Enrico Lucchini: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
| (4 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate) | |||
Riga 37:
Figlio di Salvatore Lucchini (un tecnico giuntista della società telefonica Sirti) e di Giuseppina Mora (casalinga), appena termina le tre scuole di avviamento, a 14 anni, viene assunto dalla bottega del fabbro, poi nel 1950, a 16 anni, andò a lavorare per la ditta Cardini (famosa per le giostre giocattolo) e li, tra una pausa e l'altra si portava dietro le sue bacchette di legno fatte in casa da lui stesso, iniziando così la sua passione per la batteria.
Autodidatta, formò a 20 anni, nel 1955 un quartetto con il fratello Enzio Lucchini, dapprima con la denominazione
Lasciato il quartetto dei The Green Sound, nel [[1964]] si trasferì in Francia e nel [[1965]] conobbe a [[Parigi]] [[Dante Agostini (musicista)|Dante Agostini]] e [[Kenny Clarke]] mentre fondavano la loro celebre scuola, e fu per 8 anni fino al 1972, primo assistente dei due maestri. Sempre nella scuola parigina conobbe di persona sia [[Philly Joe Jones]] (che sostituì [[Kenny Clarke]] per diversi mesi) che [[Elvin Jones]], nel contempo lavorava, suonando con le orchestre che facevano i galà (serate eleganti d'attrazione e di ricevimento).<ref>{{cita web|url=http://www.centrovercellimusica.it/interna.php?pag=lucchini|titolo=Pagina del Centro Vercelli Musica dedicata all'artista|editore=centrovercellimusica.it|accesso=7 gennaio 2011|dataarchivio=1 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120701122711/http://www.centrovercellimusica.it/interna.php?pag=lucchini|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.percussioninelcusio.it/it/enrico_lucchini.php|titolo=Memoriale di E. Lucchini|editore=Percussioni del Cusio|accesso=7 gennaio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130224010456/http://www.percussioninelcusio.it/it/enrico_lucchini.php|dataarchivio=24 febbraio 2013}}</ref>
Riga 45:
Nella sua attività live, ha accompagnato tra gli altri [[Tony Scott (musicista)|Tony Scott]], [[Bob Mover]], [[Massimo Urbani]],<ref>{{cita news|autore=Giorgio Borghini|titolo=ENRICO LUCCHINI:il maestro dei maestri|data=luglio 1997|pubblicazione=Percussioni, N° 77)|p=23}}</ref> e anche alcuni tra i migliori jazzisti italiani, come il pianista Luigi Bonafede, il saxofonista [[Emanuele Cisi]] e il contrabbassista Rosario Bonaccorso.
Annoverava fra le sue influenze [[Kenny Clarke]], [[Philly Joe Jones]], [[Elvin Jones]], [[Roy Haynes]], stimava [[Buddy Rich]] e nonostante non fossero jazzisti apprezzava anche [[Ian Paice]], [[Buddy Miles]], e [[Bobby Colomby
È stato maestro di moltissimi batteristi professionisti in Italia, [[Europa]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].{{sf}}
Tra i suoi allievi si ricordano i batteristi [[Paolo Pellegatti]], [[Christian Meyer]], [[Giampaolo Conchedda]], [[Lele Melotti]] e [[Sergio Pescara]] e il percussionista classico Edoardo Giachino.
Nel 2015 ottenne, alla memoria, il trentaduesimo ''Premio Brusoni'' per la musica, presso il museo etnografico dello strumento musicale a fiato, del comune piemontese di [[Quarna Sotto]].
== Discografia (parziale) ==
* [[1962]] - ''
* [[1962]] - ''[[Nata per me]]'' di I Magnifici 4 (Meazzi M 01128)
* [[1963]] - ''[[La danza delle spade]]'' di I Magnifici (Meazzi M 01218)
* [[1963]] - ''
* [[1964]] - ''
* [[1964]] - ''
* [[1967]] - ''[[Adagio in sol minore]]'' di
* [[1967]] - ''
* [[1968]] - ''
* [[1968]] - ''
* [[1968]] - ''[[Adagio di Albinoni]]'' di The Green Sound (Meazzi MLX 04049)
* [[1969]] - ''
* [[1969]] - ''
* [[1970]] - ''
* [[1970]] - ''
== Note ==
| |||