Equus zebra: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Funzionalità collegamenti suggeriti: 1 collegamento inserito. |
|||
(13 versioni intermedie di 12 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Tassobox
|nome=Zebra di montagna
|statocons=VU
|statocons_versione=iucn3.1
|statocons_ref=<ref name=iucn>{{IUCN|summ=7960|autore=Moehlman, P.D., Hrabar, H., Smith, R. & Hill, R. (Equid Red List Authority) 2008}}</ref>
|immagine=
|didascalia=''[[Equus zebra hartmannae]]''
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
Riga 43 ⟶ 42:
|tridata=
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=
|nomicomuni=
Riga 50 ⟶ 48:
}}
La '''zebra di montagna''' ('''''Equus zebra'''''
==Tassonomia==
Nel 2004 [[Colin Groves|C. P. Groves]] e C. H. Bell rivisitarono la [[tassonomia]] delle zebre (genere ''Equus'', sottogenere ''Hippotigris''). Dopo accurate analisi giunsero alla conclusione che la zebra del Capo (''Equus zebra zebra'') e quella di Hartmann (''Equus zebra hartmannae'') erano così diverse tra loro da dover essere classificate come specie separate, ''Equus zebra'' ed ''Equus hartmannae''
Tuttavia, dopo un esauriente studio [[genetica|genetico]] su 295 [[Campione (scienze applicate)|esemplari]] di zebra di montagna, Moodley e Harley (2005) non riscontrarono alcuna differenza genetica tale da considerare i due ''[[Taxon|taxa]]'' di zebra di montagna nulla più di due popolazioni distinte di un'unica specie. Essi giunsero così alla conclusione che bisognava continuare a considerare la zebra del Capo e quella di Hartmann semplici sottospecie
La terza edizione del celebre ''Mammal Species of the World'' (2005) classifica la zebra di montagna come un'unica specie (''Equus zebra'') suddivisa in due sottospecie
==Descrizione==
Riga 67 ⟶ 65:
==Biologia==
Le zebre di montagna vivono in zone montuose e collinari calde, aride e rocciose. Prediligono i pendii e gli altopiani e si possono incontrare fino a 1000 metri sul [[livello del mare]], sebbene durante l'inverno migrino verso altitudini inferiori. La loro alimentazione è costituita da ciuffi d'erba, corteccia, foglie, boccioli, frutta e radici. Spesso scavano alla ricerca d'acqua.
La zebra del Capo e quella di Hartmann sono [[Speciazione (evoluzione)#Speciazione allopatrica|allopatriche]], il che significa che il loro areale non si sovrappone. Proprio per questo motivo non possono [[incrocio (biologia)|incrociarsi]] tra loro. La causa di questo va attribuita agli stermini effettuati dai cacciatori nella Provincia sudafricana del Capo Settentrionale. In tempi storici le zebre di montagna erano diffuse attraverso l'intera lunghezza delle [[scarpata|scarpate]] montuose che corrono lungo la costa occidentale dell'Africa meridionale, così come in tutte le regioni montuose del Sudafrica meridionale.
==Ciclo vitale==
[[File:Mountain zebras.jpg|thumb|Un harem di [[Equus zebra zebra|zebre del Capo]]]]
La zebra di montagna vive in piccoli gruppi familiari costituiti da un unico stallone, da una, due o più giumente e dai loro puledri. I maschi scapoli vivono in gruppi separati e tentano di attrarre a sé le giovani femmine, opponendosi agli stalloni. I gruppi di zebra di montagna non si aggregano mai in mandrie come avviene nella [[Equus quagga|zebra
Le giumente danno alla luce un unico piccolo ogni dodici mesi. Come i cavalli, anche le zebre sono in grado di stare in piedi, camminare e [[poppare]] poco dopo la nascita. La giumenta si prende cura del puledro per un anno, trascorso il quale il giovane dovrà allontanarsi dal gruppo per unirsi ai gruppi di scapoli o agli harem.
==Conservazione==
La specie è classificata come [[Specie a rischio#Mammiferi vulnerabili|vulnerabile]]. La zebra di montagna del Capo è stata cacciata fin quasi all'estinzione e negli [[anni 1930|anni trenta]] ne rimanevano meno di 100 esemplari. Da allora, grazie ai progetti di conservazione, la popolazione è di nuovo aumentata e ora in natura se ne trovano più di 2700. Entrambe le sottospecie vivono al sicuro dei parchi nazionali, ma sono ancora minacciate. Per garantite la sopravvivenza a questa specie è attualmente all'opera un Programma per le Specie in Pericolo portato avanti dagli zoo europei, nonché vari progetti condotti da altre strutture
==Note==
Riga 86 ⟶ 84:
==Bibliografia==
* Duncan, P. (ed.). 1992. Zebras, Asses, and Horses: an Action Plan for the Conservation of Wild Equids. IUCN/SSC Equid Specialist Group. IUCN, Gland, Switzerland.
* Moelman, P.D. 2002. Equids. Zebras, Assess and Horses. Status Survey and Conservation Action Plan. IUCN/SSC Equid Specialist Group. IUCN, Gland, Switzerland. (http://www.iucn.org/themes/ssc/pubs/sscaps.htm#Equids2002 {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20051130034049/http://www.iucn.org/themes/ssc/pubs/sscaps.htm#Equids2002 |date=30 novembre 2005 }})
*{{cita web | 1 = http://animaldiversity.ummz.umich.edu/site/accounts/information/Equus_zebra.html | 2 = Animal Diversity Web ''Equus zebra'' | accesso = 30 luglio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090212160745/http://animaldiversity.ummz.umich.edu/site/accounts/information/Equus_zebra.html | dataarchivio = 12 febbraio 2009 | urlmorto = sì }}
* Hrabar, H. & Kerley, G.I.H. 2009. Cape Mountain Zebra 2009 Status Report. Centre for African Conservation Ecology Report 59:1-15.
==Voci correlate==
* [[Parco nazionale
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|mammiferi}}
|