Gipsoteca Davide Calandra: differenze tra le versioni
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|Didascalia =
| Stato = Italia
|Tipologia = scultura
|Fondatori = Elena Calandra Cravero
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== Storia della Gipsoteca ==
La prima inaugurazione della Gipsoteca risale al 21 giugno 1973, a seguito della donazione da parte di Elena Calandra Cravero, figlia dello scultore, che, nel 1972, aveva donato alla città di Savigliano una serie di gessi. La presenza di una
* le origini della famiglia Calandra nella provincia di [[Cuneo]] e i loro possedimenti nella zona di [[Murello]] e [[Villanova Solaro]], nelle vicinanze di Savigliano;
* il ruolo svolto dal padre, Claudio Calandra, come consigliere provinciale per il Mandamento di Villanova Solaro fino al [[1880]] e come rappresentante per la IX e X Legislatura del Collegio di Savigliano nel [[Parlamento del Regno d'Italia|Parlamento Italiano]];
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Più di 100 opere che attraversano l'intero arco di vita dell'artista sono esposte all'interno della gipsoteca. Il percorso a U lungo le pareti e le cappelle della chiesa è modulato grazie al grandioso Fregio realizzato per l'Aula del Parlamento (12,70 X 3,20 m) il quale, insieme ad altre opere di grandi dimensioni, divide simmetricamente lo spazio della navata. Il piano del pavimento, realizzato in pietra di lava, sobrio ed opaco, dialoga in contrasto con la ricca volta affrescata sovrastante. Piedistalli costituiti da tronchetti modulari in legno di abete si adattano in pianta al volume dell'opera, sostengono i gessi più piccoli. In alcuni casi sono i cavalletti originali provenienti dal laboratorio dello scultore a fungere da sostegno.
Una vetrina con
== L'artista ==
[[Davide Calandra]] nasce a Torino il [[21 ottobre]] [[1856]]. Insieme al fratello [[Edoardo Calandra|Edoardo]] viene avviato fin dalla giovane età agli studi artistici, che si concentreranno poi sulla scultura. Frequenta l'[[Accademia Albertina]] di Torino ed inizia a modellare ed esporre a partire dal 1880. Durante il primo decennio di attività si afferma come scultore di opere di genere, con piccole sculture che vanno incontro al gusto dei salotti di fine Ottocento. Accanto a questo filone inizia a sviluppare una nuova sensibilità per i temi legati al [[Verismo]], ispirandosi in questi ultimi alle scene quotidiane della campagna della provincia di Cuneo.
A partire dal 1885 inizia a realizzare monumenti ed opere pubbliche. Calandra partecipa a numerosi concorsi sia nazionali che internazionali affermandosi come uno dei più importanti scultori dell'epoca. Lavorò per la famiglia reale dei [[Casa Savoia|Savoia]] e per importanti incarichi pubblici e privati sia in Italia che all'estero
La fama
== Le opere ==
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* ''Fior di chiostro''
* ''Cuor sulle spine''
* ''Le sirene''
* ''Monsignore''
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Pochi sono i soggetti a carattere sacro nella produzione dell'artista; i gessi in gipsoteca documentano:
* ''Madonna del Sacro Cuore,'' per l'omonima chiesa di Torino
* il ''Benedetto Cottolengo'' realizzato in bronzo
* ''l'Abate Spinelli,'' Briga Marittima (Francia).
La sezione riguardante le opere monumentali a carattere profano si apre con il ''Monumento a Giuseppe Zanardelli'' realizzato per la città di Brescia. Tra le altre dello stesso genere ricordiamo:
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Importante è la produzione per il casato Savoia per la quale realizza alcuni pregevoli e famosi monumenti.
* ''Monumento al Principe Amedeo I'', fratello di [[Umberto I]]. Calandra partecipa al concorso indetto a Torino nel [[1892]]. Nel 1893 inizia a realizzare la statua e il 7 maggio 1902 il monumento viene inaugurato alla presenza dei reali nel [[Parco del Valentino
* ''Il Fregio per l'Aula del Parlamento''. Nel [[1908]] il palazzo di Montecitorio viene sottoposto a modifiche, coordinate da [[Ernesto Basile]] che affida la realizzazione del Fregio direttamente a Calandra. Nel 1913 il Fregio è già presente nell'aula, che però viene inaugurata solo nel 1918.
Il rilievo è lungo 13 m, al centro è raffigurata l'Italia, donna regale che mostra la carta costituzionale; a
* ''Monumento a [[Umberto I]]'', assassinato nel [[1900]] a [[Monza]]. Nel 1914 viene posta la prima pietra nei giardini di Villa Borghese a Roma, ma Calandra morirà prima del completamento dell'opera che sarà portata a termine dal suo allievo Rubino ed inaugurata nel [[1926]].
==Bibliografia==
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* {{Cita libro| Antonino | Olmo | Arte in Savigliano | 1978 | L'Artistica Editrice | Savigliano}}
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{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.comune.savigliano.cn.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=16540&idCat=16662&ID=16662|titolo=Sito Comune di Savigliano}}
* {{cita web | 1 = http://www.gipsotechepiemonte.com/home.html | 2 = Sito Rete Gipsoteche Piemontesi | accesso = 6 aprile 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110129080316/http://www.gipsotechepiemonte.com/home.html | dataarchivio = 29 gennaio 2011 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.abbonamentomusei.it/|Sito Abbonamento Torino Musei}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|musei|Piemonte|scultura}}
[[Categoria:Musei di scultura d'Italia]]
[[Categoria:Musei di Savigliano]]
[[Categoria:Gipsoteche]]
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