Beacon Explorer B: differenze tra le versioni
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|nome_missione = Beacon Explorer B (BE-B)
| foto_veicolo = Explorer-22 ground.jpg
| descrizione_foto_veicolo = Il Beacon Explorer B a terra.
| aziende = Applied Physics Laboratory
| durata =
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| carico =
| potenza =
| lancio = 10 ottobre 1964, 03:07 [[Tempo Coordinato Universale|UTC]]<ref name="launch">{{cita web |url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftOrbit.do?id=1964-064A |titolo=BE-B - Trajectory Details |sito=[[National Space Science Data Center]] |editore=NASA |accesso=11 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160308035943/http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftOrbit.do?id=1964-064A |urlmorto=sì }}</ref>
|booster = [[Famiglia di lanciatori Scout|Scout
| luogo_lancio = [[Punta Arguello|PALC-D]]<br/> [[Vandenberg Air Force Base|Vandenberg AFB]], California, U.S.A
| fine_operatività = febbraio 1970
| orbita =
| perigeo = 889 km
| apogeo = 1.081 km
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* Magnetometro triassiale
* Radiofaro
* Sonde di Langmuir<ref name="strum">{{cita web
</div>
| programma = Programma Explorer
| successivo = [[
| precedente = [[Explorer 21|IMP-B]]
| web =
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== Obbiettivi ==
Nel dettaglio, lo scopo principale della missione del Beacon Explorer B era quello di realizzare osservazioni su scala mondiale del [[Total Electron Content|contenuto totale di elettroni]] tra la superficie terrestre e la posizione del satellite stesso. Un altro scopo era invece quello di sperimentare l'utilizzo di un [[magnetometro]] a tre assi e di sensori solari per ricevere informazioni sul [[periodo di rotazione]] del satellite e sul suo controllo d'assetto.
== Struttura ==
Il satellite fu progettato e costruito dall'[[Applied Physics Laboratory]] dell'[[Università Johns Hopkins]].
Il veicolo, del peso di 52,6 kg, ha la forma di un tronco di piramide a otto facce laterali alla cui base era agganciato un altro prisma retto avente anch'esso otto facce laterali. Da tale corpo centrale partono quattro pannelli solari disposti a croce che alimentavano il satellite.
== Strumentazione ==
Oltre ai già citati sensori solari e al magnetometro a tre assi, il satellite è dotato di altri strumenti tra cui alcuni utili a portare a termine il proprio compito principale. Questi sono due [[Sonda di Langmuir|sonde di Langmuir]], utilizzate per misurare la densità di elettroni e la temperatura, che si estendevano fino a circa 35 cm dal corpo del stellite, e un [[radiofaro]] che emetteva un segnale piano-polarizzato alle frequenze di 20,005 MHz, 40,010 MHz, 41,010 MHz e 360,090 MHz; analizzando, al momento della ricezione a terra, le rotazioni attorno al piano di polarizzazione subite dai tre segnali a frequenza più bassa a causa della concentrazione degli elettroni, era possibile stimare il valore di quest'ultima.
Sul satellite non sono presenti registratori a nastro, così le prestazioni del satellite e i dati provenienti dalle sonde elettrostatiche potevano essere osservati solamente quando il satellite arrivava a portata di una delle stazioni telemetriche a terra, ed erano presenti invece due trasmettitori che operavano continuativamente alle frequenze di 162 e 324 MHz per permettere il preciso tracciamento del satellite, volto all'utilizzo in studi di geodetica e di navigazione, da parte delle stazioni riceventi del "Tranet Doppler Network".
== Lancio e operatività ==
Il Beacon Explorer B fu lanciato il 10 ottobre 1964 dalla [[Vandenberg Air Force Base|base aerea Vandenberg]] grazie a un [[Famiglia di lanciatori Scout|razzo vettore Scout
Una volta messo in orbita, in particolare in un'[[orbita terrestre bassa]], il satellite era inizialmente stabilizzato utilizzando la tecnica di [[stabilizzazione di spin]], una tecnica di stabilizzazione passiva nella quale l'intero veicolo ruota su se stesso in modo che il suo vettore di [[momento angolare]] rimanga pressoché fissato nello spazio inerziale.<ref name="ciani">{{Cita web|url=
satellite gira attorno all'asse che ha momento d'inerzia massimo.<ref name="ciani"/> Con l'apertura dei pannelli solari, il satellite fu decentrato dal suo asse di rotazione, la seguente ristabilizzazione orientò l'asse di simmetria del satellite con il campo magnetico locale per mezzo di una barra magnetica piuttosto potente e di assi di smorzamento. Come detto, le informazioni sulla frequenza di rotazione del satellite e sul suo assetto venivano ottenute grazie a sensori solari e a un magnetometro a tre assi.<ref>{{Cita libro|nome=Ludwig |cognome= Combrinck|anno=2010|titolo=Sciences of Geodesy|editore=Springer-Verlag}}</ref>
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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