Consanguineus lethi sopor: differenze tra le versioni
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{{S|lingua latina}}
[[File:Hypnos Thanatos BM Vase D56.jpg|thumb|[[Ipno
'''''Consanguineus lethi sopor''''' è una [[locuzioni latine|locuzione
== Riferimenti ==
L'espressione, in una forma simile, la si trova in [[Omero]], che nel
L'espressione, in una forma simile, viene utilizzata da [[Omero]] nel XIV libro dell'[[Iliade]], quando definisce Ipno (sonno) e [[Tanato]] (morte) come gemelli (da qui la celebre locuzione latina) e descrive come furono mandati da [[Zeus]] su richiesta di [[Apollo]], per recuperare il corpo di [[Sarpedonte (figlio di Laodamia)|Sarpedonte]], ucciso da [[Patroclo]], al fine di portarlo in [[Licia (regione storica)|Licia]] e tributargli gli onori funebri del caso:<ref>[[Omero]], [[s:Iliade/Libro XVI|Iliade vv. 453-458 e 681-683]]</ref>
L'accostamento si ritrova sia nell'''[[Eneide]]'' sia in [[Sant'Agostino d'Ippona|sant'Agostino]]; quest'ultimo ne fa uso nel libro IV ''De anima et eius origine'' e nella lettera 140 ''De gratia novi testamenti liber''.▼
{{Citazione|Dall’alma il corpo, al dolce Sonno imponi<br />
Ed alla Morte, che alla licia gente<br />
Il portino. I fratelli ivi e gli amici<br />
L’onoreranno di funereo rito<br />
E di tomba e di cippo, alle defunte<br />
Anime forti onor supremo e caro.<br />
[...]<br />
D’immortal veste avvolgi: indi alla Morte<br />
Ed al Sonno gemelli fa precetto<br />
Che all’opime di Licia alme contrade|[[Omero]], [[s:Iliade/Libro XVI|Iliade vv. 453-458 e 681-683]]}}
▲L'accostamento si ritrova sia nell'''[[Eneide]]''<ref name=":0" /> sia in [[Sant'Agostino d'Ippona|sant'Agostino]]; quest'ultimo ne fa uso nel libro IV ''De anima et eius origine'',
== Note ==
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* [[Locuzioni latine]]
{{Portale|antica Grecia|lingua latina|mitologia greca}}
[[Categoria:Frasi latine]]
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