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{{NN|Veneto|giugno 2009}}
{{Divisione amministrativa
|Nome
|Nome ufficiale
|Panorama
|Didascalia
|Stemma
|Stato
|Grado amministrativo
|Divisione amm grado 1
|Divisione amm grado 2
|Divisione amm grado 3
|Altitudine
|Superficie
|Note superficie
|Abitanti
|Note abitanti
|Aggiornamento abitanti
|Codice catastale
|Nome abitanti
|Patrono
|Festivo
}}
'''Vetrego''' è una frazione del comune
==Il toponimo==
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Il territorio della frazione confina con le frazioni di: [[Marano Veneziano]] (Comune di [[Mira (Italia)]]), Mirano capoluogo, la località Formigo di [[Scaltenigo]], [[Ballò]], la località Roncoduro di Cazzago (Comune di [[Pianiga]]), la località Molinella di Mira Taglio, comune di Mira (VE).
Il governo delle acque dei fiumi [[Muson Vecchio|Muson]], [[Naviglio del Brenta|Brenta]] e Serraglio e tutti i corsi d'acqua che lo attraversano, realizzati dalle diverse bonifiche che si sono via via succedute (romane, benedettine, veneziane), è sempre stata fondamentale per la sopravvivenza della frazione. I rii Pionca, Volpin e Cognaro nascono come derivazione dal fiume [[Tergola]] nella zona tra Codiverno (Vigonza) e Sant' Andrea di Campodarsego. Gli altri (Comuna, Comunetto, Cesenègo) sono dei scoli artificiali presenti già nelle bonifiche veneziane del 1650.<ref>Giorgio Orfeo Vecchiato - ''C'era una volta Vetrego -Storia e cultura popolare ''- seconda edizione Roma 2016- p 58-59</ref>
===I vari "''tagli''" del territorio===
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[[File:Indicazioni a vetrego.JPG|upright=0.8|thumb|Segnaletica sulla A57]]
Il territorio di Vetrego subisce in questo periodo, per la ennesima volta nella sua millenaria storia, uno stravolgimento. Il percorso del [[Passante di Mestre]] (PDM) e le strade accessorie lo hanno reso irriconoscibile. Il PDM inizia a Roncoduro, tra Cazzago di Pianiga e la località “le basse”, passa sotto la ferrovia Venezia – Padova all'altezza del capitello della [[Madonna del Rosario]] con l'opera di ingegneria più importante e difficile, per via di una problematica falda d'acqua sotterranea, di tutto il percorso.<ref>Corriere del Veneto – Venezia e Mestre – 31 agosto 2008 – pag.8</ref> Un gigantesco monolite di cemento armato (60 x 20 x 9 metri e con 2 metri di spessore) spinto sotto la ferrovia. Il tracciato prosegue a nord nella località “le alte” per entrare, dopo il Cecenègo, nella frazione di Scaltenigo nella località Formigo.
Circa {{M|3
Come opera accessoria è stato aperto inoltre un casello autostradale della [[Autostrada A57 (Italia)|Autostrada A57]] nella località tra via Ca' Rezzonico e la frazione di Marano di Mira in prossimità dell'area dove nell'anno 1008 c'era la prima chiesa dei frati dell'Abbazia Sant'Ilario. La strada di collegamento si immette, dopo aver sottopassato la ferrovia in una grande rotonda nella via Vetrego, in prossimità della villa dove ha vissuto il poeta e giornalista [[Gino Piva]]<ref>Cavriani Carlo . Gino Piva , tra socialismo e patriottismo- Minellania-Rovigo-1999 p.302</ref>. Questa rotonda stradale raccorda anche la nuova strada costruita a nord della ferrovia che defluisce, dopo un percorso tortuoso e un grande sottopasso della ferrovia in prossimità del tunnel del PDM ad un'altra rotatoria che collega la via San Silvestro e i due tronconi della via Vetrego: quello verso la piazza e quello verso la via Ballò.
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*[[1895]] 500 abitanti adulti;
*[[1912]] 865 abitanti;
*[[1951]] {{formatnum:1027}} abitanti;
*[[1971]] {{formatnum:1119}} abitanti con 276 famiglie;
*[[1981]] {{formatnum:1193}} abitanti con 312 famiglie;
*[[1998]] {{formatnum:1148}} abitanti;
*[[2000]] {{formatnum:1216}} abitanti con 382 famiglie;
La cronologia demografica è una sintesi di diverse fonti.<ref>vedere prgf 67 de"AA. VV. - Piero don Mozzato (a cura di) -Vetrego - Storia e Vita - Mirano – 2000"</ref>.
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==Monumenti==
===La chiesa e il campanile===
Progettata dall'architetto [[Luigi Candiani (architetto)|Luigi Candiani]] nel [[1937]] ed inaugurata nel [[1938]]. È alta {{M|15
La chiesa contiene un frammento, recuperato dalla prima chiesetta, di una scultura quattrocentesca con raffigurazione a bassorilievo della Madonna col Bambino e San Giovannino, probabile opera dello scultore padovano Nicolò Pizzolo ([[Padova]] [[1420]]-[[1453]].)
Il campanile è alto 28 metri ed è stato realizzato, dopo due anni di lavoro, nel [[1894]] per la vecchia chiesa, ora oratorio. Possiede 4 campane in Lab3 accordate secondo la scala diatonica maggiore, fuse dalla [[fonderia Colbachini]] di Padova nel 1959.
===Monumento ai caduti===
Il monumento è stato inaugurato il 6 aprile [[1922]] per onorare i 17 caduti nella [[
===Case padronali===
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{{interprogetto}}
{{portale|Veneto}}
[[Categoria:Frazioni di Mirano]]
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