Biblo: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Jbeil (Byblos)
|Nome ufficiale = <span{{Lingue|ar}} style="font-size: 120%;">جبيل</span>
|Panorama = Byblos Libanon 2003.JPG
|Didascalia =
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|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Latitudine decimale = 34.123611
|Longitudine decimale = 35.651111
|Latitudine gradi =
|Latitudine minuti =
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|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue = Arabo, francese, inglese
|Codice postale =
|Prefisso =
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|Didascalia mappa =
|Sito =
}}{{Sito archeologico
}}
{{Sito archeologico
|Nome = Byblos
|Immagine = ByblosCrusaderCastle2.jpg
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|linkMappa =
}}
'''Biblo''' ({{Fenicio|testo=𐤂𐤁𐤋|traslitterazione=Gbl|vocalizzazione=Gebal|vocalizzazione2=Gubal}};<ref name=":3">{{Cita|DCPP|p. 82}}.</ref> {{Ebraico|גְּבַל|vocalizzazione=|Vocalizzazione=G{{apici e pedici|p=e}}bal}};<ref name=":3" /> {{Accadico|Testo=𒁺𒆷|Traslitterazione=Gubla|Testo2=𒁺𒁄|Traslitterazione2=Gubal}};<ref name=":3" /> in [[Lingua egizia|egizio]] ''Kbn'' o ''Kpn'';<ref name=":3" /> {{lang-grc|Bύβλος|Búblos}};<ref name=":3" /> {{Arabo|جبيل|Ǧubail}}<ref name=":3" />), odierna '''Jbeil''', è una città del [[governatorato di Kisrawān-Jubayl]] in [[Libano]], circa {{M|37|u=km}} a nord di [[Beirut]].<ref name=":3" /> Città [[Fenici|fenicia]], le più antiche testimonianze archeologiche restituite dall'area [[fenicia]] provengono da questa città.
'''Biblo''' (in [[Lingua fenicia|fenicio]] {{simbolo|Phoenician_lamedh.svg|12}}{{simbolo|Phoenician_beth.svg|12}}{{simbolo|Phoenician gimel.svg|12}}{{Apice aiuto|Alfabeto fenicio}}; ''{{unicode|Gbl}}''; in [[Lingua accadica|akkadû]] ''{{unicode|Gublu}}''; in [[Lingua egizia|egizio]] ''Kpny''<ref>{{Cita libro| nome = Alan | cognome = Gardiner | wkautore = Alan Gardiner | titolo = [[Egyptian Grammar|Egyptian Grammar. Being an Introduction to the Study of Hieroglyphs]] |anno = {{chiarire||manca l'anno}} |editore = |città = |p = 501}}</ref>; {{lang-grc|Βύβλος|Byblos}}), oggi chiamata '''Jbeil''' ({{Arabo| جبيل|Jubayl}}) è un'antica città [[Canaan|cananea]] sulla costa del [[Libano]], a circa 37&nbsp;km a nord di [[Beirut]].
 
È stata dichiarata dall'[[UNESCO]] [[patrimonio mondiale dell'umanità]].
Le più antiche testimonianze archeologiche restituite dall'area [[fenicia]] provengono proprio da questa città.
 
== Geografia ==
È stata dichiarata dall'[[UNESCO]] [[patrimonio mondiale dell'umanità]].
Biblo occupa una superficie di 5 [[Ettaro|ettari]] e si trova su un promontorio sul mare delimitato a nord e a sud da due corsi d'acqua; a est è delimitata da banchi di [[Calcare|roccia calcarea]] in leggero pendio verso il mare.<ref name=":1">{{Cita|Ciasca, Moscati|p. 170}}.</ref> Nel centro della città nasce una sorgente d'acqua.<ref name=":1" />
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Biblo}}
Le prime tracce d'insediamento risalgono al [[calcolitico|periodo calcolitico]] (circa al [[V millennio a.C.]]), ma solo a partire dal [[III millennio a.C.]] diviene teatro di una grande "[[rivoluzione urbana]]": sorgono santuari, edifici pubblici, abitazioni, in un complesso a cui può attribuirsi la qualifica di città. Biblo divenne, nel III millennio, un insediamento urbano molto sviluppato.
Le prime tracce d'insediamento risalgono al [[Neolitico]] (al [[VIII millennio a.C.|7000 a.C.]]±80) secondo le analisi al [[Carbonio-14|radiocarbonio]].<ref name=":1" /> Attorno al [[V millennio a.C.|4500 a.C.]] la città era un villaggio di pescatori.<ref name=":3" />
La città si sviluppò, in seguito, quando intraprese intensi scambi commerciali con l'[[Egitto]] a cui forniva soprattutto legno di [[cedrus libani|cedro del Libano]] impiegato in [[Egitto]] sia in campo architettonico-edilizio (colonne) sia nel campo delle costruzioni navali.
 
=== Età del Bronzo ===
Verso l'inizio del [[III millennio a.C.]], nel [[Età del bronzo|Bronzo Antico]], dopo essere diventato un centro di commercio per le sue relazioni con l'[[Antico Egitto|Egitto]], la [[Mesopotamia]] e il [[civiltà egea|mondo egeo]],<ref name=":3" /> si ha l'[[urbanizzazione]] del sito, in concomitanza con altre città della [[Palestina]] e della [[Siria (regione storica)|Siria]].<ref name=":2">{{Cita|Ciasca, Moscati|p. 172}}.</ref> Testi risalenti a quest'epoca, provenienti da [[Ebla]], [[Antico Egitto|Egitto]] e [[Sumer]], menzionano il sito.<ref name=":3" />
 
Almeno dal [[XXVIII secolo a.C.|2700 a.C.]] la città intratteneva rapporti commerciali con l'Egitto.<ref name=":2" /> Nella città fu trovato un frammento di vaso di [[alabastro]] con il nome del faraone [[Khasekhemui|Khasekhemuy]], ultimo faraone della [[II dinastia egizia|II dinastia]].<ref name=":1" /> A questo periodo risalgono il tempio di Baalat di Biblo e il tempio degli obelischi.<ref name=":2" />
 
Nel [[XXIV secolo a.C.|2300 a.C.]]-[[XXIII secolo a.C.|2200 a.C.]] la città fu distrutta insieme ad altre città della Fenicia e della Palestina dall'invasione [[Amorrei|amorrea]].<ref name=":2" /> La città si riprese solamente attorno al [[Bronzo medio]] e [[Bronzo tardo|tardo]] per intraprendere intensi scambi commerciali con l'Egitto, a cui forniva soprattutto legno di [[cedrus libani|cedro del Libano]], pini, cipressi e resina.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Giovanna Chiera|titolo=I Fenici|anno=1988|editore=Club del libro Fratelli Melita|città=La Spezia|p=19}}</ref>
 
Nelle [[lettere di Amarna]] è menzionato il re di Biblo, trattato con il titolo di ''principe'', [[Rib-Adda]], che si lamenta delle pressioni del re di Amurru e che dice di aver perso Batruna, Anfe e Shekke.
 
Nel [[XIII secolo a.C.|1200 a.C.]] durante l'arrivo dei Popoli del mare la città era fuori dall'attuale centro e non è stato trovato resto di accampamenti filistei.<ref name=":2" />
 
=== Età del Ferro ===
Dall'[[XI secolo a.C.]] Biblo conserva la sua preminenza internazionale.<ref name=":3" /> Rappresenta la meta del viaggio di Wenamon, che va da [[Zakarbaal]], re della città, nel [[Il viaggio di Unamon|Racconto di Wenamon]].<ref name=":3" />
 
In questo periodo Biblo paga un tributo a [[Tiglatpileser I|Tiglat-Pileser I]], [[Lista reale assira|re d'Assiria]].<ref name=":3" /> Contemporaneamente è attestata la [[Alfabeto fenicio|scrittura fenicia]].<ref name=":3" /> Nel [[866 a.C.]] Biblo paga un tributo ad [[Assurnasirpal II]], [[Lista reale assira|re d'Assiria]], e nel [[838 a.C.]] a [[Salmanassar III]].<ref name=":3" />
 
Nel [[737 a.C.]] e nel [[729 a.C.|729]]-[[728 a.C.]], [[Shipitbaal II]] è menzionato tra i tributari di [[Tiglatpileser III|Tiglat-Pileser III]], re d'Assiria; nel [[701 a.C.]] [[Urimilk]] è menzionato tra quelli di [[Sennacherib]].<ref name=":3" /> Nel [[670 a.C.]] [[Milkiasap]] è menzionato tra i vassalli di [[Esarhaddon]], poi tra quelli di [[Assurbanipal]].<ref>{{Cita|DCPP|p. 82, 83}}.</ref>
 
Il periodo tra il [[650 a.C.|650]] e il [[500 a.C.]] non è documentato né da documenti scritti né da ritrovamenti archeologici.<ref>{{Cita|DCPP|p. 83}}.</ref>
 
All'[[Impero Persiano|età persiana]] risalgono i resti di una fortezza.
 
Durante il periodo persiano la città ritorna all'antico splendore e con [[Yehomilk|Yehaumilk]] vengono restaurati i templi della città.<ref name=":2" />
Il legame con l'Egitto si fece più stretto nel [[II millennio a.C.]] quando, per lunghi periodi, fu sottoposta al diretto controllo dell'[[Impero Egizio]], come si può rilevare dalla corrispondenza diplomatica tra il sovrano di Biblo, [[Rid-Adda]], e i sovrani egizi [[Amenofi III]] ed [[Akhenaton]].
 
=== Era greco-romana ===
Passata, in seguito, sotto il controllo [[Assiria|assiro]], Biblo finì per decadere nel corso del [[I millennio a.C.]], riducendosi al rango di insediamento locale.
 
=== Signoria di Gibelletto ===
{{vedi anche|Signoria di Gibelletto}}
 
Con il nome di ''Gubayl'' (Gibello, o Gibelletto, nella traslitterazione in [[lingua italiana]]) fu a lungo una delle [[colonie genovesi]] al tempo della [[Repubblica di Genova]]. Fu per circa due secoli, dal 1104 al 1302 (salvo alcuni anni successivi alla riconquista di [[Saladino]] nel [[1187]]) [[feudo]] della famiglia degli [[Embriaci]] di [[Genova]]. Fu abbandonata alla fine del XIII secolo, quando furono sconfitti da [[Boemondo VII di Tripoli]], ed infine spinti via dall'avanzata dei musulmani.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=[[Edward Lipiński (orientalista)|Edward Lipiński]]|titolo=Dictionnaire de la Civilisation Phénicienne et Punique|url=https://archive.org/details/dictionnairedela0000unse_j3e2|anno=1992|editore=Brepols|lingua=francese|cid=DCPP|ISBN=2-503-50033-1}}
* Nina Jidéjian, ''Byblos through the ages'', Dar al-Machreq, Beyrouth, 1968
* {{Cita libro|autore-capitolo=Antonia Ciasca|curatore=[[Sabatino Moscati]]|titolo=i Fenici|anno=1997|editore=Bompiani|città=Milano|capitolo=Fenicia|cid=Ciasca, Moscati}}
* [[Jean-Pierre Thiollet]], ''Je m'appelle Byblos'', H & D, Parigi, 2005 ISBN 2 914 266 04 9
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=Biblo}}
 
== Collegamenti esterni ==
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|[[File:ByblosStJohnBaptisChurch.jpg|thumb|left|<div align="center">La chiesa crociata di San Giovanni (ﻤﺎﺭ ﻴﻭﺤﻨﺎ ﻤﺭﻗﺱ).</div>]]
|[[File:Byblos2.jpg|thumb|left|Il porto]]
|}
 
{{Fenicia}}
{{Città e colonie fenicie}}
{{Patrimoni Unesco|Libano}}
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[[Categoria:Biblo| ]]
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[[Categoria:Patrimoni dell'umanità del Libano]]