Intef: differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Intef
|titolo = [[Nomarca|Principe]] di [[Tebe (Egitto)|Tebe]]
|immagine = Cairo, Egyptian Museum, Antiquities, photo 15 of 97 - Archivio fotografico Museo Egizio, Turin Album3 014 crop.jpg
|legenda = Stele funeraria di Intef (Cairo CG 20009). Intef è la figura seduta, al centro.<ref name="petrie">[[Flinders Petrie]]: ''A History of Egypt - vol 1 - From the Earliest Times to the XVIth Dynasty'' (1897), [https://archive.org/details/ahistoryegyptfr00petrgoog disponibile online], p. 126, f. 77</ref>
|in carica =
|incoronazione =
|nome completo =
|altrititoli =
|data di nascita = [[floruit|fl]]. c. 2140 a.C.
|data di morte =
|luogo di
|predecessore = n.d.
|successore = [[Mentuhotep I]]
|figli = Mentuhotep I?▼
▲|figli = Mentuhotep I
|dinastia = [[XI dinastia egizia]]
|
|madre = Iku(i)<ref name="beckerath"/>
}}
{{Bio
|Nome = Intef
|Cognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|Floruit = circa 2140 a.C.
|Attività = sovrano▼
|Epoca = -2100
|Categorie = no▼
|Nazionalità = egizio
▲|Categorie = no
|FineIncipit = il cui nome è spesso accompagnato da epiteti quale '''il Vecchio''', '''il Grande''' (= ''Intef-Aa'') oppure '''nato da Iku''', è stato un [[nomarca]] di [[Tebe (Egitto)|Tebe]] durante il [[Primo periodo intermedio]] dell'[[antico Egitto]], intorno al 2140 a.C.; in tempi successivi venne considerato come una figura fondatrice dell'[[XI dinastia egizia]], la quale riuscì a riunificare l'Egitto<ref name="encyclo">Darrell D. Baker: ''The Encyclopedia of the Pharaohs: Volume I - Predynastic to the Twentieth Dynasty 3300–1069 BC'', Stacey International, {{ISBN|978-1-905299-37-9}}, 2008, p. 141-142</ref>
}}
==Biografia==
{{hiero|Intef|<hiero>W25-n:t:f</hiero>|align=left|era=1ip}}
Intef non fu un [[faraone]] ma un governatore con base a Tebe, ed era almeno formalmente al servizio di un re della [[VIII dinastia egizia|VIII dinastia]] [[Menfi (Egitto)|menfita]],<ref name="beckerath"/> oppure di un re di [[Eracleopoli]] appartenente alla [[IX dinastia egizia|IX]] o [[X dinastia egizia|X dinastia]].<ref name="encyclo"/> Intef avrebbe esercitato il suo potere verso sud fino ad [[Assuan]], e verso nord non oltre a [[Copto (Egitto)|Copto]], che era invece governata da un'altra famiglia di nomarchi locali.<ref name="encyclo"/>
Dopo la sua morte, Intef venne considerato come un capostipite della XI dinastia. Ad esempio, il suo nome appare (posizione 13) nella [[Sala degli antenati di Thutmose III|Sala degli Antenati]], costruita oltre 600 anni dopo da [[Thutmose III]] per onorare i suoi regali antenati. In essa, a Intef non viene attribuito il tradizionale [[cartiglio]] riservato ai re, ma gli vengono associati i titoli di ''iry-pat haty-a'', comunemente tradotti come "Principe ereditario e Governatore".<ref name="encyclo"/><br/>
Intef è con molta probabilità da identificare con il personaggio a cui re [[Sesostri I]] della [[XII dinastia]] dedicò una statua in postura da [[scriba]] (Cairo CG 42005), la cui iscrizione recita: ''"Realizzata dal Re dell'Alto e Basso Egitto Kheperkara come monumento per suo padre, il principe Intef il Grande [...] nato da Iku"''.<ref name="encyclo"/>
Intef fu anche oggetto di un culto privato, come dimostra la stele di un ufficiale di nome Maati che fu coevo del re [[Mentuhotep II]]. Sulla stele, probabilmente proveniente da [[el-Tarif]] ed ora al [[Metropolitan Museum of Art]] di New York (inv. 14.2.7), Maati chiede che siano rivolte preghiere a "Intef il Grande, il figlio di Iku".<ref name="encyclo"/><ref>[http://www.metmuseum.org/art/collection/search/544005 La stele di Maati al Metropolitan Museum of Art]</ref><br/>
È possibile che Intef venga menzionato anche su di una stele frammentaria proveniente da [[Dendera]], i cui due pezzi principali si trovano oggi a [[Strasburgo]] (inv. 345) ed al [[Museo Archeologico Nazionale di Firenze]] (inv. 7595), e sulla quale ad Intef viene attribuito anche il titolo di "Grande Principe delle terre meridionali".<ref>{{cita libro|autore=Henry Fischer |anno=1996|titolo=Varia nova|url=https://archive.org/details/varianova0000fisc |città=New York |editore=Metropolitan Museum of Art|pagine=83–88}}</ref><ref>{{cita libro |autore=Alessandro Roccati|anno=2000|capitolo=Una stela di Firenze recentemente ricomposta|curatore=Simona Russo |titolo=Atti del V Convegno Nazionale di Egittologia e Papirologia. Firenze, 10-12 dicembre 1999|città=Firenze |editore=Istituto Papirologico "G. Vitelli"|pp=213-215}}</ref> L'attribuzione di tale stele ad Intef il Vecchio è comunque ancora oggetto di discussione.<ref name="encyclo"/>
Considerata l'importanza di Intef agli occhi dei posteri, [[Alan Gardiner]] ha suggerito che l'illustre nomarca potesse essere menzionato persino nel [[Canone Reale]] (colonna 5 riga 12). L'attribuzione rimane comunque congetturale, poiché tale sezione di [[papiro]] è completamente mancante.<ref name="encyclo"/>
==Tomba==
[[File:Intef the Great Legrain.png|thumb|upright=0.8|Statua dedicata da Sesostri I ad Intef, qui rappresentato come uno scriba.<ref>Georges Legrain, ''Statues et statuettes de rois et de particuliers'', in ''Catalogue général des antiquités égyptiennes du Musée du Caire'', Le Caire, 1906. I, [http://www.cfeetk.cnrs.fr/fichiers/Documents/Ressources-PDF/documents/K780-LEGRAIN.pdf disponibile online] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150923202112/http://www.cfeetk.cnrs.fr/fichiers/Documents/Ressources-PDF/documents/K780-LEGRAIN.pdf |data=23 settembre 2015 }}, pp. 4-5; tavola. III.</ref>]]
Una stele funeraria rinvenuta da [[Auguste Mariette]] a [[Dra Abu el-Naga]] ed oggi al [[Museo del Cairo]] (CG 20009) venne realizzata dal "Principe ereditario Intefi", che su di essa riportò di aver servito un faraone di cui non è menzionato il nome:<ref name="petrie"/><ref name="beckerath">Jürgen von Beckerath: ''Antef'', in: Wolfgang Helck, Eberhard Otto, Wolfhart Westendorf (ed.): ''Lexikon der Ägyptologie'', vol. I, Harrassowitz, Wiesbaden 1975, {{ISBN|3-447-01670-1}}.</ref><ref name="encyclo"/>
''"Un'offerta che il re fa ad [[Anubis]], che sta sulla sua montagna, che sta nel luogo dell'imbalsamazione, signore delle terre sacre, perché possa dare al principe ereditario e conte, grande signore del nomo tebano, che soddisfa il re come custode della porta meridionale, grande pilastro di colui che fa vivere [[le Due Terre]], il capo dei profeti devoto al grande dio, Intefi."''
{{Box successione▼
|tipologia = incarico governativo▼
[[Jürgen von Beckerath]] ha suggerito che si tratti effettivamente della stele funeraria di Intef il Vecchio, in origine posta in una cappella adiacente alla sua tomba.<ref name="beckerath"/>
|carica = Principe di [[Tebe (Egitto)|Tebe]]▼
|immagine = ▼
|periodo = [[Primo periodo intermedio dell'Egitto|Primo Periodo Intermedio]]▼
|precedente = n.d.▼
|successivo = [[Mentuhotep I]]▼
}}▼
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
▲{{Box successione
▲|tipologia = incarico governativo
▲|carica = Principe di [[Tebe (Egitto)|Tebe]]
▲|immagine =
▲|periodo = [[Primo periodo intermedio dell'Egitto|Primo Periodo Intermedio]]
▲|precedente = n.d.
▲|successivo = [[Mentuhotep I]]
▲}}
{{Faraoni del primo periodo intermedio}}
{{Portale|antico Egitto|biografie}}
[[Categoria:Governatori egizi]]
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