Capra pyrenaica pyrenaica: differenze tra le versioni

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{{F|mammiferi|ottobre 2021}}
{{Tassobox
|nome = Stambecco dei Pirenei
|immagine =[[Immagine: Pyrenean Ibex.png|230px]]
|didascalia = Illustrazione del 1898
|statocons =estinto EX
|statocons_versione = iucn3.1
|dataestinzione =[[ 6 gennaio 2000]]
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|dominio = [[Eukaryota]]
|regno = [[Animalia]]
|sottoregno = [[Eumetazoa]]
|superphylum = [[Deuterostomia]]
|phylum = [[Chordata]]
|classe = [[Mammalia]]
|superordine = [[Cetartiodactyla]]
|ordine = [[Artiodactyla]]
|sottordine = [[Ruminantia]]
|famiglia = [[Bovidae]]
|sottofamiglia = [[Caprinae]]
|genere = [[Capra (zoologia)|Capra]]
|specie = [[Capra pyrenaica|C. pyrenaica]]
|sottospecie = '''C. p. pyrenaica'''
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
|triautore = [[Heinrich Rudolf Schinz|Schinz]]
|trinome = Capra pyrenaica pyrenaica
|tridata = [[1838]]
}}
[[File:Capra pyrenaica pyrenaica MHNT ART 39.jpg|thumb|''Capra pyrenaica pyrenaica'']]
Lo '''stambecco dei Pirenei''' (''Capra pyrenaica pyrenaica'') era la [[sottospecie]] nominale dello [[Capra pyrenaica|stambecco iberico]]. Un tempo, il suo areale si estendeva dai [[Pirenei]] francesi e spagnoli fino al [[Paese Bascobasco]], alla [[Navarra]] ed alla [[Catalogna]] settentrionale. Era conosciuta con il nome locale "'''bucardo'''".
 
== Descrizione ==
Lo '''stambecco dei Pirenei''' (''Capra pyrenaica pyrenaica'') era una [[sottospecie]] dello [[stambecco spagnolo]].
Lo stambecco dei Pirenei possedeva un pelo corto che diventava più folto nel periodo invernale. Nel periodo estivo il maschio aveva la pelliccia marrone con diverse parti nere, come le gambe, il collo e la testa, mentre d'inverno il colore tendeva ad essere uniforme su tutto il corpo. La femmina possedeva una pelliccia marrone su tutto il corpo sia d'inverno che d'estate. Il maschio possedeva corna grosse e ricurve, permanenti, con un colore tendente al grigio. La femmina aveva anch'essa le corna, seppur molto più piccole. I piccoli erano colorati come le femmine nel primo anno di vita.
Un tempo, il suo areale si estendeva dai [[Pirenei]] francesi e spagnoli fino al [[Paese Basco]], alla [[Navarra]] ed alla [[Catalogna]] settentrionale. Era conosciuta con il nome locale "'''bucardo'''".
 
== Comportamento e riproduzione ==
A partire dal [[1900]], il loro numero era sceso al di sotto delle 100 unità.
A seconda della stagione, gli stambecchi migravano. Nel periodo primaverile salivano sulle vette più alte, dove poi si accoppiavano. Durante l'inverno, gli stambecchi scendevano a valle. Le femmine si separavano dai maschi nel periodo primaverile dopo l'accoppiamento. Nel mese di maggio le femmine partorivano un singolo capretto o, più raramente, due.
Dieci anni dopo, ne rimanevano appena 40, concentrati nella provincia di [[Huesca]] in [[Spagna]].
 
== Habitat ==
Dopo il fallimento delle operazioni di recupero di questa specie, l'ultimo esemplare (una femmina di nome Celia) fu trovato morto il 6 gennaio '''2000''', col collo spezzato a causa della caduta di un albero, decretando l'[[estinzione]] della specie.
La specie viveva prevalentemente sui Pirenei francesi e spagnoli, con alcune estensioni nei paesi confinanti. Alcune fonti citavano la sua presenza anche in Portogallo. Fino al XIV secolo la popolazione di stambecco dei Pirenei era piuttosto abbondante, ammontando a circa {{formatnum:50000}} esemplari. La caccia spietata e la competizione con specie domestiche di capra, ridusse drasticamente l'areale e la popolazione dello stambecco, fino a ridurlo a poche centinaia di esemplari. Tra il XIV e il XX secolo il loro numero scese al di sotto dei 100 individui: nella prima metà del Novecento lo stambecco dei Pirenei si estinse in Francia, mentre una popolazione di appena 40 esemplari sopravviveva nel [[parco nazionale di Ordesa e del Monte Perdido]], in [[provincia di Huesca]], in Spagna.
 
== Estinzione ==
Due giorni dopo, una compagnia di ricerca biomedica si offrì di [[clonazione|clonare]] lo stambecco dei [[Pirenei]] a partire dalle cellule di tessuto ottenute nel [[1999]]: si riteneva che la clonazione fosse più facile di quella, ad esempio, avvenuta con un cucciolo di [[Bos sauveli|gaur]], poiché i meccanismi riproduttivi delle capre sono meglio conosciuti e la loro gestazione è più breve.
Tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta sopravvivevano solamente dai 7 agli 11 esemplari. Nel 1996 la Lista Rossa classificò lo stambecco dei Pirenei come specie "in pericolo critico di estinzione". Nonostante gli sforzi, tutti i tentativi di recupero della specie fallirono. Nel 1999 morì l'ultimo maschio. L'anno successivo, il 6 gennaio 2000, l'ultimo stambecco dei Pirenei vivente, una femmina di nome Celia, venne ritrovata morta con il collo spezzato dopo essere stata schiacciata da un albero, decretando così l'[[estinzione]] della specie.
Tuttavia, non si disponeva di cellule maschili per clonare maschi, quindi sarebbe stato possibile clonare solo esemplari femmina, ma questo sarebbe stato inutile perché, prima o poi, sarebbero morti senza dare continuità alla specie. Fu proposto di accoppiare i cloni con altre sottospecie di stambecco, ma questo avrebbe comportato la nascita di esemplari meticci di [[stambecco]].
 
Si è pensato di creare esemplari maschi sostituendo il [[cromosoma X]] della cellula femminile di stambecco con un [[cromosoma Y]] di un'altra sottospecie, tuttavia non esiste ancora una tecnologia capace di fare ciò.
== Clonazione ==
Due giorni dopo la morte di Celia, una compagnia di ricerca biomedica si offrì di [[Clonazione|clonare]] lo stambecco dei Pirenei a partire dalle cellule di tessuto ottenute nel 1999: si riteneva che la clonazione fosse più facile di quella, ad esempio, avvenuta con un cucciolo di [[Bos sauveli|gaur]] poiché i meccanismi riproduttivi delle capre sono meglio conosciuti e la loro gestazione è più breve. Tuttavia, non si disponeva di cellule maschili per clonare maschi, quindi sarebbe stato possibile clonare solo esemplari femmina, ma questo sarebbe stato inutile perché, prima o poi, sarebbero morti senza dare continuità alla specie. Fu proposto di accoppiare i cloni con altre sottospecie di stambecco, ma questo avrebbe comportato la nascita di esemplari meticci di stambecco. Si è pensato di creare esemplari maschi sostituendo il [[cromosoma X]] della cellula femminile di stambecco con un [[cromosoma Y]] di un'altra sottospecie; tuttavia non esiste ancora una tecnologia capace di fare ciò. Il progetto di clonare lo stambecco dei Pirenei è stato quindi definitivamente abbandonato.
 
== In futuro ==
Dal 2000, tre team di scienziati (due spagnoli ed uno francese) stannohanno studiandoavviato ununo metodostudio per riportarereintrodurre lo stambecco sui [[Pirenei]], partendo dalle altre due sottospecie presenti nel territorio spagnolo.<br> Nel 2014 sono avvenuti i primi rilasci, sul versante francese, di alcuni esemplari della sottospecie ''[[Capra pyrenaica victoriae]]''.
 
Nel 2014 ci sono stati i primi rilasci sui Pirenei francesi.
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
==Bibliografia==
* {{IUCN|summ=3798|autore=Herrero, J. &Herrero Pérez,e J. M. 2008Pérez|titolo=Capra pyrenaica|cid=IUCN}}
* {{citaCita web|url=http://www.petermaas.nl/extinct/speciesinfo/pyreneanibex.htm|Scheda su ''The Extinction Website''}}titolo=
* {{IUCN|summ=3798|autore=Herrero, J. & Pérez, J.M. 2008|titolo=Capra pyrenaica}}
Pyrenean Ibex – Capra pyrenaica pyrenaica|sito=The Sixth Extinction Website|lingua=en|cid=The Sixth Extinction Website|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120627234420/http://www.petermaas.nl/extinct/speciesinfo/pyreneanibex.htm}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Capra pyrenaica pyrenaica|wikispecies=Capra}}
{{Portale|mammiferi}}
 
[[Categoria:BovidiFauna europea]]
[[Categoria:Mammiferi estinti]]
[[Categoria:Specie estinte in epoca storica]]
[[Categoria:Taxa classificati da Heinrich Rudolf Schinz]]