Guglielmo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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{{Monarca
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| titolo = [[Sovrani del Regno Unito|Re d'Inghilterra]]▼
▲| immagine = William2.jpg
|stemma = Arms of William the Conqueror (1066-1087).svg▼
▲| legenda = Ritratto di Guglielmo II, del manoscritto Stowe
| regno = 9 settembre [[1084]] -<br />2 agosto [[1100]]▼
|regno =
|incoronazione = 26 settembre [[ |
|
| casa reale = [[Normanni|Dinastia normanna]]▼
| padre = [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo I]]▼
|data
▲| data di nascita = [[1056]]
▲| luogo di nascita = [[Normandia]]
|madre = [[Matilde di Fiandra]]
▲| data di morte = 2 agosto [[1100]]
|
|religione =
|inizio regno = 9 settembre [[1087]]
|}}▼
{{Bio
|Nome = Guglielmo II d'Inghilterra
|Cognome =
|PostCognome = detto '''il Rosso'''
|ForzaOrdinamento = Guglielmo 02 d'Inghilterra
|PreData = {{inglese|William II Rufus}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Normandia
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = New Forest
|GiornoMeseMorte = 2 agosto
|AnnoMorte = 1100
|
|
|Attività = re
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit =
}}
Benché Guglielmo fosse un soldato efficace, fu un governante crudele e poco amato dai sudditi; secondo la ''[[Cronaca anglosassone]]'', egli fu "odiato da quasi tutta la sua gente"<ref>Vedi e.g. Garmonsway, G.N., The Anglo-Saxon Chronicle, Dent, Dutton, 1972 & 1975, p. 235</ref>. Il suo appellativo ''Rufus (il rosso)'', era verosimilmente dovuto al colore dei suoi capelli o al suo aspetto rubizzo, o forse a causa del suo carattere sanguinario. Non è sorprendente che i cronisti del tempo dessero un giudizio duro di Rufus, poiché tutti i letterati dell'epoca erano uomini di chiesa, contro i quali Rufus combatté duramente e a lungo.
Guglielmo stesso sembra avesse un carattere estroverso, e il suo regno fu segnato dal suo temperamento bellicoso e dal disprezzo verso gli
== Origine ==
Sia secondo il
== Biografia ==
=== I primi anni ===
Prediletto del padre, Guglielmo gli succedette sul trono d'Inghilterra quando questi morì, infatti Guglielmo I sul letto di morte aveva riconosciuto che il [[Ducato di Normandia]] avrebbe dovuto essere affidato al figlio primogenito, [[Roberto II di Normandia|Roberto Cosciacorta o il Corto]], nonostante il suo comportamento irriguardoso, mentre lasciò scritto all'[[Arcivescovo di Canterbury]], [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]], che il [[Regno d'Inghilterra]] andasse al suo figlio maschio terzogenito Guglielmo il Rosso (il ''The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations'', conferma che il fratellastro di Guglielmo I, [[Oddone di Bayeux]], con tanti altri che erano stati incarcerati, furono liberati, per ordine di
Guglielmo abbandonò il padre morente a [[Rouen]], secondo il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon'', si precipitò a [[Winchester (Hampshire)|Winchester]], a prendere possesso del tesoro reale e poi si recò a [[Londra]] da Lanfranco e il 26 settembre fu incoronato in [[Westminster]]<ref name=Florenti>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n46/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagine 20 e 21]</ref>.
Il fratello, Roberto, rientrato dall'esilio, denunciò Guglielmo come usurpatore, ma, poco dopo, giunse ad un accordo con il fratello per nominarsi eredi a vicenda.
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=== Inghilterra e Francia ===
{{Casa dei Normanni}}
Questa pace durò tuttavia meno di un anno. Infatti la divisione tra Inghilterra e Normandia presentò un dilemma per quei nobili che avevano possedimenti su entrambi i lati della [[La Manica|Manica]]. Siccome Guglielmo il Rosso e Roberto erano rivali naturali, i nobili non potevano sperare di compiacere entrambi i loro signori, e quindi correvano il rischio di perdere il favore dell'uno o dell'altro (o di entrambi). Con l'intento di unire ancora una volta Inghilterra e Normandia sotto un unico governante; nel [[1088]] essi si rivoltarono allora contro Guglielmo il Rosso, in favore di Roberto, ritenuto di carattere più debole del fratello Guglielmo il Rosso e quindi migliore per gli interessi della nobiltà<ref name=Cor>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 56</ref>
La rivolta per dare il trono inglese a Roberto fu capeggiata dal conte del Kent, il potente vescovo [[Oddone di Bayeux]]<ref name=Cor/>, zio sia di Guglielmo che di Roberto, come conferma anche il ''The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations (London)''<ref name=Worceste>{{en}} [https://archive.org/stream/chronicleofflore00flor/chronicleofflore00flor_djvu.txt#ES The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations, anno 1088, pag. 186]</ref>, liberato dopo cinque anni di prigionia<ref>[[Oddone di Bayeux]] riteneva l'[[Arcivescovo di Canterbury]], [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]] responsabile delle sue disgrazie e voleva vendicarsi.</ref>. Si erano formati due partiti<ref name=Halphen>Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II , pag. 784</ref> e Guglielmo il Rosso, che aveva l'appoggio della maggioranza del clero<ref name=Co>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 57</ref>, comunque, riuscì a chiamare a raccolta gli inglesi (i nativi che fornirono i combattenti a piedi) e a sconfiggere, nel corso del [[1088]], la ribellione, forte soprattutto nel [[Kent]] e nel [[Sussex]], organizzata intorno a Oddone e suo fratello, il [[conte di Cornovaglia]], [[Roberto di Mortain]]<ref name=Co/>, anche perché Roberto Cosciacorta o il Corto, come sempre a corto di denaro non si fece vivo in Inghilterra a sostenere i suoi seguaci<ref name=Co/>.
Nel [[1090]] Guglielmo invase la Normandia, schiacciando le forze di Roberto e costringendolo a cedere la parte orientale del ducato<ref name=C>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 58</ref>. Poi i due si incontrarono a [[Caen]], ricomposero le loro differenze e Guglielmo accettò di aiutare Roberto a recuperare il [[Cotentin]] e l'[[Avranches]], che Roberto aveva venduto al fratello minore, [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico Beauclerc]]<ref name=C/>. Dopo essersi rappacificati, misero sotto assedio [[Mont Saint-Michel]], dove si era rinchiuso Enrico Beauclerc<ref name=Historia>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f308.image.r=Orderic%20Vital#ES Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III, liber VIII, colonna 612]</ref>, e dopo la sua resa lo costrinsero all'esilio<ref name=Histori>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f309.image.r=Orderic%20Vital#ES Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III, liber VIII, colonna 613]</ref>, che poté tornare in Inghilterra, solo dopo il [[1095]].▼
Sempre secondo il ''The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations (London)'', Oddone, avendo fortificato [[Rochester (Regno Unito)|Rochester]], aveva richiesto l'intervento del nipote, Roberto, che dalla Normandia, aveva inviato un piccolo corpo di armati, promettendo di arrivare al più presto in aiuto di Oddone<ref name=Worcest>{{en}} [https://archive.org/stream/chronicleofflore00flor/chronicleofflore00flor_djvu.txt#ES The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations, anno 1088, pag. 187 -190]</ref>; ma Guglielmo II, con l'aiuto di Lanfranco, reagì e riuscì ad avere ragione dei rivoltosi prima dell'intervento di Roberto<ref name=Worcest/>.<br />Dopo essere stato sconfitto, Oddone fu bandito dal regno d'Inghilterra<ref name=Co/>, la contea del [[Kent]] gli venne confiscata e fu costretto a rientrare in Normandia, a Bayeux, dove era ancora vescovo, mentre l'altro zio di Guglielmo, fratello di Oddone, Roberto di Mortain, venne perdonato.
▲Nel [[1090]] Guglielmo invase la Normandia, schiacciando le forze di Roberto e costringendolo a cedere la parte orientale del ducato<ref name=C>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 58</ref>. Poi i due si incontrarono a [[Caen]], ricomposero le loro
=== Lotte di potere ===
Gran parte del regno di Guglielmo II fu speso in aspre discussioni con la Chiesa; nel [[1089]], dopo la morte di [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]], [[Arcivescovo di Canterbury]], egli si appropriò di entrate ecclesiastiche alle quali non aveva diritto, e per questo venne molto criticato. In questa attività fu aiutato dal suo nuovo consigliere, [[Rainulfo Flambard]], già al servizio di suo padre<ref name=C/>, che, divenuto tesoriere, escogitò nuovi sistemi di esazione, guadagnandosi l'odio della popolazione, ma resero felice re Guglielmo il Rosso<ref name=C/>; Flambard suggerì al re di lasciare vacante la sede di [[Canterbury]], impossessandosi delle rimesse che forniva<ref name=C/>.
|nome = Guglielmo II▼
Solo nel [[1093]], Guglielmo permise tale nomina dell'abate di [[Abbazia di Notre-Dame du Bec|Bec]], [[Anselmo d'Aosta|Anselmo]], il discepolo favorito di Lanfranco<ref name=CORB>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 62</ref>, perché era gravemente malato<ref name=CORB/>; Anselmo accettò con la promessa della conseguente restituzione dei benefici ecclesiastici ed il riconoscimento di [[papa Urbano II]], contro l'[[antipapa Clemente III]]<ref name=CORB/>.
▲|stemma = Arms of William the Conqueror (1066-1087).svg
|ruolo = [[Sovrani del Regno Unito|Re d'Inghilterra]]▼
}}▼
▲Gran parte del regno di Guglielmo II fu speso in aspre discussioni con la Chiesa; nel [[1089]], dopo la morte di [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]], [[Arcivescovo di Canterbury]], egli si appropriò di entrate ecclesiastiche alle quali non aveva diritto, e per questo venne molto criticato. In questa attività fu aiutato dal suo nuovo consigliere, [[Rainulfo Flambard]], già al servizio di suo padre<ref name=C/>, che, divenuto tesoriere, escogitò nuovi sistemi di esazione, guadagnandosi l'odio della popolazione, ma resero felice re Guglielmo il Rosso<ref name=C/>; Flambard suggerì al re di lasciare vacante la sede di [[Canterbury]], impossessandosi delle rimesse che forniva<ref name=C/>.<br />Solo nel [[1093]], Guglielmo permise tale nomina dell'abate di [[Bec]], [[Anselmo d'Aosta|Anselmo]], il discepolo favorito di Lanfranco<ref name=CORB>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 62</ref>, perché era gravemente malato<ref name=CORB/>; Anselmo accettò con la promessa della conseguente restituzione dei benefici ecclesiastici ed il riconoscimento di [[papa Urbano II]], contro l'[[antipapa Clemente III]]<ref name=CORB/>. Dopo che Anselmo era stato nominato [[Arcivescovo di Canterbury]], si pervenne ad un lungo periodo di animosità tra Chiesa e Stato. Guglielmo e Anselmo si trovarono in disaccordo su diverse questioni ecclesiastiche ed anche economiche sulla divisione delle rendite dell'arcivescovado, poiché Guglielmo II, appena guarito, non mantenne gli impegni<ref name=CORB/>; Urbano II, riconosciuto papa da Guglielmo il Rosso solo nel [[1095]]<ref>Z.N. Brooke, "Gregorio VII e la prima disputa tra impero e papato", cap. XII, vol. IV, pag. 397</ref>, pur dando il suo appoggio ad Anselmo, non pronunciò mai sentenze contro Guglielmo<ref>Z.N. Brooke, "Gregorio VII e la prima disputa tra impero e papato", cap. XII, vol. IV, pag. 396</ref>. Nell'ottobre [[1097]] Anselmo andò in esilio volontario, recandosi a Roma<ref name=CORB/>. Il problema venne in qualche modo mitigato per Guglielmo dalla sua abilità nel reclamare per sé le entrate dell'arcivescovado di Canterbury fintanto che Anselmo restava in esilio (ed Anselmo, secondo il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon'', vi rimase fino al regno del successore di Guglielmo, [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]]<ref name=Florent>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n72/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagina 47]</ref>). Durante il regno di Guglielmo fu favorita l'immigrazione degli [[Ebrei]]<ref name=Roth>Cecil Roth, "Gli ebrei nel Medioevo", cap. XXII, vol. VI, pag. 857</ref>, che avevano cominciato a trovare rifugio in Inghilterra già con suo padre, [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo il Conquistatore]]<ref name=Roth/>.
Guglielmo ebbe delle diatribe anche con il re scozzese, [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]]<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 59</ref>, costringendolo a rendergli l'omaggio nel [[1091]]<ref name=CO>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 60</ref> e catturando la città di confine di [[Carlisle]] nel [[1092]]<ref name=CO/>. Comunque, Guglielmo ottenne il controllo effettivo del trono scozzese dopo la morte di Malcolm (Malcolm venne ucciso in un'imboscata tesagli dagli inglesi nei pressi di [[Alnwick (Northumberland)|Alnwick]]<ref name=CO/>). Nel [[1096]], Guglielmo appoggiò il tentativo di [[Edgardo Atheling]] di detronizzare il fratello di Malcolm III, [[Donald III di Scozia|Donald Bane]], a favore di suo nipote<ref>[[Edgar di Scozia]] era figlio del re [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]] e di [[Margherita di Scozia (santa)|Margherita]], la sorella di [[Edgardo Atheling]].</ref>, anch'egli di nome, [[Edgar di Scozia|Edgardo]]<ref name=CO/>. Edgardo Atheling sconfisse e cacciò Donald III<ref name=CO/> e il nipote Edgardo fu incoronato e governò la [[Scozia]] dal [[1097]] al [[1107]], dovendo la sua posizione a Guglielmo il Rosso, riconobbe sempre la superiorità inglese<ref name=CO/>.
Invece nel Galles, Guglielmo il Rosso tentò una lenta conquista e, nel [[1093]], arrivò a [[Pembroke (Regno Unito)|Pembroke]], dove fu costruito un castello<ref name=COR>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 61</ref>. Nel [[1094]] i gallesi, con un contrattacco, e in due anni, riuscirono a riconquistare quasi tutti i territori, solo il castello di Pembroke, riuscì a resistere all'assedio, nel [[1096]]<ref name=COR/>. Tra il [[1097]] ed il [[1098]] Guglielmo II tentò di recuperare il terreno perduto nel [[Galles]], con scarsi successi<ref name=CORB/>, ed il Galles del nord non fu mai ridotto all'obbedienza, rimanendo un principato indipendente, governato da [[Gruffydd ap Cynan]]<ref name=CORB/>.
Nel [[1094]], Guglielmo attaccò la Normandia centrale e cercò di occupare [[Caen]], ma il [[Sovrani di Francia|re di Francia]], [[Filippo I di Francia|Filippo I]] accorse in aiuto di Roberto<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 63</ref>, facendosi pagare sia in denaro che in concessioni territoriali<ref name=Halphen/>. Guglielmo fu così cacciato da Caen, e sullo slancio fu attaccato nella Normandia orientale; riuscì a salvarsi solo corrompendo Filippo I, che si ritirò dall'impresa, permettendogli di rientrare in Inghilterra<ref
Nel [[1095]] [[Roberto di Mowbray]], [[Conte di Northumbria]], che aveva appoggiato Oddone d'Evreux, a cui era stato permesso di rientrare nella sua contea<ref name=C/>, non volle recarsi alla corte di Guglielmo per rendergli omaggio, si ribellò ed ebbe l'appoggio di [[Ruggero di Lacy]] e di [[Guglielmo II, conte d'Eu|Guglielmo II d'Eu]]<ref name=C/>. Guglielmo il Rosso di conseguenza guidò un esercito contro i ribelli e li sconfisse; il Conte venne spogliato dei suoi possedimenti e imprigionato per tutta la vita, Guglielmo di Eu, venne accusato di tradimento e per questo fu [[castrazione|castrato]] e accecato, mentre il Lacy, fu privato di tutti i suoi possedimenti<ref name=C/> ed esiliato.
Nel [[1096]], mentre Guglielmo trattava col fratello Enrico per aiutarlo a rientrare in possesso dei feudi in Normandia che aveva comprato dal fratello Roberto e da cui era stato scacciato nel [[1091]]<ref name=CO/>. Suo fratello, Roberto, in quello stesso anno, decise di partecipare alla [[Prima crociata]]<ref name=CO/>; egli, come sempre, aveva bisogno dei soldi per sovvenzionare l'impresa e secondo Guglielmo di Malmesbury, nel [[1096]], Roberto ipotecò il ducato di Normandia a Guglielmo il Rosso per la somma di 10.000 marchi, allo scopo di
Accompagnato dallo zio Oddone di Bayeux e da [[Edgardo Atheling]]<ref name=CO/>, ultimo discendente del [[Wessex (famiglia)|Casato dei Wessex]] e re d'Inghilterra per poche settimane prima di Guglielmo il Conquistatore, Roberto<ref>Roberto fece ritorno in [[Normandia]] solo nel settembre [[1100]], un mese dopo la morte di Guglielmo il Rosso</ref> iniziò il viaggio di trasferimento in compagnia del cugino, [[Roberto II delle Fiandre|Roberto II]] [[conte delle Fiandre]], con un seguito di cavalieri inglesi, [[normanni]], [[franchi]] e [[fiamminghi]] nel settembre del [[1096]]<ref name=Chronicle_of_the_Ki>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 366]</ref>.
Partito Roberto, Guglielmo governò quindi la [[Normandia]] come reggente, convinto che il fratello non sarebbe mai stato in grado di restituirgli la somma dovuta<ref name=CO/>. Guglielmo, nel [[1097]], fece ritorno in [[Normandia]], e fino al [[1099]] condusse delle campagne in Francia, catturando e occupando la [[Maine (Francia)|contea del Maine]]<ref name=CO/> ed iniziando la conquista del [[Vexin|Vexin francese]]<ref name=CO/>. Al momento della sua morte stava concordando col [[duca d'Aquitania]], che aveva intenzione di recarsi in [[Terra Santa]], un accordo, simile a quello fatto col fratello Roberto, per avere il controllo sul [[Poitou]]<ref name=CO/>.▼
▲Partito Roberto, Guglielmo governò quindi la [[Normandia]] come reggente, convinto che il fratello non sarebbe mai stato in grado di restituirgli la somma dovuta<ref name=CO/>. Guglielmo, nel [[1097]], fece ritorno in [[Normandia]], e fino al [[1099]] condusse delle campagne in Francia, catturando e occupando la [[Maine (Francia)|contea del Maine]]<ref name=CO/> ed iniziando la conquista del [[Vexin|Vexin francese]]<ref name=CO/>. Al momento della sua morte stava concordando col [[duca d'Aquitania]], che aveva intenzione di recarsi in [[Terra
=== La morte atipica di Guglielmo Rufus ===
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La vita di Guglielmo Rufus si concluse con un evento le cui circostanze rimangono oscure. Nel corso di una bella giornata di agosto del [[1100]], Guglielmo organizzò una battuta di caccia a [[New Forest]], vicino a [[Southampton]], ([[Hampshire]]). Il gruppo si sparse mentre cacciava le sue prede, e Guglielmo, in compagnia di [[Walter Tirel]], Signore di Poix, rimase separato dagli altri. Fu l'ultima volta che venne visto vivo.<br />Guglielmo fu trovato il giorno seguente da un gruppo di paesani del posto, mentre giaceva morto nel bosco con una freccia conficcata nel petto. Il corpo di Guglielmo venne abbandonato dai nobili nel luogo dove era caduto, perché la legge e l'ordine del regno morirono col Re, ed essi dovettero correre ai loro possedimenti inglesi o normanni per garantire i loro interessi. La leggenda vuole che a un locale carbonaio di nome Purkis venne lasciato il compito di portare il corpo del Re a [[Winchester (Hampshire)|Winchester]] a bordo del suo carretto.
Secondo i cronisti, la morte di Guglielmo non fu dovuta ad assassinio. Walter e William stavano cacciando assieme quando Walter lasciò partire un colpo che invece di raggiungere il bersaglio a cui aveva mirato, colpì Guglielmo nel petto. Guglielmo cadde pesantemente, conficcando la freccia in profondità e segnando così il suo destino. Walter cercò di aiutarlo, ma non ci fu niente da fare. Temendo che sarebbe stato accusato di omicidio, Walter preso dal panico, inforcò il cavallo e fuggì. Questo è il riassunto del racconto che ne fa Orderico Vitale, ricordando che alla caccia partecipava anche Enrico, il fratello minore di Guglielmo Rufus, che constatata la morte del fratello si precipitò a Winchester, sede del tesoro reale<ref name=Ecclesiastic>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f378.image.r=Orderic%20Vital#ES Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III, liber X, colonne 751 e 752]</ref>.
Secondo il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon'', il 2 agosto [[1100]], Guglielmo stava cacciando nella [[New Forest]], quando un certo Tirel, scoccò una freccia che involontariamente colpì a morte il re<ref name=Floren>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n70/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagine 44 e 45]</ref>. La morte di Guglielmo II viene Ai cronisti, un tale "[[Atto di Dio]]" apparve una fine giusta ed adatta per un Re malvagio. Comunque, nel corso dei secoli, l'ovvia suggestione che uno dei nemici di Guglielmo potesse aver prestato mano a questo evento straordinario, venne avanzata più volte. Anche i cronisti dell'epoca fanno notare che Walter era noto come abile arciere, e difficilmente avrebbe scoccato un tiro così impetuoso. Inoltre Enrico, fratello di Guglielmo, che faceva parte del gruppo di cacciatori quel giorno, beneficiò direttamente della morte di Guglielmo, in quanto poco dopo venne incoronato Re, come ci riferisce Orderico Vitale<ref name=Ecclesiasti>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f379.image.r=Orderic%20Vital.langFR#ES Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum, pars III, liber X, colonne 753 e 754]</ref>.
[[Sugerio di Saint-Denis]], un altro cronista, era amico di Tirel e gli diede rifugio durante il suo esilio in Francia. Egli disse in seguito:
Sempre secondo il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon'', Re Guglielmo II fu sepolto nella [[Cattedrale di Winchester]]<ref name=Flor>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n70/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagina 45]</ref>. anche il ''The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations'', conferma la sepoltura nella Cattedrale di Winchester, ricordando che nello stesso posto morirono anche suo fratello, [[Riccardo di Normandia|Riccardo]], circa venti anni prima ed un nipote, anche lui di nome [[Roberto II di Normandia#Discendenza|Riccardo]], figlio illegittimo del [[duca di Normandia]], [[Roberto II di Normandia|Roberto II]], un anno prima<ref name=Worces>{{en}} [https://archive.org/stream/chronicleofflore00flor/chronicleofflore00flor_djvu.txt#ES The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations, anno 1100, pag. 206]</ref>.
Nel [[XX secolo]], ispirandosi agli studi di [[James Frazer]], [[Margaret Murray]] ipotizza che Guglielmo II fosse segretamente [[Paganesimo|pagano]] e che la sua morte fosse una sorta di [[sacrificio umano]] volontario dovuta alla sua caratteristica di [[Re sacro]].<ref>^ Margaret Alice Murray, The Divine King in England: a study in anthropology, British Library, London, Faber & Faber, 1954, ISBN 9780404184285</ref>
== La Pietra di Rufus ==
Una pietra nota come la ''Pietra di rufus'', segna il punto in cui si crede che cadde. ([http://www.streetmap.co.uk/newmap.srf?x=427050&y=112450&z=3&sv=427050,112450&st=4&mapp=newmap.srf&searchp=newsearch.srf&dn=760 SU 270 124] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060301183518/http://www.streetmap.co.uk/newmap.srf?x=427050&y=112450&z=3&sv=427050,112450&st=4&mapp=newmap.srf&searchp=newsearch.srf&dn=760 |date=1 marzo 2006 }})
L'iscrizione sulla Pietra di Rufus riporta queste parole:
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Guglielmo II è indirettamente il soggetto di due racconti storici di [[George Shipway]], intitolati ''The Paladin'' e ''The Wolf Time''. Il personaggio principale è Walter Tirel (o Tyrell) il presunto assassino di re Guglielmo, e la principale motivazione nella trama dei racconti è che l'assassinio venne architettato da Enrico.
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
| 4 = [[Roberto I di Normandia]]
| 8 = [[Riccardo II di Normandia]]
|16 = [[Riccardo I di Normandia]]
|17 = [[Gunnora di Normandia]]
| 9 = [[Giuditta di Bretagna]]
|18 = [[Conan I di Bretagna]]
|19 = Ermengarde-Gerberga d'Angiò
| 5 = [[Herleva]]
|10 = Fulbert di Falaise
|11 = Duda
| 3 = [[Matilde delle Fiandre]]
| 6 = [[Baldovino V di Fiandra]]
|12 = [[Baldovino IV di Fiandra]]
|24 = [[Arnolfo II di Fiandra]]
|25 = [[Rozala d'Ivrea]]
|13 = [[Ogiva di Lussemburgo]]
|26 = [[Federico di Lussemburgo]]
|27 = Ermentrude (?)
| 7 = [[Adele di Francia (1009-1079)|Adele di Francia]]
|14 = [[Roberto II di Francia]]
|28 = [[Ugo Capeto]]
|29 = [[Adelaide d'Aquitania]]
|15 = [[Costanza d'Arles]]
|30 = [[Guglielmo I di Provenza]]
|31 = [[Adelaide d'Angiò]]
▲}}
== Note ==
== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
* {{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n8/mode/2upl Florentii Wigorniensis monachi Chronicon, Tomus II].
* {{en}} [
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20180613234123/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000841_meta:titlePage.html?sortIndex=010:050:0009:010:00:00l Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX].
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20141012042411/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000875_00003.html?sortIndex=010
* {{la}} [https://web.archive.org/web/20140529191641/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000886_00003.html?sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00l Monumenta Germanica Historica, tomus XXIII].
* {{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true
* {{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f5.image.r=Orderic%20Vital.langF
* {{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisie01pari#page/n11/mode/2up Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Chronica majora, vol I].
* {{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false
* {{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=false
=== Letteratura storiografica ===
* {{en}} Barlow, Frank. ''William Rufus''. Berkeley, CA: University of California, 1983. ISBN 0-300-08291-6
* {{en}} Douglas, David C. ''William the Conqueror; the Norman impact upon England''. Berkeley, CA: University of California, 1964. ISBN 0-520-00350-0
* {{en}} Hollister, C. Warren. "The Strange Death of William Rufus." ''[[Speculum (rivista)|Speculum]]'', 48.4 (1973): 637-653.
* {{en}} Mason, Emma. "William Rufus: myth and reality." ''Journal of Medieval History'', 3.1 (1977): 1-20.
* {{en}} Warren, W. L. "The Death of William Rufus." ''History Today'', 9 (1959)
* Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp.
* Z.N. Brooke, "Gregorio VII e la prima disputa tra impero e papato", cap. XII, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp.
* William B. Stevenson, "La prima crociata", cap. XX, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp.
* Louis Halphen, "La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180)", cap. XVII, vol. V (''Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale'') della ''Storia del mondo medievale'', 1999, pp.
* William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'inghilterra", cap. I, vol. VI (''Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.
* William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI (''Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.
* Cecil Roth, "Gli ebrei nel Medioevo", cap. XXII, vol. VI (''Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.
== Voci correlate ==
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* [[Battaglia di Hastings]]
* [[Normanni]]
== Altri progetti ==▼
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/ENGLAND,%20Kings%201066-1603.htm#Adelisadied1066: Foundation for Medieval Genealogy: re d'Inghilterra - GUILLAUME de Normandie].
* {{en}} [http://genealogy.euweb.cz/normandy/normandy.html#WC: Genealogy: Casato di Normandia - WILLIAM II Rufus].
▲== Altri progetti ==
{{Re d'Inghilterra}}
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{{Portale|biografie|medioevo|storia}}
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