Stereoscopia artificiale: differenze tra le versioni

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==Stereoscopia artificiale==
{{F|cartografia|arg2=fotografia|Maggio 2010}}
La '''stereoscopia artificiale''' è la riproduzione fotografica [[stereoscopia|stereoscopica]] della realtà creata utilizzando due punti di ripresa aventi distanza interpupillare diversa da quella umana (5,5-7,5 cm).
 
Spesso utilizzata nella fotografia stereoscopica ottocentesca, per conferire una maggiore illusione di profondità alle immagini stereoscopiche, è attualmente sfruttata con finalità scientifiche, come ad esempio in [[astronomia]], [[microscopia]] o [[fotogrammetria]].
[[Immagine:Uso_dello_stereoscopio_WildST4_nel_1980.jpg | thumb | Lo stereoscopio Wild ST4 utilizzato nel ''progetto per il rilievo ed il censimento dei trulli della Valle d'Itria'' del 1980]]
 
La '''stereoscopia artificiale''' viene così definita perché simula la visione binoculare di esseri aventi una distanza interpupillare diversa da quella umana. Se, per esempio, scattiamo due fotografie di un'automobile spostandoci lateralmente di un metro e le mettiamo sotto lo stereoscopio, potremo osservare tridimensionalmente l'automobile con la visione binoculare di un gigante la cui distanza interpupillare è di 1 m. In pratica l'automobile ci apparirà come un modellino che viene osservato ad una distanza, in cui riusciamo ad apprezzare le dimensioni. Per tale motivo la ''stereoscopia artificiale'' viene utilizzata dalla [[fotogrammetria]], che, grazie ai [[fotogrammi stereometrici]], consente di rilevare forma, posizione e dimensioni dell'oggetto ripreso. In una ''ripresa fotogrammetrica'' la distanza tra i punti di ripresa, detta ''base'', varia tra 1/5 ed 1/20 della distanza dell'oggetto fotografato. Per arrivare a questi valori è sufficiente riflettere su alcuni punti:
== Caratteristiche ==
*quanto dobbiamo prendere un oggetto, per esempio una matita o un ago, il nostro cervello effettua un ''rilievo fotogrammetrico'', sulla base della inclinazione e convergenza degli assi visuali;
{{Vedi anche|Stereoscopia}}
*sulla base del rilievo effettuato, il cervello dirige la mano sull'oggetto, effettuando, in pratica, una verifica del rilevo effettuato;
 
*nei primi mesi di vita, un bambino non sempre riesce ad afferrare ciò che gli viene mostrato, ma deve fare più di un tentativo. In seguito, con il passare degli anni, con il continuo allenamento, diventa infallibile nel ''rilievo a portata di mano'';
Premesso che per ottenere l'immagine stereoscopica di un oggetto occorre fotografarlo da due punti di vista, quando la distanza tra i due punti di vista ("base di ripresa") è uguale alla distanza interpupillare umana si parla di [[stereoscopia naturale]], altrimenti si parla di stereoscopia artificiale.
*il campo di azione della mano, guidata dagli occhi, varia dalla minima distanza di osservazione, mediamente 25 centimetri, ad una distanza massima uguale alla lunghezza del braccio, circa 100 centimetri;
 
*il rapporto tra la distanza interpupillare umana e la minima distanza di osservazione corrisponde approssimativamente al valore di 1/5;
La stereoscopia artificiale viene utilizzata in quei casi in cui una normale riproduzione stereoscopica con base di ripresa pari alla distanza interpupillare non sia sufficientemente adatta a riprodurre in rilievo l'oggetto ripreso, cioè nel caso di ripresa di soggetti posti a grandi distanze rispetto al punto di ripresa e che, se fotografati con una base di ripresa normale, cioè pari alla distanza interpupillare, non permetterebbero di ottenere alcun effetto di rilievo, o nel caso di soggetti microscopici, che è impossibile riprendere a una distanza di 6,5 cm.
*il rapporto tra la distanza interpupillare umana e la massima distanza di presa corrisponde approssimativamente al valore di 1/20;
 
Per concludere, se facciamo due fotografie di un edificio, da noi distante 10 metri, spostandoci lateralmente di 1 metro (cioè utilizzando 1/10 come rapporto base/distanza), avremo a disposizione l'immagine stereoscopica di un perfetto modellino, chiamata ''modello ottico tridimensionale''.
Ad esempio nel caso si riprendano immagini [[astronomia|astrononiche]] o [[fotogrammetria|fotogrammetriche]] (dove si utilizza un rapporto base/distanza compreso tra 1/5 ed 1/20), la distanza deve essere notevolmente aumentata, mentre nel caso si debbano fotografare delle molecole, la distanza tra i due punti di ripresa non deve essere che di qualche [[ångström]].<ref>[http://www.rilievo.poliba.it/studenti/aa99/DeFeudis/STEREOSCOPIA/STEREO.html ''Stereoscopia''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100907212937/http://rilievo.poliba.it/studenti/aa99/DeFeudis/STEREOSCOPIA/stereo.html |date=7 settembre 2010 }} in Rilievo dell'architettura</ref>
 
Se, per esempio, scattiamo due fotografie di un'automobile spostandoci lateralmente di un metro, e le osserviamo successivamente con uno [[stereoscopio]], potremo osservare tridimensionalmente l'automobile con la visione binoculare di un gigante la cui distanza interpupillare è di 1&nbsp;m. In pratica l'automobile ci apparirà come un modellino ripreso ad una distanza molto ravvicinata.
 
== Applicazioni ==
 
=== Astronomia ===
{{...|astronomia}}
 
=== Fotogrammetria ===
{{Vedi anche|Fotogrammetria|Fotogrammetria architettonica}}
[[ImmagineFile:Uso_dello_stereoscopio_WildST4_nel_1980Uso dello stereoscopio WildST4 nel 1980.jpg | thumb | Lo stereoscopio Wild ST4 utilizzato nel ''progetto per il rilievo ed il censimento dei trulli della Valle d'Itria'' del 1980]]
 
La ''stereoscopia artificiale'' viene utilizzata dalla [[fotogrammetria]], che, grazie ai [[Fotogramma stereometrico|fotogrammi stereometrici]], consente di rilevare forma, posizione e dimensioni dell'oggetto ripreso.
 
PerIn concludereuna ''ripresa fotogrammetrica'' la distanza tra i punti di ripresa, sedetta ''base'', varia tra 1/5 ed 1/20 della distanza dell'oggetto fotografato. Se facciamo due fotografie di un edificio, da noi distante 10 metri, spostandoci lateralmente di 1 metro (cioè utilizzando 1/10 come rapporto base/distanza), avremo a disposizione l'immagine stereoscopica di un perfetto modellino, chiamata ''modello ottico tridimensionale''.
 
Per deformare il modello solo in profondità, cioè aumentare solo la terza dimensione, dobbiamo utilizzare uno stereoscopio con una distanza lente-fotografia superiore alla distanza focale della macchina fotografica utilizzata. Ovviamente se le fotografie sono state ingrandite, il valore della distanza focale deve essere aumentata proporzionalmente.
 
Per l'osservazione dei ''fotogrammi stereometrici'' vengono usati particolari [[Stereoscopio|stereoscopi]], chequali chiameremolo [[stereovisoristereoscopio a ingrandimento variabile]] e lo [[stereoscopio a specchi]], mentre per effettuare anche il rilievo metrico si fa ricorso ai [[Restitutore fotogrammetrico|restitutori fotogrammetrici]].
 
=== Microscopia ===
{{...|fotografia}}
 
== Sinonimo di stereoscopia ==
Il termine viene utilizzato da altre fonti identificandolo con una qualsiasi tecnica di creazione di una immagine stereoscopica, rendendolo quindi un sinonimo della [[stereoscopia]] stessa, mentre il termine [[stereoscopia naturale]] viene considerato come un sinonimo della [[visione binoculare]] umana.<ref>[http://www.cs.unibo.it/~roffilli/thesis/MAGALO07.pdf Tesi sulla stereoscopia] in Dipartimento di Scienze dell'Informazione, Università di Bologna</ref>
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
* Antonio Daddabbo - "''Il rilievo stereofotogrammetrico" -'', Edizioni Levante, Bari;1983.
 
== Voci correlate ==
==Video==
* [[Stereoscopia]]
* [http://www.youtube.com/view_play_list?p=9EF13508839021BF La fotografia stereo ]
==* [[Stereoscopia artificiale==naturale]]
* [http://www.youtube.com/view_play_list?p=B1DD0B18707E2BB7 La restituzione]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.cs.unibo.it/~roffilli/thesis/MAGALO07.pdf Tesi sulla stereoscopia] in Dipartimento di Scienze dell'Informazione, Università di Bologna
* [http://rilievo.stereofot.it/ricerca/progetto/2fotogrammetria/stereoscopio/3stereovisore.html Lo stereovisore]
* [http://rilievo.stereofot.it/ricerca/progetto/2fotogrammetria/ripresa/7utilizzazione.html L'utilizzazionedei fotogrammi]
 
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