Leopoldo I d'Asburgo: differenze tra le versioni
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|nome = Leopoldo I d'Asburgo
|immagine = Benjamin von Block 001.jpg
|legenda = [[Benjamin von Block]], ''Leopoldo I in armatura'', [[1672]], [[Kunsthistorisches Museum
|incoronazione = 1º agosto [[1658]], [[Francoforte]]
|inizio regno = 18 luglio [[1658]]
|fine regno = 5 maggio [[1705]]
|titolo = [[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore
|sottotitolo =
|stemma = Greater Coat of Arms of Leopold I, Holy Roman Emperor.svg
|predecessore = [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]]
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|inizio regno1 = 2 aprile [[1657]]
|fine regno1 = 5 maggio [[1705]]
|titolo1 = [[Sovrani d'Ungheria|Re
|predecessore1 = [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]]
|successore1 = [[Giuseppe I d'Asburgo|Giuseppe I]]
|incoronazione1 = 27 giugno [[1655]], [[Presburgo]]<br>14 settembre [[1656]], [[Praga]]
|nome completo = Leopoldo Ignazio Giuseppe Baldassarre Feliciano
|altrititoli = [[Sovrani di Germania|Re in Germania]]<br />[[Regno di Croazia (Asburgo)|Re di Croazia]]<br/>[[Arciduca d'Austria]]<br />[[Conti del Tirolo|Conte del Tirolo]] (1665-1705)
|data di nascita = 9 giugno [[1640]]
|luogo di nascita = [[Vienna]]
|data di morte =
|luogo di morte = [[Vienna]]
|luogo di sepoltura = [[Cripta Imperiale (Vienna)|Cripta imperiale
|dinastia = [[Asburgo d'Austria]]
|padre = [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]]
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|coniuge 2 = [[Claudia Felicita d'Austria]];
|coniuge 3 = [[Eleonora del Palatinato-Neuburg|Eleonora Maddalena del Palatinato-Neuburg]]
|figli = '''Prime nozze:'''<br/>Ferdinando Venceslao<br/>[[Maria Antonia d'Austria|Maria Antonia]]<br/>Giovanni Leopoldo<br/>Maria Anna<br/>'''Seconde nozze:'''<br/>Anna Maria Sofia<br/>Maria Giuseppina Clementina<br/>'''Terze nozze:'''<br/>[[Giuseppe I d'Asburgo|Giuseppe]]<br/>Cristina<br/>[[Maria Elisabetta d'Asburgo|Maria Elisabetta]]<br />Leopoldo Giuseppe<br />[[Maria Anna d'Asburgo (1683-1754)|Maria Anna]]<br />[[Maria Teresa d'Asburgo (1684-1696)|Maria Teresa]]<br />[[Carlo VI d'Asburgo|Carlo]]<br />Maria Giuseppa<br />[[Maria Maddalena d'Asburgo|Maria Maddalena]]<br />Maria Margherita
|religione = [[Chiesa cattolica|
|firma = Leopold I signature.jpg
{{Bio
|Nome = Leopoldo Ignazio Giuseppe Baldassarre Feliciano
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|GiornoMeseMorte = 5 maggio
|AnnoMorte = 1705
|
|Epoca2 = 1700
|Attività = imperatore
|Nazionalità =
|Categorie = no
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}}
Il regno di Leopoldo è noto per i conflitti con l'[[Impero Ottomano]] nella [[Guerra austro-turca (1683-1699)|Grande Guerra Turca]] (1683–1699) e per la rivalità con [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]]. Dopo più di un decennio di guerra, Leopoldo uscì vittorioso in Oriente grazie ai talenti militari del principe [[Eugenio di Savoia]]. Con il [[Pace di Carlowitz|trattato di Karlowitz]], Leopoldo recuperò quasi tutto il [[Regno d'Ungheria (1538-1867)|Regno d'Ungheria]], che era caduto sotto il potere turco negli anni successivi alla [[Battaglia di Mohács (1526)|battaglia di Mohács
Leopoldo combatté tre guerre contro la [[Francia]]: la [[Guerra d'Olanda|guerra franco-olandese]], la [[Guerra della Grande Alleanza|guerra dei nove anni]] e la [[
== Biografia ==
=== I primi anni ===
Era il secondo figlio dell'Imperatore [[Ferdinando III d'Asburgo]], e della sua prima moglie, [[Maria Anna di Spagna]]. Suoi nonni materni furono [[Filippo III di Spagna]] e [[Margherita d'Austria]]; Leopoldo era fratello minore di [[Ferdinando IV del Sacro Romano Impero|Ferdinando IV]] e di [[Maria Anna d'Asburgo (1634-1696)|Maria Anna D'Asburgo]]. Leopoldo era basso ed era stato, da bambino, di salute malferma, ma, da adolescente, si era irrobustito; aveva inoltre ereditato il caratteristico ''[[Mento asburgico|Labbro sporgente degli Asburgo]]'', che tendeva ad afflosciarsi verso il basso. Di carattere era freddo, riflessivo e flemmatico. Ricevette il tradizionale programma di educazione nelle arti liberali, storia, letteratura, scienze naturali e astronomia. Era particolarmente interessato alla musica, come lo era stato suo padre<ref name="JPS">John P. Spielman
Allo stesso modo aveva ricevuto una formazione ecclesiastica completa poiché era stato originariamente destinato per una carriera nell'alto clero. Questo piano, tuttavia, fu abbandonato alla morte del fratello maggiore, Ferdinando IV nel [[1654]], quando Leopoldo divenne l'erede apparente<ref name="JAB">Joseph A. Biesinger
==Regno==
[[File:Pietro Liberi or Guido Cagnacci (attr.) - Emperor Leopold I in coronation armor.jpg|thumb|left|Leopoldo I. Ritratto di [[Guido Cagnacci]], (1657/1658).]]
Eletto re d'Ungheria nel [[1655]], seguì l'esempio nel [[1656]] e nel [[1657]] rispettivamente in [[Boemia]] e [[Croazia]]. Nel luglio [[1658]], più di un anno dopo la morte del padre, Leopoldo fu eletto imperatore del Sacro Romano Impero a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]] in opposizione al cardinale francese [[Giulio Mazzarino|Mazzarino]], che cercava di porre la corona imperiale sulla testa del principe elettore [[Ferdinando Maria di Baviera|Ferdinando Maria]] o di qualche altro che non fosse un principe asburgico. Per conciliare la [[Francia]], che aveva una notevole influenza negli affari tedeschi grazie alla [[Lega del Reno]], il neoeletto imperatore promise di non aiutare la [[Spagna]], allora in guerra con la [[Francia]]<ref name="O'Connor">{{
===Seconda Guerra del Nord===
La prima guerra di Leopoldo fu la [[Grande guerra del Nord|Seconda Guerra del Nord]] (1655–1660), in cui il re [[Carlo X di Svezia]] cercò di diventare re di Polonia con l'aiuto di alleati tra cui [[Giorgio II Rákóczi]], principe di Transilvania. Il predecessore di Leopoldo, [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]], si era alleato con il re [[Giovanni II Casimiro di Polonia]] nel [[1656]]. Nel [[1657]] Leopoldo allargò questa alleanza per includere le truppe austriache (pagate dalla Polonia). Queste truppe aiutarono a sconfiggere l'esercito della Transilvania e fecero una campagna fino alla [[Danimarca]]. La guerra si concluse con il [[Trattato di Oliva]] nel [[1660]]<ref name="Schumann2012" /><ref name="Press1991">{{
[[File:Double thaler à l'effigie de Léopold I.jpg|thumb|Leopoldo I d'Asburgo]]
=== La Prima Guerra contro l'Impero Ottomano ===
Questa guerra, retaggio dei predecessori, venne combattuta da Leopoldo al fianco del [[Confederazione Polacco-Lituana|Regno di Polonia]] sino alla firma della [[trattato di Oliva|Pace di Oliva]] nel [[1660]].
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[[File:Westfaelischer Friede in Muenster (Gerard Terborch 1648).jpg|thumb|upright=1.4|La Ratifica del Trattato di Münster, una delle fasi più significative della Pace di Vestfalia.]]
===Guerre contro la Francia===
L'espansione francese minacciò sempre più l'Impero, in particolare l'invasione dello strategico [[Ducato di Lorena]] nel [[1670]], seguito dalla [[Guerra d'Olanda|guerra franco-olandese]] del [[1672]]. A metà giugno, la [[Repubblica delle Sette Province Unite|Repubblica olandese]] era sull'orlo della distruzione, il che portò Leopoldo ad accettare un'alleanza con il [[Brandeburgo-Prussia]] e la Repubblica il 25 giugno. Il suo comandante, [[Raimondo Montecuccoli]], fu ordinato di rimanere sulla difensiva ed evitare un conflitto diretto. La logistica caotica rese impossibile mantenere le truppe e il Brandeburgo lasciò la guerra nel giugno [[1673]] con il [[Trattato di Vossem]]<ref name="Schumann2012" /><ref name="Mckay">{{
Ad agosto si formò una quadrupla alleanza antifrancese, composta dalla Repubblica, dalla Spagna, dall'imperatore Leopoldo e dal duca di Lorena, mentre nel maggio [[1674]] la dieta imperiale la dichiarò guerra imperiale. Il [[Trattato di Nimega]] del [[1678]] è generalmente visto come una vittoria francese, sebbene l'Alleanza sia riuscita a limitare i loro guadagni<ref name="Press1991" />.
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Quasi subito dopo la conclusione della pace, Luigi XIV rinnovò le sue aggressioni alla frontiera tedesca attraverso la politica delle [[Camera di riunione|Réunions]]. Impegnato in una seria lotta con l'Impero ottomano, l'imperatore fu di nuovo lento a muoversi e, sebbene si unì alla Lega dell'Associazione contro la Francia nel [[1682]], fu lieto di concludere una tregua a [[Ratisbona]] due anni dopo. Nel [[1686]] fu costituita dall'imperatore e dai principi imperiali la [[Grande Alleanza|Lega di Augusta]], per preservare i termini dei [[Pace di Vestfalia|trattati di Westfalia]] e di [[Trattato di Nimega|Nimega]]. Tutta la posizione europea era ormai legata alle vicende inglesi, e la tensione durò fino al [[1688]], quando [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo III d'Orange]] conquistò la corona inglese attraverso il [[Gloriosa rivoluzione]] e Luigi XIV invase la [[Germania]]. Nel maggio [[1689]] fu formata la Grande Alleanza, che comprendeva l'imperatore, i re d'Inghilterra, Spagna e Danimarca, l'elettore di Brandeburgo e altri, e una feroce lotta contro la Francia fu condotta in quasi tutta l'Europa occidentale. In generale le numerose campagne furono favorevoli agli alleati e nel settembre [[1697]] Inghilterra, Spagna e Province Unite fecero la pace con la Francia nel [[Trattato di Rijswijk]]<ref name="Schumann2012" />.
Leopoldo si rifiutò di aderire al trattato, poiché riteneva che i suoi alleati avessero in qualche modo trascurato i suoi interessi, ma nel mese successivo fece i conti e un certo numero di posti furono trasferiti dalla Francia alla Germania. La pace con la Francia durò circa quattro anni e poi l'Europa fu coinvolta nella [[guerra di successione spagnola]]. Il re di Spagna, [[Carlo II di Spagna|Carlo II]], era un asburgico di discendenza ed era imparentato per matrimonio con il ramo austriaco, mentre un legame simile lo legava alla casa reale di Francia. Era debole e senza figli, e le potenze europee avevano tentato di organizzare una divisione pacifica del suo vasto regno. Leopoldo si rifiutò di acconsentire a qualsiasi spartizione, e quando nel novembre 1700 Carlo morì, lasciando la sua corona a [[Filippo V di Spagna|Filippo di Francia]], duca d'Angiò, nipote di Luigi XIV, tutte le speranze di una soluzione pacifica svanirono. Sotto la guida di Guglielmo III si formò contro la Francia una potente lega, una rinnovata Grande Alleanza; di questo l'imperatore era un membro di spicco e nel [[1703]] trasferì la sua pretesa sulla monarchia spagnola al suo secondo figlio, [[Carlo VI d'Asburgo|Carlo]]. Il corso iniziale della guerra non fu favorevole agli imperialisti, ma l'ondata di sconfitte era stata respinta dalla grande [[Battaglia di Blenheim|vittoria di Blenheim]] prima che Leopoldo morisse il 5 maggio [[1705]]<ref name="Neuhaus2019">{{
===Problemi interni===
Lo stesso imperatore definì le linee guida della politica. [[Giovanni Weikhard di Auersperg]] fu rovesciato nel [[1669]] come primo ministro. Fu seguito da [[Wenzel Eusebius von Lobkowicz]]. Entrambi avevano organizzato alcuni collegamenti con la Francia all'insaputa dell'imperatore. Nel [[1674]] anche Lobkowicz perse l'incarico.
Nel governare le proprie terre Leopoldo trovò le sue principali difficoltà in [[Ungheria]], dove i disordini furono causati in parte dal suo desiderio di schiacciare il protestantesimo e in parte dalla cosiddetta cospirazione dei magnati. Una rivolta fu soppressa nel [[1671]] e per alcuni anni l'Ungheria fu trattata con grande severità. Nel [[1681]], dopo un'altra insurrezione, furono rimosse alcune lamentele e fu adottata una politica meno repressiva, ma ciò non scoraggiò gli ungheresi dal ribellarsi nuovamente. Sposando la causa dei ribelli, il sultano inviò un enorme esercito in Austria all'inizio del [[1683]]; questo avanzò quasi incontrollato verso [[Vienna]], che fu assediata da luglio a settembre, mentre Leopoldo si rifugiò a [[Passavia|Passau]]. Rendendosi conto un po' tardi della gravità della situazione, alcuni principi tedeschi, tra cui gli [[Sovrani di Sassonia|elettori di Sassonia]] e [[Elettorato di Baviera|Baviera]], condussero i loro contingenti all'esercito imperiale, che era comandato dal cognato dell'imperatore, [[Carlo V di Lorena|Carlo, duca di Lorena]], ma il più temibile degli alleati di Leopoldo era il re di Polonia, [[Giovanni III Sobieski]], già temuto dai turchi. Le forze austriache occuparono il [[Trebišov
Ha anche espulso le comunità ebraiche dal suo regno, ad esempio la comunità ebraica viennese, che viveva in un'area chiamata "Im Werd" al di là del Canale del [[Danubio]]. Dopo l'espulsione della popolazione ebraica, con il sostegno popolare, l'area fu ribattezzata ''Leopoldstadt'' come ringraziamento. Ma [[Federico Guglielmo I di Brandeburgo|Federico Guglielmo I, elettore di Brandeburgo]], emanò un editto nel [[1677]], in cui annunciava la sua protezione speciale per 50 famiglie di questi ebrei espulsi<ref name="Schumann2012" />.
[[File:Grottger-Jan III Sobieski i Leopold I pod Schwechat.jpg|thumb|upright=1.6|Leopoldo I e Giovanni III di Polonia nella [[Battaglia di Vienna]].]]
=== Successi contro i turchi e in Ungheria ===
Il 12 settembre [[1683]] l'esercito alleato si abbatté sul nemico, che fu completamente sconfitto, e [[Vienna]] fu salva. Le forze imperiali divennero rapidamente vincitrici sul campo (sul quale ebbe il battesimo del fuoco il principe [[Eugenio di Savoia]]), proseguendo di vittoria in vittoria, tra cui quelle di [[battaglia di Mohács (1687)|Mohács]] nel [[1687]], di [[battaglia di Slankamen|Slankamen]] nel [[1691]] e di [[battaglia di Zenta|Zenta]] nel [[1697]]. Nel gennaio del [[1699]] il sultano [[Mustafa II]] firmò la [[pace di Carlowitz|pace di Karlowitz]] con la quale riconobbe la sovranità degli Asburgo sull'Ungheria. Quando le forze asburgiche si ritirarono, ritirarono 37.000 famiglie serbe sotto il patriarca [[Arsenije III Čarnojević]] del Patriarcato serbo di Peć
== Il Sacro Romano Impero ==
La [[Pace di Vestfalia|pace di Westfalia]] nel [[1648]] era stata una sconfitta politica per gli Asburgo. Ha posto fine all'idea che l'Europa fosse un unico impero cristiano; governato spiritualmente dal Papa e temporalmente dal Sacro Romano Impero. Inoltre, il trattato era dedicato alla lottizzazione della terra e dell'influenza ai "vincitori", l'alleanza anti-asburgica guidata da Francia e Svezia. Tuttavia, gli Asburgo ottennero alcuni vantaggi dalle guerre; l'aristocrazia protestante nei territori asburgici era stata decimata e i legami tra [[Vienna]]
Il regno di Leopoldo vide alcuni importanti cambiamenti apportati alla costituzione dell'Impero. Nel [[1663]] la dieta imperiale entrò nell'ultima fase della sua esistenza e divenne un organismo permanentemente in seduta a [[Ratisbona]]. Questa dieta perpetua sarebbe diventata uno strumento vitale per il consolidamento del potere asburgico sotto Leopoldo<ref name="Schindling">[[Anton Schindling]]. "The Development of the Eternal Diet in Regensburg". The Journal of Modern History 58 (December 1986). p. S69.</ref>.
Nel [[1692]] il duca di Hannover fu elevato al rango di elettore, diventando il nono membro del collegio elettorale. Nel [[1700]] Leopoldo, fortemente bisognoso di aiuto per l'imminente guerra con la Francia, concesse il titolo di [[Sovrani di Prussia|re di Prussia]] all'elettore di Brandeburgo. Il risultato netto di questi e simili cambiamenti fu di indebolire l'autorità dell'imperatore sui membri dell'Impero e di costringerlo a fare sempre più affidamento sulla sua posizione di sovrano degli arciducati austriaci e dell'[[Ungheria]] e della [[Boemia]]<ref name="Klueting1999">{{
==Personalità==
Leopoldo era un uomo di industria e istruzione e durante i suoi ultimi anni mostrò una certa abilità politica. Considerandosi un sovrano assoluto, era estremamente tenace dei suoi diritti. Fortemente influenzato dai gesuiti, fu un convinto sostenitore della Controriforma. Di persona era basso, ma forte e sano. Pur non avendo alcuna inclinazione per la vita militare, amava gli esercizi all'aria aperta, come la caccia e l'equitazione; aveva anche gusto e talento molto spiccati per la musica e compose
Nel [[1660]] compose l'oratorio ''Il sacrifizio d'Abramo'' che ebbe la prima assoluta il 26 marzo a [[Hofburg]], nel [[1664]] l'opera ''La simpatia nell'odio, ovvero Le Amazoni amanti'' in Vienna, il 29 marzo [[1668]] ''Il lutto dell'universo'' con il libretto di [[Francesco Sbarra]] a [[Wiener Neustadt]] ed il 12 aprile [[1675]] ''L'ingratitudine rimproverata'' con il libretto di [[Nicolò Minato]] a Vienna. Chiamò a lavorare a Vienna vari artisti, fra cui il pittore [[Guido Cagnacci]] e lo [[scrittore]], [[docente]] e gesuita [[Nicola Avancini]].
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== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Order of the Golden Fleece
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro
|collegamento_onorificenza=Toson d'Oro
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== Bibliografia ==
* {{de}} Constantin Wurzbach, ''Biographisches Lexikon des Kaisertums Österreich'', Vienna, 1860, Vol. VI, pp. 418–431
* {{fr}} Jean Bérenger, ''Léopold Ier (1640-1705), fondateur de la puissance autrichienne'', Parigi, 2004
* {{de}} Evliyâ Çelebi, ''Im Reich des goldenen Apfels'', Vienna, 1964.
* Crankshaw, Edward, ''The Habsburgs: Portrait of a Dynasty'' (New York, The Viking Press, 1971).
* {{
* {{
* Linda Frey
* Maria Goloubeva,
* {{
* {{
* {{
== Voci correlate ==
|