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{{Divisione amministrativa
{{Vitigno
|Nome=Canzano
|nome = Pecorino
|Panorama=Canzano_-_Torrione.jpg
|immagine = Vitigno Pecorino di Arquata del Tronto - Grappoli d'uva.jpg
|Didascalia=Torrione del XV secolo
|didascalia = Grappoli d'uva Pecorino
|Bandiera=Canzano-Gonfalone.png
|dim =
|Voce bandiera=
|sinonimi = citati nel corpo dell'articolo
|Stemma=Canzano-Stemma.png
|paese_origine = ITA
|Voce stemma=
|colore = bacca bianca
|Stato=ITA
|paese = ITA
|Grado amministrativo=3
|regione_ITA = Marche
|Divisione amm grado 1=Abruzzo
|regione_ITA2 = Umbria
|Divisione amm grado 2=Teramo
|regione_ITA3 = Abruzzo
|Amministratore locale=Franco Campitelli<ref name="Elezioni 2014">{{Cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=790080&levsut3=3&lev3=80&lev2=79&ne2=79&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
|regione_ITA4 = Lazio
|Partito=[[Lista Civica]] ''Futuro e Territorio''
|DOCG = [[Offida (vino)|Offida]]
|Data elezione=26/05/2014
|DOC = [[Abruzzo (vino)|Abruzzo]]
|Data istituzione=
|DOC2 = [[Colli Maceratesi bianco|Colli Maceratesi]]
|Altitudine=
|DOC3 = [[Controguerra bianco|Controguerra]]
|Superficie=16.74
|DOC4 = [[Falerio dei Colli Ascolani|Falerio]]
|Note superficie=
|DOC5 = [[Terre Tollesi|Terre Tollesi o Tollum]]
|Abitanti=1934
|fonte = http://catalogoviti.politicheagricole.it/result.php?codice=184
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2014gen/index.html Dato Istat]
|Aggiornamento abitanti=01-01-2016
|Sottodivisioni=Piano di Corte, Piano Vomano, San Martino, Santa Lucia, Santa Maria, Sodere, Valle Canzano
|Divisioni confinanti=[[Castellalto]], [[Cermignano]], [[Teramo]]
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=canzanesi
|Patrono=[[San Biagio Vescovo e Martire|san Biagio]]
|Festivo=3 febbraio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Canzano (province of Teramo, region Abruzzo, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Canzano all'interno della provincia di Teramo
|Sito=www.comune.canzano.te.it
}}
[[File:Bolletino Ampelografico pagina 660.png|thumb|Bollettino ampelografico: tabella della provincia di Ascoli con analisi del vitigno eseguite il 14 novembre 1875]]
[[File:Pecorino Uva.jpg|miniatura|Pianta di Pecorino coltivata ad Arquata del Tronto]]
Il '''pecorino''' è un [[vitigno]] a bacca bianca impiegato esclusivamente per la [[vinificazione]]<ref name=":0">{{Cita web|url=http://catalogoviti.politicheagricole.it/result.php?codice=184|titolo=Registro Nazionale delle Varietà di Vite|autore=A. Ciardi|sito=catalogoviti.politicheagricole.it|accesso=26 febbraio 2017}}</ref> diffuso nelle [[Marche]], in [[Abruzzo]] e, in misura minore, in [[Lazio]] e [[Umbria]]<ref name="Aragona_2014">{{Cita|Aragona 2014}}.</ref>. Il vitigno è iscritto con DM del 25.05.1970 al Catalogo Nazionale delle Varietà che identifica il territorio delle province di [[Provincia di Ascoli Piceno|Ascoli Piceno]], [[Provincia di Macerata|Macerata]] ed [[Provincia di Ancona|Ancona]] come raccomandato alla coltivazione.<ref name=mazzonivit2>{{Cita web|url=http://www.albertomazzoni.it/i-vitigni-marchigiani/6/|titolo=I VITIGNI MARCHIGIANI ‹ Alberto Mazzoni|accesso=5 aprile 2017}}</ref>.
 
Oltre ad essere utilizzato per la produzione dell'[[Pecorino (vino)|omonimo vino]], concorre alla formazione del [[Denominazione di origine controllata e garantita|vino DOCG]] [[Offida (vino)|Offida]] e di diversi [[Denominazione di origine controllata|vini DOC]] fra cui il [[Falerio dei Colli Ascolani]]<ref name="Pollini_2010">{{Cita|Pollini 2010}}.</ref>. La superficie coltivata, in ascesa dagli [[anni 2000]], ha toccato nel [[2010]] i 1114 [[Ettaro|ettari]]<ref name=":0" />.
'''Canzano''' (''Canzanë'' in [[Dialetti d'Abruzzo|abruzzese]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 132}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 1.934 abitanti della [[provincia di Teramo]] in [[Abruzzo]].
 
== Storia ==
A livello regionale questo piccolo centro, che comprende anche le frazioni di Valle Canzano, Sodere, Santa Lucia, Piano di Corte e San Pietro, è famoso soprattutto per la lavorazione del [[merletto]], per il ''"[[tacchino alla canzanese]]"'' e lo "storione", piatti tipici della tradizione gastronomica abruzzese. A livello locale è noto per la banda musicale.
L'origine di questo vitigno è stata oggetto di dibattiti e convegni a livello locale a partire dagli [[anni 2000]].<ref>{{Cita web|url=http://www.spoletonline.com/index.php?page=articolo&id=132475|titolo=Spoletonline.com {{!}} 'Il pecorino: un vitigno tra i monti dell'Umbria e le colline delle Marche', convegno a La Spina di Campello|lingua=it|accesso=2019-02-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilcentro.it/pescara/vino-verticale-di-tre-annate-il-pecorino-in-purezza-esalta-1.300968|titolo=Vino, verticale di tre annate il pecorino in purezza esalta|autore=01 Aprile 2014|sito=Il Centro|lingua=it-IT|accesso=2019-02-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.acquabuona.it/2011/07/gli-stati-generali-delluva-pecorino/|titolo=Gli stati generali dell’uva pecorino|sito=Acquabuona Rivista enologica online|data=2011-07-14|lingua=it-IT|accesso=2019-02-07}}</ref> La sua coltivazione è ampiamente documentata a partire dalla seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]],<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.consorziovinipiceni.com/it/vino/vitigni-radici-piantate-in-terra-picena.html|titolo=Vitigni: radici piantate in terra Picena|pubblicazione=|data=|accesso=5 aprile 2017}}</ref><ref>{{Cita|Esposizione 1872}}.</ref><ref>{{Cita|Bollettino 1876}}.</ref> ed è generalmente considerato un'antica varietà originaria dell'area dei [[Monti Sibillini]].<ref>{{Cita libro|autore=|nome=J.|cognome=Robinson|nome2=J.|cognome2=Harding|nome3=J.|cognome3=Vouillamoz|titolo=Wine Grapes: A complete guide to 1,368 vine varieties, including their origins and flavours|url=https://books.google.it/books?id=YGTnD2wGn94C&pg=PT1408|accesso=29 marzo 2017|lingua=en|p=1408|cid=Robinson 2013}}</ref>
L'enologo Alberto Mazzoni, riprendendo da Molon, sostiene che le sue caratteristiche sono quelle di una varietà «di antica coltivazione» delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria «ritenuto comunque un vitigno italico di origine marchigiana».<ref name=mazzonivit2 /> Non sono chiare le origini del suo nome, il quale potrebbe avere origini bucoliche: secondo alcuni studi sembrerebbe derivare dal fatto che le pecore condotte al pascolo nelle alte zone del fiume Tronto trovassero appetibili gli acini d'uva.<ref>{{Cita libro|autore=A.I.S.MARCHE|titolo=SOMMELIERS - MARCHE MAGAZINE}}</ref>
 
La prima fonte documentale risale all'anno [[1526]] ed è contenuta negli Statuti di Norcia (PG) dove si trova un riferimento a «vigne de pecurino»:
==Geografia fisica==
Il centro abitato sorge a 448 m [[livello del mare|s.l.m.]], fra le colline a [[nord]] della [[valle del Vomano]], lungo il crinale che divide i fiumi [[Vomano]] e [[Tordino]]. Il suo comprensorio appartiene alla [[Unione dei Comuni del Medio Vomano]] e confina con i comuni di: [[Teramo]], [[Castellalto]] e [[Cermignano]].
 
{{Citazione|Che chi ha vigne degano piantare lu canneto.<br/>Item statuimo et ordinamo che per havere abundantia de pali per mantinire le vigne delli homini della terra de Norsia, suo contado, et districto, tucti et singoli homini della dicta terra et suo districtio che hanno le vigne de pecurino nel dicto districto sieno tenuti et degano, per fino ad dui anni da numerarse dal dì della publicatione dello presente statuto, piantare et ponere nelle loro vigne o possessioni admino mezo staro de canne et epse da poi continuamente mantenere ad pena de cento soldi per ciaschuno che contrafarà. Et che nullo nelle dicte canne o canniti dega dare danno ad pena de dece soldi per ciascuna fiata. Et che ciascuno iurato sia tenuto repportare quilli che daranno damno nelle dicte canne pena de soldi dece.|Statuti di Norcia, Liber Tertius, Rubrica CXII}}
==Storia==
Durante la [[preistoria]] l'area di Canzano fu quasi certamente abitata. Lo lascia supporre il ritrovamento di reperti come punte di frecce in [[selce]] rinvenute fra Canzano e Castellalto.
 
Questa norma obbligava chiunque fosse proprietario di un [[vigneto]] di pecorino nella ''Terra di Norcia e suo Contado e Distretto'' a dover piantare un [[canneto (ecologia)|canneto]] per impiegare le [[arundo donax|canne]] come sostegni adatti a sorreggere i filari. Inoltre prevedeva la pena di 10 soldi per chiunque procurasse danno ai vigneti, specificando che ogni testimone era tenuto a dare informazioni su coloro che avessero procurato la rovina delle canne a pena di 10 soldi. La statuizione aveva validità sull'intero territorio sottoposto alla giurisdizione norcina che all'epoca comprendeva anche la ''Terra d'Arquata e le sue ville''. Quest'ultime costituivano l'unica annessione alla città [[Umbria|umbra]] dall'anno [[1497]].<ref>{{cita libro|nome=AA. VV.|cognome=|titolo=Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto|anno=1997|editore=Comune di Norcia Assessorato Affari Generali| città=Norcia}} pag. 15.</ref><ref>Arquata si affrancò dalla dipendenza norcina, il 14 marzo 1584, quando [[papa Gregorio XIII]] estinse il vicariato arquatano goduto da Norcia. Tornò sotto la giurisdizione umbra nel 1606 con il dispositivo della sentenza emessa dal cardinale Pietro Aldobrandini che restituì a Norcia la commenda di Arquata. {{cita libro|nome=AA. VV.|cognome= | titolo=Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto|anno=1997|editore=Comune di Norcia Assessorato Affari Generali| città=Norcia }} pag. 17.</ref>
Il suo territorio fu abitato dal popolo dei [[Pretuzi]], che, probabilmente, qui ebbero una sede fortificata. Quest'ipotesi potrebbe essere comprovata dalla documentazione relativa alla vicina località di Gerenzano, che riporta la presenza di una [[necropoli]] attiva fra il [[IX secolo a.C.|IX]] ed il [[IV secolo a.C.]] Gli scavi, avvenuti negli anni [[1929]] - [[1930]], hanno riportato alla luce [[sepoltura|sepolture]] e corredi funerari.
 
Nel [[XIX secolo]], con la sistematizzazione dell'[[ampelografia]] viene redatto il primo bollettino esaustivo delle varietà di vitigni della penisola, pubblicato nel 1876 dal Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, che rende noti i risultati dell'analisi eseguita nel 1875; i comuni che segnalano la presenza di vitigni pecorini sul proprio territorio sono molti, distribuiti fra le province di Pesaro, Ancona, Macerata e Teramo.<ref>{{Cita libro|nome=Italy Ministero di agricoltura, industria e|cognome=commercio|titolo=Bolletino Ampelografico|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=n4cXAAAAYAAJ&q=pecorino#v=snippet&q=pecorino&f=false|accesso=2025-03-19|data=1876|editore=Ministero|lingua=it}}</ref>
In epoca successiva fece riferimento al municipium romano di Interamnia Praetutianorum, ovvero l'odierna Teramo. Canzano appare, in seguito, citata nel ''Catalogus Baronum'', del [[1150]], e nel Bullarium ''Capituli aprutini saeculorum XIII e XIV'' pubblicato d Francesco Savini (Romae, 1914).
 
Un'ulteriore citazione della denominazione del vitigno «''chiamato Pecorino''», coltivato sulle montagne di Arquata, si legge nel Bollettino degli Agricoltori edito nel 1901 che riporta le notizie fornite dalla Cattedra ambulante di agricoltura della Provincia di Ascoli Piceno. Il vitigno è descritto come un «''[[Riesling]]''» da cui si ricava «''un prodotto abbontate e molto stimato''» <ref>{{cita libro |AA. VV.|Società degli Agricoltori Italiani Bollettino Quindicinale - Volume VI |Anno VI 1901|Sede della Società - Via Poli n. 53|Roma}}pag. 754.</ref>
Nei secoli [[XIII secolo|XIII]] e [[XIV secolo|XIV]] fu [[feudalesimo|feudo]] della famiglia [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]] e dei "da Canzano".
Nell'anno 1903, la stessa definizione di vitigno Pecorino con caratteristiche di Riesling compare nel testo di Savatore Mondini.<ref>{{cita libro |Salvatore Mondini|Vitigni Stranieri da Vino coltivati in Italia|Anno 1903|G. Barbera Editore|Firenze}}pp. 85-86.</ref>
 
Nella provincia di Ascoli Piceno, attualmente area di maggior produzione, il vitigno non è citato fra le varietà maggiormente diffuse.<ref>{{Cita libro|nome=Italy Ministero di agricoltura, industria e|cognome=commercio|titolo=Bolletino Ampelografico|url=https://books.google.it/books?id=n4cXAAAAYAAJ&vq=pecorino&hl=it&pg=PA458|accesso=2025-03-19|data=1876|editore=Ministero|lingua=it|p=458}}</ref> Tuttavia, la denominazione del vitigno ''pecorino bianco'' si trova nella tabella della provincia di Ascoli dove sono riportate le notizie della [[cultivar]] descritto come: «''uva di montagna favorita dal signor conte Adriano Gallo''», noto proprietario di immobili e terreni coltivati a vigneto nel comprensorio di Arquata del Tronto<ref>Adriano Gallo dei conti di Amandola, proprietario di immobili e terreni coltivati a vigneto nel comprensorio di Arquata del Tronto. {{cita web|url=http://www.archivi-sias.it/inventari/asap/ContiGallodiAmandola.pdf|titolo=Archivio privato dei conti Gallo di Amandola - Secoli XVI-XX|accesso=…….febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190209180045/http://www.archivi-sias.it/inventari/asap/ContiGallodiAmandola.pdf|dataarchivio=9 febbraio 2019|urlmorto=sì}}</ref> membro della commissione ampelografica di Ascoli Piceno.<ref>{{cita web|url= https://books.google.it/books?id=n4cXAAAAYAAJ&pg=PA702&dq=pecorino+vitigno&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjhg-7oyqTgAhWlyoUKHQHyDWAQuwUITDAH#v=onepage&q=Adriano%20Gallo&f=false|titolo=Bullettino ampelografico, Fascicolo I, anno 1875, pp. 6, 660|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>
In epoca moderna fu feudo degli Alarcon y Mendoza, signori della Valle siciliana.
 
Nel corso del [[XX secolo]] la sua coltivazione si ridusse ad aree molto limitate, quali la valle di [[Arquata del Tronto]] e le zone pedemontane della provincia di Macerata<ref name=mazzonivit2 />.
Nei primi anni dell'Ottocento, Canzano è così descritta da Luigi Ercole nel suo Dizionario:
{{Citazione|''Terra sita alla sommità di un'alta collina, ch'è un duro masso Selcioso, tra i due fiumi Tordino e Vomano. L'aria vi è sana, ma stemperata per la sua elevatezza. È distante al Nord-Ovest da Teramo cinque miglia. Il territorio è molto fertile specialmente a grano, vino ed eccellenti frutta. È Terra Baronale del Primo Ripartimento composta di 321 anime. Feudo della famiglia Alarcon y Mendoza, Diocesi Aprutina: al cui Governo sono vari Casali, e tre Ville. La prima detta S. Martino di anime 229. La seconda S. Maria di anime 241; e la terza Valle di anime 297. Detti casali poi compongono anime 526. In unum anime 1614.''|Luigi Ercole, ''Canzano'', in ''Dizionario topografico alfabetico portatile della provincia di Teramo'', Teramo, Berardo Carlucci, 1804, pp.20-21.}}
 
Nel 1970 il vitigno Pecorino (cod. 187) è stato iscritto presso il Registro Nazionale del Ministero dell'Agricoltura (G.U. 149 - 17/06/1970) nel quale viene citato anche l'unico sinonimo ufficiale "Vissanello".
Di Canzano è la famiglia De Nigris, le cui origini risalgono al [[XVI secolo]]. Altre famiglie da ricordare sono gli Spinozzi; i Mezzaporta; i Tarasch; i De Martinis; i Contrisciani, famiglia nobile della quale, secondo ricerche accurate, è certo che abbia combattuto nella quarta crociata (vedi note); i Santarelli; i De Sanctis di Castelbasso (Baroni di Penna Sant'Andrea e Cerreto, di lontana origine ortonese ed imparentati con i Leopardi), attualmente rappresentati dal barone de Sanctis Martellacci e dalla baronessa Ettorina de Sanctis nei conti Rosati di Monteprandone; i Della Noce; i Ronci da Atri; i Marinelli; i Cioci e i De Berardinis, le cui origini certe risalgono al Seicento ed il cui palazzo è ancora visibile in via Roma, palazzo attualmente di proprietà del Comune, che lo utilizza per manifestazioni varie.
 
Dimenticato durante la fase di rinnovamento dei vigneti avvenuta negli [[Anni 1970|anni ’70]], il pecorino era rimasto confinato nei vecchi impianti delle zone pedemontane di Ascoli Piceno e Macerata ed è stato riscoperto<ref name=":0" /> da Guido Cocci Grifoni negli [[Anni 1980|anni Ottanta]] nella frazione di [[Pescara del Tronto]], dove si trovavano antichi vigneti sopravvissuti alla [[Daktulosphaira vitifoliae|fillossera]].<ref>{{Cita web|url=https://ecodelvettore.wordpress.com/2016/10/13/quel-vitigno-delle-zone-terremotate-di-maura-firmani/|titolo=“Quel vitigno delle zone terremotate”- di Maura Firmani|autore=Valentina Trenta|sito=L'Eco del Vettore|data=13 ottobre 2016|accesso=5 aprile 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170406023336/https://ecodelvettore.wordpress.com/2016/10/13/quel-vitigno-delle-zone-terremotate-di-maura-firmani/|dataarchivio=6 aprile 2017}}</ref> È stato reintrodotto a partire dal [[1984]] nella provincia di [[Ascoli Piceno]] ed in diverse località marchigiane ed abruzzesi<ref>{{Cita |Robinson 2013}}.</ref>.
Il giorno 8 settembre [[1951]] si registrano due scosse di [[terremoto]] (alle ore 21:56:00 e alle ore 22:11:00) di consistente intensità, con epicentro il territorio di Canzano.
 
Alcune accessioni di Pecorino sono sopravvissute al periodo fillosserico franche di piede in virtù del fatto che venivano coltivate in alcuni particolari terreni isolati e/o tendenzialmente sabbiosi dove l’afide non era in grado di riprodursi.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
[[File:Pala d'altare della Madonna del Rosario - Canzano (TE).jpg|thumb|left|Pala d'altare del Santuario canzanese che ritrae la Madonna del Rosario contornata da riquadri che illustrano i misteri del Rosario. Il dipinto, datato 1601, è stato restaurato nell'anno 2015.]]
[[File:Madonna dell'alno.jpg|thumb|upright| Effigie della Madonna dell'Alno venerata in Canzano]]
===[[Chiesa di San Salvatore (Canzano)|Chiesa di San Salvatore]]===
Edificio religioso [[Medioevo|medioevale]] di [[arte romanica]] sito poco fuori al paese, appartenuto all'omonimo complesso [[abbazia]]le [[ordine di San Benedetto|benedettino]]. Racchiude al suo interno un ricco ciclo di [[affresco|affreschi]] del [[1300]] dipinti dal [[Maestro di Offida]] ed altri del [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo]].
È presente altresì una cappella gentilizia dei baroni de Sanctis per successione Santarelli della Noce Rozzi dal titolo "La nascita del Salvatore" famiglia discendente tramite la nobile famiglia Rozzi di Campli, dai marchesi NOBILI VITELLESCHI di Rieti, patrizi romani.
 
Nell’azienda Guido Cocci Grifoni la prima produzione di vino ottenuto da uve Pecorino vinificate in purezza risale al 1990. Grazie alla prima opera di valorizzazione dell’azienda Cocci Grifoni il vitigno si è diffuso rapidamente nell’area di Offida e nei comuni limitrofi fino ad arrivare ad essere tra i più rappresentativi del territorio regionale con oltre 1000 ettari coltivati. Guido Cocci Grifoni, grazie alla riscoperta ed alla valorizzazione del Pecorino, avvia il dibattito sulla coltivazione dei vitigni autoctoni sul territorio regionale in contrapposizione ai vitigni internazionali, come Chardonnay e Sauvignon.
===Santuario della Madonna dell'Alno e Sant'Anna===
L'edificio religioso fu fondato come oratorio, nel [[1480]], a seguito dell'[[Apparizioni e altre manifestazioni mariane|apparizione mariana]] avvenuta nello stesso anno.
La chiesa, oggi parrocchiale, rappresenta il centro della devozione canzanese e fu effettivamente edificata ed intitolata alla Madonna dell'Alno nell'anno [[1592]] dalla Congregazione del Santissimo Rosario come riporta l'epigrafe sull'[[architrave]] del portale: «Societas Rosarii erigendum curavit AD 1592».
 
Ma il battesimo del Pecorino d'Abruzzo avviene nel 1997, quando Luigi Cataldi Madonna inserisce per la prima volta il nome del vitigno in etichetta, con una produzione iniziale di circa 2.000 bottiglie provenienti da un vigneto di 8.000 metri quadrati. Questo gesto ha avuto un impatto determinante sul riconoscimento e sulla diffusione del Pecorino, contribuendo in modo decisivo alla sua riscoperta e valorizzazione nel contesto vitivinicolo nazionale. In merito a tale scelta, Cataldi Madonna ha affermato: «Nomina sunt numina — dare un nome significa dargli identità».<ref>1 Ian D’Agata, Native Wine Grapes of Italy, University of California Press 2014, p. 388;
Secondo la tradizione la [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]] comparve il 18 maggio 1480, sulla sommità di un [[alnus|alno]], al contadino Giovanni Floro, (citato anche come Floro di Giovanni<ref name="Nicola Palma pag. 389">N. Palma, ''op. cit.'', pag. 389.</ref> che stava arando la terra in un campo situato poco fuori dal centro abitato. L'uomo notò che i suoi buoi tendevano ad inginocchiarsi e, guardandosi intorno, vide la Madonna sull'albero.<ref name="Luigi Braccilli, pag. 17">L. Braccilli, ''op. cit.'', pag. 17.</ref> La Vergine si rivolse a lui e gli chiese che fosse edificata una chiesa a lei dedicata nella località di Piano del Castellano a Canzano.<ref name="Nicola Palma pag. 389"/> Il coltivatore tornò immediatamente in paese e riferì quanto gli era accaduto ma, beffato e deriso dai compaesani, se ne tornò nei campi.<ref name="Nicola Palma pag. 390">N. Palma, ''op. cit.'', pag. 390.</ref>
https://www.winespectator.com/articles/the-nutty-professor-of-pecorino-the-new-abruzzo-part-3
https://acquabuona.it/2012/02/una-chiacchierata-con-luigi-cataldi-madonna
https://www.gazzettadelgusto.it/abruzzo/cataldi-madonna-cantina-che-ha-rilanciato-il-pecorino
https://www.gamberorosso.it/vino/migliori-vini-pecorino-abruzzo-meno-di-20-euro
</ref>
 
Nel giro di pochi anni, il vitigno ha conosciuto uno sviluppo significativo. Secondo dati aggiornati, in Abruzzo si contano circa 1.260 ettari vitati a Pecorino, per una produzione annua di 218.560 quintali d’uva e oltre 18 milioni di bottiglie.<ref>Agroqualitaspa-Consorzio di Tutela Vini D’Abruzzo. </ref> La capillarità della sua coltivazione evidenzia come l'Abruzzo sia divenuto il territorio d'elezione per questo vitigno, oggi considerato uno dei più interessanti a bacca bianca dell’Italia centrale.
 
== Zone di coltivazione ==
Dell'originaria costruzione [[Rinascimento|rinascimentale]] resta solo il [[portale]] in pietra che mostra specchiature e rosette. Il prospetto e le decorazioni in stucco dell'aula sono da attribuirsi ai lavori di rifacimento del [[1750]], mentre il [[campanile]] in mattoni è dell'anno [[1810]].
La sua coltivazione è diffusa maggiormente nelle [[Marche]] ed in [[Abruzzo]] e, in misura minore, nel [[Lazio]] ed [[Umbria]]<ref name="Aragona_2014" />.
La superficie coltivata, in ascesa dagli [[anni 2000]], ha toccato nel [[2010]] i 1114 [[Ettaro|ettari]].<ref name=":0" />
Dai dati del 5º censimento Nazionale dell'Agricoltura emerge che la sua presenza e la sua coltivazione sono maggiormente concentrate nella regione [[Marche]], in particolare in provincia di Ascoli Piceno.<ref name=mazzonivit2 />.
 
== Caratteristiche morfologiche ==
La chiesa custodisce al suo interno un'[[acquasantiera]] del [[XVII secolo]] appoggiata su di una colonnina lavorata con motivi a foglie d'acanto, un [[reliquiario]] [[legno|ligneo]] del [[XVIII secolo]], e [[pittura su tela|dipinti su tela]] datati tra il [[XVII secolo|Seicento]] ed il [[XVIII secolo|Settecento]]. Fra questi di particolare pregio vi è la pala della Madonna del Rosario, collocata dietro l'altare, eseguita da [[Pasquale Rico]] di [[Montereale]], ritratta con i santi Domenico e [[San Nicola di Bari|Nicola di Bari]] attribuibile alla bottega di [[Francesco Solimena]].
=== Scheda ampelografica ===
<gallery>
Come riportato nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite, per la descrizione di questa varietà di vitigno sono stati osservati due cloni esistenti:
File:Santuario della Madonna dell'Alno - Canzano (TE).jpg|Facciata del Santuario della Madonna dell'Alno
* «''il primo nel comune di [[Arquata del Tronto]], nella frazione di borgo [[Trisungo]], in [[provincia di Ascoli Piceno]]''», iscritto ed identificato come: «Pecorino B, Clone I, VCR 417, G.U. 186 del 9 agosto 2013»;<ref>[http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda_clone.php?q=184-003 Catalogo viti del Ministero delle politiche agricole, scheda del clone del Vitigno Pecorino di Arquata del Tronto] URL consultato il 18 marzo 2020</ref>
File:Organo del Santuario della Madonna dell'Alno - Canzano (TE).jpg|Organo
* «''il secondo nel territorio del comune di [[Pieve Torina]], zona di Casavecchia, in [[provincia di Macerata]]''».
File:Busto di San Biagio - Santuario della Madonna dell'Alno - Canzano (TE).jpg|thumb|Busto che ritrae San Biagio
Le loro caratteristiche sono state confrontate con quelle riscontrate su piante di viti coltivate in [[provincia di Ancona]] e [[Provincia dell'Aquila|dell'Aquila]].<ref name=":0"/>
</gallery>
* «''Germogliamento: il germoglio di 10-20 cm mostra un apice: a ventaglio, setoloso, verde giallastro. Foglioline apicali (dalla 1ª alla 3ª): leggermente a gronda, glabre, verde sfumate di marrone, cordiformi, seno peziolare a V. Foglioline basali (dalla 4ª in poi): a coppa, glabre, verde, orbicolari, seno peziolare a U. Asse del germoglio: glabro, verde o leggermente striato marrone, eretto.<ref name=":0"/> Germoglio alla fioritura si diversifica per le foglioline basali: distese, glabre, verde, orbicolari, seno peziolare a U, e pr l'asse del germoglio: glabro, verde o leggermente striato di marrone, ricurvo''».<ref name=":0"/>
<gallery>
* «''Fioritura: l'infiorescenza è di media grandezza, cilindrica, racimoli e fiori semiserrati, peduncolo verde, sfumato di marrone alla base. Il fiore ha una forma a bottone fiorale: piccolo, rotondeggiante, corolla verde con apertura regolare; fiore aperto: ermafrodita regolare, autofertile.''»<ref name=":0"/>
File:Canzano documento Vescovo Conti del 1609.jpg|Manoscritto, conservato presso l'Archivio storico della Diocesi di Teramo-Atri, relativo alla visita pastorale del vescovo Visconti alla chiesa di Santa Maria dell'Alvano (odierna chiesa della Madonna dell'Alno)
* «''Invaiatura: la maturazione dei frutti è contraddistinta da un cambiamento di colore, che dal verde originario va gradatamente verso il verde-giallastro.''»
File:Canzano-documentazione corrispondenza del 1786.jpg|Documentazione intercorsa tra il Canonico Mezzaporta e il Vicario Aprutino relativa alle apparizioni ed al miracolo compiuto dalla Madonna dell'Alno di Canzano in provincia di Teramo.
* «''Maturazione dell'uva: precoce, i grappoli si conservano a lungo sulla pianta, ma non distaccati.''»
</gallery>
 
== Caratteristiche varietali ==
===Cappella dell'Annunziata===
Le caratteristiche varietali come riportate nella scheda ampelografica nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite:<ref name=":0"/>[[File:Uva Pecorino.jpg|miniatura]]«''[[Foglia]]: di media grandezza o meno, orbicolare, intera o trilobata; seno peziolare a lira chiuso e anche con bordi sovrapposti; seni laterali superiori a V aperti o semi-chiusi, poco profondi; seni laterali inferiori mancanti o appena accennati. Pagina superiore glabra, verde carico; pagina inferiore glabra; lembo leggermente a gronda, con superficie leggermente bollosa; lobi ondulati con angoli terminali alla sommità generalmente retti. Nervatura principale sulla pagina inferiore verde o leggermente sfumata di rosa, glabra. Dentatura mediamente regolare, in 1, 2 o 3 serie, con denti di media grandezza, a margini parte rettilinei, parte leggermente concavi, a base stretta.''»
La cappella si trova alle porte del paese, lungo il percorso settentrionale della circonvallazione. Al suo interno erano custoditi un pregevole [[altare]] di stile [[barocco]] dipinto e dorato, due statue di legno raffiguranti [[san Giovanni Battista]] e [[San Biagio Vescovo e Martire|san Biagio]] e un [[baldacchino]] a cassettoni blu con rosetta dorata al cui centro si legge lo stemma di [[san Bernardino da Siena|san Bernardino]].
[[File:Pecorino Uva.jpg|sinistra|miniatura|Grappolo di Pecorino]]«''[[racemo (botanica)|Grappolo]]: di media grandezza o quasi piccolo, cilindrico o cilindro-conico, alcune volte alato, semi-serrato o semi-spargolo per leggera colatura; peduncolo di media lunghezza o quasi lungo, esile, semi-legnoso; pedicello di media lunghezza, esile, verde; cercine mediamente evidente, di media grossezza, verde; pennello piccolo, verde-giallastro.''»
 
«''[[Uva|Acino]]: medio o quasi piccolo, sferico; buccia sottile e mediamente consistente, giallastra, alcune volte screziata di marrone, mediamente pruinosa; ombelico appena evidente; polpa sciolta e a sapore semplice; separazione dell'acino dal pedicello mediamente resistente.''»
===Chiesa di San Pasquale===
Chiesa del [[XIII secolo]] che sorge nella vicina località di Valle Canzano;
===Chiesa della Congrega del Santissimo Sacramento===
La chiesa, di epoca settecentesca, sorge su piazza Rinascimento e custodisce al suo interno reliquiari di legno coevi al periodo di edificazione, tra i quali è annoverato anche quello di san Biagio.
===Chiesa di San Biagio===
Edificio religioso non più esistente che fu la parrocchia del paese e dedicata al patrono [[San Biagio Vescovo e Martire|san Biagio]], la cui memoria si celebra il 3 febbraio. La chiesa sorgeva su piazza Rinascimento ed era menzionata negli atti ufficiali già nell'anno [[1283]]. Della sua storia ci è noto lo stato di fatiscente degrado che la fabbrica attraversò nel 1700 e il tentativo di restauro che fu intrapreso nell'anno [[1783]] quando iniziarono i lavori di conservazione che non furono portati a termine per mancanza di adeguate risorse economiche. La chiesa fu abbattuta nel [[1924]].
===Torrione e mura medioevali===
[[File:Canzano - resti della cinta muraria.jpg|thumb|left|upright=1.4|Porzione della cinta muraria del XIV secolo]]
Il torrione è una costruzione fortificata a pianta circolare, del [[XV secolo]], che si eleva all'interno dell'incasato del paese. Presenta alla sommità un apparato sporgente di piccoli [[arco (architettura)|archi]] a tutto sesto e [[beccatello|beccatelli]]. La sua struttura si collega ai resti della [[mura (architettura)|cinta muraria]] medioevale, realizzata con conci di pietra non riquadrati, quasi interamente conservata, costruita nel [[XIV secolo]] per volontà dalla [[Acquaviva (famiglia)|famiglia Acquaviva]].<ref>Bruschelli, Teramo, tip. Q. Scalpelli, [[1852]].</ref>
 
«''[[Picciolo]]: lungo, di media grossezza, rotondeggiante, verde sfumato di rosa pallido, glabro.''»
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Canzano}}
 
«''[[colore|Colorazione]]: autunnale delle foglie: la colorazione sfuma dal verde al giallo.''»
==Cultura==
===Gastronomia===
 
== Vini ricavati ==
{{vedi anche|Tacchino alla canzanese}}
Per le sue caratteristiche [[enologia|enologiche]] è utilizzato:
* Solo in purezza (100% uve Pecorino) per l'[[Pecorino (vino)|omonimo vino]].
* Con aggiunta di altre uve concorre alla formazione dei vini:
** [[Denominazione di origine controllata e garantita|DOCG]]: [[Offida (vino)|Offida]] Pecorino (Pecorino minimo 85%);
** [[Denominazione di origine controllata|DOC]]: Abruzzo, [[Colli Maceratesi bianco|Colli Maceratesi]], [[Controguerra bianco|Controguerra]], [[Falerio dei Colli Ascolani|Falerio]];
** [[Indicazione geografica tipica|IGT]]: Allerona, Basilicata, Bettona, Cannara, Civitella d'Agliano, Colli Aprutini, Colli Cimini, Colli del Sangro, Colline Frentane, Colline Pescaresi, Colline Teatine, Del Vastese o Histonium, Frusinate o del Frusinate, Lazio, Marche, Narni, Spello, Terre Aquilane, Terre di Chieti, Umbria.<ref>{{Cita web|url=http://catalogoviti.politicheagricole.it/result.php?codice=184|sito=catalogoviti.politicheagricole.it|accesso=2019-02-07}}</ref><ref name="Pollini_2010" />
 
== Denominazioni<ref name=SlowFood>{{Cita libro|autore=Slow Food Editore|titolo=IL PICENO E IL PECORINO}}</ref> ==
È diffuso in tutta la zona del teramano il "Tacchino alla Canzanese".
;Offida Pecorino DOCG
La lavorazione e preparazione di tale piatto tipico secondo l'autentica ricetta non è nota a tutti, nonostante sia commercializzato al di fuori del Comune di Canzano.
:Vitigni: Pecorino minimo 85%; possono concorrere altre varietà non aromatiche a bacca bianca fino a un massimo del 15%. La sua Denominazione di Origine Controllata e Garantita è nata nel 2011 (come riporta il disciplinare di produzione).
Tale ricetta infatti presenta lavorazioni difformi dalla lavorazione autentica perfezionata da Gaetano Contrisciani nel secolo scorso.
;DOC Abruzzo
;DOC Colli Maceratesi
;DOC Controguerra
;DOC Falerio Pecorino
:Vitigni: Pecorino minimo 85%; possono concorrere altre varietà non aromatiche a bacca bianca fino a un massimo del 15%.
;DOC Terre Tollesi
 
== Sinonimi ==
=== Persone legate a Canzano ===
I sinonimi indicati dal Ministero delle politiche agricole sono suddivisi per provincia di appartenenza:<ref name=":0" />
====Tra i componenti della famiglia feudale dei ''Da Canzano''====
*Pecorino di Osimo, Mosciolo, Moscianello in [[provincia di Ancona]],
*Matteo, ([[1239]]);
*Vissanello (da Visso) in [[provincia di Macerata]],
*Abbamondo, [[regio notaio]], ([[1271]]);
*Pecorino di Arquata, Pecorina Arquatanella o Arquitano, Promotico, Vecià in [[provincia di Ascoli Piceno]],
*Matteo, iuniore, Gualtieri e Rinaldo, feudatari di Canzano, ([[1279]]);
*Norcino (da Norcia) in [[provincia di Perugia]],
*Jacopo, registrato fra i baroni abruzzesi, ([[1316]]);
*Pecorina, Dolcipappola in [[Umbria]].
*Niccolò, regio notaio, ([[1357]]);
*Antonio di Bartolomeo di Guglielmo de Cansano, cittadino teramano e notaio, ([[1388]]);
*Giampietro de Nigris de Cansano, vissuto a [[Campli]], dove fu canonico della locale Collegiata dal [[1526]] al [[1559]] anno in cui rinunciò all'incarico; è ricordato dal Bullarium del Capitolo aprutino; della stessa famiglia si ricorda anche Agostino, nel [[1586]] cappellano di Santa Maria dell'Alno in Canzano, ricordato dal [[Niccola Palma|Palma]] nella sua [[Storia di Teramo]];
*Domenico Mezzaporta, nato in Canzano nel [[1726]], fu avvocato e magistrato ricordato per la sua opera da [[Niccola Palma]] e da [[Francesco Savini]] che citano anche il fratello di questi, Nicolantonio, giudice regio, ancor attivo nel [[1782]].
====Tra i membri della famiglia ''Taraschi''====
*Nicolantonio, (sec. XVII) che nel [[1667]] fu il fondatore del beneficio di San Martino nella chiesa di Santa Maria dell'Alno, ricordato nella Storia del [[Niccola Palma|Palma]];
*Francesco, notaio, (sec. XVII);
*Egidio, (sec. XIX) pievano di Canzano, ricordato dal [[Niccola Palma|Palma]];
*Agostino, sottintendente, ossia regio governatore del distretto (poi circondario) di [[Larino]] e, di altri luoghi, morto nel [[1883]]; ricordato nell'elogio funebre composto da [[Giuseppe Savini (linguista)|Giuseppe Savini]] (Teramo, 1883);
*Stefano De Martinis, ([[secolo XIX]]) poeta e letterato, bibliotecario della [[Biblioteca provinciale Melchiorre Delfico|Delfico di Teramo]] e maestro della poetessa [[Giannina Milli]]. Su musica di Camillo Bruschelli fu autore della parole di una ''Cantata pel faustissimo giorno 30 maggio 1852 che l'Arciconfraternita dei Cinturati e del SS. Sagramento di Teramo con solenne pompa festeggiava...'', versi di Stefano De Martinis e musica di Camillo
 
== Abbinamenti gastronomici ==
====Tra i componenti della famiglia ''Contrisciani''====
Gli abbinamenti vino-cibo hanno seguito regole diverse nel corso degli anni. Oggi si tende a premiare un criterio di soggettività per il quale ognuno è libero di abbinare quello che più gli piace, e il criterio di stagionalità, dando un’occhiata alla temperatura per scegliere quale vino bere.
*Gaetano, (1902-1984), perfezionatore della nota ricetta del "[[tacchino alla canzanese]]".
*Romano Pietro, studioso, (secolo XX), professore di italiano in Spagna, pittore, poeta e scrittore; autore del libro "Grammatica ragionata del dialetto canzanese".
*Angelo, medico chirurgo, politico, ex-sindaco del comune di [[Cellino Attanasio]], e ultimo presidente della [[Comunità Montana]] ''[[Comunità Montana del Vomano, Fino e Piomba|del Vomano, Fino e Piomba]]''.
È in lavorazione un nuovo libro sulle personalità canzanesi degli anni cinquanta.
 
Il pecorino, per le sue acidità e sapidità, può essere ben abbinato all’[[Olive ascolane|oliva all’ascolana]] o a una tempura di verdure. Si può accompagnare anche a uno spezzatino di carne bianca ben condito, grazie all’alcolicità. Per sapidità e struttura, è ottimo con tutti i piatti di pesce: da elaborati brodetti, a primi piatti anche a base di nero di seppia, arrosti e grigliate di pesce, oltre a crudi di mare.
==Geografia antropica==
L'incasato del paese si divide tra due aree urbanizzate costruite in tempi diversi, la porzione più antica del borgo si eleva sulla zona più alta del crinale, mentre la zona edificata più recentemente si allunga sul versante di meridione della stessa collina fiancheggiando la strada che qui giunge dalla valle del Vomano.
 
== Note ==
Il nucleo abitativo più antico è delimitato da quattro assi stradali di cui uno lo attraversa e tre lo circondano conferendogli una forma irregolarmente triangolare. L'asse stradale principale è l'attuale via [[Roma]] da cui si diramano piccole vie e percorsi che conducono alle strade dei margini esterni. Nella zona più alta del centro abitato è stata eretta, rivolta verso [[est]], la porta più importante del paese chiamata Porta Nuova diametralmente opposta a Porta Madonna.
<references/>
 
== Bibliografia ==
Il versante del paese rivolto a meridione degrada, fra orti pensili, fino a raggiungere la cinta muraria del [[XIV secolo]] che lo delimita.
* Statuti di Norcia, Liber Tertius, Rubrica CXII, anno 1526.
* [http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda.php?codice=184 Scheda Ampelografica del "Registro Nazionale delle Varietà di Vite"]
* {{cita libro|nome=AA. VV.|cognome=|titolo=Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto|anno=1997|editore=Comune di Norcia Assessorato Affari Generali| città=Norcia }}
* {{Cita libro|autore=|titolo=La Esposizione ampelografica marchigiana-abruzzese tenuta in Ancona il settembre 1872 e studi sulla vite e sul vino della provincia anconitana|url=https://books.google.it/books?id=Z8DU-4QRa-gC&pg=PA176|accesso=3 aprile 2017|data=1º gennaio 1873|anno=|editore=Tipografia del Commercio|città=|p=176|cid=Esposizione 1872}}
* {{Cita libro|autore=Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio|titolo=Bulletino Ampelografico - Anno 1875 - Fascicolo I|url=https://books.google.it/books?id=n4cXAAAAYAAJ|accesso=3 aprile 2017|data=1875|anno=|editore=Tipografia Eredi Botta|città=Roma|p=100|cid=Bollettino 1876}}
* {{cita libro|nome=Adalberto|cognome=Buciarelli|titolo=Dossier Arquatano|anno=1982|editore=Grafiche D’Auria|città=Ascoli Piceno}}
* {{cita libro|nome=Narciso Galiè,|cognome=Gabriele Vecchioni|titolo=Arquata del Tronto - il Comune dei due Parchi Nazionali|anno=2006|editore=Società Editrice Ricerche s.a.s.|città=Folignano (AP)|ISBN 88-86610-30-0}}
* {{cita libro|nome=Bartolomeo|cognome=Palucci|titolo=Dialetto nella vita rustica picena|anno=2007|editore=Centro Stampa Piceno|città=Ascoli Piceno}}
* {{Cita libro|autore=|nome=Luca|cognome=Pollini|titolo=Tutto Vino: guida completa ai vini d'Italia|url=https://books.google.it/books?id=PdSmqx36LdIC&pg=PT46&dq=Pecorino+vitigno&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjh9536v6zSAhXDIMAKHe0xAnU4FBDoAQg2MAU#v=onepage&q=Pecorino%20vitigno&f=false|accesso=26 febbraio 2017|data=8 ottobre 2010|anno=|editore=Edizioni Demetra|città=|cid=Pollini 2010|ISBN=978-88-440-3863-2}}
* {{Cita libro|autore=|nome=Jancis|cognome=Robinson|nome2=Julia|cognome2=Harding|nome3=José|cognome3=Vouillamoz|titolo=Wine Grapes: A complete guide to 1,368 vine varieties, including their origins and flavours|url=https://books.google.it/books?id=YGTnD2wGn94C&pg=PT1408|accesso=29 marzo 2017|data=26 settembre 2013|anno=|editore=Penguin Books Limited|città=|lingua=en|p=1408|cid=Robinson 2013|ISBN=978-0-14-196882-7}}
* {{Cita libro|autore=|nome=Domenico|cognome=Aragona|titolo=Vino & C. dalla A alla Z|url=https://books.google.it/books?id=Ouo4AwAAQBAJ&pg=PA510|accesso=26 febbraio 2017|data=30 marzo 2014|anno=|editore=Domenico Aragona|città=|pp=510-511|cid=Aragona 2014|ISBN=978-88-6909-104-9|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170227150114/https://books.google.it/books?id=Ouo4AwAAQBAJ&pg=PA510|dataarchivio=27 febbraio 2017|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|url=http://catalogoviti.politicheagricole.it/result.php?codice=184|titolo=Registro Nazionale delle Varietà di Vite|autore=A. Ciardi|sito=catalogoviti.politicheagricole.it|accesso=26 febbraio 2017}}
 
== Voci correlate ==
Le caratteristiche architettoniche delle abitazioni del nucleo più antico di Canzano oggi appaiono principalmente come edilizia ottocentesca e moderna fra cui si distinguono alcune fabbriche del Cinquecento e palazzetti in [[laterizio]] del Settecento e dell'Ottocento come, tra i più noti, palazzo Taraschi cha affaccia su piazza Risorgimento e mostra un [[portale]] a bugne di pietra.
* [[Vino]]
 
== AmministrazioneAltri progetti ==
{{interprogetto}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
 
{{ComuniAmminPrec
{{enologia}}
|23 aprile [[1995]]
{{Portale|Agricoltura|Alcolici}}
|13 giugno [[2004]]
 
|Italo Michini
 
|[[Lista Civica]] di [[Centrismo|Centro]]
=====///====
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=23/04/1995&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=790080&levsut3=3&lev3=80&lev2=79&ne2=79&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 23 aprile 1995|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=13/06/1999&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=790080&levsut3=3&lev3=80&lev2=79&ne2=79&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 13 giugno 1999|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|14 giugno [[2004]]
|25 maggio [[2014]]
|Francesco Di Marco
|[[Lista Civica]] di [[Centro-destra]] ''Il Popolo di Canzano''
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=12/06/2004&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=790080&levsut3=3&lev3=80&lev2=79&ne2=79&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 2004|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=790080&levsut3=3&lev3=80&lev2=79&ne2=79&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|26 maggio [[2014]]
|''in carica''
|Franco Campitelli
|[[Lista Civica]] ''Futuro e territorio''
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref name="Elezioni 2014">{{Cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=790080&levsut3=3&lev3=80&lev2=79&ne2=79&es2=S&levsut2=2&lev1=13&ne1=13&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014|autore=Archivio storico delle Elezioni del [[Ministero dell'Interno]]}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|nome=Sivano|cognome=Bracci (frate)|titolo=Il convento e la parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Ascoli Piceno nei quaranta anni di vita (1958/59 - 1998/99)|anno=1998|editore=LINEA GRAFICA|città=Centobuchi di Monteprandone (AP) }}
*Giulio Di Nicola, ''Canzano'', San Gabriele, Eco, 1979;
*AA. VV. - Documenti dell'Abruzzo Teramano, II, 3, ''“La valle del Medio e Basso Vomano”'', Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, De Luca Editore srl, Roma, settembre 1986, pp.&nbsp;695;
*........... "Il libro dei Contrisciani nel Mondo" 1999, opera commissionata ad una associazione tedesca di ricerche storiche che compie ricerche nei database mondiali per ricercare alberi genealogici e notizie.
Sul libro è pubblicato anche lo stemma della famiglia Contrisciani.
 
==Voci correlate==
*[[Chiesa di San Salvatore di Canzano]]
*[[Valle del Vomano]]
* [[Stazione di Castellalto-Canzano]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Canzano|b=Libro di cucina/Ricette/Tacchino alla canzanese|b_oggetto=la ricetta|b_preposizione=del|b_etichetta=tacchino alla canzanese}}
 
==Bibliografia cippi di Tufo==
==Collegamenti esterni==
*{{cita libro|nome=|cognome=|titolo=Dizionario corografico universale dell'Italia,sistematicamente suddiviso secondo l'attuale partizione politica d'ogni singolo Stato Italiano, Volume IV, Parte Prima, Reame di Napoli|anno=1852|editore=Stabilimento di Civelli Giuseppe e Comp.|città=Milano}}
*{{cita web|http://www.comunecanzano.191.it/index.htm|sito ufficiale dell'Amministrazione Comunale di Canzano}}
*{{cita libro|nome=Ferdinando De Luca,|cognome=Raffaele Mastriani|titolo=Dizionario corografico del Reame di Napoli|anno=1852|editore=Stabilimento di Civelli Ciuseppe e Comp.|città=Milano }}
*{{cita web|http://www.paesaggidabruzzo.com/index.php/it/borghi-e-paesi/63-canzano|Canzano - il borgo sospeso tra cielo e terra (Paesaggi d'Abruzzo)}}
 
== . ==
{{Provincia di Teramo}}
<nowiki>{{cita web|url=|titolo=|accesso=}}
{{Controllo di autorità}}
</nowiki>
{{Portale|Abruzzo|Due Sicilie}}
<nowiki>{{cita libro | nome= | cognome= | titolo= | anno= | editore= | città= }}
</nowiki>
 
==.==
[[Categoria:Canzano| ]]
 
*{{cita libro|Giuseppe|Colucci|Delle antichità picene, Tomo XIIII|1792|Dai Torchi dell'Autore|Fermo}}
*{{cita libro|nome=|cognome=|titolo=Istorica descrizione del Regno di Napoli: ultimamente diviso in quindici provinzie colla nuova mutazione di esse nelle stato presente.|anno=1823|editore=Dai torchi di Raffaele Miranda|città=Napoli}}
*{{cita libro|nome=AA.|cognome=VV.|titolo=Dizionario corografico universale dell'Italia sistematicamente suddiviso secondo l'attuale ripartizione politica d'ogni singolo stato italiano, Vol. IV, Parte prima|anno=1852|editore=Reame di Napoli, Stabilimento di Civelli Giuseppe e Comp.|città=Milano}}
*{{cita libro|nome=Niccolò|cognome=Persichetti|titolo=Viaggio archeologico sulla via Salaria nel circondario di Cittaducale: con appendice sulle antichità dei dintorni e tavola topografica|anno=1893|editore=Tipografia della Reale Accademia dei Lincei|città=Roma|accesso=maggio 2019|urlmorto=sì|urlarchivio = https://archive.org/details/viaggioarcheolog00pers/page/n1}}
*{{cita libro|nome=Giuseppe|cognome=Fabiani|titolo=Ascoli nel Quattrocento, Vol. II|anno=1950|editore=Società Tipolitografica Editrice|città=Ascoli Piceno }}
*{{cita libro|nome=Giulio|cognome=Amadio|titolo=Toponomastica marchigiana, Vol. I|anno=1951|editore=Montalto Marche Editrice - Stabilimento Tipografico "Sisto V"|città=Montalto delle Marche}}
*{{cita libro|nome=Giuseppe|cognome=Fabiani|titolo=Ascoli nel Cinquecento – Vol. I| anno=1970|editore= Società Tipolitografica Editrice|città= Ascoli Piceno}}
*{{cita libro|nome=Adalberto|cognome=Bucciarelli|titolo=Dossier Arquatano|anno=1982|editore=Grafiche D'Auria|città=Ascoli Piceno}}
*{{cita libro|nome=AA. VV.|cognome=Assessorato agli Affari Generali|titolo= Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia e Arquata del Tronto|anno=1997|editore=Comune di Norcia|città= Norcia}}
*{{cita libro|nome=Romano|cognome=Cordella|titolo=La frontiera aperta dell'Appennino: uomini e strade nel crocevia dei Sibillini|anno=1998|editore=Quattroemme|città=Ponte San Giovanni (Perugia)}}
*{{cita libro|nome=Narciso Galiè|cognome=Gabriele Vecchioni|titolo=Arquata del Tronto - il Comune dei due Parchi Nazionali|anno=2006|editore=Società Editrice Ricerche s. a. s.|città=Folignano (AP)|ISBN 88-86610-30-0}}
*{{cita libro|nome=Niccolò|cognome= Marcucci|titolo= Memorie Ascolane, con le postille e commentari di Francesco Antonio Marcucci; a cura del prof. Franco Zenobi|anno=2015|editore= Palumbi|città= Ascoli Piceno|ISBN 9788898807444}}
*{{cita libro|nome=Gabriele|cognome=Lalli|titolo=Ottocento arquatano - Storie, fatti e misfatti|anno=2018|editore=Associazione Arquata potest|città=Colonnella (Teramo)|ISBN=978-88-6497-101-8}}
 
{{Categorie bozza|
[[Categoria:Vitigni a bacca bianca]]
[[Categoria:Vitigni italiani]]
}}