Caffè decaffeinato: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: Aggiungo template {{interprogetto}} (FAQ) |
|||
(11 versioni intermedie di 11 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
[[File:Cafés.jpg|miniatura|Pubblicità del 1934]]
Il '''caffè decaffeinato''' , talvolta chiamato anche solo '''deka''', è un [[caffè]] trattato in modo tale da privarlo del suo contenuto di [[caffeina]]<ref>{{Treccani|v=1|caffe|Caffè}}</ref>.▼
▲Il '''caffè decaffeinato''' è [[caffè]] trattato in modo tale da privarlo del suo contenuto di [[caffeina]]<ref>{{Treccani|v=1|caffe|Caffè}}</ref>.
== Storia ==
Il decaffeinato fu inventato a [[Brema]] nel [[1905]] dal tedesco Ludwig Roselius, figlio di un assaggiatore di caffè, per conto
== Caratteristiche ==
[[File:Confezione di caffè recante il Premio Mercurio d' Oro 2.JPG|miniatura|Caffè decaffeinato]]
La [[caffeina]] è un [[alcaloide]] che, puro, si presenta come un solido bianco cristallino; è presente nei chicchi di caffè (1,5-2%) e nelle foglie di tè (4-5%). La caffeina, letale in dosi a livello di pochi grammi, (LD<small>50</small>=150 mg/Kg corporeo) ha un'azione stimolante ed eccitante sul [[sistema nervoso]]; ciò rende la sua assunzione sconsigliabile ad alcune categorie di persone, come insonni, cardiopatici o ipersensibili<ref>{{Cita web|url=https://www.humanitas.it/enciclopedia/alimenti/bevande/caffe-decaffeinato/|titolo=Caffè decaffeinato|sito=Humanitas|lingua=it-IT|accesso=2024-07-03}}</ref>.
Per ovviare a questi inconvenienti, sono state messe a punto tecniche per estrarre la caffeina dal caffè, pur mantenendone soddisfacenti le proprietà organolettiche.
L'eliminazione della caffeina non può essere totale: mediamente è di circa il 97%. In Italia, per legge, la caffeina residua deve essere non superiore allo 0,1% (D.M. 20/5/76).
Sono numerosi i metodi utilizzati per decaffeinare il caffè. L'estrazione attuale per l'ottenimento della caffeina pura viene operata direttamente su chicchi di caffè. Il solvente maggiormente utilizzato nell'industria è l'[[anidride carbonica]] [[Stato supercritico|supercritica]] (a circa {{M|31|ul=°C}} e {{M|7,3|ul=MPa}}). In passato veniva usato il [[diclorometano]] per via del suo basso punto di ebollizione, ma è stato abbandonato per la sua pericolosità (è un solvente di classe [[IARC]] 2B, classe "ritenuto [[cancerogeno]] potenziale per l'uomo"). Dopo l'evaporazione del solvente, la caffeina viene purificata e utilizzata nell'industria chimica, alimentare e farmaceutica.
Il più immediato e tradizionale dei metodi prevede invece le seguenti fasi<ref name="book_Eins">{{Cita
# Il caffè crudo (non ancora tostato) viene trattato con un solvente (
# Il caffè così decaffeinato viene trattato a vapore, per eliminare completamente il solvente;
# Infine, viene essiccato e tostato (> 200 °C), affinché torni all'iniziale grado di umidità.
Riga 19 ⟶ 21:
Fonti critiche affermano che: il lavaggio del chicco di caffè ne elimini pure gran parte delle sostanze benefiche; l'aroma sia differente da quello del caffè non decaffeinato; l'estrazione rimuova anche gli oli naturali ([[diterpeni]]) presenti nel caffè. I diterpeni costituiscono la base per composti biologicamente importanti come il [[retinolo]], [[retinale]] e [[fitolo]]. Essi sono noti per essere antimicrobici e antinfiammatori; altresì, il [[cafestol]]o ha mostrato proprietà [[antitumorali]] nei ratti e può agire come un ligando agonista per il recettore nucleare ''[[farnesoide X receptor]]'' e ''pregnane X receptor'', bloccando l'omeostasi del [[colesterolo]].
L'estrazione con l'anidride carbonica supercritica viene condotta inumidendo inizialmente i chicchi con vapore e acqua fino ad avere 30-40% di umidità, condizione che gonfia il chicco facilitando l'estrazione. Così, i chicchi passano in appositi estrattori a colonne, insieme con l'anidride carbonica. Negli estrattori industriali, la temperatura e la pressione arrivano rispettivamente fino a 40-80 °C e a 120-180 atmosfere. Quindi, il flusso di CO<sub>2</sub> estrae la caffeina dai chicchi, che successivamente sono separati ed essiccati. La CO<sub>2</sub> satura di caffeina passa in un secondo sistema pressurizzato, dove la caffeina viene recuperata per mezzo di una diminuzione di temperatura o pressione
Questo metodo sembra assicurare la maggiore selettività di estrazione (si estrae quasi esclusivamente la caffeina, senza intaccare altre sostanze che
La ''[[Coffea charrieriana]]'' è una
==
Il metodo seguente descrive la conduzione di una [[cromatografia su strato sottile]] per osservare caffeina, teofillina e teobromina presenti in campioni di caffè, tè e cacao<ref>{{Cita web|url=https://prezi.com/wxn09qf0kt4j/cromatografia-su-strato-sottile/|titolo=CROMATOGRAFIA SU STRATO SOTTILE|sito=prezi.com|lingua=it|accesso=2024-07-03}}</ref>.
=== Materiale occorrente ===
Lastrina di silice, caffè in polvere, [[tè]], [[cacao in polvere|cacao solubile in polvere]],
I reagenti occorrenti sono:
* Eluente: [[cloroformio]]-[[etanolo]] (90:10)
Riga 42 ⟶ 45:
* Procedura per il cacao: 2 g di [[cacao]] si sciolgono in 100 ml di acqua tiepida. Si agita e poi si filtra.
Si dispongono sulla lastrina di gel di [[silice]], a distanza di 1 cm tra di loro, delle piccole gocce delle tre soluzioni (ripetendo l'azione 2 o 3 volte). Si introduce la lastra nella vaschetta contenente l'eluente e si lascia sviluppare il cromatogramma. Si toglie la lastrina della vaschetta e si lascia asciugare in stufa a 100° [[Gradi Celsius|C]] fino a completa evaporazione dell'[[eluente]]. Quindi la si spruzza prima con una soluzione di [[iodio]] e poi con una soluzione di HCl/C<sub>2</sub>H<sub>5</sub>OH.
===Conclusioni===
A questo punto si può osservare il colore e il relativo Rf:
* [[Caffeina]]: Rossastra, Rf 0.57
* [[Teofillina]]: Rossastra, Rf 0.37
Riga 52 ⟶ 55:
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* ''[[Coffea charrieriana]]''
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
|