Ruby Bridges: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca= 1900
|Epoca2= 2000
|Attività = attivista
|Nazionalità = statunitense
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}}
 
È stata la prima bambina afroamericana a desegregare la scuola elementare William Frantz, frequentata all'epoca solo da bianchi, in [[Louisiana]], durante la crisi di desegregazione della scuola di New Orleans nel 1960.<ref>{{Cita libro|nome=James|cognome=Anderson|nome2=Dara|cognome2=Byrne|titolo=The Unfinished Agenda of Brown v. Board of Education|url=https://www.worldcat.org/oclc/53038681|data=2004|editore=J. Wiley & Sons|p=169|OCLCoclc=53038681|ISBN=9780471649267|accesso=13 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200930102131/https://www.worldcat.org/title/unfinished-agenda-of-brown-v-board-of-education/oclc/53038681|urlmorto=no}}</ref><ref name=":0">{{Cita news|lingua=en|autore=Michelle Miller|url=https://www.cbsnews.com/news/ruby-bridges-rockwell-muse-goes-back-to-school/|titolo=Ruby Bridges, Rockwell Muse, Goes Back to School|pubblicazione=CBS News|data=12 novembre 2010|accesso=2018-04-12 aprile 2018|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170908021454/https://www.cbsnews.com/news/ruby-bridges-rockwell-muse-goes-back-to-school/|dataarchivio=8 settembre 2017}}</ref>
 
== Primi anni di vitaBiografia ==
Ruby Bridges è nata a [[Tylertown]], [[Mississippi]], da Abon e Lucille Bridges. Quando aveva quattro anni, la famiglia si trasferì a [[New Orleans]], [[Louisiana]]. Nel 1960, quando aveva sei anni, i suoi genitori risposero a una richiesta della [[National Association for the Advancement of Colored People]] (NAACP) e la offrirono come volontaria per partecipare all'integrazione del sistema scolastico di New Orleans, anche se suo padre era titubante.<ref>{{Cita libro|nome=Ruby|cognome=Bridges|titolo=Through my eyes|url=https://www.worldcat.org/oclc/40588556|data=1999|editore=Scholastic Press|p=11|OCLC=40588556|ISBN=9780590546300}}</ref>
 
=== Primi anni di vita ===
== Integrazione ==
Ruby Bridges è nata a [[Tylertown]], [[Mississippi (stato)|Mississippi]], da Abon e Lucille Bridges. Quando aveva quattro anni, la famiglia si trasferì a [[New Orleans]], [[Louisiana]]. Nel 1960, quando aveva sei anni, i suoi genitori risposero a una richiesta della [[National Association for the Advancement of Colored People]] (NAACP) e la offrirono come volontaria per partecipare all'integrazione del sistema scolastico di New Orleans, anche se suo padre era titubante.<ref>{{Cita libro|nome=Ruby|cognome=Bridges|titolo=Through my eyes|url=https://www.worldcat.org/oclc/40588556|data=1999|editore=Scholastic Press|p=11|OCLCoclc=40588556|ISBN=9780590546300|accesso=13 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200930102139/https://www.worldcat.org/title/through-my-eyes/oclc/40588556|urlmorto=no}}</ref>
All'inizio del 1960, Ruby è stata una dei sei bambini neri di New Orleans a superare il test che stabiliva se potevano frequentare la scuola bianca William Frantz Elementary. Due dei sei decisero di rimanere alla loro vecchia scuola, Ruby andò a scuola da sola, e tre bambini furono trasferiti al McDonogh No. 19 e divennero noti come i Tre McDonogh. Ruby e sua madre furono scortate a scuola da ben quattro [[United States Marshals Service|marshall federali]] durante l'intero primo anno di scuola.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.womenshistory.org/education-resources/biographies/ruby-bridges|titolo=Ruby Bridges|autore=Debra Michals|sito=National Women's History Museum|editore=National Women's History Museum|lingua=en|accesso=2018-04-12|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180410214550/https://www.womenshistory.org/education-resources/biographies/ruby-bridges|dataarchivio=10 aprile 2018}}</ref>
 
[[File:William_Franz_Elemetary_School_NOLA_Pauline_Galvez_2.JPG|sinistra|miniatura|322x322px|Edificio della scuola elementare William Frantz nel 2010]]
=== Integrazione ===
[[File:William_Franz_Elemetary_School_NOLA_Pauline_Galvez_2.JPG|sinistra|thumb|upright=1.5|Edificio della scuola elementare William Frantz nel 2010]]All'inizio del 1960, Ruby è stata una dei sei bambini neri di New Orleans a superare il test che stabiliva se potevano frequentare la scuola bianca William Frantz Elementary. Due dei sei decisero di rimanere alla loro vecchia scuola, Ruby andò a scuola da sola, e tre bambini furono trasferiti al McDonogh No. 19 e divennero noti come i Tre McDonogh. Ruby e sua madre furono scortate a scuola da ben quattro [[United States Marshals Service|marshall federali]] durante l'intero primo anno di scuola.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.womenshistory.org/education-resources/biographies/ruby-bridges|titolo=Ruby Bridges|autore=Debra Michals|sito=National Women's History Museum|editore=National Women's History Museum|lingua=en|accesso=2018-04-12 aprile 2018|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180410214550/https://www.womenshistory.org/education-resources/biographies/ruby-bridges|dataarchivio=10 aprile 2018}}</ref>
 
Il padre di Ruby era inizialmente riluttante, mentre la madre sentiva la necessità non solo di dare alla figlia una migliore educazione, ma di "fare questo passo avanti... per tutti i bambini afro-americani". La donna convinse infine il marito a lasciarla andare alla scuola.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ruby Bridges Hall|anno=2000|mese=marzo|titolo=The Education of Ruby Nell|rivista=Guideposts|pp=3-4}}</ref>
 
La sentenza del giudice J. Skelly Wright per il primo giorno delle scuole integrate a New Orleans, il 14 novembre 1960, fu commemorata da [[Norman Rockwell]] nel dipinto ''The Problem We All Live With'' (pubblicato su ''[[Look (periodico)|Look]]'' il 14 gennaio 1964). Come descrive Ruby stessa: "Salendo ho potuto vedere la folla, ma vivendo a New Orleans, in realtà ho pensato che fosse [[Carnevale di New Orleans|Mardi Gras]]. C'era una grande folla di persone al di fuori della scuola. Stavano lanciando cose e gridando, e questo tipo di cose succede a New Orleans al Mardi Gras". L'ex vice Marshall degli Stati Uniti Charles Burks ha poi ricordato: "Ha dimostrato molto coraggio. Non ha mai pianto né piagnucolato. Ha marciato come un piccolo soldato, siamo tutti molto orgogliosi di lei".<ref>{{Cita web|url=https://myhero.com/rubybridges|titolo=Ruby Bridges|autore=Susannah Abbey|sito=The My Hero Project|accesso=2018-04-13 aprile 2018|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180307150955/https://myhero.com/rubybridges|dataarchivio=7 marzo 2018}}</ref>
 
Non appena Ruby èfu entrataammessa nella scuola, i genitori bianchi hanno portato viaritirarono i propri figli e tutti gli insegnanti si sono rifiutatirifiutarono di insegnarelavorare mentrefinché un bambino di colore erafosse stato iscritto. Solo una persona accettò di insegnare a Ruby: [[Barbara Henry]], di [[Boston]], [[Massachusetts]], che. perPer oltre un anno, Barbara Henry le insegnò daad una classe composta dalla sola, Ruby Bridges "come se stesse insegnando a un'intera classe".
 
[[File:US_Marshals_with_Young_Ruby_Bridges_on_School_Steps.jpg|miniaturathumb|290x290pxupright=1.3|I Marshals[[United degliStates StatiMarshals UnitiService|Marshals]] hannoche scortatoscortavano Bridges da e per la scuola.]]
 
QuelIl primo giorno, Ruby e i suoi accompagnatori adulti trascorsero l'intera giornata nell'ufficio del preside, e il caos delladelle scuolaproteste impedì loro di andare in classe fino al secondo giorno. Il secondo giorno, tuttavia, uno studente bianco ha rottoruppe il boicottaggio ed èentrò entrato nellaa scuola:. Si trattava di un pastore metodista di 34 anni, Lloyd Anderson Foreman, che ha accompagnato sua figlia Pam di 5 anni attraverso la folla arrabbiata, dicendo: "Voglio semplicemente il privilegio di portare mia figlia a scuola". Pochi giorni dopo, altri genitori bianchi hanno iniziato a portare i loro figli, e le proteste hanno cominciato a calmarsi.<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|nome=Ellen|cognome=Blue|titolo=St. Mark's and the Social Gospel: Methodist Women and Civil Rights in New Orleans, 1895–1965|url=https://www.worldcat.org/oclc/878111630|editore=Univ Tennessee Press|pp=161-162|OCLCoclc=878111630|ISBN=9781621901075|accesso=13 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200930102141/https://www.worldcat.org/title/st-marks-and-the-social-gospel-methodist-women-and-civil-rights-in-new-orleans-1895-1965/oclc/878111630|urlmorto=no}}</ref> Ogni mattina, mentre Ruby andava a scuola, una donna minacciava di avvelenarla.<ref>{{Cita web|url=http://www.pbs.org/wnet/aaworld/history/spotlight_september3.html|titolo=Estratti da Through My Eyes|autore=Ruby Bridges|sito=African American World for Kids|editore=PBS|data=2007-05-27 maggio 2007|accesso=2018-04-13 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070527190805/http://www.pbs.org/wnet/aaworld/history/spotlight_september3.html|dataarchivio=1º ottobre 2003}}</ref> Per questo motivo, i marshallMarshall statunitensi inviati dal [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente]] [[Dwight D. Eisenhower|Eisenhower]], che ne supervisionavano la sicurezza dei Bridges, hanno fatto mangiarepermesso a Ruby di mangiare solo il cibo che portava da casa.
 
Lo [[Neuropsichiatria infantile|psichiatra infantile]] Robert Coles si offrì volontariamente di fornire consulenza a Ruby durante il suo primo anno alla Frantz. Si incontrarono settimanalmente nella casa di Ruby e più tardi scrisse un libro per bambini, ''The Story of Ruby Bridges'', per far conoscere la storia di Ruby.
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La famiglia di Ruby soffrì per la decisione di mandarla alla William Frantz Elementary: suo padre perse il lavoro, il negozio di alimentari in cui la famiglia aveva sempre fatto la spesa non permetteva più loro di fare acquisti e i nonni, che erano [[Mezzadria|mezzadri]] in Mississippi, furono espropriati della loro terra. Ruby aveva notato che molti altri nella comunità, sia bianchi che neri, mostravano sostegno in vari modi: alcune famiglie bianche continuavano a mandare i loro figli alla Frantz nonostante le proteste, un vicino di casa aveva fornito a suo padre un nuovo lavoro e le baby-sitter del posto consideravano lei e i familiari come protettori, al punto da camminare dietro l'auto dei marescialli federali durante i viaggi a scuola.
 
=== Vita adulta ===
[[File:Ruby_Bridges_(16264182739).jpg|miniaturathumb|317x317pxupright=1.4|Ruby Bridges parla al Texas A&M University-Commerce nel febbraio 2015]]
 
Ruby Bridges, divenuta '''Ruby Bridges Hall''' dopo il matrimonio, vive ancora a New Orleans con suo marito, Malcolm Hall, e i loro quattro figli.<ref>{{Cita web|url=http://www.cbn.com/special/BlackHistory/UnderGod_RubyBridges.aspx|titolo=In a Class of Only One: Ruby Bridges|autore=Toby Mac, Michael Tait|sito=Black History|editore=CBN|accesso=2018-04-13|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171204114627/http://www.cbn.com/special/BlackHistory/UnderGod_RubyBridges.aspx|dataarchivio=4 dicembre 2017}}</ref> Dopo la fine degli studi in un liceo desegregato, ha lavorato come agente di viaggio per 15 anni e in seguito è diventata madre a tempo pieno.<ref name=":1" /> Attualmente è presidente della Fondazione Ruby Bridges, che ha fondato nel 1999 per promuovere "i valori della tolleranza, del rispetto e dell'apprezzamento di tutte le differenze". Descrivendo la missione del gruppo, afferma, "il razzismo è una malattia degli adulti e dobbiamo smettere di usare i nostri figli per diffonderla".<ref>{{Cita news|url=http://www.rubybridges.org/home.htm|titolo=The Ruby Bridges Foundation|pubblicazione=rubybridges.org|data=2007-09-29|accesso=2018-04-13|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929012417/http://www.rubybridges.org/home.htm|dataarchivio=29 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref>
 
Ruby Bridges Hall è il soggetto della canzone di [[Lori McKenna]] ''Ruby's Shoes''. La sua lotta infantile alla William Frantz Elementary School è stata rappresentata nel film ''Ruby Bridges'' del 1998. La Bridges è stata interpretata dall'attrice Chaz Monet, e il film includeva anche [[Lela Rochon]] come madre di Ruby, Lucille "Lucy" Bridges; [[Michael Beach]] come il padre di Ruby, Abon Bridges; [[Penelope Ann Miller]] come insegnante di Ruby, la signora [[Barbara Henry]]; e [[Kevin Pollak]] come il dottor Robert Coles.
 
L'8 gennaio 2001, ha ricevuto la Presidential Citizens Medal dal presidente [[Bill Clinton]].<ref>{{Cita web|url=https://clintonwhitehouse5.archives.gov/WH/new/html/Mon_Jan_8_141714_2001.html|titolo=President Clinton Awards the Presidential Citizens Medals|sito=clintonwhitehouse5.archives.gov|editore=The White House|accesso=2018-04-13|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170828012148/https://clintonwhitehouse5.archives.gov/WH/new/html/Mon_Jan_8_141714_2001.html|dataarchivio=28 agosto 2017}}</ref>
 
Come centinaia di migliaia di persone nell'area di New Orleans, la Bridges ha perso la sua casa (a Eastern New Orleans) a causa delle catastrofiche inondazioni causate dal fallimento del sistema di sbarramento durante l'[[uragano Katrina]] nel 2005.
 
Nell'ottobre 2006, l'Alameda Unified School District in California ha dedicato una nuova scuola elementare a Ruby Bridges, e ha emesso un annuncio in suo onore, e nel novembre dello stesso anno è stata onorata nel Concerto contro l'odio della [[Anti-Defamation League|Lega Antidiffamazione]]. Nel 2007, il [[Museo dei bambini di Indianapolis]] ha inaugurato una nuova mostra che documenta la sua vita, insieme a quella di [[Anna Frank]] e di [[Ryan White]].
 
Ruby Bridges, divenuta '''Ruby Bridges Hall''' dopo il matrimonio, vive ancora a New Orleans con suo marito, Malcolm Hall, e i loro quattro figli.<ref>{{Cita web|url=http://www.cbn.com/special/BlackHistory/UnderGod_RubyBridges.aspx|titolo=In a Class of Only One: Ruby Bridges|autore=Toby Mac, Michael Tait|sito=Black History|editore=CBN|accesso=2018-04-13 aprile 2018|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171204114627/http://www.cbn.com/special/BlackHistory/UnderGod_RubyBridges.aspx|dataarchivio=4 dicembre 2017}}</ref> Dopo la fine degli studi in un liceo desegregato, ha lavorato come agente di viaggio per 15 anni e in seguito è diventata madre a tempo pieno.<ref name=":1" /> Attualmente è presidente della Fondazione Ruby Bridges, che ha fondato nel 1999 per promuovere "i valori della tolleranza, del rispetto e dell'apprezzamento di tutte le differenze". Descrivendo la missione del gruppo, afferma, "il razzismo è una malattia degli adulti e dobbiamo smettere di usare i nostri figli per diffonderla".<ref>{{Cita news|url=http://www.rubybridges.org/home.htm|titolo=The Ruby Bridges Foundation|pubblicazione=rubybridges.org|data=2007-09-29 settembre 2007|accesso=13 aprile 2018-04-13|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929012417/http://www.rubybridges.org/home.htm|dataarchivio=29 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref>
Nel 2010, ha avuto una reunion per il 50º anno alla Frantz Elementary con Pam Foreman Testroet, che all'età di cinque anni era stata la prima bambina bianca a rompere il boicottaggio seguito alla frequentazione di Bridges in quella scuola.<ref name=":0" />
 
Ruby Bridges Hall è il soggetto della canzone di [[Lori McKenna]] ''Ruby's Shoes''. La sua lotta infantile alla William Frantz Elementary School è stata rappresentata nel film ''Ruby Bridges'' del 1998. La Bridges è stata interpretata dall'attrice Chaz Monet, e il film includeva anche [[Lela Rochon]] come madre di Ruby, Lucille "Lucy" Bridges; [[Michael Beach]] come il padre di Ruby, Abon Bridges; [[Penelope Ann Miller]] come insegnante di Ruby, la signora [[Barbara Henry]]; e [[Kevin Pollak]] come il dottor Robert Coles. L'8 gennaio 2001, ha ricevuto la Presidential Citizens Medal dal presidente [[Bill Clinton]].<ref>{{Cita web|url=https://clintonwhitehouse5.archives.gov/WH/new/html/Mon_Jan_8_141714_2001.html|titolo=President Clinton Awards the Presidential Citizens Medals|sito=clintonwhitehouse5.archives.gov|editore=The White House|accesso=13 aprile 2018|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170828012148/https://clintonwhitehouse5.archives.gov/WH/new/html/Mon_Jan_8_141714_2001.html}}</ref> Come centinaia di migliaia di persone nell'area di New Orleans, la Bridges ha perso la sua casa (a Eastern New Orleans) a causa delle catastrofiche inondazioni causate dal fallimento del sistema di sbarramento durante l'[[uragano Katrina]] nel 2005.
Il 15 luglio 2011, la Bridges ha incontrato il presidente [[Barack Obama]] alla Casa Bianca, e durante la visione del suo dipinto fatto da Norman Rockwell in mostra le ha detto: "Penso che sia lecito affermare che se non fosse stato per voi ragazzi, forse non sarei stato qui e non ci staremmo guardando insieme".<ref>{{YouTube|autore=The Obama White House|BCsJ-24MdZc|Ruby Bridges visits with the President and her portrait}}</ref>
 
Nell'ottobre 2006, l'Alameda Unified School District in California ha dedicato una nuova scuola elementare a Ruby Bridges, e ha emesso un annuncio in suo onore, e nel novembre dello stesso anno è stata onorata nel Concerto contro l'odio della [[Anti-Defamation League|Lega Antidiffamazione]]. Nel 2007, il [[Museo dei bambini di Indianapolis]] ha inaugurato una nuova mostra che documenta la sua vita, insieme a quella di [[Anna Frank]] e di [[Ryan White]]. Nel 2010, ha avuto una reunion per il 50º anno alla Frantz Elementary con Pam Foreman Testroet, che all'età di cinque anni era stata la prima bambina bianca a rompere il boicottaggio seguito alla frequentazione di Bridges in quella scuola.<ref name=":0" />
Il 19 maggio 2012, la Bridges Hall ha ricevuto una [[laurea honoris causa]] dalla [[Università Tulane]] alla cerimonia di laurea annuale presso il [[Mercedes-Benz Superdome|Superdome]].
 
Il 15 luglio 2011 la Bridges ha incontrato il presidente [[Barack Obama]] alla Casa Bianca, e durante la visione del suo dipinto fatto da Norman Rockwell in mostra le ha detto: "Penso che sia lecito affermare che se non fosse stato per voi ragazzi, forse non sarei stato qui e non ci staremmo guardando insieme".<ref>{{YouTube|autore=The Obama White House|BCsJ-24MdZc|Ruby Bridges visits with the President and her portrait}}</ref> Il 19 maggio 2012 ha ricevuto una [[laurea honoris causa]] dalla [[Università Tulane]] alla cerimonia di laurea annuale presso il [[Mercedes-Benz Superdome|Superdome]]. Nel 2014, una statua di Ruby Bridges è stata inaugurata nel cortile della Scuola Elementare William Frantz.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=Danielle Dreilinger|url=http://www.nola.com/education/index.ssf/2014/11/new_ruby_bridges_statue_inspir.html|titolo=New Ruby Bridges statue inspires students, community|pubblicazione=NOLA.com|editore=The Times-Picayune|data=14 novembre 2014|accesso=2018-04-13 aprile 2018|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180414172300/http://www.nola.com/education/index.ssf/2014/11/new_ruby_bridges_statue_inspir.html|dataarchivio=14 aprile 2018}}</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|nome=Ruby|cognome=Bridges|titolo=Through My Eyes|url=https://www.worldcat.org/oclc/40588556|data=1999|editore=Scholastic Press|p=|OCLCoclc=40588556|ISBN=0590189239}}
* {{Cita libro|nome=Robert|cognome=Coles|titolo=The Story of Ruby Bridges|url=https://www.worldcat.org/oclc/26858252|data=1995|editore=Scholastic|OCLCoclc=26858252|ISBN=0590572814}}
* {{Cita libro|nome=John|cognome=Steinbeck|titolo=Travels with Charley: In Search of America|url=https://www.worldcat.org/oclc/716834983|data=1977|editore=The Viking Press|OCLCoclc=716834983|ISBN=0670725080}}
* {{Cita libro|nome=James|cognome=Anderson|nome2=Dara|cognome2=Byrne|titolo=The Unfinished Agenda of Brown v. Board of Education|url=https://www.worldcat.org/oclc/53038681|data=2004|editore=J. Wiley & Sons|OCLCoclc=53038681|ISBN=0471649260}}
 
== Voci correlate ==
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{{Portale|biografie|storia}}
 
[[Categoria:AfroamericaniAttivisti afroamericani]]
[[Categoria:Personalità impegnateAttivisti contro il razzismo]]