Arzago d'Adda: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il comune noto in passato come Arzago|Arsago Seprio|Arzago}}
{{Divisione amministrativa
| Grado amministrativo=3
|
| Stato=ITA
| Voce stemma=
| Voce bandiera=
| Panorama=ArzagoChiesaSanLorenzoRestaurata.jpg
| Didascalia=La parrocchiale di San Lorenzo
|
| Divisione amm grado 2=Bergamo
| Amministratore locale=Ugo Rivabene
| Partito=[[lista civica]]
| Data elezione=12/06/2022
| Data istituzione=
| Sottodivisioni=''nessuna''<ref>
[https://www.comuniecitta.it/risorse/statuti/arzago_dadda.pdf Comune di Arzago d'Adda - Statuto]</ref>
| Divisioni confinanti=[[Agnadello]] (CR), [[Calvenzano]], [[Casirate d'Adda]], [[Rivolta d'Adda]] (CR), [[Vailate]] (CR)
|Zona sismica = 3
| Gradi giorno=2353
| Nome abitanti=arzaghesi
| Patrono=[[san Lorenzo]]
| Festivo=10 agosto
| PIL=
| PIL procapite=
| Mappa=Map of comune of Arzago d'Adda (province of Bergamo, region Lombardy, Italy).svg
| Didascalia mappa=Posizione del comune di Arzago d'Adda nella provincia di Bergamo
}}
'''Arzago d'Adda''' {{IPA|[aɾˈʦaːɡo ˈdadːa]}} (''Arsàch'' {{IPA|[aɾˈsak]}} in dialetto locale<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=42 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/42 }}</ref>, e semplicemente '''Arsago''' {{IPA|[aɾˈsaːɡo]}} fino al [[1929]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Bergamo]] in [[Lombardia]]. Il comune è situato nella [[Val Padana|pianura]] bergamasca sud-occidentale, all'estremità del territorio provinciale.
==
Il paese, tra i più antichi della [[Gera d'Adda]], era abitato già in epoca preromana da gruppi appartenenti alle tribù dei [[Liguri]].
I primi insediamenti stabili ed organizzati furono comunque opera dei [[storia romana|Romani]], i quali vi fondarono un [[pagus]]. È a questo periodo che risale il toponimo, che recenti studi fanno derivare dal nome di persona ''Arezio''. Questa tesi è avvalorata dal ritrovamento, avvenuto nel [[1985]], dei resti di una villa romana risalente al [[IV secolo]]. Si suppone che questa facesse parte del ''Fondo Areziaco'', che indicherebbe appunto le proprietà di Arezio.
Numerosi sono i resti dell'epoca romana, tanto che nel [[1817]] un contadino, mentre rimuoveva il letame dal letamaio per trasportarlo in un suo campo, urtò un contenitore di terracotta contenente monete coniate dall'[[imperatore]] [[Antonino Pio]] nel [[II secolo]]. La gran quantità di monete (circa 150 libbre di monete di rame, circa 200 piccole monete d'argento e poche altre monete, probabilmente d'ottone) venne fatta sparire dalla popolazione accorsa dopo essere stata avvisata della scoperta.<ref>[[Giovanni Maironi da Ponte]]. ''Dizionario Odeporico o sia Storico-Politico-Naturale della Provincia Bergamasca - Volume I. Stamperia Mazzoleni - Bergamo'', 1819, p. 32-33</ref> Si dice che nei periodi successivi vi furono numerosissimi scavi volti alla ricerca di ulteriori tesori.
Dopo il periodo dell'[[impero romano]] il paese fu soggetto alle scorrerie delle [[barbaro|orde barbariche]], seguite dall'arrivo dei [[Longobardi]]. A questo periodo risale il documento conosciuto come il ''testamento di [[Taidone|Taido]]'', che, datato [[774]], cita l'esistenza dell'antica chiesa di [[San Lorenzo]]. Questa costruzione era sede battesimale, nonché matrice di tutte le chiese minori dei borghi vicini.
Con l'avvento del [[Medioevo]] il paese, colpito dalle lotte fratricide tra [[guelfi e ghibellini]], si dotò di [[fortificazione|fortificazioni]] a scopo difensivo, tra cui alcune [[torre|torri]] ed un [[castello]], nel quale viveva la famiglia dei ''de' Capitani'', detentrice del [[feudalesimo|potere feudale]] fin dal [[1030]].
In quel periodo si consolidò una curiosa tradizione: il [[podestà (medioevo)|podestà]] appena eletto doveva abbracciare una [[colonna]] mozza, risalente al periodo romano, e pronunciare la formula del [[giuramento]].
Nei secoli seguenti si verificò la dominazione del [[Ducato di Milano]] che inglobò i comuni all'epoca cremonesi della [[Gera d'Adda]] e che durò fino al [[1797]].
Tra i secoli XV e XVII crebbe in Arzago il potere di un ramo della famiglia Carcano, patrizia milanese, che detenne ininterrottamente per cinque generazioni la carica religiosa di ''prevosto d'Arzago'', tanto da rendere comune la denominazione della famiglia come ''Carcano d'Arzago''. I cinque prevosti Carcano furono in successione: D. Giampietro (nel secondo Quattrocento), D. Giovanni, D. Pietro Paolo, D. Giorgio e, infine, D. Luigi (nel primo Seicento).<ref>Alberi genealogici delle case nobili di Milano, Milano, Orsini De Marzo Editore, 2008.</ref>
Nel Settecento comparve infine un ramo della nobile [[Sessa (famiglia)|famiglia Sessa]], che avrebbe detenuto per i successivi due secoli il giuspatronato sulla chiesa campestre della Beata Vergine del Rosario presso la Cascina Ravaiola: ciò avvenne a seguito del matrimonio celebrato a Milano nel [[1699]] fra Giuseppe Maria Sessa e Livia Binaghi, la cui famiglia già possedeva cospicui beni nella vicina [[Brignano Gera d'Adda|Brignano]].<ref name=":0" /> I loro figli, i nobili Carlo e il sacerdote Giacomo Sessa, acquistarono la Cascina Ravaiola dai marchesi Visconti Ajmi negli anni '30 del Settecento: dapprima utilizzata come tenuta di campagna, essa divenne residenza abituale della famiglia solo a partire dall'Ottocento.<ref name=":0">{{Cita news|autore=|url=http://www.bassabergamascaoccidentale.it/punti-di-interesse/edifici-storici-luoghi-del-lavoro/cascina-ravajola/|titolo=Cascina Ravajola - Bassa Bergamasca Occidentale|pubblicazione=Bassa Bergamasca Occidentale|data=|accesso=4 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170110232632/http://www.bassabergamascaoccidentale.it/punti-di-interesse/edifici-storici-luoghi-del-lavoro/cascina-ravajola/|urlmorto=sì}}</ref>
I secoli dell'età moderna non videro il paese al centro di particolari avvenimenti, tanto che da centro rinomato e di riferimento in tutto il circondario, Arzago divenne un piccolo e tranquillo [[borgo (geografia)|borgo]] di [[pianura]], dedito all'[[agricoltura]] ed all'[[allevamento]].
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone erano stati concessi con D.P.R. del 30 gennaio 1956<ref>{{cita web|titolo= Arzago d'Adda, decreto 1956-01-30 DPR, concessione di stemma e gonfalone |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?3531 |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 8 agosto 2022 }}</ref> con la [[blasonatura]]: ''troncato: nel primo alla colonna romana d'argento; nel secondo d'azzurro, al castello di rosso, merlato di cinque alla ghibellina, chiuso dello stesso, fondato su di una campagna di verde. Ornamenti esteriori di Comune.''
Con decreto del presidente della Repubblica del 15 luglio 2011 sono stati concessi, con alcune correzioni, lo stemma e il gonfalone attualmente in uso.<ref>{{cita web|titolo= Arzago d'Adda (Bergamo) D.P.R. 15.07.2011 concessione di stemma e gonfalone |url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2011/comuni/Arzago_d_Adda.html |accesso= 8 agosto 2022 }}</ref>
{{citazione|[[Troncato]]: nel primo, di rosso, al rocchio di colonna con la sommità spezzata [[in banda]], fondato sulla linea di partizione, d'argento; nel secondo, di azzurro, al torrione d'oro, murato di nero, [[Attributi araldici di forma geometrica#Merlato alla ghibellina|merlato alla ghibellina]] di cinque, chiuso dello stesso, fondato in punta. Ornamenti esteriori da Comune.}}
La colonna spezzata ricorda la colonna romana, che, nel Medioevo, i podestà dovevano abbracciare una volta eletti, giurando di essere retti e saldi come essa. Il torrione allude al castello dei de' Capitani d'Arzago, feudatari del luogo.<ref>{{cita web|titolo= Arzago d'Adda |url= https://www.stemmiprovinciabergamo.it/comune/arzago-dadda/ |sito= Stemmi dei comuni bergamaschi }}</ref>
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa parrocchiale di San Lorenzo ====
{{Vedi anche|Chiesa di San Lorenzo Martire (Arzago d'Adda)}}
[[File:ArzagoDAdda ChiesaParrocchiale2.jpg|left|thumb|upright=0.6|Chiesa parrocchiale - Interno]]
[[File:ArzagoDAdda-AbsideVecchiaChiesaParrocchiale.jpg|upright=0.5|thumb|Abside dell'antica pieve, situata nell'attuale chiesa di san Lorenzo
]]
[[File:Ravaiola-ChiesaBeataVergineDelRosario.jpg|upright=0.5|thumb|Chiesetta della B. V. del Rosario]]
La [[chiesa parrocchiale]], dedicata a [[san Lorenzo]], è stata edificata in stile neogotico al termine del [[XIX secolo]] in luogo di quella che per secoli era stata la costruzione sacra di riferimento per gran parte della ''Gera d'Adda'' cremonese occidentale: dell'antica [[pieve]] rimane soltanto l'[[abside]], che ora è parte della sacrestia della chiesa parrocchiale.
====Chiese campestri====
Sono presenti anche altre piccole chiesette campestri: meritano menzione quella intitolata alla [[Madonna del Rosario|Beata Vergine del Rosario]], di antico giuspatronato dei nobili [[Sessa (famiglia)|Sessa]], quella di [[Francesco d'Assisi|San Francesco]] e l'[[Oratorio (architettura)|Oratorio]] di [[Bernardo di Chiaravalle|San Bernardo]].
=== Architetture civili ===
====Castello dei marchesi de Capitani d'Arzago====
[[File:ArzagoDAdda Castello.jpg|left|upright|thumb|Portale del castello e, sulla destra, colonna podestarile]]
[[File:ArzagoDAddaColonnaPodestarile.jpg|upright=0.5|thumb|Colonna podestarile]]
Molto importante è il castello della famiglia ''de Capitani d'Arzago'' che venne ristrutturato nel [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo]], adibito a [[villa|residenza signorile]], presenta ancora le [[Mura (fortificazione)|mura]] d'ingresso in [[mattone|mattoni]], con [[arco (architettura)|archi]] d'ingresso al di sopra dei quali resistono quattro piccole [[statua|statuette]] raffiguranti le quattro [[stagione|stagioni]]. Poi, però il castello fu venduto e divenne un'osteria fino al secolo scorso. Nell'edificio, durante i restauri sono stati ritrovati degli affreschi raffiguranti fregi allegorici e, nella parte posteriore, è stato ritrovato lo stemma dei de Capitani d'Arzago, che prima non era visibile. Di questo stemma si parla anche in un manoscritto anonimo di fine Ottocento, conservato nell'archivio parrocchiale di Arzago, riguardante la famiglia de Capitani: ''"…nell'antico castello, ove in oggi trovasi un'osteria di campagna, affatto lombarda, vi è tuttora dipinta l'arma de Capitani d'Arzago."''
====Cascina Ravaiola dei nobili Sessa====
[[File:Ravajola.png|upright|left|thumb|La Cascina Ravaiola nel 1930. Nella foto alcuni membri della nobile [[Sessa (famiglia)|famiglia Sessa]]: Alessandra Favini, moglie di [[Luigi Sessa (agronomo)|Luigi Sessa]], proprietario della ''Ravajola'', e le sue tre figlie Gaetanina Paolina, Camilla, Carla e Paolo Sessa, figlio del cognato Francesco Sessa.]]
La Ravaiola o ''Ravajola'', com'era un tempo detta, è un'antica cascina sei-settecentesca, sorta in località Ravaiola e strutturata come un complesso dotato di residenza padronale, rustici, case coloniche e oratorio gentilizio. Appartenuta in un primo tempo ai marchesi Visconti di Brignano, ai primi del Settecento fu da questi venduta ai nobili [[Sessa (famiglia)|Sessa]] i quali, assieme alle 2400 pertiche circostanti, ne detennero la proprietà sino alla morte del Cavalier [[Luigi Sessa (agronomo)|Luigi Sessa]], i cui eredi nel [[1939]] optarono per la vendita prima delle terre e poi del maniero, acquisiti dai marchesi de Capitani d'Arzago.<ref name=":0" /> Il pittore [[Antonio Guadagnini]] fu ospite alla Cascina Ravaiola e amico dei signori [[Sessa (famiglia)|Sessa]], per i quali realizzò diverse opere e ritratti. Secondo la tradizione arzaghese, i [[Sessa (famiglia)|Sessa]] concessero la tumulazione dell'artista, che morì proprio ad Arzago, nella loro cappella gentilizia, oggi proprietà dei discendenti [[Gatti (famiglia)|Gatti Grami]].
====Villa romana====
Del periodo romano restano la villa, risalente all'[[impero romano|epoca imperiale]] e scoperta pochi anni or sono, e la colonna mozza detta anche ''podestarile'', che i podestà dovevano abbracciare al fine di portare a termine il proprio mandato con la ''rettitudine salda'' propria della colonna stessa.
==Società==
===Evoluzione demografica===
*150 nel [[1751]]
*627 nel [[1805]]
*''annessione a [[Vailate]] nel [[1809]]''
*713 nel [[1816]]
*965 nel [[1853]]
*993 nel [[1859]]
{{Demografia/Arzago d'Adda}}
== Infrastrutture e trasporti ==
Dal [[1880]] al [[1920]] la località era servita da una fermata posta lungo la [[tranvia Lodi-Treviglio-Bergamo]].
==Amministrazione==
{{...|centri abitati d'Italia}}<!-- Amministrazione = Il sindaco di Arzago è Gabriele Riva (PD) dal 2012 -->
==Galleria d'immagini==
<gallery mode="packed" heights="150">
File:Arzago-ChiesaParrocchiale-Interno.jpg|Chiesa Parrocchiale - Interno
File:ArzagoDAddaCampanile.jpg|Campanile della Chiesa Parrocchiale
File:ArzagoDAdda AnticaPieve2.jpg|Antica pieve (ricostruzione)
File:Ravaglia-OratorioDiSanBernardo.jpg|Oratorio di San Bernardo
</gallery>
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Tormo|Fiume Tormo]]
*[[Parco del Tormo]]
*[[Sessa (famiglia)]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Bergamo}}
{{Comuni della Bassa Bergamasca}}
{{Comuni del Parco del Fiume Tormo}}
{{Pieve di Gera d'Adda}}
{{Portale|Bergamo}}
[[Categoria:Arzago d'Adda| ]]
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