Camelus bactrianus: differenze tra le versioni
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[[File:Kamelja Ljubezen - Zoo Ljubljana.webm|thumb|Camelus bactrianus]]
Il '''cammello''' ('''''Camelus bactrianus''''' <small>{{zoo|[[Carl von Linné|Linnaeus]]|1758}}</small>) è un [[mammifero]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] dei [[Camelidi]]<ref name="MSW3">{{MSW3|id=14200112}}</ref>.
Alto circa 2 metri, diffuso in [[Asia centrale]], è utilizzato per la [[carne]], il [[Tessuto adiposo|grasso]], il [[Latte di cammella|latte]], la [[lana]] e come animale da trasporto.
==Etimologia==
Il nome comune "cammello" proviene dal [[lingua latina|latino]] ''{{Lang|la|camēlus}}'', a sua volta dal termine greco ''camelos'', κάμηλος<ref name=Treaccani>{{Treccani |cammello|cammèllo |v = si |accesso = 24 maggio 2023}}</ref> che deriverebbe da un termine [[Lingue semitiche|semitico]] da cui sono derivati anche l'[[lingua ebraica|ebraico]] {{lang|he|גמל}} (''gamál'') e l'[[lingua araba|arabo]] {{lang|ar|جمل}} (''jamal'').<ref>{{cita web |lingua=en |url=https://www.merriam-webster.com/dictionary/camel |accesso=24 maggio 2023 |titolo=Camel |opera=Dictionary |editore=Merriam-Webster |data=18 maggio 2023 (aggiornamento)}}</ref> Cammello è comunemente utilizzato per identificare entrambe le specie del genere ''[[Camelus]]'', ovvero anche per il [[Camelus dromedarius|dromedario]];<ref name=Treaccani/> in tal caso vengono distinti come "cammello a due gobbe" (e il desueto "cammello con/a/da due gobbi"<ref>{{cita libro |p=[https://archive.org/details/bub_gb_DD67gCGvEwoC/page/n9 10] |titolo=Del cammello toscano |anno=1815 |url=https://archive.org/details/bub_gb_DD67gCGvEwoC |autore=Luigi Porte |data=1 febbraio 1815 |città=Pisa |editore=Niccolò Capurro}} Memoria letta alla [[Accademia dei Georgofili|Reale Accademia dei Georgofili di Firenze]] il 1º febbraio 1815, in occasione di esserne eletto socio corrispondente.</ref><ref>{{cita libro |titolo=Raccolta, di viaggi dalla scoperta del nuovo continente fino a' dì nostri |volume=13 |nome=Francesco Constantino |cognome=Marmocchi |editore=Fratelli Giachetti |città=Prato |anno=1844 |p=288}}</ref>)<ref>{{cita libro |lingua=en |nome=Murray |cognome=Wrobel |titolo=Elsevier's Dictionary of Mammals |
L'epiteto ''bactrianus '' che completa la denominazione della specie nella [[nomenclatura binomiale]] gli fu assegnato da [[Linneo]] nel 1758, riprendendo l'aggettivo utilizzato da [[Aristotele]] nel secondo libro della ''[[Historia animalium]]''<ref>{{cita libro |lingua=en |titolo=Artifacts from the Ancient Silk Road |nome=William E. |cognome=Mierse |editore=ABC-CLIO |anno=2022 |isbn=9781440858291 |p=229}}</ref> e fa riferimento alla [[Battria
== Descrizione ==
[[File:Natale 2007 in Piazza Sant'Antonio.jpg|thumb|left|Primo piano di un esemplare adulto]]
Fra gli [[Artiodattili]] è una delle specie più grandi. Può raggiungere i 3-4 metri di lunghezza, l'altezza da terra alla punta della gobba raggiunge anche i 2-3 metri e pesa in media 400–500 kg.
La differenza principale rispetto al suo parente prossimo, il dromedario (''[[Camelus dromedarius]]''), è la presenza sul suo dorso di due gobbe egualmente sviluppate: il dromedario sembra infatti averne solo una, per estrema riduzione di quella anteriore<ref>B. Lanza (a cura di), ''Dizionario Illustrato del Regno Animale'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1982</ref>. Tali appendici sono depositi di grasso, utile come riserva nei periodi di scarsità di cibo; esse, rispetto al dromedario, presentano inoltre la caratteristica di afflosciarsi lateralmente quando sono vuote, invece di ridursi semplicemente di volume. Rispetto al dromedario il cammello ha un pelame più folto, che diventa particolarmente lungo nella zona inferiore del collo.<ref>[https://www.animalinelmondo.it/topic/5280-nome-esatto-del-verso-del-cammello/ Nome Esatto Del Verso Del Cammello - Animali selvatici - Forum Animali nel Mondo]</ref><ref>[http://www.vivilerici.it/en/component/content/category/35?layout=blog&itemid=69 oltre la specie]</ref><ref>[https://www.sciencemug.com/2012/10/luomo-che-misuro-la-terra-dorso-di_6579.html L’UOMO CHE MISURO’ LA TERRA A DORSO DI CAMMELLO]</ref>.
== Distribuzione e habitat ==
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== Il cammello selvatico ==
[[File:Trampeltier Camelus ferus f. bactrianus Tiergarten-Nuernberg-4.jpg|thumb|Camelus ferus]]▼
{{vedi anche|Camelus ferus}}
▲[[File:Trampeltier Camelus ferus f. bactrianus Tiergarten-Nuernberg-4.jpg|thumb|Camelus ferus]]
Nelle [[steppe]] al confine tra la [[Cina]] e la [[Mongolia]] sopravvive un piccolo nucleo di cammelli selvatici, la cui consistenza è stata stimata nel 2009 in circa 900 individui<ref>Cfr. Hare, John (2009), ''Mysteries of the Gobi: Searching for Wild Camels and Lost Cities in the Heart of Asia'', I.B. Tauris. ISBN 978-1-84511-512-8</ref>.
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== Biologia ==
[[File:Cammelli Agafay.jpg|thumb|upright=1.2|I cammelli del deserto di [[Agafay]] (Marocco) In realtà la foto mostra dei dromedari (Camelus dromedarius) e non cammelli (Camelus bactrianus)]]
I cammelli vivono di solito in branchi di una ventina di esemplari con a capo un maschio.
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I motivi della straordinaria resistenza del cammello, che può sopravvivere anche per 1 o 2 mesi senza reidratarsi, si possono sintetizzare in quattro punti principali:
# A differenza degli altri mammiferi, il plasma del cammello può resistere
# Il suo volume plasmatico resta costante anche durante la grave disidratazione; questo poiché i liquidi persi vengono sottratti dai liquidi interstiziali e da quelli intracellulari.
# Il cammello ha una straordinaria gestione della dispersione di liquidi:
## Il suo corpo può resistere
## Il rene può contrarre l'escrezione urinaria fino a soli 20 ml/h (si pensi che quello umano è 120 ml/h).
## Il colon del cammello ha un'elevatissima capacità di riassorbimento liquidi, portando all'escrezione di feci estremamente disidratate.
# Il cammello ha una straordinaria capacità di riassorbimento liquidi. Come già detto in precedenza, il suo sangue resiste alle brusche variazioni di pressione osmotica, pertanto un elevato introito di liquidi non lo manderà in intossicazione da acqua, cosa che invece avverrebbe in altri mammiferi. Il cammello può assorbire in una sola seduta l'equivalente liquido del 30% del suo peso corporeo (calcolato nel momento della disidratatazione), il che, considerando la stazza media di questi grossi animali, può significare anche bere 60 litri alla volta. Dalle prove raccolte (misurando la velocità di diffusione nell'organismo dell'isotopo somministrato all'animale per la reidratazione), questo sembra essere anche dovuto alla capacità del suo intestino di accogliere grosse quantità di acqua da riassorbire poi nei giorni successivi (scientificamente infondato è invece il mito dell'immagazzinamento idrico nel solo stomaco dell'animale).
# È in grado di trattenere l'umidità presente nell'aria che immette
Scientificamente infondate sono invece le credenze riguardanti la capacità di iperidratarsi prima di un lungo viaggio, in quanto i cammelli sottoposti a prove sperimentali rifiutavano liquidi in eccesso anche nei periodi più caldi. La tesaurizzazione delle riserve idriche è incrementata attraverso l'assenza di ghiandole sudoripare e la presenza di serbatoi gastrici.
Per diversi giorni, circa 20, il cammello sopporta bene la mancanza di cibo e d'acqua, sfruttando l'acqua metabolica derivante dalla demolizione a scopo energetico del grasso delle gobbe, tra i cataboliti finali della quale sono prodotte considerevoli quantità di acqua "metabolica". (La [[Beta ossidazione|β-ossidazione degli acidi grassi]] provoca la formazione di [[NADH|NADH•H+]], che entra in [[Catena di trasporto degli elettroni|catena respiratoria]] la quale provoca acqua metabolica come prodotto di scarto).
A una velocità massima di 4 km orari può camminare fino a circa 24 ore consecutive, fino a percorrere circa 50 km al giorno. Come riserva idrica può bere anche 150 [[litro|litri]] d'acqua in una volta sola, che gli consentono di sopravvivere per settimane senza idratarsi. Sopporta escursioni termiche da -20 °C a oltre 50 °C.
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* [https://web.archive.org/web/20070620221014/http://eprints.jiia.it:8080/52/ De Grossi Mazzorin, Jacopo (2006) Cammelli nell'antichità: le presenze in Italia In: Studi di archeozoologia in onore di Alfredo Riedel. Dipdruck, Bolzano, IT, pp. 231–242.]
* Investigation on the Physiology of the camel: Preliminary Report. Dr. Knut SCHMIDT-NIELSEN http://unesdoc.unesco.org/images/0014/001486/148616eb.pdf
º Giovanni Ranieri Fascetti,'' I cammelli di Pisa. Magnifica presenza'', edizioni ETS 2014
== Voci correlate ==
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