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{{struttura militare
{{Coord|43|51|58.43|N|10|15|13.13|E|display=title|type:landmark_region:IT}}
|Struttura = Torre
[[File:Torre oggi.jpg|thumb|La Torre Matilde oggi]]
|Nome = Torre Matilde
|Immagine = Torre Matilde (Viareggio) 02.jpg
|Didascalia = La torre vista da Via Sant'Antonio
|Stato =
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione =
|Città = [[Viareggio]]
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|LatPrimi =
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|LongPrimi =
|LongSecondi =
|LongEW =
|Tipologia = [[torre costiera]]
|Inizio costruzione =
|Termine costruzione = [[1542]]
|Altezza =
|Demolizione =
|Condizione attuale =
|Azioni di guerra =
|Ref =
}}
 
La '''torre Matilde''' è una [[torre]] di [[Viareggio]], esempio di [[architettura militare]] del [[XVI secolo]]. È detta "Torre Matilde" per l'errata attribuzione della sua costruzione a [[Matilde di Canossa]].
 
== Storia ==
In seguito all'avanzamento della linea di costa, il castello[[Castello di Viareggio]] (''castrum de via regia'', costruito nel [[1172]] e unico accesso al mare di [[Lucca]] dal [[1441]] con l'approdo della foce del [[Selice]], attuale [[canale Burlamacca]]) si trovava infatti a circa 600 m nell'interno e non risultava più efficace nella protezione dell'approdo sulla costa, esposto con i suoi magazzini agli attacchi dei pirati barbareschi. Il governo lucchese deliberò pertanto la costruzione di una torre sul mare il 5 giugno del [[1534]].
 
L’edificazioneL'edificazione della nuova torre venne eseguita utilizzando come materiale le bozze di pietra squadrata che si potevano ricavare dalla parziale demolizione del vecchio castello. Per finanziare i lavori fu stabilito di tassare, per sei anni, con alcune gabelle straordinarie, le merci che giungevano a Viareggio. Tommaso Montecatini, Jacopo Arnolfini, Martino Bonvisi, Bernardino Cenami, Filippo Calandrini e Francesco Balbani sovraintendono ai lavori. Dalla sua sommità si salutò con colpi a salve l'arrivo dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], che sbarcava a Viareggio per incontrare a Lucca un emissario di [[papa Paolo III]] tra il 12 e il 18 settembre del 1541. La costruzione era terminata nel [[1542]] e nel [[1544]] vi si aggiunse un muro di fortificazione del borgo di Viareggio, sorto intorno all'approdo. Vi fu insediata una guarnigione di quindici uomini. Nel [[1546]]-[[1549]] vi fu costruita accanto la residenza del "commissario di spiaggia", incaricato del controllo sul borgo e sul movimento delle merci. La residenza era collegata alla torre per mezzo di un [[loggiato]].
[[File:Casa commissario di spiaggia.jpg|thumb|left|La casa del "commissario di spiaggia"]]
[[File:Scansione0e015.jpg|thumb|right|Pianta dei "bagni dei forzati"]]
[[File:Torre inizi 900.jpg|thumb|right|La Torre nei primi del 1900]]
 
L’edificazione della nuova torre venne eseguita utilizzando come materiale le bozze di pietra squadrata che si potevano ricavare dalla parziale demolizione del vecchio castello. Per finanziare i lavori fu stabilito di tassare, per sei anni, con alcune gabelle straordinarie, le merci che giungevano a Viareggio. Dalla sua sommità si salutò con colpi a salve l'arrivo dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], che sbarcava a Viareggio per incontrare a Lucca un emissario di [[papa Paolo III]] tra il 12 e il 18 settembre del 1541. La costruzione era terminata nel [[1542]] e nel [[1544]] vi si aggiunse un muro di fortificazione del borgo di Viareggio, sorto intorno all'approdo. Vi fu insediata una guarnigione di quindici uomini. Nel [[1546]]-[[1549]] vi fu costruita accanto la residenza del "commissario di spiaggia", incaricato del controllo sul borgo e sul movimento delle merci. La residenza era collegata alla torre per mezzo di un [[loggiato]].
 
Agli inizi del [[XVII secolo]] la torre venne sopraelevata di un piano e sormontata da un piccolo [[campanile]] a vela nel quale erano ospitate due campane.
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In seguito all'ulteriore avanzamento della linea di costa, la foce del Selice fu regolarizzata con la costruzione nel [[1788]] del [[canale Burlamacca]], accanto al quale venne costruito un nuovo fortino, il [[Fortino sulla Foce di Viareggio]]. La torre tuttavia mantenne la funzione di posto di vigilanza, per l'avvistamento sia di eventuali nemici in mare, sia di incendi; le campane venivano utilizzate anche per convocare il parlamento della comunità.
 
Agli inizi del [[XIX secolo]] la torre venne utilizzata come carcere, in particolare per i detenuti in transito e nel [[1810]] vi fu installata una torretta per il [[telegrafo]]. Nel [[1813]], gli [[Inghilterra|inglesi]] sbarcarono a Viareggio e occuparono Lucca per ritirarsi nuovamente sulle navi in seguito all'arrivo dei francesi, senza che la guarnigione della torre potesse opporre alcuna resistenza. Il comandante [[Ippolito Zibibbi]] fu condannato a morte, con pena poi tramutata nel carcere a vita, a causa della mancata difesa. L'episodio evidenziò la scarsa efficacia della torre quale presidio militare e rimase infatti solo come carcere. Nel 1810, sulla torre fu installato un punto di segnalazione semaforica “il telegrafo”. Nel [[1819]] Viareggio ebbe il titolo di città e carcerati e forzati, alloggiati anche nella torre, prestarono la loro opera per la costruzione della darsena. Tra il [[1823]] e il [[1847]] la torre era adoperata come "bagni dei forzati", mentre il carcere vero e proprio venne trasferito a [[Camaiore]].
Nel [[1850]] fu adibita nuovamente a carcere e nel [[1854]] vi venne costruita accanto la casa per il custode. La torre ospitava 6 celle ciascuna delle quali poteva ospitare fino a sei detenuti. Mantenne questa funzione fino alla [[seconda guerra mondiale]].
 
Abolito il carcere nel [[1945]] la torre rimase chiusa e abbandonata fino al [[1969]], con i primi lavori di restauro a cura della Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici di Pisa. I lavori di restauro furono ripresi nel [[1975]] e vennero conclusi nel [[1982]], consentendo di riportare alla luce la struttura originaria del monumento, alterata dai numerosi lavori di adattamento degli spazi interni alle diverse funzioni. La torre ospita attualmente eventi culturali ed esposizioni artistiche.
 
Il 22 novembre [[2024]], viene inaugurato, all'interno della torre ristrutturata e messa totalmente in sicurezza, il nuovo Museo Digitale, che racconta oltre 500 anni di storia di Viareggio attraverso videoproiezioni, ologrammi ed oggetti espositivi. È anche possibile visitare la terrazza panoramica, che offre una vista dall'alto sulla città.<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/share/p/129xtq5Yuqa/|titolo=TORRE MATILDE: IL NUOVO MUSEO MULTIMEDIALE DI VIAREGGIO}}</ref>
==Bibliografia==
 
*Francesco Bergamini, ''Le mille e una notizia'' - Pezzini Editore Viareggio, 1995
==Note==
*Paolo Fornaciari, ''La Torre Matilde'' 1986
<references/>
*''Cenni di storia viareggina'', 2000
== Bibliografia ==
* ''Cenni di storia viareggina'', 2000
* Francesco Bergamini, ''Le mille e una notizia'' - Pezzini Editore Viareggio, 1995
* Paolo Fornaciari, ''La Torre Matilde'' 1986
* Lamberto Mazzoni, ''VIAREGGIO da installazione militare a cittadina balneare'' - Pezzini Editore Viareggio, 2019
 
==Voci correlate==
* [[Viareggio]]
* [[Fiera dei ciottorini]]
* [[Omicidio di Lelio Buonvisi]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
 
{{Luoghi di Viareggio}}
{{Portale|architettura|medioevo|Toscana}}
 
[[Categoria:Architetture di Viareggio]]