Quell'ultimo ponte (saggio): differenze tra le versioni

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{{Libro
|titolo = Quell'ultimo ponte
|titoloorig = A bridgeBridge tooToo farFar
|titoloalfa = G
|autore = [[Cornelius Ryan]]
|annoorig = 1974
|annoita = 1974
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'''''Quell'ultimo ponte''''' (''A Bridge Too Far'') è un [[saggio]] storico di [[Cornelius Ryan]] del [[1974]]. Racconta la pianificazione e l'attuazione dell'[[Operazione Market Garden]], il fallito tentativo [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleato]] di sfondare le linee tedesche ad [[Arnhem]], nei [[Paesi Bassi]], durante la [[Seconda guerra Mondialemondiale]]. Il titolo del libro deriva da undal commento fatto dal [[Generale]] britannico [[Frederick Browning]], Vicecomandante della [[1ª DivisoneArmata Alleata aviotrasportata]], che prima dell'operazione disse al [[Marescialli di campo britannici|Feldmaresciallo]] [[Bernard Montgomery]]: "''«Temo che quell'ultimo ponte sia un po' troppo lontano''"».
 
== Contenuto ==
{{citazione|Impresa ardita e coraggiosa, ideata dal Maresciallo britannico Montgomery, prevedeva un'offensiva combinata ariaterra allo scopo di penetrare nella Ruhr e nel cuore della Germania attraverso il dedalo dei canali e dei ponti olandesi; ma in fase esecutiva la prevista, ma sottovalutata, reazione tedesca sconvolse il disegno strategico: fu così che nella zona del ponte di Arnhem 10.000 paracadutisti - in massima parte inglesi - privi di rinforzi, stretti in una morsa di ferro resistettero dal 17 al 26 settembre, e poi costretti alla capitolazione. I superstiti furono poco più di 2000, e la guerra sul continente europeo continuò fino alla primavera dell'anno successivo|Dalla quarta di copertina di ''Quell'ultimo ponte'', Oscar Mondadori, 1979}}
Prelevando da un'ampia varietà di fonti, Ryan ha documentato il suo racconto della battaglia del [[1944]] con foto e mappe e ha incluso una sezione sui sopravvissuti, “Soldiers and Civilians – What They Do Today”. Attenzione particolare è stata dedicata agli errori tattici commessi nella pianificazione dell'operazione. Prima del libro di Ryan, Market Garden è stato un tipico esempio di Storia scritta dai vincitori: i libri divulgativi sulla Seconda guerra mondiale generalmente tendevano a non parlare della battaglia o a considerarla, seguendo l'opinione di Montgomery, un "parziale successo".<ref>{{cita web|url=http://www2.army.mod.uk/para/history/arnhem.htm|titolo=The Battle for Arnhem|editore = The Parachute Regiment |accesso=13 settembre 2007|urlmorto = si|urlarchivio =https://web.archive.org/web/20070626112415/http://www.army.mod.uk/para/history/arnhem.htm|dataarchivio = 26 giugno 2007 }}</ref>
Avvalendosi di un'ampia varietà di fonti, Ryan ha documentato la battaglia del settembre 1944 con foto e mappe includendovi una sezione sui sopravvissuti, “Soldiers and Civilians – What They Do Today”. Frutto di un lavoro di sette anni e coadiuvato da una squadra di esperti, Ryan prestò particolare attenzione agli errori tattici commessi nella pianificazione della gigantesca operazione militare.
Prelevando da un'ampia varietà di fonti, Ryan ha documentato il suo racconto della battaglia del [[1944]] con foto e mappe e ha incluso una sezione sui sopravvissuti, “Soldiers and Civilians – What They Do Today”. Attenzione particolare è stata dedicata agli errori tattici commessi nella pianificazione dell'operazione. Prima del libro di Ryan, Market Garden è stato un tipico esempio di Storia''Operation scrittaMarket dai vincitori:Garden'' i libri divulgativi sulla Seconda guerra mondiale generalmente tendevano a nonconsiderare parlare dellala battaglia o a considerarla, seguendo l'opinione di Montgomery, un "parziale successo".<ref>{{cita web|url=http://www2.army.mod.uk/para/history/arnhem.htm|titolo=The Battle for Arnhem|editore = The Parachute Regiment |accesso=13 settembre 2007|urlmorto = si|urlarchivio =https://web.archive.org/web/20070626112415/http://www.army.mod.uk/para/history/arnhem.htm|dataarchivio = 26 giugno 2007 }}</ref>
 
Il libro èfu statoterminato poco prima della sua morte nel 1974 e pubblicato dallaquell'anno da [[Simon & Schuster]] a [[New York]] e dallada [[Hamish Hamilton]] a [[Londra]]. In [[Italia]] uscì presso la [[Arnoldo Mondadori editore]] nello stesso anno. Vi furono frequenti successive edizioni. Nel 1977 uscì il [[film]] diretto da [[Richard Attenborough]] [[Quell'ultimo ponte]] basato sul libro.<ref>{{cita libro | nome=William | cognome=Goldman | titolo=William Goldman's Story of a Bridge Too Far | anno=1977 | editore=Coronet Books | lingua=en|isbn = 0-340-22340-5 }}</ref>
 
== Note Adattamenti==
Nel 1977 uscì il film diretto da [[Richard Attenborough]] ''[[Quell'ultimo ponte]]'' basato sul libro.<ref>{{cita libro | nome=William | cognome=Goldman | titolo=William Goldman's Story of a Bridge Too Far | anno=1977 | editore=Coronet Books | lingua=en|isbn = 0-340-22340-5 }}</ref>
<references/>
 
== Edizioni ==
* {{Cita libro|lingua =en|titolo= A bridgeBridge tooToo far|Far|anno=1974|editore=Simon & Schuster|città= New York|ppposizione = 672 pagine}}
* {{Cita libro|lingua =en|titolo= A bridgeBridge tooToo far|Far|anno=1974|editore= Hamish Hamilton|città= Londra|ppposizione = 672 pagine}}
* {{Cita libro|traduttoretrad=Lucia Krasnik|titolo=Quell'ultimo ponte|edizione=Collezione Le scie|editore=Arnoldo Mondadori Editore|città=Verona|anno=1974|ppposizione =552 pagine +10 cartine e 63 illustrazioni}}
* {{cita libro | titolo=Quell'ultimo ponte|edizione=Oscar Mondadori|anno=1979|editore=Arnoldo Mondadori Editore|ISBN =978-88-0432-909-1}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
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* ''[[Quell'ultimo ponte]]'' (film del 1977)
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
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[[Categoria:Opere letterarie di guerra]]
[[Categoria:Saggi di autori irlandesi]]