Quinto Servilio Ahala: differenze tra le versioni
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| nome = Quinto Servilio Ahala
| titolo = [[Console romano|Console]] della [[Repubblica romana]]
| immagine =
| legenda = ''Nessuna immagine disponibile''
| altrititoli
| nome completo = ''Q. Servilius Ahala''
| coniuge 1 =
| coniuge 2 =
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| madre =
| dinastia =
| Gens = [[Gens Servilia|Servilia]]
| data di nascita =
| luogo di nascita=
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{{Bio
|Nome = Quinto
|Cognome = Servilio Ahala
|Sesso = M
|LuogoNascita =
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|Epoca = -300▼
|Attività = politico
▲|Epoca =
|Nazionalità = romano
}}
== Biografia ==
=== Primo consolato ===
Nel [[365 a.C.]] fu eletto [[console romano|console]] con il collega [[Lucio Genucio Aventinense]].<ref>Tito Livio, Ab Urbe condita, VII, 1.</ref>
Il consolato, tranquillo dal punto di vista militare, fu segnato da una grave pestilenza che imperversò a Roma, causa della morte di [[Marco Furio Camillo]].
{{
=== Secondo consolato ===
Nel [[362 a.C.]] fu eletto [[console romano|console]] con il collega, console plebeo,
Servilio nominò [[Appio Claudio Crasso Inregillense]] [[dittatore romano|dittatore]], dopo che Lucio Genucio fu ucciso durante la campagna militare contro gli [[Ernici]].<ref>Tito Livio, Ab Urbe condita, VII, 6.</ref>
A quest'anno Livio fa risalire l'episodio leggendario di [[Marco Curzio]], che si sacrificò, gettandosi in una voragine che si era aperta nel Foro Romano.
=== Dittatura ===
Nel [[360 a.C.]] fu eletto [[dittatore romano|dittatore]], per combattere contro i Galli, che erano accorsi in aiuto dei Tiburtini, attaccati dalle forze romane, condotte dal console [[Gaio Petelio Libone Visolo]]. Scelse come [[magister equitum]] [[Tito Quinzio Peno Capitolino Crispino (console 354 a.C.)|Tito Quinzio Peno Capitolino Crispino]]
Quinto Servilio condusse l'
{{q|La battaglia venne combattuta non lontano dalla porta
Collina. I cittadini impiegarono tutte le loro forze combattendo al cospetto di genitori, mogli e figli: se questi erano già un incentivo fortissimo anche lontani dalla vista, ora, posti di fronte agli occhi, infiammarono gli animi dei soldati toccandone il senso dell'onore e l'amore verso la famiglia. Le perdite furono numerosissime da entrambe le parti, ma alla fine l'esercito dei Galli venne respinto.|Tito Livio, Ab Urbe condita, VII, 11.}}
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=== Terzo consolato ===
Nel [[342 a.C.]] fu eletto [[console romano|console]] con il collega [[Gaio Marcio Rutilo]]
==Note==
== Collegamenti esterni ==
* {{
{{Box successione
|carica = ''[[
|immagine =
|tipologia = magistrato romano
|precedente = [[Lucio Emilio Mamercino (console 366 a.C.)|Lucio Emilio Mamercino]]
|periodo = [[365 a.C.]]
|successivo = [[Gaio Sulpicio Petico]]
|precedente2 = [[Gneo Genucio Aventinense]]
|periodo2 = ([[362 a.C.]])<br />
|successivo2 = [[Gaio Licinio Calvo Stolone]] II
|precedente3= [[Marco Valerio Corvo]] III,<br />
|periodo3=[[342 a.C.]]<br
|successivo3=[[Gaio Plauzio Venoce Ipseo]] II,<br />
}}
{{Portale|antica Roma|biografie}}
[[Categoria:Consoli repubblicani romani|Servilio Ahala, Quinto]]
[[Categoria:Dittatori romani|Servilio Ahala, Quinto]]
[[Categoria:
[[Categoria:Servilii|Ahala, Quinto]]
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