Groupe Flammarion: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 0 fonte/i e segnalazione di 2 link interrotto/i.) #IABot (v2.0
Storia: correzioni
 
(11 versioni intermedie di 11 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Azienda
|nome = Groupe Flammarion SA
|logo = Editions Flammarion.jpg
|forma societaria = Società anonima
|data fondazione = 1875<ref>« Flammarion » in ''Dictionnaire encyclopédique du Livre'', Cercle de la Librairie, T2, p. 234.</ref>
Riga 11 ⟶ 10:
|sede =
|gruppo =
|filialicontrollate =
|persone chiave = Anna Pavlowitch, Patrice Margotin
|settore = Editoria
Riga 23 ⟶ 22:
|note =
}}
Il '''gruppo Flammarion''' è uno dei dieci maggiori [[Gruppo editoriale|gruppi editoriali]] [[Francia|francesi]]. Esso comprendeComprende diverse case editrici tra cui unoquella che ha dato il nome al gruppo, fondato nel [[1875]].<br/>
Il gruppo è attivo in Francia, [[Belgio]], [[Svizzera]] e [[Canada]].<br/>
Fin dal 1875, Flammarion ha sempre aspirato all'obiettivo del suo fondatore, [[Ernest Flammarion]] : «''Proposer le meilleur contenu au plus grand nombre''» («''offrire il migliore contenuto al maggior numero ([di persone)]''»).<br/>
Attraverso i suoi marchi, il gruppo Flammarion copre i campigeneri della letteratura, dell'arte, del tempo libero, della scienza e delle discipline umanistiche. Pubblica libri tascabili per la scuola, fumetti, libri per giovani e libri di umorismo. Ha anche una propria rete di promozione e distribuzione. Dal [[2012]] fa parte del [[Groupe Madrigall]].
 
== Storia ==
[[File:Librairie Flammarion, 28 rue Racine, Paris 6e.jpg|thumb|La sede storica al 26 di rue Racine (Parigi)]]
La nascita di questa casa<ref> Élisabeth Parinet, art. '' Flammarion '', '' op. cit. '', Pp. . 233-234 </ref> è strettamente legata alla personalità di [[Ernest Flammarion]], fratello dell'astronomo [[Camille Flammarion]]. Ernest iniziò a pubblicare i saggi e gli album del fratello per il grande pubblico, che diventeranno un vero successo editoriale alla fine del XIX secolo.
 
Nel 1876, Ernest si unisce ilal libraio parigino [[Charles Marpon]] (morto nel 1890) a formare la società "Charles Marpon e Ernest Flammarion"<ref>[http://www.nanga.fr/images/gil-corde- 1.jpg Copertina di "La Corde au cou", prima pubblicazione della "C. Marpon ed E. Flammarion"]</ref>: pubblicano una [traduzione] di 29 poesie tedesche dal titolo ''I [[Nibelunghi]]'' del barone [[Émile de Laveleye]]; in seguito acquista catalogo e magazzino della ''Libreria Internazionale [[Albert Lacroix|A. Lacroix, Verboeckhoven e Co.]]'' di Bruxelles. <br/>
Al catalogo si aggiungono [[Victor Hugo]], [[Émile Zola]] e [[Jules Michelet]]. Uno dei primi successi è l'edizione illustrata di ''[[L'Assommoir]]'' (1878), pubblicata in società con [[Georges Charpentier]]. <br/>
Con i profitti, pubblicano l'impressionante album ''L'Astronomie populaire'' di [[Camille Flammarion]] (1879), che dà un po' la linea editoriale per i successivi venti anni: predilezione per opere scientifiche alla portata di tutti e libri pratici.<br/>
Pertanto, due collane, ''"Ouvrages utiles"'' (1887) e ''"Bibliothèque Flammarion"'' (1890) si aprono su Storia, Antropologia, Botanica.<br/>
Il libro dell'antisemita [[Édouard Drumont]], [[La France Juive]], 1886) incontra un notevole successo con {{formatnum:62000}} copie vendute il primo anno. Vero «best- seller del tardo diciannovesimo secolo» secondo le parole di [[LeonLéon Poliakov]], è ripubblicato nel 1888 in una versione popolare ridotta in un volume e ha 200 riedizioni in totale fino al 1914. <br/>
La narrativa non è, trascurata, grazie alla collana ''Auteurs célèbres'' (1889) e la pubblicazione di novità tra cui le opere di [[Hector Malot]], che figurava da tempo alla testa delle vendite, e la pubblicazione di storie di viaggio autentiche ([[Jean-Baptiste Charcot]], [[Frederick Cook]], ecc.). <br/>
Nel 1902, dopo che aveva lasciato le famose edizioni [[Félix Alcan]], a [[Gustave Le Bon]] fu affidato aaffidata ''La Bibliothèque de Philosophie scientifique''. <br/>
Lo stesso anno, Flammarion innova lanciando una raccolta di romanzi popolari in formato tascabile e copertina illustrata a colori a 0,95 centesimi di franco. <br/>
Tra il 1905 e il 1925, Flammarion conosce un vivace successo con romanzieri come [[Victor Margueritte]], [[Maurice Genevoix]], [[Henri Barbusse]], [[Colette]], spesso vincitori di prestigiosi premi letterari. <br/>
Nel 1914 Max e Alex Fischer lanciarono [[Select-Collection]]. <br/>
Riga 47 ⟶ 46:
 
Negli anni '60 Garnier e Flammarion si unirono per lanciare la collana dei ''"Classici Garnier-Flammarion"'', che da in seguito è diventata una collezione del Gruppo sotto il nome di GF Flammarion. <br/>
Nel 1977, Flammarion acquistò le edizioni [[Arthaud (casa editoriale) | Arthaud]]. Dal 1986 al 1995, [[Françoise Verny]] è la direttrice editoriale e del settore audiovisivo del gruppo. Negli anni '80 sono aperte le librerie ''Flammarion 4'' e offrono, oltre a libri d'arte, edizioni di oggetti di design in edizione limitata. <br/>
Nel 1999, [[Raphael Sorin]] pubblicò ''Les Particules élémentaires]'' (''[[Le particelle elementari]])'' ) di [[Michel Houellebecq]]. Grazie a questo autore, tradotto in tutto il mondo, Flammarion ha vinto il [[Premio Goncourt]] nel 2010 con ''[[La Carte et le Territoire]]''.
 
Flammarion rimase una casa editrice a conduzione familiare dal 1876 al 2000: dopo Ernest, fu suo figlio Charles a subentrare nel 1918, seguito nel 1967 da [[Henri Flammarion | Henri]], e poi [[ Charles-Henri Flammarion | Charles-Henri]] nel 1985, che manterrà il controllo del gruppo anche dopo la quotazione in borsa nel giugno 1996, con una capitalizzazione valutata a più di un miliardo di [[franco francese |franchi]] (220 milioni di [[euro]]).
 
Nell'ottobre [[2001]], la famiglia Flammarion vende le proprie quote azionarie al gruppo [[Italia | Italianoitalia]]no [[RCS MediaGroup]] (Gruppo Rizzoli - Corriere della Sera) che ne prende il controllo. Nel 2005, la gestione è affidata a [[Teresa Cremisi]]. Nel 2005, la casa lascia la storica sede di [[Rue Racine (Parigi) | rue Racine]] a Parigi<ref>[http://www.lexpress.fr/culture/livre/3-flammarion-26-rue-racine_818069.html ''Flammarion 26, rue Racine''] in ''[[Le Point]]'' del 18 luglio 2002.</ref> per il [[Quai Panhard-et-Levassor (Parigi)|Quai Panhard-et-Levassor]].
 
In [[2012]], il [[Groupe Madrigall]] (società-madre della casa editrice [[Gallimard]]) compra da RCS MediaGroup il gruppo Flammarion per un importo di 251 milioni di euro<ref> {{cita web | url = http://www.leparisien.fr/flash-actualite-culture/l-autorite-de-la-concurrence-autorise-le-rachat-de-flammarion-par-gallimard-30-08-2012-2143328.php|titolo=Edition: Gallimard, autorisé à racheter Flammarion, devient le numéro trois français|accesso=2 settembre 2012|dataarchivio=18 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190418193701/http://www.leparisien.fr/flash-actualite-culture/l-autorite-de-la-concurrence-autorise-le-rachat-de-flammarion-par-gallimard-30-08-2012-2143328.php|urlmorto=sì}}</ref>. <br/>
Il 30 aprile 2015, Teresa Cremisi ha annunciato al settimanale [[Livres-Hebdo]] le sue dimissioni dalla direzione di Flammarion<ref>{{cita web|url=http://www.la-croix.com/Culture/Livres-Idees/Livres/Teresa-Cremisi-quitte-la-tete-de-Flammarion-2015-05-01-1308264|sito=LaCroix|titolo=Teresa Cremisi quitte la tête de Flammarion|lingua=fr|accesso=29 luglio 2019|data=1º maggio 2015|autore=Sabine Gignoux}}</ref>, dove manterrà solo le funzioni di direttore di collana. È stata sostituita da [[Gilles Haéri]] nel 2015, direttore generale delle edizioni Flammarion dal 2001<ref>http://www.group-flammarion.com/content/equipe%20dirigeante</ref>.
 
== Principali case editrici del gruppo ==
Riga 75 ⟶ 74:
<references/>
 
== Voci correlateBibliografia ==
=== Bibliografia e riferimenti ===
* Élisabeth Parinet, ''La Librairie Flammarion, 1875-1914'', IMEC, 1992
* ''Flammarion 1875-2015, 140 ans d'édition et de librairie'', [[Gallimard]]/Flammarion, 2015
* Pascal Fouché, ''«Flammarion/1: une famille, des entreprises»'' ; ''«Flammarion/2: 140 ans de librairie»'' ; ''«Flammarion/3: un éditeur populaire, 1875-1945»'' ; ''«Flammarion/4: un éditeur populaire, 1945-2015»'', ''Livres Hebdo'', mai 2015
 
=== CollegamentiAltri esterniprogetti ===
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aziende|editoria|franciaFrancia}}
 
[[Categoria:Case editrici francesi|Flammarion]]