Vittorio Ballio Morpurgo: differenze tra le versioni

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|Nome = Vittorio
|Cognome = Morpurgo
|PostCognomeVirgola = il cui cognome fu modificato in '''Ballio''' nel [[19381940]] e in '''Ballio Morpurgo''' nel [[19401947]]
|ForzaOrdinamento = Ballio Morpurgo, Vittorio
|Sesso = M
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|Attività = architetto
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , esponente di rilievo dell'architettura italiana degli [[Annianni 1930|anni trenta]]
}}
[[Image:Augusto1937.jpg|thumb|right|piazza[[Piazza Augusto Imperatore]] a Roma nel 1937, con la Teca[[Museo dell'Ara Pacis|teca dell'Ara Pacis]] oggi demolita]]
 
== Formazione e carriera accademica ==
Nacque da Luciano Morpurgo, avvocato [[Trieste|triestino]] di origine [[ebreo|ebraica]], e delladalla cattolica Giulia Ballio.
 
Nel [[1914]] si laureò in [[ingegneria civile]] ma; iniziò la sua attività soloprofessionale dopo la [[Grande Guerra]], alla quale partecipò meritandosi la [[medaglia d'argento al valor militare]]. Fu allievo e assistente di [[Gustavo Giovannoni]] presso la ''Scuola d'applicazione per ingegneri'' di Roma. Nel [[1921]], assieme al maestro e a [[Marcello Piacentini]], organizzò la ''Mostra d'arte'' per il cinquantenario di Roma capitale. L'anno successivo, sempre per la stessa scuola, divenne professore per il corso di elementi''Elementi delle fabbriche'' e nel [[1927]] assunse la [[libera docenza]] per architettura''Architettura generale''. Nel [[1930]] fu nominato professore di architettura''Architettura degli interni'' dellanella ''Scuola superiore di architettura'' di [[Roma]], passando nel [[1936]] a quella di [[Torino]]. Proseguì l'ordinariato sino al [[1960]], quando, per tre anni, divenne presidente della facoltà di architetturaArchitettura dell'[[Sapienza - Università di Roma|Università "La Sapienza"]].
 
Nel [[1962]]-[[1965|65]] fu membro del [[Consiglio superiore della Pubblica Istruzione]].
 
== Attività professionale ==
Mentre svolgeva la sua brillante carriera accademica, il Morpurgo si distinse anche in ambito professionale sin dagli [[anni 1920]]. Adere
[[File:Pantanella2.jpg|thumb|upright=1.3|Il pastificio[[ex Pastificio Pantanella (via Casilina)|Pastificio Pantanella]] a [[via Casilina]] di Aschieri e Vittorio Ballio Morpurgo]]
[[File:Ex casa TETI via Sannio Roma 113032021.jpg|thumb|upright=1.3|Palazzo ex Teti a via Sannio Roma]]
All'intensa carriera accademica affiancò una fervida attività professionale, intrapresa nei primi [[anni Ventiventi]]. Significative per comprendere la personale adesione al barocchetto romano sono, a Roma, opere come il [[villino Alatri]] in via Paisiello (1924-28), l'edificio Santi in Borgo Angelico-via del Mascherino (1923-28), il gruppo di abitazioni in [[viale Regina Margherita]]-via Morgagni (1926-28) e il [[Ex casa della Telefonica Tirrena|fabbricato della Telefonica Tirrena]] in via Sannio (1925-28), dove già compaiono temi ripresi e sviluppati nelle opere mature, quali l'articolazione volumetrica e il variegato uso del mattone nel paramento esterno.
 
Nel [[1929]] realizza la sistemazione di Piazza Monte Grappa a [[Varese]].
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Tra il [[1934]] e il [[1940]] si cimentò nella realizzazione del [[Museo delle navi romane di Nemi]], costituito da due corpi rettangolari uguali uniti da una galleria centrale, con struttura a doppia serie di archi. Il modello fu poi ripreso nei palazzi [[INA Assitalia|INA]] dell'Aquila e nella casa della Confederazione fascista degli agricoltori di [[Latina|Littoria]] ([[1938]]).
 
NelAderente al [[fascismo]], nel 1935 insieme ad [[Enrico Del Debbio]] ed [[Arnaldo Foschini]] progetta il Palazzo per la sede di Roma del [[Partito Nazionale Fascista]] che, ultimato nel [[1959]] non avrebbe mai assolto la funzione originaria: maultimato nel [[1959]], sarebbe diventato il [[Palazzo della Farnesina]], ovvero la sede del [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Ministero degli Affariaffari Esteriesteri]] della [[Italia|Repubblica Italiana]].
 
Nel [[1938]] gli viene commissionata la sistemazione urbana di [[piazza Augusto Imperatore]] a Roma compresa la progettazione della teca di vetro che avrebbe contenuto l'[[Ara Pacis]]. Nel [[2003]] il padiglione è stato sostituito dal [[Museo dell'Ara Pacis]], opera dell'architetto americano [[Richard Meier]].
 
[[File:Ara Pacis - Morpurgo, 2000.jpg|thumb|left|upright=1.3|La teca dell'[[Ara Pacis]] il giorno prima dell'inizio dei lavori di demolizione 19 settembre [[2000]]]]
 
Dalla fine degli [[anni 1920]] lavorò molto anche in [[Albania]], dove progettò le sedi della Banca nazionale a [[Durazzo]], [[Scutari]], [[Valona]] e [[Coriza (città)|Coriza]], caratterizzate da uno stile misto tra il [[neorinascimento]] e i caratteri locali. Diverso discorso per la sede di [[Tirana]] ([[1938]]-[[1941|41]]), monumentale edificio che presenta un profondo porticato per l'accesso alla sala sportelli, a pianta circolare e dotata di cupola.
 
Collaborò poi con il[[Marcello Piacentini]] in [[Brasile]] per conto di [[Francesco Matarazzo]]. A [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] realizzarono il palazzo IRFM ([[1935]]-[[1939|39]]), mentre i progetti dell'[[Università Federale di Rio de Janeiro]] e per l'[[Universidade de São Paulo|Universidade comercial conde Francisco Matarazzo]] a San Paolo rimasero sulla carta.
[[File:IMPERATORE1INPS7102022 057A.jpg|thumb|Palazzi INPS a piazza Augusto Imperatore]]
L'emanazione delle [[leggi razziali fasciste]] non gli procurò particolari disagi a Morpurgo. Dichiaratosi aconfessionale, dapprima ottenne la sostituzione del proprio cognome con quello materno, quindidivenendo Vittorio Ballio, nele fu uno dei pochi considerati "ebrei" del regime che ottenne l'arianizzazione dal [[1940Tribunale della razza]], assunsecosa ilche doppiolo cognomemise al riparo anche dalle persecuzioni [[Nazismo|naziste]] durante l'occupazione tedesca e la [[Repubblica Sociale Italiana]]. I suoi agganci nel mondo della politica lo misero in contatto direttamente con [[Benito Mussolini|Mussolini]], che gli affidò il progetto del mausoleo di [[Alfredo Rocco]] al [[cimitero del Verano]] ([[1938]]-[[1940|40]], demolito).
 
Nel [[1947]], a guerra conclusa, assunse il doppio cognome Ballio Morpurgo. Nel [[secondo dopoguerra]] fu attivo principalmente all'estero: lavorò in Brasile, ad [[Haiti]] per l'[[Esposizione internazionale]] ([[1948]]-[[1949|49]]), mentre a [[L'Avana]] eed a [[Buenos Aires]] progettò quartieri residenziali. A Malta, con Piacentini partecipò al concorso per la ricostruzione del teatro dell'Opera a [[La Valletta]] ([[1953]]-[[1954|54]]).
L'emanazione delle [[leggi razziali fasciste]] non gli procurò particolari disagi. Dichiaratosi aconfessionale, dapprima ottenne la sostituzione del proprio cognome con quello materno, quindi, nel [[1940]], assunse il doppio cognome. I suoi agganci nel mondo della politica lo misero in contatto con [[Benito Mussolini|Mussolini]], che gli affidò il progetto del mausoleo di [[Alfredo Rocco]] al [[cimitero del Verano]] ([[1938]]-[[1940|40]], demolito).
 
[[File:Chiesa san nicola cosenza.jpg|thumb|La chiesa di San Nicola a [[Cosenza]].]]
Nel [[secondo dopoguerra]] fu attivo principalmente all'estero: lavorò in Brasile, ad [[Haiti]] per l'[[Esposizione internazionale]] ([[1948]]-[[1949|49]]), a [[L'Avana]] e a [[Buenos Aires]] progettò quartieri residenziali. A Malta, con Piacentini partecipò al concorso per la ricostruzione del teatro dell'Opera a [[La Valletta]] ([[1953]]-[[1954|54]]).
 
[[File:Chiesa san nicola cosenza.jpg|thumb|La chiesa di San Nicola a Cosenza.]]
Nel [[1950]] progettò l'ampliamento della [[ex Pastificio Pantanella (via Casilina)|Società Molini e Pastificio Pantanella]] di via Casilina a Roma (sua la cosiddetta torre dei molini). Qualche anno dopo disegnò la [[chiesa di San Nicola (Cosenza)|chiesa di San Nicola]] di [[Cosenza]] ([[1957]]-[[1961|61]]) e fu capogruppo nei piani [[INA-Casa]] di [[Savona]] e [[Torre Spaccata]] ([[1958]]-[[1960|60]]). Collaborò con [[Luigi Moretti (architetto)|Luigi Moretti]] alla realizzazione degli edifici Esso-SGI all'[[Europa (Roma)|Eur]] ([[1963]]-[[1965|65]]).
 
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|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza = Benemeriti della cultura
|motivazione = <ref name="quirinale.it">{{citaCita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=4272|titolo=Vittorio Ballio Morpurgo - Medaglia di bronzo ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte |editore=Quirinale|accesso=26-08-2011}}</ref>.
|luogodata = 2 giugno 1962
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione = <ref name=quirinale.it />.
|motivazione = <ref name="quirinale.it">{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=4272|titolo=Vittorio Ballio Morpurgo - Medaglia di bronzo ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte |editore=Quirinale|accesso=26-08-2011}}</ref>.
|luogodata = 27 dicembre 1966
}}
 
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<references/>
 
== Bibliografia ==
* Marcello Piacentini, ''Le vicende edilizie di Roma dal 1870 ad oggi'', Fratelli Palombi, Roma 1952
* Maria Adriana Giusti, ''Italia versus Albania. Il Novecento nelle collezioni, negli archivi, nei progetti, ''in M.A.GIUSTI (a cura di), ''L'amicizia tra Italia e Albania: passato, presente, futuro. Catalogo della mostra'' (Segreteria Generale della Camera dei Deputati, Roma Complesso di Vicolo Valdina, 21-29 novembre 2006) Roma 2006.
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==Collegamenti esterni==
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[[Categoria:Ebrei italiani]]
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Ebrei nel movimento e nel regime fascista]]