Locomotiva FS 560: differenze tra le versioni
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|Passo_tra_carrelli= 2.600 (passo rigido)
|Passo_dei_carrelli= 2.000 (carrello anteriore)
|Peso_In_Servizio= 49,8 /48,6
|Peso_Aderente= 31,4 /31,8
|Peso_Vuoto= 45,8 /44,6
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|Superficie_riscaldamento= 163,9 /110,64
|Superficie_surriscaldamento=
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|Potenza_Massima=
|Potenza_Continuativa= 441 /412 (a 60 km/h) [[Chilo (prefisso)|k]][[Watt|W]]
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{{Box treno/Chiusura}}
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==Storia==
Le locomotive vennero costruite su progetto dell'Ufficio d'Arte di [[Torino]] a partire dal [[1889]], quando venne realizzato il prototipo, battezzato [[Giovanna d'Arco]], nelle [[Officine Nuove di Torino]].
Le successive macchine, prodotte da varie fabbriche, furono 30 e vennero consegnate entro il 1900. Le locomotive vennero immatricolate nel ''gruppo RM 1701-1800'' e trovarono impiego alla trazione dei treni viaggiatori veloci; in seguito alle immatricolazioni la ''Mediterranea'', come di consueto, attribuì a ciascuna un nome proprio.<ref name="ReferenceA">{{
Nel [[1905]] in seguito al riscatto delle reti vennero immatricolate dalle Ferrovie dello Stato nel nuovo gruppo 560 FS.
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La locomotiva era costituita da un carro su cui erano disposte le due [[ruota|ruote motrici]] accoppiate di grande diametro (2.100 mm) e un carrello anteriore portante biassiale, con ruote da 974 mm in grado di ruotare sul proprio perno che a sua volta poteva traslare trasversalmente di 40 mm. La configurazione le permetteva di raggiungere la velocità di 100 km/h. Il passo rigido della macchina era di 2.600 mm mentre quello del carrello anteriore di 2.000 mm. La locomotiva ''560'' è stata la macchina con le ruote motrici più grandi tra quelle delle FS<ref name="ReferenceA"/>.
La [[caldaia a tubi di fumo|caldaia]] della locomotiva aveva la lunghezza di 7.110 mm (uguale a quella delle [[Locomotiva FS 552|552 FS]] nelle unità 1, 8 e 11
Variava anche il numero di tubi bollitori: 125, di diametro 65/60, per un totale di 152 m² di superficie tubiera di riscaldamento nella prima serie<ref name="ReferenceB"/> e 170 tubi, di diametro 50/45, per un totale di 91,34 m² di superficie riscaldante nelle rimanenti unità<ref name="ReferenceC"/>. La produzione oraria di vapore asciutto era rispettivamente di 7.000 kg o di 6.300 kg.
Anche il meccanismo motore era differente: il primo gruppo aveva 2 cilindri da 450 mm di diametro con una corsa di 600 mm<ref name="ReferenceB"/>; le altre unità avevano una corsa maggiore, 620 mm
Le prestazioni delle locomotive variavano di conseguenza:<br>
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Il prototipo RM 1701 e le 4 unità ''Ansaldo'' (RM 1728-1731) erano dotati di freno ad [[aria compressa]] automatico e moderabile. Tutte le altre unità di solo freno automatico ad aria compressa ad eccezione delle unità da RM 1706 a 1714 che avevano anche il [[freno a controvapore]]. Tutte e 31 macchine erano dotate di dispositivi e accoppiamenti per la fornitura del [[riscaldamento a vapore delle carrozze]].
Il tender accoppiato era a tre assi, uguale per le unità da 1 a 27 e maggiorato per le ''Ansaldo'' (unità da 28 a 31); nel primo caso trasportava 10 m³ di [[acqua]] e 3,5 t di [[carbone]] con una massa totale in servizio di 29 t
==Nomi attribuiti alle locomotive dalla Rete Mediterranea==
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==Voci correlate==
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== Altri progetti ==
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