Aradam: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'altopiano montuoso dell'Etiopia|Amba Aradam}}
{{Infobox nave
|Categoria=sommergibile
|
|Immagine=
|Dimensioni_immagine=
|Didascalia=
|
|
|
|
|Identificazione=
|Ordine=
|
|
|Completamento=
|
|
|Proprietario=[[Regia Marina]]
|Radiazione=
|
|Dislocamento_in_immersione=856,397 [[tonnellata|t]]
|Dislocamento_in_emersione=697,254 t
|lunghezza=fuori tutto 60,18▼
|Stazza_lorda=
|Larghezza=6,45
|pescaggio=4,66 ▼
|Altezza=
|Profondità_operativa=80
|propulsione=2 motori diesel [[FIAT]] da 1400 [[Cavallo vapore|CV]] totali<br />2 motori elettrici [[Magneti Marelli]] da 800 CV totali▼
|Ponte_di_volo=
▲|
|Velocità_in_immersione = 7,5
|autonomia= in emersione: 2200 [[miglio (unità di misura)|mn]] a 14 nodi<br/>o 3180 mn a 10 nodi<br/>in immersione:7,5 mn alla velocità di 7,5 nodi<br/>o 74 mn a 4 nodi▼
|Velocità_in_emersione=14
|Velocità_km=
|equipaggio=4 ufficiali, 32 sottufficiali e marinai▼
▲|
|Capacità_di_carico=
|Passeggeri=
|Sensori=
|Sistemi_difensivi=
|Armamento=<ref>{{cita testo|url=http://www.navypedia.org/ships/italy/it_ss_adua.htm|titolo=Da Navypedia}}.</ref><br />
* 4 tubi [[lanciasiluri]] da 533 mm a prora
* 2 tubi lanciasiluri da 533 mm a poppa
* 1 [[cannone]] da [[100/47|100/47 Mod. 1935]] (152 colpi)
* 2 mitragliere singole [[Breda Mod. 31]] da 13,2 mm (3.000 colpi)
|Ref=informazioni prese da<ref>[http://www.archeologiaindustriale.it/sez_produzione_it.php?content_type=nave&goto_id=762&scheda_tecnica= :: Museo della Cantieristica ::<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>▼
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|Mezzi_aerei=
|Motto=
|Soprannome=
|Note=
▲|Ref=informazioni prese da<ref>
}}
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== Storia ==
Il 6 marzo 1937 fu dislocato a [[Napoli]], in seno alla 23ª Squadriglia Sommergibili<ref name = "Museo della Cantieristica">
All'ingresso dell'[[Italia]] nel [[secondo conflitto mondiale]] si trovava dislocato a [[Cagliari]], inquadrato nella 71ª Squadriglia del VII Gruppo Sommergibili<ref name="Museo della Cantieristica"/><ref name = "xmasgrupsom.com">
Il 10 giugno 1940 fu inviato a
Svolse la sua seconda missione bellica nel [[golfo del Leone]], per attaccare un [[convoglio navale|convoglio]] francese per il [[Nordafrica]]<ref name="Museo della Cantieristica"/><ref name="xmasgrupsom.com"/>. Il 21 giugno notò numerosi [[aereo|aerei]] impegnati nella ricerca di sommergibili: questo faceva presumere l'arrivo del convoglio<ref name="Museo della Cantieristica"/>. Il 23 giugno, alle 3.12 di
In luglio ed agosto svolse due missioni al largo di [[Gibilterra]]<ref name="xmasgrupsom.com"/>.
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In ottobre fu mandato in missione al largo di La Galite e fu poi trasferito una sessantina di miglia a settentrione di Cap de Fer (costa [[Algeria|algerina]]); nuovamente spostato poi circa 45 miglia ad ovest della Galite, individuò un [[cacciatorpediniere]] il 27 (mentre il [[sole]]) e dovette immergersi ed allontanarsi<ref name="xmasgrupsom.com"/>.
Il 9 novembre 1940, di pomeriggio, lasciò Cagliari e fu inviato al largo della Galite insieme ad altri quattro sommergibili (tra cui i gemelli ''[[Alagi (sommergibile)|
Il 14 novembre uscì nuovamente in mare (insieme ai sommergibili ''[[Diaspro (sommergibile)|
Nel gennaio 1941 fu inviato 40 miglia ad est di La Galite; il 9 ascoltò all'[[idrofono]] rumori di navi che, a grande distanza, erano alla caccia di sommergibili<ref name="xmasgrupsom.com"/>.
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In aprile operò al largo della [[Cirenaica]] e dell'[[Egitto]]<ref name="xmasgrupsom.com"/>.
Tra fine luglio ed inizio agosto il sommergibile fu inviato, con altri tre, a sudovest delle coste sarde per contrastare l'operazione britannica «Style» (consistente ancora nel rifornimento di Malta), ma non avvistò alcuna nave<ref name="xmasgrupsom.com"/><ref>
Nel settembre 1941, durante dell'operazione britannica «[[Operazione Halberd|Halberd]]» (si trattava di una missione di rifornimento di Malta, ma i comandi italiani pensarono potesse trattarsi di un'azione di [[bombardamento navale]] contro le coste italiane) fu dislocato in agguato difensivo a [[Est|levante]] delle [[Baleari]] (prima si trovava al largo della [[Tunisia]]), più precisamente nel [[canale naturale|canale]] di [[Minorca]], in funzione difensiva (insieme ad altri tre sommergibili), ma la formazione britannica non passò in quelle acque; il sommergibile ricevette allora l'ordine di spostarsi più a sud ed infatti il 29 settembre avvistò una formazione di navi britanniche, senza però riuscire a portarsi all'attacco<ref name="xmasgrupsom.com"/><ref>
In ottobre fu in missione una sessantina di miglia ad est della Galite<ref name="xmasgrupsom.com"/>.
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Piuttosto controverso è il ruolo avuto dall<nowiki>’</nowiki>''Aradam'' nell'affondamento del cacciatorpediniere britannico ''Havock'', avvenuto il 6 aprile 1942:
* secondo alcune fonti il sommergibile (al comando del [[tenente di vascello]] Oscar Gran) avvistò ad est di [[Kélibia]] (Tunisia) l<nowiki>’</nowiki>''Havock'' in navigazione verso ovest, in direzione di [[Capo Bon]], e (in immersione) lo colpì – all'1.37 – con un siluro lanciato da 500 metri; il cacciatorpediniere, con gravi [[danno|danni]], cercò di andare ad incagliarsi sulla [[costa]], ma, in fiamme, fu spezzato in due dalla [[detonazione]] di un [[magazzino|deposito]] [[munizioni]], mentre l<nowiki>’</nowiki>''Aradam'', frattanto emerso, osservava la scena<ref name="Museo della Cantieristica"/><ref>
* secondo altre fonti l<nowiki>’</nowiki>''Havock'' andò ad incagliarsi alle 4.15, in posizione 36°48' N e 11°08' E, forse proprio per evitare il siluro, ma non fu colpito, e venne
* secondo una terza versione, infine, l<nowiki>’</nowiki>Aradam silurò e distrusse il [[relitto]] dell<nowiki>’</nowiki>''Havock'' solo dopo l'incaglio<ref name="betasom"/>.
In maggio operò a settentrione di Capo Blanc<ref name="xmasgrupsom.com"/>.
Verso metà di giugno 1942 fu inviato – insieme ad altri quattro sommergibili, tra cui i gemelli ''[[Ascianghi (sommergibile)|
Assunse poi il comando dell'unità il tenente di vascello Carlo Forni<ref name="Museo della Cantieristica"/>.
Il 16 novembre 1942, nottetempo, penetrò nella [[baia]] di [[Annaba|Bona]] ed individuò un convoglio formato da tre [[nave cargo|trasporti]] con forte scorta; portatosi all'attacco in emersione, favorito dalla [[pioggia]] (che lo nascondeva), lanciò da scarsa distanza quattro siluri (ripartiti in due coppiole, la seconda delle quali lanciata alle 5.06) che mancarono il [[bersaglio]]; il sommergibile (essendo ormai giunto in bassifondali, che ostacolavano il lancio di siluri) aprì quindi il fuoco col [[cannone]], colpendo (tra [[
Un altro tentativo, da parte dell<nowiki>’</nowiki>''Aradam'', di forzare la [[rada (nautica)|rada]] di Bona fu impedito dalle unità di vigilanza<ref>
Svolse poi un'altra serie di missioni prive di risultati:
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* in maggio ad ovest della Sardegna<ref name="xmasgrupsom.com"/>.
Il 10 aprile 1943 si trovava a [[La Maddalena]] quando la base fu bombardata da 84 aerei statunitensi (furono affondate unità minori e
Nel corso dello stesso mese un controllo giudicò «buono» il suo stato, notando però che i segnalatori acustici erano in pessime condizioni<ref>
L'[[armistizio di Cassibile|armistizio]] sorprese il sommergibile in [[manutenzione]] a [[Genova]]; erano anche in corso lavori di adattamento come unità avvicinatrice di [[Siluro a Lenta Corsa|SLC]]<ref name="Museo della Cantieristica"/><ref name = "Giorgio Giorgerini, ''Attacco dal mare. Storia dei mezzi d'assalto della Marina italiana dalle origini a oggi'', p. 115">{{Cita libro|autore= Giorgio Giorgerini
Rimesso a galla dai [[Germania|tedeschi]], fu consegnato alla [[
▲Rimesso a galla dai [[Germania|tedeschi]], fu consegnato alla [[X Flottiglia MAS]] della [[Repubblica Sociale Italiana]] per essere riparato ed impiegato per il [[trasporto]] dei mezzi d'assalto, lavori che non giunsero però mai a termine<ref name="Giorgio Giorgerini, ''Attacco dal mare. Storia dei mezzi d'assalto della Marina italiana dalle origini a oggi'', p. 115"/>.
Il 4 settembre 1944, infatti, fu colpito da [[bomba (ordigno)|bombe]] ed affondò nel [[porto di Genova]] nel corso di un [[bombardamento aereo]]<ref name="Museo della Cantieristica"/>.
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== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore= Giorgio Giorgerini |titolo= Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi |editore= Mondadori |anno= 2002 |ISBN= 978-88-04-50537-2 |cid= Giorgerini}}
== Collegamenti esterni ==
{{Classe Adua}}
{{Portale|
[[Categoria:Sommergibili della Regia Marina]]
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