Guerra al terrorismo: differenze tra le versioni

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|Schieramento1 = {{USA}}<br/>{{GBR}}<br/>{{FRA}}<br/>{{ITA}}<BR/>{{DEU}}<br/>{{RUS}}<br/> {{bandiera|NATO}} [[NATO]]<br/>{{PAK}}<br/>{{UZB}}<br/>{{AFG}}<br/>{{bandiera|Unione africana}} [[Unione africana]]
|Schieramento2 = [[File:Flag of Jihad.svg|20px|border]] [[Al Qaida]]<br/>[[File:Flag of al-Qaeda in Iraq (2004-2005).svg|20px|border]] [[Al-Qaida in Iraq]] (fino al 2006)<br/>[[File:Flag of the Islamic State of Iraq and the Levant2.svg|20px|border]] [[Stato Islamico (organizzazione)|Stato Islamico]]<br/>[[File:Flag of Taliban.svg|20px|border]] [[Talebani]] (fino al 2021)<br/>[[File:Flag of Tehrik-i-Taliban.svg|20px|border]] [[Talebani Pakistani]]<br/>[[File:Flag of Turkistan Islamic Party.svg|20px|border]] [[Partito Islamico del Turkestan]]<br />[[Tahrir al-Sham]]<br/>{{simbolo|Tnsm-flag.svg|20|bordo}} [[Tehreek-e-Nafaz-e-Shariat-e-Mohammadi]]<br />[[File:Flag of the Islamic State of Iraq and the Levant2.svg|20px|border]] [[Movimento Islamico dell'Uzbekistan]]<br/>[[File:Flag of Jihad.svg|20px|border]] [[Hezb-i-Islami Gulbuddin]]<br/>[[File:Flag of Jihad.svg|20px|border]] [[Hezb-i Islami Khalis]]<br/>[[File:Flag of Jihad.svg|20px|border]] [[Rete Haqqani]]<br/>[[File:Flag of Lashkar-e-Taiba.svg|20px|border]] [[Lashkar-e Taiba]]<br/>[[File:Jaishi-e-Mohammed.svg|20px|border]] [[Jaish-e-Mohammad]]<br/>[[File:Flag of Jabhat Fatah al-Sham.svg|20px|border]] [[Fronte al-Nusra]]<br/>[[File:Flag of Taliban.svg|20px|border]] [[Tehrik-i Nafaz-i Shariat-i Mohammadi]]<br/>[[File:Flag of the Islamic Jihad Union in Uzbekistan.svg|20px|border]] [[Unione Islamica del Jihad]]<br/>{{simbolo|Flag of Lashkar-e-Jhangvi.svg|20|bordo}} [[Lashkar-e-Jhangvi]]<br />{{simbolo|Flag of the Ba'ath Party.svg|20|bordo}} [[Partito Ba'th|Lealisti del Ba'th]]<br/>''...e altri''
|Comandante1 = {{Bandiera|USA}} [[DonaldGeorge Trump]]<br/>{{bandiera|GBR}}W [[Keir StarmerBush]]<br/>{{bandiera|FRA}} [[Emmanuel Macron]]<br/>{{bandiera|ITA}} [[Giorgia Meloni]]<br/>{{bandiera|RUS}} [[Vladimir Putin]]
|Comandante2 = [[File:Flag of Jihad.svg|20px|border]] [[Ayman al-Zawahiri]] †<br/>{{simbolo|Flag of Jihad.svg|20|bordo}} [[Osama bin Laden]] †<br/>[[File:Flag of the Islamic State of Iraq and the Levant2.svg|20px|border]] [[Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi]] †<br/>[[File:Flag of the Islamic State of Iraq and the Levant2.svg|20px|border]] [[Abu Bakr al-Baghdadi]] †<br/>[[File:Flag of Taliban.svg|20px|border]] [[Hibatullah Akhundzada]]<br/>{{simbolo|Flag of Taliban.svg|20|bordo}} [[Abdul Ghani Baradar]]<br/>{{simbolo|Flag of Taliban.svg|20|bordo}} [[Suhail Shaheen]]<br/>{{simbolo|Flag of Taliban.svg|20|bordo}} [[Mohammed Omar]] †<br/>[[File:Flag of Tehrik-i-Taliban.svg|20px|border]] [[Maulana Fazlullah]] †<br/>[[File:Flag of Turkistan Islamic Party.svg|20px|border]] [[Abdullah Mansour]]<br/>{{simbolo|Jaishi-e-Mohammed.svg|20|bordo}} [[Masood Azhar]]
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Durante gli anni '90 le tensioni tra Stati Uniti e Iraq furono molto sostenute, con il lancio dell'Operazione ''Desert Fox'' nel 1998 da parte degli Stati Uniti dopo il rifiuto di "cooperazione incondizionata" da parte dell'Iraq nell'ispezione delle armi<ref>{{cita web|url=https://www.cnn.com/ALLPOLITICS/stories/1998/12/16/clinton/index.html|titolo=Clinton: Iraq has abused its final chance|data=16 dicembre 1998|accesso=2 febbraio 2009|editore=CNN}}</ref>. Dopo l'operazione, l'Iraq annunciò che non avrebbe più rispettato le zone interdette al volo e riprese le attività anti-aeree contro i velivoli alleati.
 
Gli attacchi aerei effettuati dal Regno unitoUnito e dagli Stati Uniti contro l'antiaerea irachena e altri bersagli militari continuarono negli anni successivi. Nello stesso anno, il Presidente Clinton firmò l{{'}}''"Iraq Liberation Act"'', che esortava un cambiamento del regime nel paese a causa del possesso di armi di distruzione di massa da parte di Saddam Hussein, dell'oppressione dei cittadini e dell'attacco alle altre nazioni medio-orientali.
 
Dopo gli attentati dell'11 settembre, il governo statunitense affermò che l'Iraq era una minaccia poiché avrebbe potuto utilizzare armi di distruzione di massa ed aiutare gruppi terroristici.
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Il governo e le forze armate indiane hanno preso numerose misure anti-terrorismo per contrastare l'ascesa di cellule di miliziani nella nazione<ref>{{cita web|url=http://www.rediff.com/news/2003/apr/05spec.htm|titolo=India's counter-terrorism strategy|editore=Rediff|autore=B. Raman|data=6 aprile 2003|accesso=3 febbraio 2009}}</ref>. Alcune misure sono state criticate dai gruppi che difendono i [[diritti umani]] per essere troppo draconiane, in particolar modo nel Kashmir<ref>{{cita web|titolo=The surrogate war in Kashmir|url=http://www.thehindubusinessline.com/businessline/2001/03/08/stories/040855ks.htm|data=8 marzo 2001|accesso=3 febbraio 2009|autore=B. Raman|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081210154615/http://www.thehindubusinessline.com/businessline/2001/03/08/stories/040855ks.htm}}</ref>.
 
Tuttavia, l'aumento dei controlli da parte delle forze di sicurezza indiane ha avuto un impatto positivo nel numero degli attacchi terroristici, che sono diminuiti nel [[2007]]<ref>{{cita web|url=http://www.satp.org/satporgtp/countries/india/index.html|titolo=India Assessment-2007|editore=South Asian Terrorism Portal|accesso=3 febbraio 2009}}</ref>. IndiaL’India è considerata uno dei principali alleati nella guerra al terrorismo<ref>{{cita web|url=http://www.iht.com/articles/2007/02/07/news/air.php|titolo=What role for emerging India as a U.S. ally?|data=7 febbraio 2007|accesso=3 febbraio 2009|autore=Anand Giridharadas|editore=International Gerald Tribune|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080919033621/http://www.iht.com/articles/2007/02/07/news/air.php|urlmorto=sì}}</ref> ed ha collaborato strettamente alle attività anti-terroristiche con diverse nazioni, tra cui gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], il [[Giappone]]<ref>{{cita web|url=http://www.kantei.go.jp/foreign/koizumispeech/2001/1210india_e.html|titolo=Japan-India Joint Declaration|data=10 dicembre 2001|autore=|accesso=3 febbraio 2009}}</ref>, la [[Cina]]<ref>{{cita web|url=http://english.peopledaily.com.cn/90001/90776/90785/6328784.html|titolo=Indian troops leave China after joint anti-terrorism training|data=28 dicembre 2007|autore=|editore=People's Daily|accesso=3 febbraio 2009}}</ref>, l'[[Australia]]<ref>{{cita web|url=http://www.radioaustralia.net.au/news/stories/200806/s2283403.htm|titolo=Australia, India to work jointly against terrorism|data=23 luglio 2008|autore=|editore=Australian Broadcasting Company|accesso=3 febbraio 2009}}</ref>, [[Israele]]<ref>{{cita web|url=http://mrzine.monthlyreview.org/swamy300806.html|titolo=The Case against Collaboration between India and Israel|data=30 agosto 2006|autore=Raja Swamy|editore=MR zine|accesso=3 febbraio 2009}}</ref>, il [[Regno Unito]]<ref>{{cita web|url=http://www.expressindia.com/latest-news/UK-wants-more-India-cooperation-on-terrorism/263568/|titolo=UK wants more India cooperation on terrorism|data=20 gennaio 2008|autore=|editore=Reuters|accesso=3 febbraio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090114034940/http://www.expressindia.com/latest-news/UK-wants-more-India-cooperation-on-terrorism/263568/}}</ref> e la [[Russia]]<ref>{{cita web|url=http://www.hinduonnet.com/thehindu/2003/09/18/stories/2003091803921200.htm|titolo=India, Russia for greater effort against terrorism|data=18 settembre 2003|autore=Vladimir Radyuhin|editore=The Hindu|accesso=3 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090110111338/http://www.hinduonnet.com/thehindu/2003/09/18/stories/2003091803921200.htm|urlmorto=sì}}</ref>.
 
L'India è stata criticata nelle operazioni nel [[Jammu]] e nel [[Kashmir]], una dura risposta militare nella quale 40 persone, per la maggior parte civili disarmati che stavano protestando, vennero uccisi dalle forze armate indiane<ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/worldservice/news/2008/10/081016_kashmir_arney_dm.shtml|titolo=Non-violent protest in Kashmir|editore=BBC|data=14 ottobre 2008|accesso=3 febbraio 2009}}</ref>.
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Il "Patriot Act" rimosse alcune restrizioni legali nella condivisione delle informazioni tra agenzie federali e servizi di intelligence e permise di allargare su larga scala l'investigazione alla ricerca di sospetti terroristi. Il programma di tracciamento finanziario permise di monitorare i movimenti delle risorse finanziarie dei gruppi terroristici (questo programma venne sospeso dopo essere stato rivelato del giornale [[New York Times]]). Il programma di sorveglianza elettronico [[Stellar Wind]] dell'[[National Security Agency|NSA]] permise l'accesso ai dati e metadati delle comunicazioni telefoniche e internet di tutti i cittadini americani e non<ref>Luke Harding,''Snowden.La vera storia dell'uomo più ricercato del mondo'',2016, Newton Compton Editori, ISBN 978-88-541-9817-3</ref>.
 
Alcuni gruppi hanno accusato queste leggi di rimuovere restrizioni importanti alle autorità governative, e di costituire una pericolosa invasione delle libertà civili, delle possibili violazioni costituzionali del [[IV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|IV emendamento]]. Il 30 luglio [[2003]] l'ACLU iniziò la prima battaglia legale contro la ''sezione 215'' del Patriot Act, affermando che permetteva all'[[Federal Bureau of Investigation|FBI]] di violare i diritti del [[I emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|primo]] e del quarto emendamento e il diritto ad un processo, permettendo di compiere investigazioni senza avvertire il sospettato dell'investigazione stessa<ref>{{cita web|url=http://www.ala.org/ala/alonline/currentnews/newsarchive/2003/august2003/firstpatriot.cfm|titolo=First Patriot Act Challenge Filed by ACLU|data=4 agosto 2003|accesso=4 febbraio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120122043434/http://www.ala.org/ala/alonline/currentnews/newsarchive/2003/august2003/firstpatriot.cfm}}</ref>.
 
In un discorse del 9 giugno [[2005]] Bush affermò che il Patriot Act era stato impiegato per muovere accuse a più di 400 sospetti, di cui più della metà è stato incriminato. Contemporaneamente l'[[American Civil Liberties Union]] (ACLU) citò i dati del dipartimento di giustizia che mostravano circa 7&nbsp;000 abusi del Patriot Act.
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== Nello scenario internazionale ==
Il 12 settembre [[2001]], a meno di 24 ore dagli attacchi terroristici a New York e Washington, la [[NATO]] invocò l'articolo 5 del [[Trattato Nord Atlantico]] e dichiarò che gli attacchi sarebbero stati considerati un attacco a tutte le 19 nazioni membro della NATO. Il primo ministro australiano [[John Howard (politico)|John Howard]] dichiarò che l'Australia avrebbe invocato il trattato [[ANZUS]] con argomentazioni simili. ,
 
Nei mesi seguenti la NATO prese misure su larga scala per rispondere alla minaccia terroristica. Il 22 novembre [[2002]] gli stati membro dell'[[EAPC]] decise un piano di azione contro il terrorismo dove si affermava che "l'EAPC afferma di impegnarsi alla protezione e alla promozione delle libertà fondamentali e dei diritti umani, assieme al rispetto della legge, nel combattimento del terrorismo"<ref>{{cita web|url=http://www.forces.gc.ca/site/Newsroom/view_news_e.asp?id=1703|titolo=Partnership Action Plan against Terrorism|data=22 novembre 2002|editore=NATO|accesso=9 agosto 2006|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080809130112/http://www.forces.gc.ca/site/newsroom/view_news_e.asp?id=1703}}</ref>.