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|Epoca = 1900
|Attività = incisore
|Attività2 = pittoreingegnere
|Attività3 = ingegnere
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|PostNazionalità = , conosciuto come il "Poeta del Bulino"<ref name=":0">{{Cita libro|curatore=Chiara Toschi Cavaliere|titolo=Enzo Baglioni, Impronte|url=https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/detail/UFE0654305?|anno=2005|editore=Gallerie d'arte moderna e contemporanea|città=Ferrara}}</ref>
|Immagine = Enzo baglioni rero.jpg
|Didascalia = Giuseppe Enzo Baglioni nel 1921
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== Biografia ==
[[File:Enzo_Baglioni_autoritratto.jpeg|sinistra|miniatura|[[Autoritratto]] di ''Giuseppe E. Baglioni'' ([[1905]]-[[1906]]).]]
Laureato in [[ingegneria civile]] ed architettura a [[Bologna]] <ref name=":0">{{Cita libro|curatore=Chiara Toschi Cavaliere|titolo=Enzo Baglioni. Impronte|url=https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/detail/UFE0654305?|edizione=Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara|anno=2005|città=[[Ferrara]]}}</ref>. Tra il 1905 e il 1906 si cimenta nel disegno particolari architettonici di [[Palazzi di Ferrara|antichi palazzi]], dilettandosi con ritratti e qualche schizzo a matita. Coltiva varie passioni, tra le quali il [[violino]], per cui più avanti comporrà alcuni pezzi, giudicati dai critici musicali ''"di moderna e attraente fattura"'' <ref>{{Cita pubblicazione|data=14 gennaio 1927|titolo=Concerto vocale istrumentale|rivista=Corriere Padano}}</ref>. Nel [[1910]] sperimenta nelle campagne di [[Cona (Ferrara)|Cona]] un modello di [[biplano]] di sua invenzione, per poi essere collaudato a Bologna<ref>{{Cita pubblicazione|anno=1997|titolo=Ali italiane nel mondo|rivista=Associazione Arma Aeronautica sez. M.O.V.M.|città=Ferrara|curatore= I. Balbo|pp=51-52}}</ref> . Artisticamente rimane ancorato alle varie tecniche: [[pastello]], [[Pittura cinese|china]], [[Acquerello|acquarello]], [[Pittura a tempera|tempera]] e [[Pittura a olio|olio]]. Dopo la laurea conseguita nel [[1911]], incominciano primi progetti di villini e cappelle funerarie che si caratterizzano da uno stile innato che solo successivamente fletterà verso un déco più rigoroso; nel [[1912]] lavora alla nuova sede della [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei Deputati a Roma]]. Dolo la [[Guerra italo-turca|guerra in Libia]] viene impiegato come ingegnere ferroviario delle [[Linea di comunicazione|linee di comunicazione]] sulle impervie tra [[Massaua|Massima]] ed [[Asmara]], in [[Colonia eritrea|Eritrea]], passando 13 mesi in [[Africa]]. Successivamente si trasferisce a [[Parigi]]. Al suo ritorno a Ferrara riprende l'attività artistica con una scelta tecnica che è preludio alla sua futura predilezione per l'impressione a stampa: il [[monotipo]]. Da qui incomincia a maturare la conversione al disegno profondo, d'acido e d'inchiostro. Nel [[1915]] è addetto alla Direzione del Genio Militare di Firenze. Presso [[Accademia di belle arti di Firenze|l'Accademia di Belli Arti di Firenze]] frequenta un corso specialistico della tecnica della [[puntasecca]] <ref>{{Cita libro|autore=Arrigo Pozzi|titolo=Il ritorno di Mecenate|anno=1937|editore=Gregoriana editrice in Padova|pp=372-375|capitolo=Castelli e Cattedrali in acqueforti Enzo Baglioni}}</ref>. L'obbiettivo più grande è partecipare come concorrente alla Mostra di Belle Arti di Firenze del [[1917]] <ref name=":1">{{Cita pubblicazione|anno=1917|titolo=Concittadino premiato|rivista=Gazzetta Ferrarese}}</ref>. Intorno al [[1918]] produsse una serie di dieci acqueforti su [[Venezia]]; col tempo se ne aggiunsero altre. La prima tiratura di quest'ultime le donò a [[Benito Mussolini|Mussolini]], il quale ''"vivamente ringraziò, definendole bellissime"'' <ref>{{Cita pubblicazione|data=19 giugno 1927|titolo=Un acquaforte dell'ing. Baglioni offerto al Duce|rivista=Corriere Padano}}</ref> . Soggiornando a lungo in varie città in concomitanza con lavori progettuali nel campo dell'edilizia ed essendo socio della Deputazione Provinciale di Storia Patria, crea produzioni analoghe divise per città: [[Firenze]], [[Roma]], [[Bologna]], [[Padova]], [[Siena]], [[Pompei (comune)|Pompei]], [[Assisi]], [[Milano]] e [[Ferrara]], comprendenti decine di opere di varie dimensioni.
 
Alla mostra d'Arte Ferrarese del [[1928]] è fra dieci artisti su un centinaio di artisti soltanto dieciche hanno unaavuto sala per un'esposizione individuale, di cui il Baglioni <ref>{{Cita pubblicazione|autore=N. Bennati|data=4 novembre 1928|titolo=Un acquafortista: Enzo Baglioni|rivista=Il Giornale del'Arte}}</ref>. Successivamente è responsabile dei progetti architettonici e dell'allestimento interno nelle fiere di Milano, [[Bari]] e Bologna. Col tempo tratta sempre meno il tema urbano nei suoi lavori, recandosi spesso nel comacchiese, nella zona della grande bonifica. Partecipe alle iniziative di scavo, sarà tra i promotori di un [[Museo archeologico nazionale di Ferrara|museo archeologico a Ferrara]], presso il [[Palazzo Costabili|Palazzo Ludovico il Moro]], inaugurato poi nel [[1935]]. Amareggiato dalle disposizione fasciste ed essendo amico di molti ebrei ferraresi affronta con malessere la notizia dell'emanazione delle prime leggi razziali. Con l'inizio della [[Seconda guerra mondiale|guerra]] trascorre sempre più tempo nella vecchia casa di [[Baglioni (famiglia)|famiglia]] in Rero, dove trasferisce il suo laboratorio di incisione sino a rimanervi definitivamente, dopo aver abbandonato la casa in via Santo Stefano in città. La morte di numerosi amici lo turbano profondamente, a tal punto da deviaredeviando il suo stile. Nelle sue opere appaiono ballerine d'avanspettacolo, attori e tecnici in un set cinematografico, simbolo di un inganno e di una finzione scenica beffarda nei giorni dell'odio e della morte.
 
Nel [[1945]] fu prelevato dai partigiani dalla sua abitazione nella campagna ferrarese a 2 km da [[Tresigallo]], per poi essere riconosciuto da suo figlio tra i fucilati. <ref>{{Cita web|url=http://www.italia-rsi.it/arpabirmana/elencaduti/cadutiferrara.htm|titolo=Caduti Ferrara}}</ref>
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== Critica ==
Interessato nelle forme dell'[[art déco]], trova nella tecnica dell'[[acquaforte]] il suo obiettivo artistico, rappresentando la sua Ferrara, ma anche altre città italiane. Più volte nominato come ''precursore'' di un genere artistico nel campo dell'acquaforte <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mario Calura|data=6 febbraio 1930|titolo=Un acquafortista ferrarese Enzo Baglioni|rivista=Corriere Padano}}</ref>. Ottenne apprezzamenti <ref>{{Cita web|url=https://www.artivisive.sns.it/galleria/libro.php?volume=LXIV&pagina=LXIV_384_387.jpg|titolo=LXIV&LXIV |urlmorto=no https://www.artivisive.sns.it/galleria/libro.php?volume=LXIV&pagina=LXIV_384_387.jpg}}</ref> da concittadini illustri contemporanei come [[Giuseppe Agnelli]]: <ref>{{Cita web|url=https://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/agnelli.htm|titolo=Giuseppe Angelli}}</ref> " ... questi immagini ''il Poeta del Bulino'' accarezza e rinnova con superiore magistero, in una forma affatto personale. Onde ciascuna tavola reca l'impronta di un momento dell'anima sua, se pure l'artista, schivo, e vorrei dir sdegnoso, dei facili effetti ... " <ref>{{Cita libro|autore=Giuseppe Angelli|titolo=Ferrara : dieci acqueforti originali / di Enzo Baglioni|url=https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/detail/UFE0714517?|anno=1926}}</ref>, Gualtiero Medri: <ref>{{Cita web|url=https://www.museoinvita.it/ritucci-medri/|titolo=Fondo Gualtiero Medri}}</ref> " ... bisogna, però, giungere sino ai nostri giorni per trovare un artista a cui convenga, per incontestabili meriti l'appositivo di maestro nell'arte d'incidere ... Escono dalle sue mani, cui assiste perizia di disegno, conoscenza profonda della tecnica, opere sita instancabile e squisito senso d'arte ... " <ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Gualtiero Medri|data=18 giugno 1927|titolo=Un maestro dell'acquaforte Enzo Baglioni|rivista=Corriere padano}}</ref>, [[Filippo de Pisis]]: " ... attraverso ai lavori che di lui vidi, mi si mostrò un acquafortista di molta perizia tecnica e qua e là anche vigoroso e sintetico ... La impeccabile esattezza del disegno e della prospettiva traspare dai bei toni si da farci pensare alle forti vedute del [[Giovanni Battista Piranesi|Piranesi]] ... Anche per ciò si potrebbe classificare un buon artefice rispettoso alle regole fissate" <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Filippo de Pisis|data=8 aprile 1927|titolo=Un Artista concittadino - Enzo Baglioni|rivista=Corriere Padano}}</ref>, e [[Mimì Quilici Buzzacchi]] <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mimì Q. Buzzacchi|data=2 novembre 1929|titolo=Autori, Libri, Editori|rivista=Corriere Padano}}</ref> La sua maestria e sapienza tecnica, mescolata ad uno stile eclettico, presenta una ripresa dell'espressione artistica dei grandi del passato <ref>{{Cita web|url=https://www.ibs.it/incisori-ferraresi-del-novecento-libri-vintage-lucio-scardino/e/5000000064932#|titolo=Incisori ferraresi del novecento}}</ref>, come descritto anche dal critico d'arte L. Scardino: "fortemente chiaroscurato di Enzo Baglioni, incisore ferrarese che par quasi una reincarnazione di Piranesi".
[[File:Enzo_Baglioni_Impronte.jpg|sinistra|miniatura|216x216px|Copertina del libro "Enzo Baglioni. Impronte" (2005).]]
Interessato nelle forme dell'[[art déco]], trova nella tecnica dell'[[acquaforte]] il suo obiettivo artistico, rappresentando la sua Ferrara, ma anche altre città italiane. Più volte nominato come ''precursore'' di un genere artistico nel campo dell'acquaforte <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mario Calura|data=6 febbraio 1930|titolo=Un acquafortista ferrarese Enzo Baglioni|rivista=Corriere Padano}}</ref>. Ottenne apprezzamenti <ref>{{Cita web|url=https://www.artivisive.sns.it/galleria/libro.php?volume=LXIV&pagina=LXIV_384_387.jpg|titolo=LXIV&LXIV |urlmorto=no https://www.artivisive.sns.it/galleria/libro.php?volume=LXIV&pagina=LXIV_384_387.jpg}}</ref> da concittadini illustri contemporanei come [[Giuseppe Agnelli]]: <ref>{{Cita web|url=https://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/agnelli.htm|titolo=Giuseppe Angelli}}</ref> " ... questi immagini ''il Poeta del Bulino'' accarezza e rinnova con superiore magistero, in una forma affatto personale. Onde ciascuna tavola reca l'impronta di un momento dell'anima sua, se pure l'artista, schivo, e vorrei dir sdegnoso, dei facili effetti ... " <ref>{{Cita libro|autore=Giuseppe Angelli|titolo=Ferrara : dieci acqueforti originali / di Enzo Baglioni|url=https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/detail/UFE0714517?|anno=1926}}</ref>, Gualtiero Medri: <ref>{{Cita web|url=https://www.museoinvita.it/ritucci-medri/|titolo=Fondo Gualtiero Medri}}</ref> " ... bisogna, però, giungere sino ai nostri giorni per trovare un artista a cui convenga, per incontestabili meriti l'appositivo di maestro nell'arte d'incidere ... Escono dalle sue mani, cui assiste perizia di disegno, conoscenza profonda della tecnica, opere sita instancabile e squisito senso d'arte ... " <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gualtiero Medri|data=18 giugno 1927|titolo=Un maestro dell'acquaforte Enzo Baglioni|rivista=Corriere padano}}</ref>, [[Filippo de Pisis]]: " ... attraverso ai lavori che di lui vidi, mi si mostrò un acquafortista di molta perizia tecnica e qua e là anche vigoroso e sintetico ... La impeccabile esattezza del disegno e della prospettiva traspare dai bei toni si da farci pensare alle forti vedute del [[Giovanni Battista Piranesi|Piranesi]] ... Anche per ciò si potrebbe classificare un buon artefice rispettoso alle regole fissate" <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Filippo de Pisis|data=8 aprile 1927|titolo=Un Artista concittadino - Enzo Baglioni|rivista=Corriere Padano}}</ref>, e [[Mimì Quilici Buzzacchi]] <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mimì Q. Buzzacchi|data=2 novembre 1929|titolo=Autori, Libri, Editori|rivista=Corriere Padano}}</ref> La sua maestria e sapienza tecnica, mescolata ad uno stile eclettico, presenta una ripresa dell'espressione artistica dei grandi del passato <ref>{{Cita web|url=https://www.ibs.it/incisori-ferraresi-del-novecento-libri-vintage-lucio-scardino/e/5000000064932#|titolo=Incisori ferraresi del novecento}}</ref>, come descritto anche dal critico d'arte L. Scardino: "fortemente chiaroscurato di Enzo Baglioni, incisore ferrarese che par quasi una reincarnazione di Piranesi".
 
== Opere principali ==
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== Mostre ==
* 1905: Mostra Umoristica Nazionale organizzata dal Comitato Universitario, [[Palazzo dei Diamanti]], Ferrara.
* 1914: Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia, [[Museo Correr|Palazzo Correr]], Venezia. [<nowiki/>[[Wikipedia:Uso delle fonti|''senza fonte'']]]
* 1917: Mostra di Belle Arti - Esposizione del Soldato, [[Palazzo Davanzati]], Firenze . Mostra del Bianco e Nero, [[Palazzo Bentivoglio]], Bologna. <ref>{{Cita pubblicazione|anno=1917|titolo=Un artista concittadino|rivista=Gazzetta Ferrarese}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Filippo de Pisis|data=1º maggio 1919|titolo=Un artista concittadino Enzo Baglioni|rivista=La Provincia}}</ref>
* 1918: Mostra organizzata dalla Società "Francesco Francia" <ref>{{Cita web|url=https://www.storiaememoriadibologna.it/societa-francesco-francia-227-organizzazione|titolo=Società Francesco Francia}}</ref> per le Belle Arti, Bologna. <ref name=":3">{{Cita pubblicazione|anno=1922|titolo=Un concittadino che si fa onore|rivista=Gazzetta Ferrarese}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 15-30 settembre 1928|titolo=Enzo Baglioni|rivista=Il Diamante|città=Ferrara|numero=7-8-9|p=15}}</ref>
* 1919: Pellicceria Obici, Corso Giovecca, Ferrara <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Filippo de Pisis|data=1º maggio 1919|titolo=Un artista concittadino Enzo Baglioni|rivista=La Provincia}}</ref>. Mostra di Beneficenza, Palazzo dei Diamanti, Ferrara. <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Filippo de Pisis|data=1º maggio 1919|titolo=Un artista concittadino Enzo Baglioni|rivista=La provincia}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Sebastiano Sani|titolo=Note d'arte Pittori ferraresi|anno=1919}}</ref>
* 1920: Mostra organizzata dalla Società "Francesco Francia" <ref>{{Cita web|url=https://www.storiaememoriadibologna.it/societa-francesco-francia-227-organizzazione|titolo=Società Francesco Francia}}</ref> per le Belle Arti, Bologna (seconda volta). Esposizione d'Arte Ferrarese <ref>{{Cita libro|titolo=Società Benvenuto Tisi da Garofalo, 1 Esposizione d'arte ferrarese, in Catalogo illustrato Tip. A. Taddei & figli|anno=1920|città=Ferrara}}</ref> organizzata dalla Società "Benvenuto Tisi" <ref>{{Cita web|url=https://www.archivesportaleurope.net/advanced-search/search-in-archives/results-(archives)/?&repositoryCode=IT-FE0165&levelName=archdesc&t=fa&recordId=IT-ASFE-F381800249|titolo=Società Benvenuto Tisi da Garofalo}}</ref>, Palazzo dei Diamanti, Ferrara <ref>{{Cita libro|autore=Aldo Pancaldi|titolo= Note d'arte Enzo Baglioni|data=luglio 1920|città=Ferrara}}</ref>. [[Palazzo Arcivescovile (Ferrara)|Palazzo Arcivescovile]], Ferrara. [[Palazzo Tassoni Mirogli]], Ferrara. II Mostra Fotografica, Ferrara.
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* 1924: Mostra organizzata dalla Società "Francesco Francia" <ref>{{Cita web|url=https://www.storiaememoriadibologna.it/societa-francesco-francia-227-organizzazione|titolo=Società Francesco Francia}}</ref> per le Belle Arti, Bologna (seconda volta). <ref>{{Cita pubblicazione|anno=1922|titolo=Un concittadino che si fa onore|rivista=Gazzetta Ferrarese}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 15-30 settembre 1928|titolo=Enzo Baglioni|rivista=Il Diamante|città=Ferrara|numero=7-8-9|p=15}}</ref>
* 1925: [[Castello Estense]], Ferrara.
* 1926: Esposizione d'Arte Ferrarese <ref>{{Cita libro|titolo=Società Benvenuto Tisi da Garofalo, 1 Esposizione d'arte ferrarese, in Catalogo illustrato, Tip. A. Taddei & figli|anno=1920|città=Ferrara}}</ref> organizzata dalla Società "Benvenuto Tisi" <ref>{{Cita web|url=https://www.archivesportaleurope.net/advanced-search/search-in-archives/results-(archives)/?&repositoryCode=IT-FE0165&levelName=archdesc&t=fa&recordId=IT-ASFE-F381800249|titolo=Società Benvenuto Tisi da Garofalo}}</ref>, Palazzo dei Diamanti, Ferrara <ref>{{Cita libro|autore=Aldo Pancaldi|titolo=Note d'arte Enzo Baglioni|data=luglio 1920|città=Ferrara}}</ref>. Mostra d'Arte promossa dall'Associazione Combattenti, Bologna. <ref name=":4">{{Cita pubblicazione|data=29 giugno 1926|titolo=Il successo di un artista concittadino alla Mostra d'Arte di Bologna|rivista=Corriere Padano}}</ref>
* 1927: I Esposizione Nazionale dell'Arte del Paesaggio, [[Basilica di San Domenico (Bologna)#Museo, convento e biblioteca|Convento di San Domenico]], Bologna <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gualtiero Medri|data=15 giugno 1927|titolo=Un maestro dell'acquaforte Enzo Baglioni|rivista=Corriere Padano}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Can da la Scala|data=15 giugno 1927|titolo=In giro per la Mostra del Paesaggio|rivista=Il resto del Carlino}}</ref>. Mostra Internazionale dell'Incisione, Firenze <ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 15-30 settembre 1928|titolo=Enzo Baglioni|rivista=Il Diamante|città=Ferrara|numero=7-8-9|p=15}}</ref>. Mostra degli Amatori e Cultori d'Arte, Roma <ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 15-30 settembre 1928|titolo=Enzo Baglioni|rivista=Il Diamante|città=Ferrara|numero=7-8-9|pp=15}}</ref>. Mostra d'arte della città di Fiume, [[Fiume (Croazia)|Fiume]], [[Banovina della Sava|Croazia]]. <ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 15-30 settembre 1928|titolo=Enzo Baglioni|rivista=Il Diamante|città=Ferrara|numero=7-8-9|p=15}}</ref>
* 1928: Mostra d'Arte Ferrarese, [[Piazzetta Sant'Anna|Palazzo Sant'Anna]], Ferrara.
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* 2005: Mostra Enzo Baglioni. Impronte, [[Palazzo Massari]], Ferrara. <ref>{{Cita web|url=https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/detail/UFE0654305?|titolo=Enzo Baglioni. Impronte}}</ref>
 
[[File:Medaglia_d'argento_a_Enzo_Baglio_mostra_d'arte_1926_bologna.jpg|miniatura|168x168px226x226px|Medaglia d'argento del 1926.]]
 
== Premi ==
{| class="wikitable"
|''[[Medaglia d'argento]]:'' «''Miglior acquefortista''»
(1917) <ref name=":1" />
|-
|''[[Medaglia d'argento]]:'' «''per il complesso di opere''»
(1922) <ref name=":3" />
|-
|''[[Medaglia d'argento]]'': (1924)«''miglior acquaforte paesaggistica''»
(1924) <ref name=":0" />
|-
|''[[Medaglia d'argento]]'': (1926)«''Miglior opera a bulino''»
*(1926) 1926.<ref>{{Cita libro|autore=G. Avanzi, |titolo=Pareri di un cronista. Note critiche sulla Mostra Regionale d'Arte, |anno=1926|città=[[Ferrara 1926, ]]|pp. =52-53}}</ref><ref name=":4" 53/>
|-
|''[[Medaglia d'oro]]:'' «''Migliore incisione''» (1927)
(1927) <ref name=":2" />
|-
|''[[Medaglia d'oro]]:'' «''per acquaforte "Ponte del Diavolo"'' » (1929)
<ref>{{Cita(1929) pubblicazione|data=30 agosto 1928|titolo=Estratto di massima parte dalla rivista|rivista=Il Diamante|città=Ferrara}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=La cattedrale di Ferrara|anno=1937|editore=Officine grafiche Mondadori|città=Verona|p=89|capitolo=Baglioni Enzo}}</ref>
|}
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery widths="135140" heights="210215">
File:Enzo baglioni castello scena storica.jpg|''Castello, scena storica'' (1920).
File:Enzo baglioni paesaggio con alberi.jpeg|''Paesaggio con alberi'' (1914).
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File:Enzo Baglioni.jpg|''Natura morta'' ''"Pinocchio"'' (Anno sconosciuto).
File:Enzo Baglioni autoritratto.jpeg|''Autoritratto di Enzo Baglioni'' (1905).
File:Enzo Baglioni, Lucca. Ponte del Diavolo.jpg|''Lucca. Ponte del Diavolo'' (1929). Medaglia d'oro
</gallery>
 
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== Bibliografia ==
* 1917: Un artista concittadino, in «Gazzetta Ferrarese». Un concittadino Che si fa onore, in «Gazzetta Ferrarese». Concittadino premiato, in «Gazzetta Ferrarese».
* 1919: Filippo de Pisis, Un artista concittadino — Enzo Baglioni, in «La Provincia». S. Sani, Note d'Arte — Pittori ferraresi.
* 1920: Catalogo della I Esposizione d'Arte Ferrarese — Promossa dalla Società "Benvenuto Tisi", Ferrara 1920, pp. 48, 51
* 1922: G. Gatti Casazza, Ferrara's Dominant Architectural Feature, in «The Spur», vol. XXIX, n.1, gennaio 1922.
* 1922: Enzo Baglioni alla Mostra "Bianco e Nero" a Bologna, (con riferimento a «Il Resto del Carlino»).
* 1922. G. Agnelli, Ferrara in America, in «Gazzetta Ferrarese», 24 gennaio 1922.
* 1925: Catalogo della Mostra d'arte Ferrarese-Emiliana, Ferrara 1925.
* 1926: [https://opac.sbn.it/risultati-ricerca-avanzata/-/opac-adv/detail/UFE0714517? G. Agnelli, Ferrara:dieci acqueforti originali di Enzo Baglioni, Ferrara 1926] .
* 1926: Doni di acqueforti al Principe, in «Gazzetta Ferrarese».
* 1926. G. Galassi, Così "ridon le carte" di un grande artista ferrarese — Enzo Baglioni pittore e acquafortista, in "Corriere Padano».
* 1926. C. Ratta, Acquafortisti italiani, 9 voll., Bologna, Scuola d'Arte Tipografica Comunale di Bologna, 1926, IV, ad vocem.
* 1926. L. Servolini, Cronache ferraresi — di alcune acqueforti di Enzo Baglioni, in «Emporium»
* 1926. G. Avanzi, Pareri di un cronista. Note critiche sulla Mostra Regionale d'Arte, Ferrara 1926, pp. 52 – 53
* 1927: Concerto vocale istrumentale, in «Corriere Padano», 14 gennaio 1927.
* 1927 G. Medri, Un maestro dell'acquaforte, Enzo Baglioni, in «Corriere Padano»,
* 1927. Un'acquaforte dell'ing. Baglioni offerto al Duce, in «Corriere Padano»
* 1928: R., Enzo Baglioni, in «II Diamante», A. I, nn. 7-9, 30 agosto / 15 -30 settembre 1928, p. 15.
* 1929: Enzo Baglioni, in «La revue moderme illustrée des arts et de la vie», A. 29, n. 17, 15 settembre 1929, pp. 4 – 5.
* 1929: MimìQuiliciMimì Quilici Buzzacchi, Autori, libri, editori, in "Corriere Padano" 1929.
* 1931: G. Carducci, Alla città di Ferrara nel XXV aprile del MDCCCXCV, in Rime e ritmi, II, Milano 1931 versi 33, 37.
* 1931 C. Ratta, Gli adornatori del libro in Italia, 1923 - 28, 9 voll., Milano 1931, IV, VIII, ad vocem.
* 1945: Buchen—Wald docet — Chi sono i 17 trucidati di Ferrara, in «Il "Cavour"», 4 novembre 1945.
* 1945: A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni (1800 - 1900), 2 voll., Milano 1945, ad vocem, I, p. 32.
* 1953: E. Temussi, Umiltà e umanità di Mentessi — Il pittore che non riusciva a fare il prezzo delle Sue opere, in «Gazzetta Padana», 25 ottobre 1953.
* 1955: L. Servolini, Dizionario italiano degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano 1955, ad vocem.
* 1966: O.A., La Ferrara di E. Baglioni, cartella per il XV Convegno Nazionale degli Ordini degli Ingegneri, 1966.
* 1976: Donazione di disegni alla Fondazione Cini, «II Gazzettino», 13 maggio 1976. A. Cavicchi, Baglioni (1884 - 1945), in «II Resto del Carlino», 2 dicembre 1976.
* 1977: A. Storelli, schede A52, A53, AG79, in II Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna, Bologna 1977, pp. 43, 114.
* 1978: G. Longhi, Quadri in cornice. Ferruccio Luppis, in «La Pianura», n. 3, 1978, p. 100.
* 1979: L. Scardino, Alla scoperta degli artisti ferraresi — II decoratore Giovanni Guaraldi, in «La Voce di Ferrara», 14 aprile 1979.
* 1979: L. Scardino, Alla riscoperta degli artisti ferraresi — Enzo Baglioni (1884-1945), in «La Pianura», n. 2, 1979, pp. 66 – 67.
* 1982: A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, scultori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, 6 voll., Milano 1982, ad vocem, I, p. 36.
* 1997: Associazione Arma Aeronautica sez. M.O.V.M. I. Balbo Ferrara (a cura di), Ali italiane nel mondo, Ferrara 1997, pp. 51 – 52.
* 1997: S.L., Eroi e macchine volanti, in «Il Resto del Carlino», 10 settembre 1997:
* 1997: L. Scardino (a cura di), Filippo de Pisis pubblicista: Le collaborazioni ai giornali ferraresi (1915 — 1927), Ferrara 1997 PP. 87 – 88.
* 2001: L.Scardino (a cura di), Incisori ferraresi del Novecento, La Cattedrale di Ferrara 2001, pp. 12, 17 - 19.
* 2001: P. Bellini, Alcune note per una mostra sull'incisione a Ferrara nel XX secolo, in L. Scardino (a cura di), Incisori ferraresi del Novecento, Ferrara 2001, p. 4.
* 2002: V. Caputo, Ferrara 1945: i giorni dell'odio, Roma 2002, pp. 94, 142, 147.
* 2005: C. Toschi Cavaliere, Enzo Baglioni. Impronte, catalogo della mostra, Palazzo Massari, Padiglione d'Arte Contemporanea, Ferrara.
 
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; Interventi di Enzo Baglioni sulla stampa
 
* 1929: Adesioni, in "Il domani d'Italia", 1 maggio 1929.
* 1932: Per i restauri di Ludovico il Moro, in "Corriere Padano", 16 luglio 1932
 
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* 1951: «Mondo agricolo», 26 agosto 1951.
* 1976: G.A. Facchini, Il blezz ad Frara, Cento (FE) 1976, p. di copertina, pp. 49, 55, 67, 83, 215.
 
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