Castions di Strada: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Castions di Strada
|Nome ufficiale = {{it}}Castions di Strada<br/>{{fur}} Cjasteons di Strade<ref>Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi {{Cita web|url=https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|titolo=Toponomastica ufficiale}}</ref>
|Panorama =
|Didascalia =
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|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Friuli-Venezia Giulia
|Divisione amm grado 2 =
|Amministratore locale = Ivan Petrucco
|Partito = [[lista civica]] Uniti per crescere
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|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Morsano di Strada]]
|Divisioni confinanti = [[Bicinicco]], [[Carlino (Italia)|Carlino]], [[Gonars]], [[Mortegliano]], [[Muzzana del Turgnano]], [[Pocenia]], [[Porpetto]], [[San Giorgio di Nogaro]], [[Talmassons]]
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|Mappa = Map of comune of Castions di Strada (province of Udine, region Friuli-Venezia Giulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Castions di Strada nella ex provincia di Udine
}}
'''Castions di Strada''' ({{lang|fur|''Cjasteons di Strade''}} in [[
==Geografia fisica==
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Fin dalla più remota antichità (età del bronzo) Castions di Strada ha acquisito importanza grazie alla posizione favorevole sia per gli insediamenti abitativi sia dal punto di vista strategico e difensivo. Infatti qui sorgeva un "[[castellieri|cjastelir]]", piccola altura situata nella zona sud ovest del paese, che fungeva da fortificazione e da vedetta. Ancora più a sud si trovava uno stagno, ora interrato, a cui giungevano, risalendo il Zellina, imbarcazioni provenienti dalla laguna.
Numerosi reperti dell'età del bronzo attestano che in questa zona risiedeva un consistente nucleo abitato, che praticava la caccia e la pesca e conduceva un'esistenza laboriosa. Non stupisce perciò che quando i Romani inviarono una spedizione militare contro i barbari [[Carni|Gallo-Carni]], prendessero come base di riferimento questo nucleo già così ben articolato e che successivamente costituissero intorno al [[castellieri|castelliere]] e al porticciolo un "castrum", diventato poi una colonia di popolamento. Dovette prendere forma allora un primo assetto urbanistico abitativo del paese, mentre nelle zone più decentrate nascevano le aziende agricole circondate dai campi coltivati. L'importanza dell'insediamento è confermata dal tracciato della Stradalta costruita dai Romani: era la [[via Postumia]], che metteva in comunicazione vari centri del nord Italia. Partiva da [[Genova]], arrivava fino a [[Codroipo]] e da qui, seguendo la linea delle risorgive costellata di fortificazioni, raggiungeva infine [[Aquileia (città antica)|Aquileia]]. Una di queste fortificazioni era "Castellorum", diminutivo di Castellum, da cui il toponimo Castions.
Quella che attualmente viene chiamata Stradalta è invece [[Strada statale 252 di Palmanova|la Napoleonica]], fatta sistemare da Napoleone ma risalente ad una precedente pista barbarica. In età medioevale era percorsa da eserciti e da carovane di pellegrini che si dirigevano verso i grandi centri devozionali: lungo queste vie sorgevano luoghi di ricovero e di culto.
Le più antiche testimonianze di tale uso sono le chiese di San Pellegrino a [[Morsano al Tagliamento|Morsano]] e di Santa Maria a Castions. La prima, risalente al X secolo, aveva annesso un ospizio per i pellegrini: di essa rimane solo la Pala di San Pellegrino, custodita nella parrocchiale di Morsano, la seconda risale al IX secolo ma anch'essa fu più volte ricostruita e l'attuale edificio risale al 1500.
La chiesa più antica del paese è quella di San Martino: si trova un po' fuori dal centro abitato ed ha subito numerosi rimaneggiamenti. Intorno ad essa pare sorgesse il quartiere longobardo nell'epoca in cui Castions fu presidio militare di quel popolo. Castions conobbe poi successive incursioni di Ungheri finché, nel 967, in seguito ad una donazione del vescovo [[Liutprando da Cremona|Liutprando]], entrò a far parte dei possedimenti della chiesa aquileiese
Verso la fine del Quattrocento Castions fa parte di un sistema difensivo contro le [[Incursioni turche del Friuli|invasioni turche]]; nel 1500 vede un'invasione tedesca; nel 1700 quella francese. Nel 1800 il Comune passa sotto il dominio austriaco finché, nel 1866, viene annesso anch'esso al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. La storia successiva riflette quella nazionale con le tragiche vicende delle due guerre mondiali.
Oggi Castions è un paese moderno, con edifici pubblici e privati dalle linee architettoniche aggiornate, ed è ricco di iniziative di tipo ricreativo, culturale e sportivo.
=== La frazione
{{vedi anche|Morsano di Strada}}
Anche [[Morsano di Strada]] fa risalire la propria origine all'[[epoca romana]]: il toponimo sembra derivare infatti dal nome Murcio, un centurione che avrebbe avuto nella località una proprietà fondiaria. A conferma dell'antichità del luogo nel [[1862]] sono state ritrovate nella zona tracce di una strada romana.
Le vicende storiche di Morsano scorrono parallele a quelle di Castions, da cui il piccolo comune è rimasto autonomo fino in età napoleonica, quando è stato inglobato nel centro maggiore.
=== Simboli ===
==Monumenti e luoghi d'interesse==▼
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 20 gennaio 1961.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1375 |titolo= Castions di Strada |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>
{{citazione|D'azzurro, all'[[Aquila (araldica)|aquila]] al naturale, dal volo abbassato, coronata d'oro, caricata in cuore di una [[Tortello (araldica)|torta]] di rosso, [[Sopracaricato|sopracaricata]] di una corona dello stesso, di cinque punte, poggiata con gli artigli sulle estremità di un bastone al naturale da cui partono quattro saette di rosso disposte due per parte. Ornamenti esteriori da Comune.<ref name="AC">{{cita web|url= http://www.araldicacivica.it/comune/Castions-di-Strada/ |titolo= Comune di Castions di Strada – (UD) |autore= Giancarlo Scarpitta }}</ref>|D.P.R. 20 gennaio 1961}}
In alcune riproduzioni l'aquila è disegnata posata su di un [[bastione]] invece che su un "bastone".<ref name="AC"/>
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
*(1) '''Chiesa di S. Martino (Le Cèntine)'''▼
▲== Monumenti e luoghi d'interesse ==
La chiesa risale al Duecento, poi ricostruita nel 1535; l'edificio ha due aule a pianta rettangolare ed abside semicircolare. La facciata è dominata dalla mole del campanile a pigna, sul quale si aprono quattro bifore romaniche. All'interno si notano le statue dei santi Martino ed Antonio Abate, una pala, una tela raffigurante S. Antonio da Padova ed una crocifisso ligneo.▼
▲La chiesa risale al Duecento, poi ricostruita nel 1535; l'edificio ha due aule a pianta rettangolare ed abside semicircolare. La facciata è dominata dalla mole del campanile a pigna, sul quale si aprono quattro bifore romaniche. All'interno si notano le statue
{{Vedi anche|Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Castions di Strada)}}
Fondata ai tempi del patriarca Paolino d'Aquileia, la chiesa di Santa Maria fu più volte distrutta e ricostruita, fino ad arrivare alla forma attuale, risalente alla prima metà del Cinquecento. Esterna all'abitato presenta in facciata un campanile a vela. L'interno è ad aula unica, rettangolare, con abside poligonale e sovrastata da volta a crociera; l'arco del coro è a sesto acuto. Sulle pareti si notano gli affreschi cinquecenteschi di [[Gaspare Negro]] raffiguranti le
[[File:Chiesa di San Giuseppe (Castions di Strada) 04.jpg|thumb|Il campanile della chiesa di San Giuseppe]]
▲Fondata ai tempi del patriarca Paolino d'Aquileia, la chiesa di Santa Maria fu più volte distrutta e ricostruita, fino ad arrivare alla forma attuale, risalente alla prima metà del Cinquecento. Esterna all'abitato presenta in facciata un campanile a vela. L'interno è ad aula unica, rettangolare, con abside poligonale e sovrastata da volta a crociera; l'arco del coro è a sesto acuto. Sulle pareti si notano gli affreschi cinquecenteschi di [[Gaspare Negro]] raffiguranti le storie di S. Biagio e di Maria Maddalena.
▲*(3) '''Chiesa parrocchiale di S. Giuseppe'''
{{Vedi anche|Chiesa di San Giuseppe (Castions di Strada)}}
Costruita intorno alla metà del Settecento, fu completata due secoli dopo.
L'attuale chiesa fu edificata ai primi dell'Ottocento nel luogo dove sorgeva una chiesa preesistente, dedicata a Santa Maria. Ulteriori lavori di ampliamento sono stati condotti nel 1950. Affianca la chiesa il campanile a pianta quadrata (1908). All'interno si notano splendide vetrate di [[Arrigo Poz]], un [[fonte battesimale]] seicentesco in pietra con caldaia in rame, un ricco altare maggiore barocco e splendide decorazioni sul soffitto dell'aula e nell'abside.▼
[[File:portadiluce minto.jpg|thumb|upright=0.7|
▲L'attuale chiesa fu edificata ai primi dell'Ottocento nel luogo dove sorgeva una chiesa preesistente, dedicata a Santa Maria. Ulteriori lavori di ampliamento sono stati condotti nel 1950. Affianca la chiesa il campanile a pianta quadrata (1908). All'interno si notano splendide vetrate di [[Arrigo Poz]], un fonte battesimale seicentesco in pietra con caldaia in rame, un ricco altare maggiore barocco e splendide decorazioni sul soffitto dell'aula e nell'abside.
Uno dei simboli religiosi più conosciuti di Castions è la
▲[[File:portadiluce minto.jpg|thumb|upright=0.7|[[Giovanni Sicuro|Minto]]: "Porta di Luce" opera presso la cappella del cimitero di Morsano]]
=== Le ancone ===
▲*(5)(6) '''Le Colonne e le Statue'''
L'
▲Uno dei simboli religiosi più conosciuti di Castions è la "colone", collocata nel crocevia principale del paese: sopra una colonna portata, secondo la leggenda, da Aquileia, si innalza una statua dell'Immacolata Concezione, sovrastata da un baldacchino metallico in stile barocco. A Morsano sorge la colonna di San Pellegrino, sulla quale il Santo è raffigurato nell'abito tipico dei pellegrini medievali.
La cappella è situata all'interno del cimitero di Castions e dispone di una vetrata e di una pala disegnati dal maestro [[Arrigo Poz]].▼
L'opera è stata eseguita a cura del circolo culturale "Le Risultive" di Morsano di Strada nel 2014.<ref>{{Cita web
▲L'Ancona della Madonna delle Grazie è situata nei pressi della parrocchiale: è stata restaurata nel 1985 e riporta raffigurazioni a mosaico rappresentanti il martirio di S. Biagio, S. Giuseppe, e Santi Ermacora e Fortunato e la [[Madonna di Pompei]]. Nel 1985 è stata restaurata una seconda ancona dedicata a S. Martino e gli affreschi, che avevano a soggetto S. Antonio Abate e S. Martino, furono sostituiti da mosaici.
La cappella è situata all'interno del cimitero di Morsano e dispone di una installazione costruita
▲*(9) '''Cappella cimiteriale di Castions di Strada'''
▲La cappella è situata all'interno del cimitero di Castions e dispone di una vetrata e di una pala disegnati dal maestro [[Arrigo Poz]]
▲L'opera è stata eseguita a cura del circolo culturale "Le Risultive" di Morsano di Strada nel 2014<ref>{{Cita web|autore = |url = https://morsano.blogspot.it/2014/04/inaugurata-la-vetrata-e-la-pala-di.html|titolo = Inaugurata la Vetrata e la Pala di Arrigo Poz presso la Cappella di Castions di Strada|accesso = |editore = |data = }}</ref>
▲*(10) '''Cappella cimiteriale a Morsano di Strada'''
▲La cappella è situata all'interno del cimitero di Morsano e dispone di una installazione costruita dal [[Giovanni Sicuro|Minto]]
==Società==
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A Castions di Strada, accanto alla [[lingua italiana]], la popolazione utilizza la [[lingua friulana]]<ref>{{Cita web|url=https://arlef.it/it/lingua-e-cultura/lingua/|titolo=Lingua e cultura}}</ref>. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'[[Comuni italiani di lingua friulana|ambito territoriale di tutela della lingua friulana]] ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007<ref>{{Cita web|url=https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|titolo=Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana.}}</ref>.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
▲*'''Corpo Bandistico Comunale "Gioacchino Rossini"'''
Il Corpo Bandistico Comunale "G. Rossini" nasce attorno all'anno 1878. Il 20 settembre del 1882 viene segnalato dal Giornale di Udine come partecipante alle celebrazioni della presa di Roma. Quindi nel 1889 è presente alla festa religiosa di San Felice a Flambro. Nel 1895 si aggiudica il II posto al concorso tenutosi a Udine nel giorno del genetliaco reale.
Con lo scoppio della
Con [[Luigi Garzoni di Adorgnano]] la Banda riprende i suoi concerti nel 1936, la sua attività è però discontinua tanto che con lo scoppio della Seconda guerra mondiale si
Il Corpo Bandistico Comunale
Nel marzo 2016 la banda partecipa al concorso bandistico internazionale "[[Flicorno d'oro]]" di [[Riva del Garda]], ottenendo il 3º posto.
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Durante gli anni di svolgimento del Palio Donna presso la città di Udine, i tamburi imperiali, che accompagnano sempre la Banda nelle sue esibizioni, erano stati nominati dal Comune di [[Udine]] come tamburi ufficiali del Palio.
"Lis Mascaris" è un'associazione culturale che si dedica alla creazione di maschere artistiche. Il gruppo ha presentato le proprie maschere nei più prestigiosi carnevali del mondo incluso Rio De Janeiro, Santiago de Cuba e Cento in Italia. "Lis Mascaris" ha vinto più volte il primo premio al concorso internazionale "Maschera d'Argento" di Abano Terme.
==Amministrazione==
===Gemellaggi===
*{{Gemellaggio|Italia|San Filippo del Mela|}}
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.bandacastions.it|Corpo Bandistico Comunale "G. Rossini"}}
*{{cita web|http://www.morsanodistrada.it|Sito ufficiale della frazione Morsano di Strada}}
*{{cita web | 1 = http://www.lismascaris.it | 2 = Sito del gruppo "Lis Mascaris" | accesso = 15 giugno 2021 | dataarchivio = 6 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071006231346/http://www.lismascaris.it/ | urlmorto = sì }}
{{Comuni della provincia di Udine}}
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