Principio di D'Alembert: differenze tra le versioni
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[[File:Alembert d' – Traité de dynamique, 1743 – BEIC 15685.jpg|thumb|''Traité de dynamique'' di [[Jean Baptiste Le Rond d'Alembert]], 1743. In esso lo studioso francese enunciò il principio della quantità di movimento, noto anche come «Principio di d'Alembert».]]
Nella [[meccanica razionale]], il '''principio di [[Jean Baptiste Le Rond d'Alembert|d'Alembert]]''' è un'estensione del [[principio dei lavori virtuali]] per i [[Sistema di riferimento non inerziale|sistemi di riferimento non inerziali]], il quale stabilisce che in ogni istante ogni stato del [[moto (fisica)|moto]] può essere considerato come uno stato di [[equilibrio meccanico]], qualora siano introdotte delle appropriate [[Forza d'inerzia|forze inerziali]]. In altre parole, è un principio che consente di studiare la condizione dinamica come una condizione statica equivalente, in cui alle forze realmente agenti sul sistema si somma un sistema di forze fittizie dette ''forze di inerzia''. È possibile generalizzare le reazioni vincolari che non obbediscono al principio di d'Alembert attraverso l'[[equazione di Udwadia-Kalaba]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome2=R. E.|cognome2=Kalaba|data=2002|titolo=On the Foundations of Analytical Dynamics|rivista=International Journal of Nonlinear Mechanics|volume=37|numero=6|pp=
== Enunciato e dimostrazione ==
Il [[secondo principio della dinamica]] di Newton dice che per un punto materiale o per un corpo,
:<math>\mathbf{F}^{(e)} = \dot \mathbf p \iff \mathbf{F}^{(e)} - \dot \mathbf p = \mathbf{R} = 0 </math>
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