Roberto Calvi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m clean up, replaced: America Meridionale → America meridionale
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(2 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 15:
}}
 
Dal 1975 al 1982 è stato il [[presidente]] del [[Banco Ambrosiano]], una delle principali [[Banca|banche]] private [[Chiesa cattolica|cattoliche]], al centro di una [[bancarotta]] considerata uno dei più gravi scandali finanziari italiani che coinvolse la [[criminalità organizzata]], la [[loggia massonica P2]], parti del sistema [[politico]] e del [[Vaticano]]. È stato infatti soprannominato il "banchiere di Dio" per i suoi stretti legami con l'[[Istituto per le opere di religione|Istituto per le Opere di Religione]] (IOR), la banca del Vaticano, maggiore [[azionista]] dell'Ambrosiano.
 
Sono rimaste avvolte nel mistero le circostanze della sua morte, che, dopo la prima frettolosa sentenza che parlava di [[suicidio]], venne chiaramente indicata come un [[omicidio]] i cui autori sono ancora oggi ignoti.
Riga 127:
Il giornalista [[Ferruccio Pinotti]] nel libro ''Poteri forti'' (BUR, 2005) ha indagato sulla morte di Calvi, dopo avere ripetutamente ascoltato il figlio del banchiere, Carlo, che per anni ha ricostruito le vicende legate alla carriera e alla misteriosa morte del padre. Pinotti descrive le operazioni finanziarie con le quali Calvi riuscì a rendere il Banco Ambrosiano padrone di se stesso, così da poterlo gestire in piena autonomia. Operazioni tuttavia che rendono Calvi ricattabile e lo costringono a erogare cospicui finanziamenti a società dipendenti dallo IOR guidato dall'arcivescovo Marcinkus.
 
Quando si manifestarono difficoltà finanziarie, l'Ambrosiano cercò di recuperare il denaro prestato all'Istituto vaticano senza riuscirvi. Calvi allora avrebbe provato a rivolgersi ad ambienti religiosi vicini all'[[Opus Dei]], che sarebbero stati disponibili a coprire i debiti dello IOR per ottenere maggior peso in Vaticano. Secondo la testimonianza di Carlo Calvi, il personaggio chiave che aveva stabilito i rapporti tra Roberto Calvi e l’Opus Dei era monsignor [[Hilary Franco]], prelato che lavorava in Vaticano, il quale ha sempre smentito<ref name=":8" />. Tentativo senza successo, perché ostacolato da quanti (come il cardinale [[Agostino Casaroli]], [[Segretario di Stato della Santa Sede]]) temonotemevano che il potere dell'Opus Dei possapotesse crescere e che per impedirlo sonosarebbero stati disposti a lasciare fallire il Banco Ambrosiano.
 
I segreti e gli interessi economici legati alla mancata restituzione da parte dello IOR del denaro ricevuto dal Banco Ambrosiano e connessi alle operazioni finanziarie che lo IOR realizzava per conto di propri clienti italiani desiderosi di esportare valuta aggirando le norme bancarie sarebbero quindi all'origine della decisione di uccidere Roberto Calvi, che, disperato e temendo di finire in carcere, avrebbe potuto rivelare quanto sapeva ai magistrati. L'ultimo viaggio del banchiere a Londra sarebbe stato finalizzato a prendere contatto con i vertici finanziari dell'Opus Dei per trovare i fondi necessari per il salvataggio del Banco<ref name=":6" />.
Riga 195:
* [[Carlo Lucarelli]]. ''Misteri d'Italia. I casi di Blu notte''. Torino, Einaudi, 2002, pp.&nbsp;127–149. ISBN 88-06-15445-1.
* Ferruccio Pinotti, ''Poteri forti'', [[Biblioteca Universale Rizzoli|Bur]] Futuro Passato, Milano, 2005.
* Ferruccio Pinotti, ''Fratelli d'Italia'', Milano, [[Biblioteca Universale Rizzoli|BUR]], 2007.
* Ferruccio Pinotti, ''Finanza cattolica'', Salani, Milano 2011. ISBN 978-88-6220-135-3.
* Philip Willan, ''L'Italia dei poteri occulti. La mafia, la massoneria, la banda della Magliana e l'oscura morte di Roberto Calvi'', Newton Compton, 2008.