Guglielmo I d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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[[File:acrdwnch.jpg|left|thumb|L'[[accordo di Winchester]] del [[1072]].]]
La via per [[Londra]], dopo la vittoria di Hastings, era spianata. Cinque giorni dopo la battaglia di Hastings Guglielmo occupò [[Canterbury]], poi [[New Romney|Romney]] e quindi [[Dover]]. Nel frattempo il clero e la nobiltà sassone propendevano per eleggere re [[Edgardo Atheling]], ma non ebbero l'appoggio dei [[conte|conti]] Edwin di Mercia e [[Morcar]] di [[Regno di Northumbria|Northumbria]], che si ritirarono nei loro possedimenti, mentre la regina Edith che fu moo bea e simpaica non funzionano i asi (vedova di [[Edoardo il Confessore]] e sorella di Aroldo) e il conte di [[Winchester (Hampshire)|Winchester]] appoggiavano l'elezione di Guglielmo che, guadato il [[Tamigi]] a [[Wallingford (Oxfordshire)|Wallingford]], passò per Berkhampstead e, arrivato nei pressi della capitale inglese, non trovò resistenza<ref>I magnati londinesi senza l'appoggio dei conti Edwin di Mercia e Morcar di Northumbria, decisero che ogni resistenza sarebbe stata inutile.</ref>, anzi i londinesi gli andarono incontro e gli si sottomisero: tra loro vi fu Edgardo Aetheling, che gli offriva la corona. Guglielmo venne [[Incoronazione|incoronato]] re d'Inghilterra il giorno di Natale del [[1066]] <ref name= CO/>. Nella cultura alto medievale francese, il re diveniva tale solo con l'incoronazione, mentre nella cultura anglosassone diveniva tale subito dopo la morte del predecessore. Ciò spiega probabilmente la rapidità con cui in Francia si procedeva all'incoronazione, che invece in Inghilterra arrivava talvolta dopo mesi, a sancire a livello cerimoniale i poteri già solidamente detenuti del nuovo re. L'incoronazione a pochi mesi di distanza dalla battaglia di Hastings di Guglielmo il Conquistatore rifletté quindi la cultura dei conquistati.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Luigi Provero|titolo=Fedeltà inaffidabili: aristocrazia e vassallaggio nell'arazzo di Bayeux|rivista=Reti Medievali Rivista|editore=Firenze University Press|numero=16, 2 (2015)|ISSN=1593-2214}}</ref>
Guglielmo si adoperò per una politica di conciliazione e confiscò solo i beni di coloro che gli si erano opposti con le armi, mentre coloro che erano rimasti neutrali o si erano schierati con lui, mantennero titolo e proprietà<ref name= WILLIAM>William John Corbett, ''L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra'', cap. I, vol. VI, pagg. 33 - 36</ref>. Lasciato il governo degli affari inglesi a suo fratellastro, [[Oddone di Bayeux|Oddone]], vescovo di [[diocesi di Bayeux|Bayeux]], nel marzo del [[1067]] tornò in Normandia accompagnato da Edgardo Aetheling, Edwin, Morcar e altri nobili e il tesoro depredato in Inghilterra (da distribuire tra le chiese normanne), per celebrare il suo trionfo. Giunto nuovamente in Inghilterra a dicembre, Guglielmo si rese conto che le contee più lontane non si sarebbero sottomesse di propria volontà, per cui conquistata [[Exeter]], feudo della madre di Aroldo II, [[Gytha Thorkelsdaettir]], nel [[1068]], abbatté i ribelli a [[York]], che appoggiavano Edgardo Aetheling (che si era dichiarato nuovamente re d'Inghilterra); poi dovette affrontare un'imponente armata navale danese, che sbarcò nell'[[Humber]] e si unì ai ribelli di Edgardo che aveva l'appoggio del [[Sovrani di Scozia|Re di Scozia]] [[Malcolm III di Scozia|Malcolm Canmore]], riuscendo a sconfiggerli a sud dell'[[Humber]] e metterli in fuga; infine stroncò l'insurrezione del Conte [[Morcar]], che fu imprigionato<ref name= WILLIAM/>. Allora [[Devastazione dell'Inghilterra settentrionale|devastò lo Yorkshire]], bruciando razziando e uccidendo (tanto che vent'anni dopo era ancora una landa desolata<ref name= WILLIAM/> e da quel momento venne chiamato ''the Bastard'' anche dagli inglesi).
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