Perdita Basigheddu: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome =
|Cognome = Basigheddu
|Sesso = F
|LuogoNascita = Nuoro
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|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Nuoro?
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|AnnoMorte = post 1622
|Epoca = 1600
|Attività =
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stata un'[[Inquisizione|inquisita]] e condannata dal [[Inquisizione#Tribunale Inquisizione|Tribunale del Sant'Uffizio]] della Sardegna
}}
== Biografia ==
Le notizie su
Perdita, nata nel 1584 (in una delle relazioni indica di avere "cuarenta años más o menos"<ref>Salvatore Pinna, Da Nùgor a Nùoro. Studi storici su un villaggio medievale sardo, Nuova Prhtomos, Città di Castello 2022</ref>) fu inquisita a causa della sua attività di preparazione di unguenti a base di erbe, che le valsero la qualificazione di ''hechizera y sortílega'' (fattucchiera e maga). Fu arrestata senza sequestro di beni (segno che era povera), e mantenuta nelle carceri segrete del castello aragonese di [[Sassari]] dove venne presumibilmente torturata: confessò infatti tutto ciò di cui era accusata secondo le testimonianze contro di lei, ammettendo di essere idolatra del demonio e avere abbandonato la fede. La confessione fece sì che la nuorese venisse annotata nei documenti come “eretica e apostata formale”<ref>INQUISICIÓN, 1748, Exp.9, f. 86r, citato in S. Loi, Op. Cit.</ref>, accusa gravissima che indusse gli [[Inquisizione spagnola|inquisitori]] a condannarla alla pena di morte<ref>AHN, Inquisición, libro 771, f 203 v, citato in T. Pinna, Op. Cit.</ref>. Le confessioni di Julia Carta, nel suo secondo processo, non dovettero giovare alla causa: la silighese disse che il diavolo in persona le aveva offerto la sua protezione, così come aveva già fatto con Perdita, che senza di lui sarebbe morta in carcere<ref>AHN, INQUISICIÓN, 1748, Exp.9, f. 39v, citato in S. Loi, Op. Cit.</ref>.
Perdita e la sua compagna ebbero comunque una sorta di trattamento di favore in
Perdita fu anche costretta a curare la gamba di Gregorio, un servo dell'inquisitore Martin de Ocio y Vecila, con gli stessi unguenti per i quali era stata imprigionata. Per delle ragioni che non emergono dai documenti, la condanna della donna fu alleggerita:
Nel 1622, incaricò il maestro campanaro cagliaritano Giovanni Pira per la realizzazione di una campana della chiesa della
La data e il luogo di morte sono tuttora sconosciute.
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== Voci correlate ==
*[[Nuoro]]
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