of_mathematics#Indispensability_argument_for_realism], tesi che riguarda la realtà delle entità matematiche;<ref>{{Cita web|url=https://plato.stanford.edu/archives/fall2004/entries/mathphil-indis/|titolo=Indispensability Arguments in the Philosophy of Mathematics (Stanford Encyclopedia of Philosophy/Fall 2004 Edition)|sito=plato.stanford.edu|accesso=2019-08-10}}</ref> il punto di vista che esposero riguarda il fatto che la matematica non sia puramente logica, bensì quasi-empirica.<ref>{{Cita libro|nome=Cogan University Professor Emeritus Hilary|cognome=Putnam|titolo=Philosophy of Mathematics: Selected Readings|url=https://books.google.am/books/about/Philosophy_of_Mathematics.html?id=JjQrpYswtYEC&redir_esc=y|accesso=2019-08-10|data=1983|editore=Cambridge University Press|lingua=en|ISBN=9780521296489}}</ref>
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Dopo essersi trasferito ad Harvard nel 1965, iniziò ad organizzare proteste nel campus e iniziò a tenere corsi universitari sul [[Marxismo]]. Divenne un referente ufficiale di facoltà per l'associazione "''Studenti per una Società Democratica''" [https://en.wikipedia.org/wiki/Students_for_a_Democratic_Society]e, nel 1968, diventò membro del [[Progressive Labor Party|Progressive Labor Party (PLP)]].
 
Fu eletto Membro della [[American Academy of Arts and Sciences]] nel 1965. Dopo il 1968, la sua attività politica si concetrò prevalentemente sul PLP. L'amministrazione di Harvard iniziò a considerare le sue attività politica eccessiva e tentò di censurarlo, ma altri due membri della facoltà criticarono questo tipo di risposta. Putnam ruppe permanentemente il suo legame con il PLP nel 1972. Nel 1997, ad un incontro di attivisti alla [[Arlington Street Church]] di [[Boston]], Putnam parlò del suo coivolgimento con il PLP come di un errore. Disse che inizialmente era rimasto colpito dall'interesse del partito nel creare un'alleanza e dal tentivo di organizzarsi dall'interno delle forze armate.<ref name=":2" />
 
Nel 1976 fu eletto Presidente dell'[[Associazione Filosofica Americana]]. L'anno seguente fu selezionato per essere il Walter Beverly Pearson Professor di [[logica matematica]], come riconoscimento per i suoi contributi nella filosofia della logica e della matematica. Anche se si era ormai completamente distaccato dal suo passato radicale, Putnam non abbandonò mai la sua convinzione che gli accademici abbiano una particlare responsabilità sociale ed etica nei confronti della società. Egli continuò ad avere idee di stampo progressista, che espresse negli articoli "Come non risolvere problemi etici" (1983) e "Istruzione per la Democrazia" (1993).