Radio in store: differenze tra le versioni

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Il testo precedente conteneva grossi errori a livello di sintassi italiana, informazioni non corrette in merito alla legislazione in materia di diritto d'autore e pubblicità occulta ad un'azienda attiva nel settore radio in-store.
 
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{{F|radioterminologia radiotelevisiva|giugno 2023}}
Il termine '''Radio In -Store''' è utilizzato per indicare un [[mezzo di comunicazione di massa]] audio diffuso nei [[centro commerciale|centri commerciali]] o reti di vendita attraverso un [[palinsesto]] che unisce intrattenimento e pubblicità.
 
== Caratteristiche ==
Una radio in store ha diverse funzioni: accompagnare la clientela durante la permanenza all'interno del punto vendita, intrattenere lo staff durante l'arco della giornata lavorativa, informare i frequentatori dell'insegna sia dei prodotti già esistenti o nuovi, in vendita o in promozione.
 
Il termine "Radio in-store" è stato considerato un termine generico dall'[[Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale|Ufficio Europeo della Proprietà Intellettuale]], quindi non registrabile né oggetto di possibile monopolio secondo la legislazione marchi.
Il termine "Radio in Store" è stato considerato un termine generico dall'[[Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale|Ufficio Europeo della Proprietà Intellettuale]], quindi non registrabile né oggetto di possibile monopolio secondo la legislazione marchi.I palinsesti playlist delle Radio in Store si differenziano in generi musicali dove è richiesto il pagamento delle società di raccolta come Siae,Lea, Scf, It’s Right e altre sia da parte del cliente finale che diffonde musica in luogo pubblico sia da parte del Music provider che eroga il servizio sempre che i brani utilizzati siano ISCRITTI A QUESTE SOCIETÀ’; e da palinsesti dove non è previsto il pagamento delle società di raccolta negoziando con interpreti autori esecutori e produttori non iscritti direttamente i compensi sfruttando anche licenze Creative Commons. Ma attenzione la Musica distribuita per non incorrere anche a problemi penali deve essere CERTIFICATA. L’azienda che ha per prima introdotto in Italia questo sistema di licenza diretta diciamo di risparmio da parte del cliente finale si chiama Digiwork che nel 2007 ha scoperchiato il vaso di Pandora diffondendo per la prima volta in tutta Italia in oltre 60 negozi della famosa catena di Abbigliamento MelaBlu proprio questo tipo di licenze musicali. https://www.dirittodautore.it/news/attualita/radio-melablu-la-prima-radio-in-store-italiana-con-musica-licenziata-creative-commons/. Il marchio Digiwork ora fa parte del Gruppo RadioDigitale Musicstyling che insieme ad un Pool di aziende con sedi in diverse parti del mondo distribuiscono e realizzano Radio In Store solo con Musica Certificata in oltre 95.000 punti vendita
 
I palinsesti musicali delle radio in-store si compongono di musica, comunicati, spot e jingle dedicati esclusivamente alla catena o all'esercizio commerciale all'interno del quale vengono diffuse. Per questo motivo la fruizione di una radio in-store non è pensata per avvenire in locali che non siano gli spazi commerciali o spazi ad essi direttamente connessi (es. uffici).
 
Nel caso in cui un marchio voglia creare una propria radio personalizzata, fruibile anche al di fuori dei propri locali commerciali (ad esempio tramite un'app dedicata o su un sito) si parla più precisamente di "brand radio".
 
== Voci correlate ==
* [[Radio (mass media)]]
* [[Grande distribuzione organizzata]]
 
[[Categoria:Mass media digitali]]
[[Categoria:Radio]]
[[Categoria:Radio]. https://www.dirittodautore.it/news/attualita/radio-melablu-la-prima-radio-in-store-italiana-con-musica-licenziata-creative-commons/