Solfuro di molibdeno: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 0 fonte/i e segnalazione di 1 link interrotto/i.) #IABot (v2.0.9.5
 
(32 versioni intermedie di 23 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Composto chimico
|immagine1_nome = Molybdenite-3D-balls.png
|immagine1_dimensioni = 125px300px
|immagine1_descrizione = Solfuro di molibdeno
|immagine2_nome = MoS2chips.jpg
|immagine2_dimensioni =
|immagine2_descrizione =
Riga 10:
|nomi_alternativi = molibdenite, bisolfuro di molibdeno
|titolo_caratteristiche_generali = ---
|massa_molecolare = 72160,14307
|formula = MoS<sub>2</sub>
|massa_molecolare = 72,143
|peso_formula =
|aspetto = nero, solido
|numero_CAS = 1317-33-5
|numero_EINECS =
|titolo_proprietà_chimico-fisiche =
Riga 74 ⟶ 72:
 
== Struttura e proprietà fisiche ==
All'interno dei cristalli di questo composto, formata da prismi trigonali, ogni atomo di molibdeno ne coordina sei di zolfo, secondo una struttura a prisma equilatero. Ogni atomo di zolfo è dunque legato a tre atomi di molibdeno. In questo modo, i prismi triangolari sono interconnessi tra loro a formare una struttura a strati, in cui ogni strato di molibdeno ha sopra e sotto di sé uno strato di atomi di zolfo. <ref>{{citeCita booklibro| authorautore = Wells, A.F. Wells | yearanno =1984| titletitolo = Structural Inorganic Chemistry| ___locationurl = https://archive.org/details/structuralinorga0000well_m8i1 | città = Oxford|publishereditore = Clarendon Press| isbn = 0-19-855370-6}}</ref> A causa delle deboli [[Forza di Vanvan der Waals|interazioni di Vanvan der WallsWaals]], il composto ha un basso coefficiente di attrito. Vi sono anche altre sostanze ad avere proprietà lubrificanti per via della loro struttura a strati, tra cui la [[grafite]] e il [[nitruro di boro]], a struttura esagonale.<ref>{{citeCita booklibro| authorautore = Thorsten Bartels ''et al.''|etal=si |chaptercapitolo =Lubricants and Lubrication| titletitolo = Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry| publishereditore = Wiley VCH| ___locationcittà = Weinheim| yearanno = 2002| doi = 10.1002/14356007.a15_423}}</ref>
 
== Reazioni chimiche ==
Il disolfuro di molibdeno è stabile all'aria(esiste infatti sotto forma di minerale ed è piuttosto comune) e non reagisce con l'ossigeno, se non dopo essere stato riscaldato. La reazione forma [[triossido di molibdeno]]:
 
:<math>2MoS_2 + 9O_2 \rightarrow 2 MoO_3 + 4 SO_3</math>
:<chem>2MoS2 + 9O2 -> 2 MoO3 + 4 SO3</chem>
 
Anche il [[cloro]] intacca il disolfuro di molibdeno a temperature elevate. Si forma [[pentacloruro di molibdeno]]:
:<math>2 MoS_2 + 7Cl_2 \rightarrow 2MoCl_5 + 2S_{2}Cl_2</math>
 
:<chem>2 MoS2 + 7Cl2 -> 2MoCl5 + 2S2Cl2</chem>
Può inoltre reagire in condizioni controllate con il [[litio]], con il quale forma i [[Intercalazione (chimica)|composti di intercalazione]] Li<sub>x</sub>MoS<sub>2</sub>.<ref>{{cite book| page =50| url =http://books.google.com/?id=IyB_rPo3osUC&pg=PA50|title =Progress in intercalation research| author = W. Müller-Warmuth, R. Schöllhorn| publisher= Springer| year = 1994| isbn =0-7923-2357-2}}</ref>
 
Nella reazione con [[N-butillitio|n-butillitio]],il prodotto è invece LiMoS<sub>2</sub>.<ref name=ullmann/>
Può inoltre reagire in condizioni controllate con il [[litio]], con il quale forma i [[Intercalazione (chimica)|composti di intercalazione]] Li<sub>x</sub>MoS<sub>2</sub>.<ref>{{citeCita booklibro| page p=50| url =http://books.google.com/?id=IyB_rPo3osUC&pg=PA50|titletitolo =Progress in intercalation research| authorautore = W. Müller-Warmuth, |autore2=R. Schöllhorn| publishereditore= Springer| yearanno = 1994| isbn id=0-7923-2357-2}}</ref>
Nella reazione con [[N-butillitio|n-butillitio]],il prodotto è invece LiMoS<sub>2</sub>.<ref name=ullmann/>
 
== Applicazioni ==
=== LubricanteLubrificante ===
Il composto, dopo essere stato finemente suddiviso in particelle di dimensioni comprese tra 1&nbsp;µm e 100&nbsp;µm, viene usato comunemente come [[lubrificante solido]]. Esistono poche alternative che possano garantire una buona stabilità e unaun frizionebasso bassaattrito fino a 350&nbsp;°C in ambienti ossidanti. Il valore del coefficiente di [[Attrito#Attrito radente|attrito radente]] del composto, misurato con un [[tribometro]] ''pin-on-disc'' con bassi carichi(0,1–2&nbsp;N), è inferiore a 0,1.<ref>{{citeCita booklibro| authorautore =G. L. Miessler and |autore2=D. A. Tarr | titletitolo =Inorganic Chemistry, 3rd Ed| publishereditore= Pearson/Prentice Hall publisher| isbn = 0-13-035471-6| yearanno =2004}}</ref><ref>{{citeCita booklibro| authorautore =Shriver, D. F.; Atkins,Shriver|autore2= P. W.; Overton,Atkins|autore3= T. L.; Rourke,Overton|autore4= J. P.; Weller,Rourke|autore5= M. T.; Armstrong,Weller|autore6= F. A. Armstrong| titletitolo =Inorganic Chemistry| publisherurl =https://archive.org/details/inorganicchemist0000unse_j4p2| editore = W. H. Freeman| ___locationcittà= New York| yearanno = 2006| isbn = 0-7167-4878-9}}</ref>
 
In virtù di ciò, il disolfuro di molibdeno è spesso usato come componente di miscele e [[materiale composito|materiali compositi]] dove sia richiestarichiesto unaun bassaattrito frizioneridotto. Il fatto di essere un lubrificante solido consente il suo utilizzo anche laddove lubrificanti a base di olio o grasso sarebbero inadatti. Ciò consente il suo utilizzo in applicazioni critiche, come nei motori dei velivoli. Aggiunto alle [[plastica|plastiche]], MoS<sub>2</sub> forma un composito con bassabasso frizioneattrito e più resistenza. È stato unito a diversi [[polimero|polimeri]], tra cui il [[nylon]](con il nome commerciale di [[Nylatron]]), il [[Teflon]], e il [[Vespel]]. Sono stati inoltre sviluppati dei rivestimenti auto-lubrificantiautolubrificanti per le alte temperature, formati da disolfuro di molibdeno e [[nitruro di titanio]], realizzati con l'utilizzo della [[deposizione chimica da vapore]].
 
Tra le applicazioni dei lubrificanti basati su MoS<sub>2</sub> si annoverano la lubrificazione nei [[motore a due tempi|motori a due tempi]], nei [[giunto omocinetico|giunti omocinetici]] e nei [[giunto di Cardano|giunti di Cardano]], oltre che nella sciolina<ref>{{citeCita web| accessdate accesso=6 gennaio 2011-01-06| url = http://www.swixsport.com/dav/8dde5f4784.pdf| title titolo= On dry lubricants in ski waxes| publishereditore=Swix Sport AX| urlmorto=sì| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110716174041/http://www.swixsport.com/dav/8dde5f4784.pdf| dataarchivio=16 luglio 2011}}</ref> e in alcuni [[proiettile|proiettili]].<ref>{{citeCita web| accessdate accesso=6 giugno 2009-06-06| url =http://www.norma.cc/content.asp?Typ=27&Lang=2&DocumentID=398&Submeny=3&Rubrik=Diamond%20line&Title=Barrels%20retain%20accuracy%20longer%20with%20Diamond%20Line|title titolo= Barrels retain accuracy longer with Diamond Line| publishereditore=Norma| urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Petrolchimica ===
Il disolfuro di molibdeno viene impiegato come [[catalizzatore]] per la desolforazione nelle [[Petrolchimica|raffinerie di petrolio]].<ref>{{citeCita booklibro| authorautore =Topsøe, H.; Clausen,Topsøe|autore2= B. S.; Massoth,Clausen|autore3= F. E. Massoth | titletitolo =Hydrotreating Catalysis, Science and Technology| publisherurl =https://archive.org/details/hydrotreatingcat0000tops| editore = Springer-Verlag| ___locationcittà= Berlin| yearanno = 1996}}</ref> La sua efficacia viene aumentata tramite il [[drogaggio]] con piccole quantità di cobalto o nickel.
 
=== Elettronica ===
È possibile produrre dei [[Monostrato dicalcogenuri dei metalli di transizione|fogli]] di MoS<sub>2</sub> tramite la deposizione chimica da vapore. A differenza del [[grafene]], il disolfuro di molibdeno ha una [[banda proibita]], essenziale per la produzione dei [[transistor]]. È stato descritto un transistor commutabile basato su un singolo strato di MoS<sub>2</sub>.<ref name="Radisavljevic">{{citeCita journalpubblicazione|last1cognome=Radisavljevic|first1nome=B.|last2cognome2=Radenovic|first2nome2=A.|last3cognome3=Brivio|first3nome3=J.|last4cognome4=Giacometti|first4nome4=V.|last5cognome5=Kis|first5nome5=A.|yearanno=2011|titletitolo=Single-layer MoS2 transistors| journalrivista=Nature Nanotechnology| volume=6| issuenumero=3| pagespp=147-150|doi=10.1038/nnano.2010.279}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{portale|chimica}}
 
[[Categoria:Solfuri|Molibdeno]]
[[Categoria:Composti del molibdeno]]