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{{Edificio religioso
|Nome = Chiesa di San Paolo a RipaSanta d'ArnoEufrasia
|Immagine = Pisa - Chiesa di San Paolo= aChiesa RipaSanta 02Eufrasia, Pisa.JPG
|Didascalia = EsternoLa facciata
|Larghezza =
|NomeComuneCittà = [[Pisa]], via dei Mille
|Regione = [[Toscana]]{{IT-TOS}}
|SiglaStato = ITA
|Latitudine = 43.712925
|Longitudine = 10.393508
|AnnoConsacr = [[1149]] (solo presbiterio)=
|Architetto =
|StileArchitett =
|InizioCostr = [[IX secolo]] o [[X secolo]]
|FineCostrInizioCostr = [[XIV secolo780]]
|FineCostr = [[1124]]
|Sito =
}}
La '''chiesa di Santa Eufrasia''' si trova in via dei Mille a [[Pisa]], nella zona settentrionale della città, un tempo chiamata "Cortevecchia"<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Fabiana|cognome=Susini|titolo=Chiese non più chiese : inediti itinerari pisani tra sacro e profano|url=https://www.worldcat.org/oclc/1112566917|accesso=2021-07-01|edizione=I edizione|data=dicembre 2018|p=46|OCLC=1112566917|ISBN=978-88-255-2050-7}}</ref>.
La '''chiesa di San Paolo a Ripa d'[[Arno]]''' è un [[chiesa (architettura)|luogo di culto]] [[cattolicesimo|cattolico]] che si trova a [[Pisa]] sul [[lungarno]], nell'omonima piazza. È conosciuta anche come il duomo vecchio, anche se si tratta di una leggenda. Sul retro si trova la [[cappella di Sant'Agata]].
 
== Storia ==
La chiesa è documentata dal [[780]] (viene citata nell'atto di fondazione del [[monastero benedettino]] di S. Savino<ref name="tusismo.pisa">{{Cita web|url=http://www.turismo.pisa.it/it/cultura/dettaglio/Chiesa-di-Santa-Eufrasia-00002/|titolo=Chiesa di Santa Eufrasia|sito=turismo.pisa.it|accesso=2018-04-11|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180412001418/http://www.turismo.pisa.it/it/cultura/dettaglio/Chiesa-di-Santa-Eufrasia-00002/|dataarchivio=12 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref>) ma risale nelle forme attuali al [[1124]], quando fu intitolata alle sante [[Santa Eufrasia|Eufrasia]] e [[Santa Barbara|Barbara]] dal cardinale Cristofano Malcondime<ref name=":0">{{Cita web|url=http://m.pisaonline.it/infos.asp?mode=pisa&pagina=dintorni&ide=www&IDRIC=791&lingua=ita|titolo=Chiesa di Santa Eufrasia Pisa|sito=m.pisaonline.it|accesso=2021-06-24}}</ref>.
[[File:451PisaSPaoloRipaArno.JPG|thumb|Transetto e abside]]
Annoverata tra i capolavori del [[romanico pisano]] fu fondata prima dell'[[anno Mille]], nel [[IX secolo|IX]] o [[X secolo]] ed è attestata dal [[1032]].<ref name= "Diddi">{{Cita pubblicazione|autore=E. Diddi|titolo=Indagini per la caratterizzazione di fondazioni e sottosuolo della chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno e analisi di risposta sismica locale|rivista=|volume=|numero=|url=https://core.ac.uk/download/pdf/20526567.pdf}}</ref><ref name= "Lemut, Manfredi, Renzoni">M.L. Ceccarelli Lemut, M. Manfredi, S. Renzoni, Pisa e le sue chiese dal medioevo ad oggi, Pacini Editore, 2013</ref><ref name= "Fiumalbi">F. Fiumalbi, Pisa - San paolo a Ripa d'Arno, Smartarc, url=http://smartarc.blogspot.com/2012/12/pisa-san-paolo-ripa-darno.html</ref> Appartenne ai [[Monaci benedettini|monaci di san Benedetto]] e dal [[1092]] al [[1409]] fu sede dei monaci [[vallombrosani]].<ref name = "Lemut, Manfredi, Renzoni"></ref><ref name = "Fiumalbi"></ref><ref name= "Bettini">G. Bettini, Chiesa di San paolo a Ripa d'Arno, Comune di Pisa, url=https://www.turismo.pisa.it/luogo/chiesa-di-san-paolo-a-ripa-d%E2%80%99arno</ref>
 
Dopo essere stata sotto il patronato della famiglia Griffi e poi della famiglia San Casciani, dal 1691 passò sotto la giurisdizione della conventuale dell’[[Ordine di Santo Stefano papa e martire|Ordine di Santo Stefano]].<ref name=":0" />I restauri principali risalgono all'inizio del [[XVII secolo]] e al 1717, quando l’edificio passò ai Teresiani Scalzi dell’[[Ordine dei carmelitani scalzi|Ordine Carmelitano]]. L'interno ad aula unica, inoltre, fu ristrutturato nel [[XVIII secolo]], come si può notare dalle cornici in stucco che rivelano la preponderanza della ''facies'' settecentesca. A quest'epoca risale anche la parte superiore della [[facciata]] in mattoni.<ref name="tusismo.pisa" />Gli [[Altare|altari]] laterali sono del 1720, come le [[Decorazione|decorazioni]] in stucco. I lavori si conclusero nel 1730 e la chiesa fu riaperta al culto.<ref name=":0" />
Nella prima metà del [[XII secolo]] la chiesa fu ampliata in forme analoghe al contemporaneo [[Duomo di Pisa|Duomo]], e nel [[1149]] la chiesa fu consacrata dal papa [[Papa Eugenio III|Eugenio III]].<ref name = "Diddi"></ref><ref name = "Lemut, Manfredi, Renzoni"></ref><ref name = "Fiumalbi"></ref> La facciata fu realizzata tra il [[1148]] e il [[1165]], anche se fu conclusa solo nel [[XIV secolo]].<ref name = "Lemut, Manfredi, Renzoni"></ref><ref name = "Fiumalbi"></ref><ref name = "Bettini"></ref>
 
[[File:Chiesa di Santa Eufrasia.jpg|thumb|Altare maggiore|sinistra]]
Durante la costruzione della [[Duomo di Pisa|cattedrale]], fu concessa la facoltà di esercitare il culto e le pubbliche funzioni nelle grandi solennità in San Paolo a Ripa d'Arno.
 
Nel 1810 l’edificio passò alla Compagnia delle Sacre Stimmate di San Francesco.<ref name=":0" />Un nuovo restauro venne eseguito nel 1888 per l'interesse di Raffaello Torrini, rettore dell'[[Università di Pisa]].<ref name=":0" />
Sul finire del XII secolo vennero ultimati gli ambienti monastici, articolati attorno a due chiostri, uno addossato al lato sud e l'altro dietro l'abside, nonché la [[Cappella di Sant'Agata]]. Quest'ultima è l'unica cosa che rimane dopo i danneggiamenti causati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, dopo i quali i chiostri furono definitivamente demoliti, insieme al campanile.<ref name = "Diddi"></ref><ref name = "Bettini"></ref> I rivestimenti marmorei del prospetto nord e del braccio laterale sinistro sono assegnabili alla metà del [[XIII secolo]].<ref name = "Diddi"></ref><ref name = "Bettini"></ref>
 
Fino agli anni '60 del secolo scorso, prima di essere sconsacrata, è stata occupata dai Padri Salesiani, i quali gestivano anche un grande oratorio, frequentato da generazioni di ragazzi.<ref>{{Cita libro|nome=Paolo|cognome=Gianfaldoni|titolo=Chiese e porte nella storia di Pisa : percorso intorno alle mura|url=https://www.worldcat.org/oclc/879152475|accesso=2021-07-01|data=2007|editore=CLD libri|pp=32-33|OCLC=879152475|ISBN=978-88-7399-199-1}}</ref>
Nel 1409 la chiesa e il monastero furono affidati in commenda al cardinal Landolfo Marramauro<ref name = "Fiumalbi"></ref> e in seguito ad altri alti prelati che si succedettero negli anni. Nel [[1552]] la chiesa passò in commenda alla famiglia sanminiatese Grifoni, che vi fecero subentrare, a partire dal [[1565]], l'[[Ordine di Santo Stefano papa e martire|Ordine dei cavalieri di Santo Stefano]].<ref name = "Lemut, Manfredi, Renzoni"></ref><ref name = "Fiumalbi"></ref>
Con la soppressione dell'ordine da parte del granduca [[Pietro Leopoldo]] nel [[1798]], la chiesa divenne parrocchia.<ref name = "Fiumalbi"></ref>
 
Nel 2011, durante dei lavori di restauro e recupero ad uso didattico ad opera dell'Università di Pisa, è stata trovata, nei locali attualmente sul retro della chiesa, sotto l'[[abside]], una camera ipogea a forma di ferro di cavallo con un pozzo centrale e un bancone lungo le pareti con incisi i nomi dei defunti, tutti del XVIII secolo.<ref>{{Cita news|autore=|url=https://www.unipi.it/index.php/tutte-le-news/item/245-unantica-camera-mortuaria-sotto-santeufrasia|titolo=Un'antica camera mortuaria sotto Sant'Eufrasia|pubblicazione=UNIPI News|editore=Università di Pisa|data=|accesso=2018-04-11}}</ref> Attualmente è in uso all'Università di Pisa ed è sede di una delle sale studio della biblioteca di Antichistica.
Nell'[[XIX secolo|Ottocento]] furono apportati diversi restauri, ma l'edificio subì importanti danneggiamenti durante la [[seconda guerra mondiale]] e pertanto fu nuovamente restaurato tra il [[1949]] ed il [[1952]]; proprio a seguito degli interventi postbellici furono demoliti gli ambienti monastici, i chiostri, il campanile e gran parte degli edifici che si trovavano in aderenza alla chiesa, presso la [[cappella di Sant'Agata]], l'unica struttura rimasta.<ref name = "Diddi"></ref><ref name = "Bettini"></ref>
 
== Descrizione ==
Nel 2012 è stata chiusa a causa delle condizioni precarie della copertura.<ref>{{Cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2012/01/19/news/tetto-a-rischio-chiuso-il-duomo-vecchio-1.3086232|titolo=Tetto a rischio, chiuso il “Duomo Vecchio”|pubblicazione=Il Tirreno|data=20 gennaio 2012|accesso=2019-02-28}}</ref> Dall'ottobre 2016 è iniziato il restauro finanziato dalla [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]], [[Unicoop Firenze]], [[Fondazione Pisa]]<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionepisa.it/index.php?id=247&lang=it&anno=2015&settore=137&sottosettore=140|titolo=Fondazione Pisa - Progetti finanziati - 2015|sito=www.fondazionepisa.it|accesso=2019-02-28}}</ref> e anche grazie ad una campagna di ''[[crowdfunding]]''.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/16_giugno_16/a-pisa-c-duomo-salvare-crowdfunding-san-paolo-ripa-arno-eppela-unicoop-firenze-93770614-33ce-11e6-b8e9-6b78a4af30ec.shtml|titolo=A Pisa c’è un Duomo da salvare. Crowdfunding per San Paolo|pubblicazione=Corriere.it|data=16 giugno 2016|accesso=28 febbraio 2019}}</ref><ref>{{cita web|https://www.eppela.com/it/projects/9161-sostieni-san-paolo|Sostieni San Paolo - in crowdfunding su Eppela}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=26088|titolo=La rinascita di San Paolo a Ripa D'Arno.|pubblicazione=PisaInformaFlash.it|data=8 marzo 2016|accesso=15 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309102251/http://pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=26088|dataarchivio=9 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> Nel maggio 2018 è terminato il restauro<ref>{{Cita news|url=http://www.pisatoday.it/cronaca/restauro-chiesa-san-paolo-ripa-arno.html|titolo=Chiesa San Paolo a Ripa d'Arno: restauro concluso|pubblicazione=PisaToday|data=5 maggio 2018|accesso=2019-02-28}}</ref> e nel marzo 2019 è ripresa l'attività religiosa.<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/toscana/2019/02/27/riapre-chiesa-ultramillenaria-a-pisa_80afe24d-a230-42db-8296-8e935a100b12.html|titolo=Riapre chiesa ultramillenaria a Pisa - ViaggiArt|sito=ANSA.it|data=2019-02-27|lingua=it|accesso=2019-02-28}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.pisatoday.it/cronaca/riapertura-chiesa-san-paolo-ripa-arno-pisa-cerimonia.html|titolo=Festa per San Paolo a Ripa d'Arno: la chiesa torna alla città|pubblicazione=PisaToday|data=4 marzo 2019|accesso=2019-03-04}}</ref>
La [[Facciata a capanna|facciata]] dell'edificio è a capanna e si presenta composta da due parti: in quella inferiore è ancora visibile la costruzione medievale in conci di pietra e il portale con lunetta a tutto sesto, mentre in quella superiore, interamente in [[laterizio]], è dovuta a interventi del XVIII secolo. Sono presenti tamponamenti di finestre, operati in momenti diversi.<ref name=":2">{{Cita libro|nome=Franco|cognome=Paliaga|titolo=Le chiese di Pisa : guida alla conoscenza del patrimonio artistico|url=https://www.worldcat.org/oclc/27887054|accesso=2021-07-01|data=1991|editore=Ets|p=104|OCLC=27887054|ISBN=88-7741-604-1}}</ref>
 
L’interno ha una aula unica, absidata, arricchita da un'orchestra in controfacciata, con [[volta a botte]] e presenza di [[Lesena|lesene]]; le colonne, i pilastri e le cornici in stucco sono segnali degli interventi settecenteschi.<ref name=":1" /> Sulla parete sinistra si segnala la presenza di un altarino settecentesco in marmo bianco, dedicato a [[Domenico Savio|San Domanico Savio]], a cui ne segue un altro in marmi policromi e mensa in pietre dure dedicato a Santa Teresa. L'arco trionfale è decorato con putti reggicartiglio in stucco. Due altarini con stessi elementi si trovano anche sulla parete destra.<ref name=":2" />
==Descrizione==
[[File:San_paolo_a_ripa_d'arno,_interno_04Chiesa di Santa Eufrasia 2.jpg|thumb|leftControfacciata|Internosinistra]]
La struttura è a [[Crux commissa|croce egizia]] (o commissa) absidata, a tre [[Navata|navate]] con cupola all'incrocio del [[transetto]].
 
Sull'[[altare maggiore]], realizzato dai Vaccà, si trovava un Crocifisso ligneo di Giuseppe Giacobbi; nell'abside, invece, quattro tele, oggi perdute, di Giovanni Camillo Gabrielli<ref>{{Cita libro|nome=Maria Luisa|cognome=Ceccarelli Lemut|nome2=Stefano|cognome2=Renzoni|titolo=Pisa e le sue chiese dal Medioevo a oggi|url=https://www.worldcat.org/oclc/864824613|accesso=2021-07-01|data=2013|p=137|OCLC=864824613|ISBN=978-88-6315-591-4}}</ref> Le tele degli altari - ''Morte di Santa Teresa'' di [[Mauro Soderini]] e ''Morte di San Giuseppe'' di [[Francesco Conti (pittore)|Francesco Conti]] e [[Ignazio Hugford]] - attualmente sono conservate nella vicina [[Chiesa di San Sisto (Pisa)|chiesa di San Sisto]] e nel [[Museo nazionale di San Matteo|Museo di San Matteo]]. Un'altra tavola, duecentesca, raffigurante la Madonna e le due sante Eufrasia e Barbara, probabilmente parte di una [[Pala d'altare|pala d’altare]], in seguito alla sconsacrazione della chiesa venne collocata nella chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa, in via Parini.<ref name="tusismo.pisa" />
All'esterno, nel rivestimento marmoreo a fasce bicrome sono reimpiegati [[marmi]] romani, che tuttavia non seguono tutto il perimetro della chiesa, lasciando intuire la presenza dell'attiguo convento dei frati, oggi scomparso, sul lato meridionale dell'edificio.
 
== Note ==
[[File:Brogi, Carlo (1850-1925) - n. 20533 - Pisa - Interno della Chiesa di S. Paolo a Ripa d'Arno.jpg|thumb|right|Interno in una fotografia storica di Carlo Brogi]]
<references />
La facciata è a due spioventi, con [[lesene]], cinque archi ciechi a racchiudere oculi o losanghe e tre portali nel registro inferiore. Nel registro superiore vi sono tre ordini di logge, con [[Cornice marcapiano|cornici marcapiano]] scolpite ed esili colonnine ed [[archi a tutto sesto]]. Fu realizzata quasi interamente tra il 1148 e il 1665, ma completata solo all'inizio del [[XIV secolo]].<ref name = "Lemut, Manfredi, Renzoni"></ref><ref name = "Fiumalbi"></ref><ref name = "Bettini"></ref>
 
== Bibliografia ==
All'interno, il braccio longitudinale è articolato in tre [[Navata|navate]] e sette [[Campata|campate]] per mezzo di colonne e archi lievemente acuti ed illuminato da sottili finestre che si aprono nelle mura spesse del [[cleristorio]] (in alto) e delle navate laterali (in basso ai lati). Il soffitto è costituito da una leggera orditura lignea a vista sia nella navata centrale che in quelle laterali.
 
* {{Cita libro|autore=Franco Paliaga|autore2=Stefano Renzoni|titolo=Chiese di Pisa. Guida alla conoscenza del patrimonio artistico|edizione=seconda edizione riveduta, corretta, ampliata|anno=1999|editore=ETS|città=Pisa|ISBN=88-7741-604-1}}
Il [[fonte battesimale]], l'[[acquasantiera]] e la scultura con il ''battesimo di Cristo'' sono aggiunte moderne. Si segnalano invece:
* {{Cita libro|autore=Paolo Gianfaldoni|titolo=Chiese e porte nella storia di Pisa. Percorso intorno alle mura|anno=2007|editore=CLD|città=Fornacette|ISBN=978-88-7399-199-1}}
* [[Sarcofago romano]] del [[IV secolo]], con l'effigie al centro dei due consorti ivi sepolti e riutilizzato come tomba [[medioevo|medievale]] per seppellirvi Burgundio, noto giurista dell'epoca;
* {{Cita libro|autore=Maria Luisa Ceccarelli Lemut|autore2=Marco Manfredi|autore3=Stefano Renzoni|titolo=Pisa e le sue chiese. Dal medioevo a oggi|data=2013|editore=Pacini|città=Pisa|ISBN=978-88-6315-591-4}}
* Secondo capitello sinistro con la raffigurazione di ''San Pietro e San Paolo'';
* {{Cita libro|autore=Fabiana Susini|titolo=Chiese non più chiese. Inediti itinerari pisani tra sacro e profano|anno=2018|editore=Aracne|città=Canterano|ISBN=978-88-255-2050-7}}
* ''Crocifisso'' su tavola del [[XII secolo|XII]] (testa) e [[XIII secolo]] (resto del corpo);
* Affreschi di [[Buonamico Buffalmacco|Buffalmacco]] della prima metà del [[XIV secolo]] sull'ultimo pilastro sinistro prima della crociera, raffiguranti ''San Bartolomeo'' (rivolto verso la facciata) e ''San Francesco d'Assisi'' (rivolto verso l'abside);
* ''Madonna col Bambino e santi'' di [[Turino Vanni]] ([[1397]]) nel transetto sinistro.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Cappella di Sant'Agata]]
 
* [[Pisa]]
== Altri progetti ==
* [[Università di Pisa]]
{{interprogetto|preposizione=sulla|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne}}
* [[Mauro Soderini]]
* [[Francesco Conti (pittore)|Francesco Cont]]<nowiki/>i
* [[Ignazio Hugford]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://web.rete.toscana.it/Fede/|Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana}}
 
{{Chiese toscane}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|cattolicesimo|Toscana}}