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La casa
== Storia ==
Il palazzo è posto nella parte
Il nuovo seminario fu eretto velocemente, iniziato nel 1567 per volontà di [[Federico Corner (1531-1590)|Federico Corner]], lavori che proseguirono nel 1574, come indicato nella [[bolla pontificia]] del [[papa Gregorio XIII]] per volontà del beneficiario della piccola chiesa di San Matteo della [[vicinia]] omonima<ref>{{cita web|url=https://primabergamo.it/viva-berghem/50-anni-storia-del-seminario/|titolo=Il Seminarino 50 anni di storia|editore=Prima Bergamo|accesso=18 febbraio 2021}}</ref> e canonico della [[Duomo di Bergamo|cattedrale di Sant'Alessandro]] Paolo Ossa, perché potesse essere pronto ad accogliere la [[Visita pastorale|visita diocesana]] di san [[Carlo Borromeo]] [[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo]] di Milano dell'8 settembre 1575, che era stato tra i personaggi più importanti del concilio e promotore delle sue regole.<ref>{{cita|Angelini|p 82}}.</ref> Il [[Seminario vescovile Giovanni XXIII|seminario]] fu definitivamente spostato nel 1821 su colle san Giovanni.<ref>{{cita|Trussardi|p 6}}.</ref><ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20181205193632/http://www.seminariobergamo.it/home.asp#due|titolo=Seminario vescovile papa Giovanni XXIII-Storia|editore=Seminario Vescovile|accesso?18 febbraio 2021}}</ref> Il palazzo fu ampliato si presume dal vescovo [[Luigi Grimani]], che fu vescovo della diocesi dal 1633 al 1656, il cui nome è indicato nella epigrafe posta sul portale che conduce al cortile interno con la data del 1643, che indica una prima ricostruzione di quel palazzo che era stato edificato in modo molto frettoloso e provvisorio ''plane rude opus absolventi''.<ref name=IBCAA>{{cita|Comune}}.</ref> In quegli anni fu realizzato il chiostro con la loggia e le aperture del sottotetto che ospitavano i dormitori.
Il palazzo fu ampliato nel 1657 per volere del vescovo [[Gregorio Barbarigo]] con la posa dell'imponente portale in pietra nel giugno del 1682.Con la creazione del nuovo seminario, i locali hanno avuto destinazioni d'uso differenti fino alla seconda metà del Novecento quando è diventato sede di catechesi e oratorio per i più giovani.<ref>{{cita web|url=http://www.santalessandro.org/2018/04/13/oratorio-seminarino-luogo-legami-relazioni/|titolo=L'
== Descrizione ==
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Il portale si presenta in bugnato con forti risalti nei chiariscuri molto plastici e marcati tipici dell'arte [[Barocco|barocca]] che doveva dare solennità all'opera, ed è questa una caratteristica del Seicento.<ref name=IBCAA/><ref>{{cita|Trussardi|p 10}}.</ref>
L'interno non presenta i tipici grandi scaloni dei palazzi dell'epoca ma solo due scale molto semplici come sono semplici i locali che erano adibiti a aule e dormitori, il primo piano presenta copertura a travi a vista. Un solo grande locale è presente nella parte verso il chiostro a piano terra con [[volta a botte]] ed era destinato a uso congressi e riunioni. A fianco del palazzo c'è la [[Chiesa di San Matteo (Bergamo)|chiesa di San Matteo]] che era destinato a uso del seminario ma che era già documentata nel 1100.<ref>{{chiese italiane|30998|Chiesa di San Matteo <Bergamo>|18 febbraio
== Note ==
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