Angiolo Nespoli: differenze tra le versioni

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{{F|medici italiani|dicembre 2016}}
{{Carica pubblica
|nome = Angiolo Nespoli
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|didascalia = Busto di Angiolo Nespoli, presente sul testo, "Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli", di Maurizio Bufalini
|carica =
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|partito =
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|titolo di studio = Laurea in medicina
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}}
{{Bio
| Nome = Angiolo
| Cognome = Nespoli
| Sesso = M
| LuogoNascita = Firenze
| GiornoMeseNascita = 25 marzo
| AnnoNascita = 1786
| LuogoMorte =
| GiornoMeseMorte =
| AnnoMorte = 1839
|Epoca = 1800
|Attività = medico
| Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = che visse e operò tra il XVIII e il XIX secolo
}}
 
Insieme a [[Giovanni Strambio]] e [[Annibale Omodei]], fu uno dei primi medici italiani a promuovere l'utilizzo dello [[Stetofonendoscopio|stetoscopio]].
 
== Biografia ==
=== Istruzione ===
Angiolo Nespoli nacque a Firenze il 25 marzo 1786. Il padre [[Giuseppe Niccola Luigi Nespoli]], figlio dell’aretino [[Francesco Nespoli]], studiò medicina nella prestigiosa città di [[Arezzo]], poi si trasferì a [[Pisa]] dove il [[23 maggio]] [[1771]] conseguì la laurea. Dopo aver ottenuto l’abilitazione all'esercizio della professione medica, si stabilì a [[Firenze]] dove incontrò e sposò la signora Tecla, figlia del sig.di [[Giuseppe Vannini]]; dal loro matrimonio nacque Angiolo Nespoli<ref>Bufalini''Maurizio Bufalini, Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli...,Tipografia'' eop. libreria di Dcit. battelli e Compagni, 1839'',ppp. 6 e p.,34</ref>. Egli compì gli studi scientifici al [[Collegio degli Scolopi]] di Firenze<ref>Bufalini''Maurizio, Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli,Tipografia e libreria di D. battelli e Compagni.., 1839'', pop.6 ecit., ppp. 6-7</ref>; alunno assiduo e diligente, ben presto iniziòsi adaccostò interessarsicon curiosità e interesse alla medicina, poichèla mosso da un amore sconfinato per questa"sublime scienza".<ref>Bufalini''Maurizio Bufalini, Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli...,Tipografia'' eop. libreria di Dcit. battelli e Compagni, 1839'', p.9</ref>. Tuttavia, ala quel tempo il privilegio dello studio della medicina era riservato a pochi, in considerazione del fatto che la Bollabolla P''roPro ExcellentExcellenti''i, emanata il [[19 gennaio]] [[1525]] da [[Papa Clemente VII]], stabiliva che l’ammissione all'università di [[Pisa]] fosse riservato ai soli giovani della città di Arezzo<ref>Bufalini''Maurizio Bufalini, Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli...,Tipografia'' eop. libreria di Dcit. battelli e Compagni, 1839'', p.34</ref>. All'epoca a dare lustro alla città ditoscana Arezzo fuera, tra gli altri, un luminare della medicina, [[AntonAntonio Filippo Ciucci]], che nella sua opera ''Promptuarium Chirurgicum'' (del [[1679)]] descrisse un nuovo metodo per operare chirurgicamente aii reni (esso prevedeva l’utilizzo di una pinzetta a tre branche chiamata ''tenacula'' con la quale venivano estratti dalla vescica i calcoli renali dopo la loro triturazione., Aintervento taleal interventoquale lo stesso Ciucci decise di sottoporvisisottoporsi<ref pername="Bufalini eliminare dei calcoli renali<refp.35">Bufalini''Maurizio, Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli...,Tipografia'' eop. libreria di Dcit. battelli e Compagni, 1839'', p.35</ref>). AngioloNespoli, nonostante non risedesserisiedesse ad Arezzo, domandò di essere ricevutoinserito fra i concorrenti per ottenere un posto nell'università, poichèpoiché nato da padre aretino. Dopo aver concorso assieme a [[Luigi Goti]], [[Pietro Bellotti]], [[Ferdinando Cittadini]], [[Francesco Pieracini]], aretini, e [[Lorenzo Cipolleschi]] di [[Quarata]], si distinse e riuscì ad ottenere uno dei due posti disponibili nel Collegio Ferdinando I di Pisa (oggi [[Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna]]), dove studiò medicina per quattro anni per poi ritornare a Firenze<ref>''Maurizio name="Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli,Tipografia e libreria di D. battelli e Compagni, 1839'', p.35<"/ref>.
 
=== La carriera ===
AngioloNespoli conseguì la laurea a Pisa nel maggio del [[1806]]<ref>''Maurizio name="Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli,Tipografia e libreria di D. battelli e Compagni, 1839'', p.35<"/ref> e nel [[1808]] a Firenze ottenne l'abilitazione alla professione medica<ref>''Maurizio name="Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli,Tipografia e libreria di D. battelli e Compagni, 1839'', p.35<"/ref>. Nello stesso anno iniziò l'attività di medico nell'I. R. Arcispedale di Santa Maria Nuova<ref>''Maurizio Bufalini, ''Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli''...,Tipografia'' eop. libreria di Dcit. battelli e Compagni, 1839, p.35''</ref> (attuale [[Ospedale di Santa Maria Nuova]]) dove, oltre a esercitare la professione di medico curante, venne a conoscere le nuove metodologie di cura. Particolare interesse destarono in lui gli studi di [[Giovanni Battista Morgagni]]<ref>Bufalini''Maurizio, Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli...,Tipografia'' eop. libreria di Dcit. battelli e Compagni, 1839'', p.11</ref>, fondatore dell'[[anatomia patologica]], e di [[Albrecht von Haller]]<ref>Bufalini''Maurizio Bufalini, Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli...,Tipografia'' eop. libreria di Dcit. battelli e Compagni, 1839'', p.10</ref>, che nelle ''Icones anatomicae'' descrisse per primo la circolazione arteriosa nel corpo umano. Dopo otto anni di esercizio, il [[30 dicembre]] [[1819]] fu nominato professore di clinica interna nello stesso ospedale insieme al professore [[Eustachio Polidori]]<ref>Bufalini''Maurizio Bufalini, Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli''...,Tipografia'' eop. libreria di Dcit. battelli e Compagni, 1839'', p.14</ref>, e quando questi fu trasferito all'[[Università di Pisa]], AngioloNespoli ottenne il pieno incarico delle funzioni di clinico.
 
Rifacendosi al [[metodo scientifico]] di [[Galileo|Galilei]], quello [[metodo induttivo|induttivo]], per valorizzare il dato esperienziale, l'impostazione seguita dal dott. Nespoli era basata sull'individuazione delle terapie attraverso un'analisi attenta dei dati ricavati dall'esperienza. Questo metodo risultava innovativo per l'epoca, poiché le scuole di medicina seguivano un'impostazioneuno schema più astrattaastratto ed estraneaestraneo all'analisi delle specifiche evidenze delle malattie desunte da un attento esame e studio dei sintomi. Inoltre, nella prelezione agli studi di medicina pratica per l'anno scolastico [[1823]], Nespoli affermò di adottare i metodi innovativi di [[René Laennec|Laennec]]<ref>Bufalini''Maurizio, Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli...,Tipografia'' eop. libreria di Dcit. battelli e Compagni, 1839'', p.17</ref>: fu, infatti, uno dei primi medici ad utilizzare lo [[stetoscopio]] in Italia, insieme ad [[Annibale Omodei|Omodei]] e [[Giovanni Strambio|Strambio]].
 
[[File:Frontespizio del discorso di Angiolo Nespoli per l'anno 1825.png|miniatura|322x322px|Frontespizio del discorso di Angiolo Nespoli per la riapertura del corso di clinica medica per l'anno 1825|sinistra]]
=== LeI opere editorialidiscorsi e gli ultimi anni ===
Nei discorsi del [[1825]] e [[1826]], pronunciati in apertura alle sue lezioni di clinica, pubblicò i suoi studi condotti su un particolare tipo di [[flogosi]], affermando che i rossori che appaiono dopo la morte nella parte interna dei vasi sanguigni sono un segno naturale del disfarsi della vita<ref>Bufalini'', Discorso in lode...,'' op. cit., p.18</ref>; in un altro discorso dimostrò quanto fosse valido l'utilizzo dello stetoscopio per scoprire eventuali patologie; nei discorsi di apertura delle sue lezioni degli anni 1826 e [[1827]] raccontò di un particolare caso di malattia da lui osservato, aprendo le strade alla moderna scienza diagnostica. In seguito alla morte dell'[[archiatro|archiatra]] [[Francesco Torrigiani]], nel marzo del [[1833]] Nespoli fu eletto [[protomedico]] di [[Sua Altezza Imperiale e Reale|S.A.I. e R]]. il [[Granduca di Toscana]] e Preposto del collegio medico, chirurgico e farmaceutico di Firenze<ref name="Bufalini p.36">Bufalini'', Discorso in lode...,'' op. cit., p.36</ref>. Il [[15 giugno]] [[1855]], fu iscritto fra i cavalieri dell'Ordine del Merito<ref>Bufalini'', Discorso in lode...,'' op. cit., p.22</ref> sotto il titolo di [[Ordine di San Giuseppe]]; divenne un medico talmente acclamato da essere ricercato dalle più prestigiose università e accademie<ref name="Bufalini p.36"/>, tra cui l'[[Accademia toscana di scienze e lettere La Colombaria|Accademia toscana di scienze e lettere ''La Colombaria'']], quella dei [[Accademia dei Fisiocritici|Fisiocritici]] di [[Siena]], la [[Accademia medico-fisico fiorentina|Medico-fisica]] fiorentina, la Società medica di Livorno, l'[[Accademia della Valle Tiberina]], l'[[Accademia Reale di Parigi]]. All'età di 53 anni, seppur apparentemente in ottima salute, fu improvvisamente colto da una grave malattia respiratoria. A tal proposito si racconta che la mattina stessa che la malattia lo allettò, il dott. Nespoli scrisse al [[Collegio Medico fiorntino|Collegio Medico fiorentino]] per comunicare la sua volontà di istituire a proprie spese un premio di dieci zecchini da attribuire annualmente al giovane medico che si fosse distinto nella migliore diagnosi di una malattia importante<ref name="Bufalini p.36"/>.
Nei discorsi del 1825 e 1826, scritti in apertura delle sue lezioni di clinica, pubblicò i suoi studi fatti su un tipo particolare di [[flogosi]], affermando che i rossori che appaiono dopo la morte nella parte interna dei vasi sanguigni sono un segno naturale del disfarsi della vita<ref>''Maurizio Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli,Tipografia e libreria di D. battelli e Compagni, 1839'', p.18</ref>. In un altro discorso dimostrò quanto fosse valido l'utilizzo dello stetoscopio per lo scoprire eventuali patologie.
Nei discorsi di apertura delle sue lezioni degli anni 1826 e 1827 raccontò un caso di malattia da lui osservato, aprendo le strade alla moderna scienza diagnostica.
Nel marzo del 1833 Angiolo fu eletto, in seguito alla morte dell'[[archiatro]] [[Torrigiani]], un [[protomedico]], [[archiatro]] di S.A.I. e R. il Granduca di Toscana e Proposto dell'Imp. R. collegio medico, chirurgico, farmaceutico di Firenze<ref>''Maurizio Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli,Tipografia e libreria di D. battelli e Compagni, 1839'', p.36</ref>.
Il 15 giugno 1855, fu iscritto fra i cavalieri dell'Ordine del Merito<ref>''Maurizio Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli,Tipografia e libreria di D. battelli e Compagni, 1839'', p.22</ref> sotto il titolo di [[Ordine di San Giuseppe]], in seguito divenne un medico talmente acclamato da essere ricercato dalle più prestigiose univeristà e Accademie<ref>''Maurizio Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli,Tipografia e libreria di D. battelli e Compagni, 1839'', p.36</ref>, tra le quali si ricordano la [[Accademia toscana di scienze e lettere La Colombaria]], quella dei [[Accademia dei Fisiocritici]] di [[Siena]], la [[Accademia medico-fisico fiorentina|Medico-fisica]] fiorentina, la [[Società medica di Livorno]], l'Accademia della Valle Tiberina, l'Accademia reale di [[Parigi]].
All'età di 53 anni in ottima salute, fu colto all'improvviso da una grave malattia respiratoria. A tal proposito si racconta che la mattina stessa che la malattia allettò Angiolo Nespoli scrisse, al [[Collegio Medico fiorntino|Collegio Medico fiorentino]], per comunicare la sua volontà di istituire, a proprie spese, un premio annuale di dieci [[Zecchini]] da attribuire al giovane medico che avesse fatto la migliore diagnosi di una malattia importante<ref>''Maurizio Bufalini,Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli,Tipografia e libreria di D. battelli e Compagni, 1839'', p.36</ref>. Pochissimi giorni dopo morì.
 
Pochi giorni dopo, spirò.
=== Onorificenze===
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine=Ord.SanGiuseppe-CAV.png
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|luogo=Firenze, 15 giugno 1855
}}
{{Portale|biografie|medicina}}
 
==Opere principali==
*''[[Discorso tenuto come prelezione agli studi di medicina pratica per l'anno scolastico 1823]]''
*''[https://books.google.it/books?id=Ac2KsQ8hKXoC&pg=PA1&lpg=PA1&dq=ANGIOLO+NESPOLI&source=bl&ots=sbIcQEX0dx&sig=X3A3Ap_XDZyOl22vdxPPzYrcb4A&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj33qGi__DQAhUM6CYKHZSfCIcQ6AEIKTAC#v=onepage&q=ANGIOLO%20NESPOLI&f=false Discorso tenuto per l'apertura delle sue lezioni di clinica dell'anno 1825]'' [[Tipografia di Luigi Pezzati - Firenze]]''
*''[[Discorso tenuto per l'apertura delle sue lezioni di clinica dell'anno 1826]]''
*''[[Discorso tenuto per l'apertura delle sue lezioni di clinica dell'anno 1827]]''
*''[[Lettera al Collegio Medico Fiorentino dell'anno 1839]]''
 
== Note ==
*''[[Discorso tenuto come prelezione agli studi di medicina pratica per l'anno scolastico 1823]]''
<references/>
*''[https://books.google.it/books?id=Ac2KsQ8hKXoC&pg=PA1&lpg=PA1&dq=ANGIOLO+NESPOLI&source=bl&ots=sbIcQEX0dx&sig=X3A3Ap_XDZyOl22vdxPPzYrcb4A&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj33qGi__DQAhUM6CYKHZSfCIcQ6AEIKTAC#v=onepage&q=ANGIOLO%20NESPOLI&f=false Discorso tenuto per l'apertura delle sue lezioni di clinica dell'anno 1825] [[Tipografia di Luigi Pezzati - Firenze]]''
*''[[Discorso tenuto per l'apertura delle sue lezioni di clinica dell'anno 1826]]''
*''[[Discorso tenuto per l'apertura delle sue lezioni di clinica dell'anno 1827]]''
*''[[Lettera al Collegio Medico Fiorentino dell'anno 1839]]''
 
== Bibliografia ==
* [[Maurizio Bufalini]], ''[https://books.google.it/books?id=TucLPBWIprkC&printsec=frontcover&dq=discorso+in+lode+del+defunto+archiatro+Angiolo+Nespoli&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjDl86-o_jQAhXLshQKHSaWAYIQ6AEIHDAA#v=onepage&q=discorso%20in%20lode%20del%20defunto%20archiatro%20Angiolo%20Nespoli&f=false Discorso in lode del defunto Archiatro professor cavaliere Angiolo Nespoli],'' '', [[Tipografia e libreria di DV. battelliBattelli e Compagni]]'', Firenze 1839, pp.&nbsp;6–36
 
== NoteAltri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|medicina}}