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|Cognome = Bespaloff
|Sesso = F
|LuogoNascita = Nova Zagora, Bulgaria
|GiornoMeseNascita = 14 maggio
|AnnoNascita = 1895
|LuogoMorte = South Hadley, Massachusetts, USA
|GiornoMeseMorte = 6 aprile
|AnnoMorte = 1949
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|PostNazionalità = , figlia di due ebrei ucraini
}}
 
== Biografia ==
Appartiene a una famiglia ebraica originaria dell'Ucraina: il padre, Daniel Pasmanik, è un medico con profondi interessi culturali e sostenitore del sionismo; la madre, Debora Perlmutter, ha una formazione di ambito filosofico. In cerca di un' ambiente più tollerante, la famiglia si trasferisce presto dalla Bulgaria in SvizzereaSvizzera. A [[Ginevra]]<ref>{{Cita web|titolo = Rachel Bespaloff|url = http://www.nybooks.com/books/authors/rachel-bespaloff/|accesso = 15-6- giugno 2013|editore = New York Review Books}}</ref> Rachel cresce, compiendo fin da bambina studi musicali, diplomandosi in pianoforte e composizione al Conservatorio della città nel 1914; l'anno successivo insegna letteratura francese in un liceo. Nel 1919 si trasferisce a [[Parigi]] per occupare la cattedra di musica ed euritmica all'Opéra. Qui incontra nel 1922 Shraga Nissim Bespaloff, uomo d'affari socio del padre, che sposa e da cui ha la figlia Naomi (detta Miette). Nel 1925, dopo aver incontrato nella capitale francese il filosofo di ispirazione esistenzialista [[Lev Šestov]], Rachel inizia a interessarsi di filosofia, frequentando e diventando amica di pensatori liberali del calibro di [[Daniel Halevy]], [[Gabriel Marcel]], [[Jacques Schiffrin]], [[Jean Wahl]], tra gli altri. Scriverà saggi e articoli, sempre pubblicati su riviste filosofiche, confrontandosi sul pensiero di Heidegger, Kierkegaard, Sestov, Malraux e Camus.
 
Nel 1930 i coniugi Bespaloff si trasferiscono in provincia a Villa San Madonna in Saint-Raphaël, un ambiente dove Rachel non si trova a proprio agio, rimpiangendo le frequentazioni e la vivacità culturale di Parigi, a quel tempo rifugio prediletto per quell'elite di esuli fuggiti dall'ex Impero russo. Rachel vive come una condanna l'allontanamento dallo stimolante milieu parigino, causa sidi sconforto e solitudine. Iniziano i sintomi del suo "male di vivere": durante il 1938 trascorre un periodo in una clinica svizzera, a Montana, per ristabilirsi dai propri disturbi. Poi, altri due traslochi: prima in una località presso Tolone e successivamente a Hyères. Per sfuggire ai pericoli di incolumità nella Francia di Pétain, dove vigono le leggi razziali, nell'estate del 1941 lei e la famiglia abbandonano il paese trasferendosi negli USA. Qui lavora inizialmente alla trasmissione radiofonica ''La Voix de l'Amerique''.
 
Negli Stati Uniti Rachel non riesce a radicarsi, ma porta a termine un importante saggio sull'Iliade, interpretando il poema omerico alla luce dei drammatici avvenimenti contemporanei. InsegnaNel 1943, su raccomandazione dell'amico Jean Wahl, Rachel insegna letteratura francese al collegeCollege universitario di Mount Holyoke, ma la rendono infelice la "superficialità" della società americana e penosi dissapori all'interno della sua stessa famiglia.<ref>{{Cita libro|autore = Nadia Fusini|titolo = Hannah e le altre|anno = 2013|editore = Einaudi|città = Torino}}</ref> Le difficoltà economiche sono persistenti, a cui si aggiungono le preoccupazioni per le tensioni col marito, gravemente malato di cuore (morirà), e la madre, anziana e invalida. Stimata da colleghi e allievi, Bespaloff si sente comunque un'esiliata, rimpiangendo Parigi e i vecchi amici.
 
Muore suicida nel 1949, lasciandosi morire soffocata dal gas in casa sua. Lascia un messaggio: «non cercate altre ragioni per il mio suicidio che la mia estrema stanchezza».
Muore suicida nel 1949.
 
== Opere ==
* {{Cita libro|lingua=fr|titolo=CheeminementsCheminements et Carrefours|edizione=Collection Essais d'art et de philosophie|editore=Vrin|città=Paris|anno=1938 - pref. Monique Jotrin, Librairie philosophique, J. Vrin, 2004|isbn=272-117116-617161716-5}} [contiene 5 saggi su Julien Green, André Malraux, Gabriel Marcel, Kierkegaard, Lev Šestov]
* {{Cita libro|lingua=fr|titolo=De l'Iliade|altri=|Préface de Jean Whal|editore=Brentano's Inc.|città=New York|anno=1943 - repris par Ed. Allia, Paris, 2004, ISBN 978-28-448-5161-1}}
* {{Cita libro|lingua=fr|titolo=Lettres à Jean Wahl 1937-1947 "Sur le fond le plus déchiqueté de l'histoire"|editore=Edition Claire Paulhan|città=Paris|anno=2003|isbn=2-912222-19-2}}
=== Edizioni italiane ===
* {{Cita libro|titolo=Su Heidegger|altri=postfazione di Laura Sanò|editore=Bollati Boringhieri|città=Torino|anno=2010|isbn=}}
* {{Cita libro|titolo=Dell'Iliade|trad=A. Paris, A. Rizzi|edizione=Collana I guardiani dell'aurora n.7|editore=Città Aperta|anno=2004|isbn=978-88-8137-157-0}}
 
* {{Cita libro|titolo=Su Heidegger|altri=postfazione e cura di Laura Sanò|edizione=Collana Incipit n.47|editore=Bollati Boringhieri|città=Torino|anno=2010|isbn=978-88-339-2103-7}}
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=Iliade|altri=prefazione di [[Jean Wahl]]|trad=Valerio Bernacchi|edizione=Collana Etcetera|editore=Castelvecchi|città=Roma|anno=2012|isbn=978-88-7615-802-5}}
* {{Cita libro|autore=Laura Spanò|titolo=Un pensiero in esilio. La filosofia di Rachel Bespaloff|editore=Istituto Italiano per gli studi filosofici|città=Napoli|anno=2007}}
* {{Cita libro|titolo=Dell'Iliade|trad=Simona Mambrini|altri=nota di Jean Wahl|edizione=Collana Piccola Biblioteca n.729|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2018|isbn=978-88-459-3323-3}}
*{{cita libro|titolo=Su Camus. Il mondo del condannato a morte|traduttore=Delia Fergnani|editore=Farina Editore|città=Milano|anno=2019|ISBN=978-88-32265-02-6|url=https://www.farinaeditore.it/farinaeditore/prodotto/rachel-bespaloff-su-camus/}}
* {{Cita libro|titolo=L'istante e la libertà|trad=e cura di Laura Sanò|edizione=Collana Gli struzzi. Nuova serie n.4|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2021|isbn=978-88-062-5014-0}}
* {{cita libro|titolo=La verità che noi siamo. Lettere a Lev Šestov e Benjamin Fondane|curatore=Olivier Salazar-Ferrer|traduttore=Luca Orlandini|editore=De Piante Editore|città=Milano|anno=2022|ISBN=979-1280362407}}
* ''L'eternità nell'istante. Opere, volume primo. Gli anni francesi (1932 - 1942),'' a cura di Cristina Guarneri e Laura Sanò, prefazione di Monique Jutrin, Roma, Castelvecchi, ISBN 978-88-3290-820-6
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Laura SpanòSanò|titolo=Un pensiero in esilio. La filosofia di Rachel Bespaloff|anno=2007|editore=Istituto Italiano per gli studi filosofici|città=Napoli|anno=2007}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|filosofia}}
 
[[Categoria:Ebrei ucraini]]
[[Categoria:Ebrei francesi]]