Bleach bypass: differenze tra le versioni

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Il Bleach Bypass è nato da un errore di sviluppo della pellicola. Si ottine non eseguendo il passaggio di bleaching (sbiancatura) e quindi si ha la conseguente ritenzione dell’argento nei colori nello strato di celluloide della pellicola
 
Il Bleach Bypass è diventato in poco tempo uno degli effetti più utilizzati in campo cinematografico, più marginale il suo utilizzo in campo fotografico.
Il '''Bleach bypass''' è un procedimento di sviluppo della [[pellicola cinematografica]] a colori.
 
Si ottiene non eseguendo il passaggio di [[bleaching]] (in [[Lingua italiana|italiano]]: "sbianca"), dopo la fase di "rivelazione" che ha trasformato gli alogenuri esposti alla luce in argento metallico e generato contemporaneamente i pigmenti colorati. In questo modo, i cristalli d'[[argento]], che andrebbero sciolti nel bagno di sbianca, restano nello strato di gelatina della [[Pellicola cinematografica|pellicola]].
Questa tecnica consente di ottenere un maggiore [[contrasto]], a scapito della [[Saturazione cromatica|saturazione]] dei colori, generando un'immagine di aspetto "anticato" od "onirico".
 
Nato negli [[anni 1960|anni sessanta]], è stato via via più impiegato: ad esempio, in ''[[Orwell 1984]]'', ''[[Salvate il soldato Ryan]]'', ''[[Minority Report]]'', ''[[Seven]]'' e ''[[300 (film)|300]]''.
 
Più marginale è il suo utilizzo in campo [[fotografia|fotografico]].
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.clipscorner.net|Clipscorner.net}}
 
{{portale|cinema|fotografia}}
 
[[Categoria:Tecniche fotografiche]]
[[Categoria:Tecnica cinematografica]]