Addio giovinezza! (commedia): differenze tra le versioni

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|Titoloitaliano = Addio giovinezza!
'''''Addio giovinezza!''''' è una [[commedia]] in tre atti scritta nel 1911 da [[Sandro Camasio]] e [[Nino Oxilia]] e andata in scena per la prima volta al Teatro Manzoni di Milano il 27 marzo 1911.
|Nome = Sandro
|Cognome = Camasio
|Nome2 = Nino
|Cognome2 = Oxilia
|Linguaoriginale = italiano
|Genere = commedia (teatro crepuscolare)
|Epocacomposizione = 1911
|Primarappresentazione = 27 marzo 1911
|Teatro = Teatro Manzoni (Milano)
|Personaggi = * Dorina
* Elena
* Emma
* Mamma Rosa
* Teresa
* Una fioraia
* Mario Salviati
* Leone Dalpreda
* Carlo Fanti
* Antonio Salviati
* Ernesto
* Giovanni
}}
'''''Addio giovinezza!''''' è una [[commedia]] in tre [[Atto (teatro)|atti]] scritta nel 1911 da [[Sandro Camasio]] e [[Nino Oxilia]] e andata in scena per la prima volta al [[Teatro Manzoni (Milano)|Teatro Manzoni]] di [[Milano]] il 27 marzo 1911.
 
[[File:Addio giovinezza! (film 1940) María Denis.png|miniatura|Maria Denis nella versione cinematografica del 1940 di ''Addio giovinezza!'']]
 
== Trama ==
A Torino, nei primi anni del Novecento, uno [[studente fuori sede]] di medicina proveniente da un paesello di provincia, Mario Salviati, prende in affitto una stanza e si innamora delladi Dorina, figlia della sua proprietaria, Dorinadi casa. Dorina è una semplice [[modista]], di famiglia umile (la stanza in affitto è, insieme al suo lavoro, l'unica ricchezza sua e della madre), ma ricambia con timido trasporto l'amore di Mario.
 
I due giovani vivono lietamente i giorni belli e facili dell'amore, tra passeggiate al [[Castello del Valentino]], piccoli litigi e grandi sogni. Tuttavia Mario, stuzzicato anche dagli amici goliardi (tra cui il timido Leone, che, diversamente da lui, non ha fortuna con le ragazze), sogna un'avventura con qualche dama del granbel mondo; e quando gliene capita l'occasione, con una bella e misteriosa signora, Elena, che sembra essersi incapricciata di lui, non si tira indietro e un pomeriggio la invita anche, un pomeriggio, nella propria stanza d'in affitto, contando sull'assenza di Dorina. Quest'ultima però, messa involontariamente in guardia dall'incauto Leone, precede Mario e con una scenata di gelosia allontana – un po' con le buone e un po' con le cattive – allontana la sua ospite. Non appena lo viene a sapere, Mario lascia la stanza e Dorina.
 
Passano i mesi, i giorni dell'università e della giovinezza volgono al termine. Mario si è appena laureato e si appresta a lasciare Torino, per andare a esercitare la professione di medico nel suo paesello di origine tra le montagne. Dorina, avvertita dalle amiche, passa da lui per un ultimo saluto. Mario le dice che lei è statastato l'unico vero grande amore della sua giovinezza, ma a nessuno dei due passa per la testamente chedi potrebberopotersi mettersimettere di nuovo insieme eo magari addirittura sposarsi: lei è soltanto un'umile modistasartina; lui è ormai un medico, appartiene a un'altra [[Classe sociale|categoria sociale]] e comunque ha delle responsabilità verso gli anziani genitori che gli hanno pagato gli studi (e i divertimenti). Così Mario se ne va per sempre, tra le lacrime e i baci d'addio di Dorina.
 
== Genesi e accoglienza ==
Sandro Camasio e Nino Oxilia avevano già scritto a quattro mani nel 1909, per un concorso bandito dalla Società degli Autori, una commedia (''La zingara'') che era stata premiata e subito dopo rappresentata al [[Teatro Carignano]] di Torino. Ma conquisteranno il pubblico di tutta Italia due anni dopo con ''Addio giovinezza!'', commedia [[Crepuscolarismo|crepuscolare]] ricca di riferimenti autobiografici: il mondo degli studenti universitari e dei goliardi era quello che gli autori avevano frequentato e continuavano a frequentare; le crestate e modiste erano i loro piccoli amori quotidiani; dietro al personaggio di Mario si nascondeva in parte lo stesso Camasio; quello di Dorina era ispirato a una ragazza torinese, Dorina Ronga, in realtà una borghese amata da Camasio (sposerà un dentista e morirà sotto i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale)<ref name="ReferenceA">{{Cita news|autore=Giorgio Calcagno|titolo="Addio giovinezza, autobiografia di un amore"|pubblicazione=La Stampa|data=18 febbraio 1996}}</ref>.
 
La commedia, benché scritta da torinesi di nascita (Oxilia) o di adozione (Camasio) e tutta ambientata a Torino, andò in scena per la prima volta a Milano, al Teatro Manzoni, il 27 marzo 1911, con [[Maria Melato]] nel ruolo di Dorina. Fu subito un grande successo, replicato pochi giorni dopo (4 aprile) al Teatro Carignano di Torino con [[Armando Falconi]] nel ruolo di Mario, [[Tina Di Lorenzo|,Tina Di Lorenzo]] in quello di Dorina e [[Luigi Carini]] in quello di Leone. Ma per poter assistere alla prima milanese della propria opera, Camasio – che non navigava nell'oro – fu costretto a farsi prestare i soldi per il viaggio dall'anziana donna di servizio di famiglia<ref name="ReferenceB">{{Cita libro|nome=Enrico|cognome=Giacovelli|titolo=Un Po per non morire: uomini, luoghi, storie e tradizioni del più lungo fiume d'Italia|collana=Eridano|data=2003|editore=Ananke|ISBN=978-88-7325-036-4}}</ref>.
 
Il critico e[[Renato Simoni]], a sua volta commediografo [[Renato Simoni]], fu molto colpito da ''Addio giovinezza!'', «una di quelle storie d'amore che il pubblico ama, perché gli ripetono la nostalgia dei vent'anni, sepolta ma non morta, nel suo pigro cuore borghese; c'è dentro la piccola primavera di tutti, quella che profuma le acacie dei giardini pubblici e consola anche le vie cittadine; c'è quel gusto d'esser mesti che si assapora quando i giorni che si hanno ancora da vivere paiono innumerevoli, e il dolore non è definitivo perché si ha tanto tempo davanti a noi per ricominciar tutto, le avventure e le speranze»<ref name="ReferenceB"/>.
 
Ma la stesura della commedia non era stata semplice come potrebbe sembrare. Dopo molte discussioni, Camasio e Oxilia avevano stabilito che i due protagonisti, Mario e Dorina, dovessero infine sposarsi. Ma quando presentarono il copione alla sua futura interprete teatrale, [[Tina Di Lorenzo]], questa rispose loro: «Buona la commedia, orribile il finale». E li costrinse a riscriverlo, poiché non era pensabile, nell'Italia del 1911, che un medico sposasse una modista<ref name="ReferenceA"/>.
 
Purtroppo ilIl destino dei due giovani autori fu anche più triste di quello dei loro personaggi. Camasio, dopo una storia d'amore probabilmente infelice con la diva del cinema [[Lidia Quaranta]], morì di [[meningite]] a 26 anni, nel 1913, in un ospedale di Torino. Oxilia gli sopravvisse di pochi anni: morirà innella [[prima guerra mondiale]], dilaniato da una granata, il 17 novembre 1917, «sinistra data, su un monte dal sinistro nome ([[Monte Tomba|Tomba]])»<ref name="ReferenceB"/>.
 
== Adattamenti ==
* [[Addio giovinezza! (operetta)|''Addio giovinezza!'']] (1915), operetta di [[Giuseppe Pietri]] su libretto di Alessandro De Stefani.
* ''[[Addio giovinezza! (film 1913)|Addio giovinezza!]]'' (1913), film diretto dallo stesso Sandro Camasio, protagonisti [[Lidia Quaranta]] e [[Amerigo Manzini]].
* [[Addio giovinezza! (film 1918)|''Addio giovinezza!'' (1918)]], film di Augusto Genina, protagonisti [[Maria Jacobini]] e [[Lido Manetti]].
* ''[[Addio giovinezza! (film 1927)|Addio giovinezza!]]'' (1927), film di [[Augusto Genina]], protagonisti [[Carmen Boni]] e [[Walter Slezak]].
* ''[[Addio giovinezza! (film 1940)|Addio giovinezza!]]'' (1940), film di [[Ferdinando Maria Poggioli]], protagonisti [[Maria Denis]] e [[Adriano Rimoldi]].
* ''Adiós juventud'' (1943), film messicano di [[Joaquin Pardavé]], in lingua spagnola, protagonisti [[Manolita Saval]] e [[Luis Aldás]].
* ''Addio giovinezza!'' (1962), sceneggiato televisivo, protagonisti Lia Zoppelli e Ugo Pagliai.
* ''Addio giovinezza!'' (1968), sceneggiato televisivo in 2 puntate, protagonisti [[Gigliola Cinquetti]] e [[Nino Castelnuovo]].
 
== Curiosità ==
La canzone di Enrico Frati e Giovanni Raimondo ''[[Piemontesina]]'' (1936) è chiaramente anche se non esplicitamente ispirata ai personaggi di Mario e Dorina in ''Addio giovinezza!''.
 
IlUn romanzo giallo di [[Enrico Giacovelli]], ''Le Colonne di via Po'' (2024)<ref>{{Cita libro|autore=Enrico Giacovelli|titolo=Le Colonne di via Po|anno=2024|editore=Yume|città=Torino|ISBN=9788854942301}}</ref>, contiene numerosi riferimenti alla commedia e narra di una sua messinscena moderna negli anni Ottanta del Novecento.
 
== Voci correlate ==
 
* [[Il commiato]]
 
== Note ==