Utente:Andrea.spataro/sandbox: differenze tra le versioni

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|Progenitore = [[Yamaha GX-1]]
}}
Lo '''Yamaha CS-80''' è un [[sintetizzatore]] analogico realizzato da [[Yamaha]] tra il [[1976]] e il [[1977]] <ref name="reference1">{{Cita web|url=https://thevinylfactory.com/features/yamaha-cs-80-in-10-records/|titolo=An introduction to the Yamaha CS-80 and 10 records it helped define|accesso=7 luglio 2021|lingua=Inglese}}</ref>, rimasto in produzione fino al [[1980]].<ref name="reference2">{{Cita web|url=https://stoneyroads.com/2012/08/classic-synth-series-yamaha-cs80/|titolo=Classic Synth Series: Yamaha GX-1 & CS-80|accesso=7 luglio 2021|lingua=Inglese}}</ref> È stato il primo sintetizzatore [[polifonico]] al mondo, destinato al commercio, ad un prezzo di circa GB£5000 (US$7000).<ref name="reference3">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20130327061026/http://www.hollowsun.com/donations/cs80/|titolo=YAMAHA CS80|accesso=1 luglio 2021|lingua=Inglese}}</ref> <ref name="reference4">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20150607060748/http://www.soundonsound.com/sos/1995_articles/jul95/yamahacs80.html|titolo=Yamaha CS80|accesso=7 luglio 2021|lingua=Inglese}}</ref> Supporta una polifonia a 8 voci con due [[Oscillatore controllato in tensione|VCO]] per voce, organizzati come due differenti sintetizzatori a 8 voci, ciascuno dotato di una propria serie di controlli.<ref name="reference5">{{Cita web|url=http://www.muzines.co.uk/articles/yamaha-cs80/433|titolo=80 Days - Yamaha CS80|accesso=8 luglio 2021|lingua=Inglese}}</ref> Fa parte della serie di sintetizzatori polifonici CS (CS-50, CS-60, CS-80), nati come versioni più economiche e trasportabili dello Yamaha GX-1.<ref name="reference6">{{Cita web|url=https://reverbmachine.com/blog/exploring-the-yamaha-cs-80/|titolo=Exploring the Yamaha CS-80
|accesso=8 luglio 2021|lingua=Inglese}}</ref>
 
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Tra gli altri artisti noti, ad averne fatto uso nelle loro composizioni, troviamo [[Michael Jackson]], [[Stevie Wonder]], [[David Bowie]], [[Paul McCartney]], [[Toto (gruppo musicale)|Toto]], [[Jean Michel Jarre]], [[Bon Jovi]] e [[Daft Punk]], per nominarne alcuni.<ref name="reference7">{{Cita web|url=http://www.vintagesynth.com/yamaha/cs80.php|titolo=Yamaha CS-80
|accesso=9 luglio 2021|lingua=Inglese}}</ref>
 
== Storia ==
La storia dello Yamaha CS-80 parte dal suo predecessore, lo Yamaha GX-1. Rilasciato nel 1975 ad un prezzo di US$60'000, era composto da 3 tastiere e 25 pedali per i suoni bassi, per un peso di circa 387kg. Era un sintetizzatore polifonico, composto da due tastiere a 8 voci con due oscillatori per voce, una tastiera [[Monofonia (musica)|monofonica]] e la sezione dei pedali monofonica anch'essa, arrivando a un totale di 18 note producibili contemporaneamente. Prima dell'avvento del GX-1, e quindi del CS-80, erano popolari i sintetizzatori monofonici come il [[Minimoog]], realizzato dall'ingegnere [[Robert Moog]].<ref name="reference1"></ref> Meno di 100 copie furono realizzate e, dato il prezzo, solamente pochi grandi artisti del calibro di [[Stevie Wonder]] e [[Keith Emerson]] degli [[Emerson, Lake & Palmer]], poterono permetterselo.
 
Nonostante la polifonia e le numerose funzionalità introdotte, il peso, le dimensioni e il prezzo non garantirono allo Yamaha GX-1 un buon mercato. La serie di sintetizzatori CS quindi, nacque dalla necessità di riprodurre le funzionalità del GX-1, utilizzando le solite tecnologie, in dimensioni ridotte e ad un prezzo più accessibile.
 
La serie CS comprende:
*CS-80
*CS-60
*CS-50
*CS-20M
*CS-40M
*CS-70M
Il CS-20M, CS-40M e CS-70M presentano diverse configurazioni rispetto ai primi 3 che invece condividono controlli, colori e parte della struttura interna. Inoltre, il CS-20M è monofonico e il CS-40M è duofonico, ovvero con una possibilità di suonare solo due note contemporaneamente.<ref name="reference6"></ref>
Il CS-70M è stato l'ultimo sintetizzatore analogico prodotto da Yamaha, più avanzato in termini di tecnologia impiegata rispetto agli altri sintetizzatori della serie CS, poichè contiene una memoria esterna, [[Cross-fader|fader]] digitali e un [[sequencer]] polifonico.<ref name="reference8"></ref>
 
Negli anni successivi all'uscita del CS-80, si è venuta a creare una concorrenza che ha impedito al sintetizzatore proprietario di Yamaha di diventare il sintetizzatore più popolare di quel periodo.<ref name="reference4"></ref> Parte di questa concorrenza derivava dal rilascio del Prophet 5 da parte di Sequential Circuits. Il Prophet 5 era più leggero, trasportabile, dotato di memoria, maggiormente programmabile ed economico.<ref name="reference1"></ref><ref name="reference7"></ref>
 
== Architettura ==
Il CS-80 ha un peso di circa 100kg (220 libbre) e ha dimensioni di circa 1.2m X 30.5cm X 68.6cm (47.5 X 12 X 27 pollici).<ref name="reference3"></ref> Essendo stato concepito per essere trasportabile, è stato costruito all'interno della sua custodia protettiva o [[flightcase]]. Ha una tastiera composta da 61 tasti pesati, numero che è diventato uno standard tra i sintetizzatori. È compreso anche un pedale, che può essere utilizzato come [[Portamento (musica)|Portamento]] o [[Glissando]], oppure come [[Sustain]]. La scelta della sua funzione viene fatta mediante i controlli situati a sinistra della tastiera.<ref name="reference5"></ref>
 
Nella realizzazione del sintetizzatore, Yamaha non ha impiegato nessun microprocessore, riuscendo ad ottenere una polifonia ad 8 voci senza l'utilizzo di una [[CPU]].<ref name="reference8">{{Cita web|url=https://es.yamaha.com/es/products/contents/proaudio/training_support/micro_tutorial/20170525/index.html|titolo=Yamaha HISTORY: THE CS SERIES ANALOGUE SYNTHESISERS|accesso=15 luglio 2021|lingua=Inglese}}</ref>
 
=== Oscillatori ===
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== Problematiche ==
Nonostante sia stato concepito come una versione più leggera e trasportabile dello Yamaha GX-1, il suo peso di 100kg ne rende difficile il trasporto. Il rapporto, ad esempio, con il peso del Prophet 5 (14kg circa), costruito da Sequential Circuits e lanciato sul mercato poco dopo il CS-80, vede lo Yamaha pesare circa 7 volte di più. Inoltre, i circuiti che collegano i vari componenti delle voci sono molto delicati, per cui il trasporto deve avvenire all'interno di una custodia protettiva completa o [[flightcase]], per evitare danni alle voci.
 
Le parti più sensibili del sintetizzatore sono i [[Trimmer (elettronica)|trimmer]] che regolano l'intonazione delle voci, al punto che durante il trasporto possono perdere l'intonazione.
È particolarmente sensibile anche alle temperature e all'umidità, i quali possono arrecare danni agli oscillatori.<ref name="reference3"></ref><ref name="reference4"></ref>
 
Un'ulteriore problematica, è quella legata alla mancanza di una memoria digitale. La maggior parte dei sintetizzatori che seguirono il CS-80 negli anni a venire possedevano tutti una memoria digitale, a differenza del prodotto di Yamaha che contava su una memoria composta da miniature dei controlli presenti in facciata e la possibilità per l'utente di memorizzare solamente 4 preset (6 se si contano le due sezioni in facciata principale).<ref name="reference1"></ref>
 
Le riparazioni del sintetizzatore possono risultare complicate, perchè Yamaha nel costruirlo ha utilizzato molti circuiti integrati (analogici e digitali) e chip proprietari, che al giorno d'oggi non sono facili da trovare in quanto rari o fuori produzione. In caso d'aiuto Yamaha, anche se non esegue più riparazioni sul CS-80, può prestare assistenza a pagamento, avendo gran parte delle componenti ancora disponibili in [[Giappone]].<ref name="reference5"></ref>
 
== Emulazioni Software ==
Le riparazioni del sintetizzatore possono risultare complicate, perchè Yamaha nel costruirlo ha utilizzato molti circuiti integrati e chip proprietari, che al giorno d'oggi non sono facili da trovare in quanto rari o fuori produzione. In caso d'aiuto Yamaha, anche se non esegue più riparazioni sul CS-80, può prestare assistenza a pagamento, avendo gran parte delle componenti ancora disponibili in [[Giappone]].<ref name="reference5"></ref>
 
== Note ==
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{{Portale|musica}}
 
{{Categorie bozza|
[[Categoria:Sintetizzatori]]
}}