Material Adherence Experiment: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
L'[[atmosfera di Marte]] è ricca di polveri in sospensione e già nel corso delle missioni ''[[Programma Viking|Viking]]'' se ne era osservato l'accumulo sulle superfici dei due ''[[lander]]''.<ref name=Jenkins01>{{cita|Jenkins, P.P. ''et al.''||Jenkins97}}, 2001.</ref> ''Mars Pathfinder'' è stata la prima missione ad atterrare sul pianeta rosso dopo le ''Viking''<ref>Si veda la voce [[Esplorazione di Marte#Riassunto delle missioni|Esplorazione di Marte]].</ref> e la prima a fare uso di celle fotovoltaiche quali generatori di [[energia elettrica]] sulla superficie del pianeta.<ref name=Jenkins97>{{cita|Jenkins, P.P. ''et al.''||Jenkins97}}, 1997.</ref> Era previsto che la resa energetica dei pannelli solari montanti sulla sonda e sul ''rover'' avrebbe subito delle riduzione a causa dell'accumulo di polvere sulle superfici, tuttavia non era noto né quanta polvere si sarebbe depositata, né l'entità della riduzione in [[potenza elettrica]] disponibile. Per misurare tali quantità, fu ideato il ''Material Adherence Experiment'' presso il Glenn Research Center della NASA.<ref name=Landis>{{cita|Landis, G.A.||Landis}}, 1998.</ref>
 
[[File:Rover Sojourner ita.PNG|thumb|left|Schema del Sojourner: è indicata la posizione del ''Material Adherence Experiment''.]]
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[[File:PIA01551.jpg|thumb|Il Sojourner sul suolo marziano nel secondo [[Sol (astronomia)|sol]]. (NASA)]]
 
Il movimento al vetro era imposto attraverso un [[Materiali a memoria di forma|materiale a memoria di forma]]: la posizione "aperta" poteva essere ottenuta facendo raggiungere all'elemento metallico una [[temperatura critica]] attraverso il [[Effetto Joule|riscaldamento ohmico]].<ref name=Stevenson/> L'interruzione del passaggio di corrente avrebbe successivamente condotto al raffreddamento della lega ed al suo ritorno alla posizione originaria di copertura della cella fotovoltaica.
 
Il secondo sensore sfruttava un [[Quartz crystal microbalance|QCM]] per misurare il peso per unità di superficie della polvere depositatasi sul sensore stesso.<ref name=Stevenson/> Un QCM si compone di cristalli di [[quarzo]] [[Risonanza (fisica)|risonanti]], in questo caso disposti verticalmente, e la misura viene presa rilevando elettricamente il cambiamento nella frequenza di risonanza e correlando tale dato all'incremento nel peso del cristallo superiore (esposto all'ambiente marziano) indotto dall'accumulo della polvere. Quest'ultimo esperimento era condotto in simultanea all'altro e con le stesse modalità.<ref name=Stevenson/>