Genesis: differenze tra le versioni

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{{musicanota disambigua}}
{{Artista musicale
I '''Genesis''' sono probabilmente la band più popolare del cosiddetto filone "[[rock progressivo|rock progressive]]". Nel corso della loro lunga vita musicale i Genesis hanno sicuramente avuto un riscontro assai superiore a quello ottenuto dai loro colleghi, sia che fossero i capiscuola King Crimson, sia che fossero i virtuosisti Emerson Lake and Palmer o i verbosi ed immaginifici Yes.
|nome = Genesis
|tipo artista = Gruppo
|nazione = GBR
|immagine = Genesis Lamb Tour.jpg
|didascalia = I Genesis in concerto nel 1975. Da sinistra: [[Steve Hackett]], [[Peter Gabriel]], [[Mike Rutherford]], [[Phil Collins]], [[Tony Banks]].
|genere = Rock progressivo
|genere3 = Pop rock
|nota genere = <ref name="AM">{{Allmusic|artist|mn0000199995|autore = Bruce Eder|accesso = 6 agosto 2015}}</ref>
|nota genere3 = <ref name="AM"/>
|anno inizio attività = 1967
|anno fine attività = 1999
|anno inizio attività 2 = 2006
|anno fine attività 2 = 2007
|anno inizio attività 3 = 2020
|anno fine attività 3 = 2022
|etichetta = [[Charisma Records|Charisma]]<br />[[Virgin Records|Virgin]] {{bandiera|EUR}}<br />[[Atlantic Records|Atlantic]] {{bandiera|USA}}
|totale album = 30
|album studio = 15
|album live = 6
|raccolte = 9
|logo = Genesis_band_logo.png
}}
 
I '''Genesis''' sono stati un [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]].
I Genesis sono legati a filo doppio alla madrepatria Inghilterra della classe medio-alta. Tutti, ad eccezione di Phil Collins, si formarono in un college della buona borghesia britannica, la ''[[Charterhouse]] School'' di [[Godalming]], [[Surrey]] e quelle radici non sono mai state rinnegate.
 
Formatisi nel 1967, nella prima metà degli [[Anni 1970|anni settanta]] furono tra i principali esponenti del [[rock progressivo]] britannico assieme a gruppi come [[King Crimson]], [[Van der Graaf Generator]], [[Yes]], [[Emerson, Lake & Palmer]] e [[Gentle Giant]].<ref name="PA" /><ref>{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/rockedintorni/genesis.htm|titolo=Genesis - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :|sito=OndaRock|lingua=it|accesso=23 luglio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.sentireascoltare.com/artisti/genesis/|titolo=Genesis. From revelation to stardome|sito=SENTIREASCOLTARE|lingua=it|accesso=23 luglio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.scaruffi.com/vol2/genesis.html|titolo=The History of Rock Music. Genesis: biography, discography, reviews, ratings, best albums|sito=www.scaruffi.com|accesso=23 luglio 2024}}</ref> Dagli [[Anni 1980|anni ottanta]] ai primi [[Anni 1990|novanta]] raggiunsero l'apice della popolarità e del successo commerciale, grazie anche a una produzione più accessibile.<ref name="OR12">{{Cita web|url = http://www.ondarock.it/rockedintorni/genesis.htm|titolo = Genesis - I camaleonti del progressive|autore = Marco Simonetti|sito = [[Ondarock]]|accesso = 22 agosto 2016}}</ref> Scioltisi di fatto nel 1999, si riunirono per due volte nel 2006-2007<ref name="NME" /> e nel 2020-22<ref name="Mirror">{{Cita web|url=https://www.mirror.co.uk/3am/celebrity-news/rockband-genesis-announce-epic-reunion-21625467|titolo=Genesis announce comeback and huge UK tour 13 years after last live show|autore=Ashleigh Rainbird|sito=The Daily Mirror|data=3 marzo 2020|accesso=4 marzo 2020}}</ref> per altrettante tournée celebrative, senza pubblicare nel frattempo altro materiale inedito, dopodiché nel marzo del 2022 annunciarono ufficialmente il loro ritiro definitivo dalle scene.<ref name="RS">{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/genesis-final-song-farewell-concert-1328152/|titolo=See Genesis Play Final Song and Take a Last Bow at Their Farewell Concert|sito=Rolling Stone|data=27 marzo 2022|lingua=en|accesso=26 aprile 2022}}]</ref>
Per quanto appassionati anche di ''black music'' (in particolare Peter Gabriel aveva una passione sconfinata per Otis Redding e Nina Simone) e investiti da qualche spruzzo di [[psichedelia]], hanno sempre ricercato una musica educata, tranquilla, intellettuale: basti pensare che il loro primo album ''From Genesis to Revelation'' aveva l'intetno di narrare in quaranta minuti "l'evoluzione dell'umanità". Era il [[1969]].<br>Seguirono album meno velleitari ma sempre ambiziosi nei quali i testi di [[Peter Gabriel]] portavano ad immaginare una fantastica ''Swingin' London'' governata da J.R. [[Tolkien]] o uomini costretti a ridurre la propria statura per adeguarla a quelle di abitazioni sempre più anguste.
 
Tutti i membri stabili dei Genesis portarono avanti anche carriere da solisti, lasciando la band o in parallelo ad essa. Alcuni di loro raggiunsero a loro volta il successo commerciale: il cantante e cofondatore [[Peter Gabriel]] che dal gruppo uscì definitivamente nel 1975;<ref name="Gallo6"/> il batterista e cantante [[Phil Collins]], unitosi alla band nel 1970 e subentrato a Gabriel nel ruolo di ''frontman'' nel 1976, che condusse una fortunata carriera come batterista turnista, cantautore, produttore discografico e attore;<ref>{{cita|Collins|IV di copertina|cidCollins}}.</ref> infine il bassista e chitarrista [[Mike Rutherford]] – anch'egli cofondatore e, insieme a [[Tony Banks]], presenza costante nei Genesis – che frequentò le classifiche internazionali anche come ''[[bandleader]]'' di [[Mike + The Mechanics]].<ref>{{cita|Rutherford|III di copertina|cidMike}}.</ref>
 
Nel [[Regno Unito]], su quindici album in studio pubblicati in totale dalla band, undici consecutivi si classificarono nei primi dieci posti della [[Official Albums Chart]] tra il 1973 e il 1997 e cinque di questi raggiunsero la prima posizione.<ref name="OCC"/> Negli [[Stati Uniti d'America]], secondo la certificazione [[Recording Industry Association of America|RIAA]], i dischi del gruppo (comprese raccolte e album dal vivo) vendettero nel complesso circa 21,5 milioni di copie, sei album ottennero almeno un disco di platino, e otto almeno un disco d'oro;<ref name="RIAA">{{RIAA|Genesis|accesso=7 gennaio 2019}}</ref> nel 2010, la formazione a cinque degli anni 1971-75 fu introdotta alla [[Rock and Roll Hall of Fame]].<ref name="HOF">{{Cita web|url=https://www.rockhall.com/inductees/genesis|lingua = en|titolo=Genesis - Rock & Roll Hall of Fame|accesso=23 gennaio 2020}}</ref>
Ne furono fondatori [[Tony Banks]] ([[pianista]] e [[tastierista]]), [[Peter Gabriel]] ([[cantante]] e [[polistrumentista]]), [[Anthony Phillips]] ([[chitarrista]]) e [[Mike Rutherford]] ([[bassista]]).
Il loro esordio discografico risale al [[1969]] con l'album ''"From Genesis to Revelation"''. Le liriche un po' pretenziose e la struttura musicale ancora incerta non ne fecero un [[album]] degno di nota, <br> che infatti venne sconfessato da loro stessi anche se oggi si trova abbastanza facilmente negli scaffali dei negozi. Di ben diverso spessore fu il successivo ''"Trespass"'' ([[1970]]) nel quale lo stile musicale dei Genesis cominciò a delinearsi in modo marcato lasciando ampio spazio alla teatralità di Peter Gabriel; in quel periodo una serie di concerti rese noti i Genesis ad appassionati di musica belgi e italiani prima ancora che a quelli britannici. Sarà che all'ingegno musicale non si accompagnava ancora un'adeguata disponibiltà finanziaria, sta di fatto che anche Trespass, pur grondando di idee e felicissime intuizioni compositive (Stagnation su tutte) la qualità sonora del risultato lasciava a desiderare per quanto fosse cupa, dai contorni non ben definiti, impastata.
E' comunque grazie a Trespass che il gruppo muove i suoi primi passi nell'europa del nord ed in particolare Belgio e Olanda.
Nel [[1971]] fu pubblicato ''"Nursery Cryme"'' il giudizio della critica e del pubblico sancì la definitiva consacrazione del gruppo nel quale erano intanto entrati [[Phil Collins]] ([[batterista]]) e [[Steve Hackett]] ([[chitarrista]) subentrato a Phillips.<br>Il titolo dell'album prende spunto dal celebre libro di favole "Nursery Rhymes"; in esso favole e leggende vengono narrate da Gabriel e compagni in un bellissimo affresco musicale che rappresenta - forse - la massima espressione artistica del Gruppo. da segnalare "''[[The Musical Box]]''", "''For Absent Friends''"; "''Harold the Barrell''"; "''The fountain of Salmacis''"; Nursery Rhymes fissa la data di inizio del "fidanzamento" dei Genesis con l'Italia che li spinge ad un successo assolutamente non previsto per dimensioni e intensità. Suonano mitici concerti a Brescia e a Reggio Emilia e chi c'era non dimenticherà facilmente l'esperienza. Gabriel è sempre più padrone del palcoscenico e comincia a prendere una dimestichezza sempre maggiore con il ruolo di front man. The Return of the Giant Hogweed è spesso uno dei numeri in cui il suo istrionismo e la sua capacità incantatoria trovano maggior sfogo.
 
== Storia ==
Anche tenendo conto del costume del periodo, i Genesis sono ormai una macchina inarrestabile e per il terzo anno di fila escono con un loro nuovo disco: Foxtrot. Di solito, nei referendum tra i fans la scelta di quale sia il disco migliore dei Genesis tocca o a Nursery Rhymes o, appunto, a Foxtrot. Pubblicato nel [[1972]] ''"Foxtrot"'' ricalca a tratti l'album precedente gettando uno sguardo su un futuro prossimo angosciante (''Get'em out by friday''). I temi biblici tornano prepotentemente nella monumentale suite "''[[Supper's Ready]]''". Questa suite occupa una intera facciata del disco e nel lungo racconto a sfondo mistico, è ancora Gabriel il baricentro, il focus del gruppo.
=== 1967-1970: dalle origini a ''Trespass'' ===
Sovente, nel distinguere i Genesis dal resto della compagine del rock progressive, si suole evidenziare come se altrove domina la maniera, il virtuosismo e l'abilità estrema nel padroneggiare uno strumento, i Genesis sono invece "song-oriented": tutto è subordinato alla produzione di una canzone che colpisca nel suo insieme invece di essere un semplice veicolo per dar modo al "mostro" di turno di far vedere quanto è bravo. Non a caso, nei Genesis non ci sono "maghi" degli strumenti, nessun Wakeman o Emerson. Gli unici pezzi strumentali sono o delle ninnenanne dolci (Horizon's) o acquerelli tenui e gentili (After the Ordeal) ma mai pezzi di bravura.
[[File:Charterhouse School, 2005.jpg|sinistra|miniatura|La Charterhouse School]]
Affermatisi ormai a livello europeo (l'america è lontana...) i genesis possono permettersi di incidere un disco con più mezzi a disposizione. E sempre un anno dopo Foxtrot, esce Selling England by the Pound. E' l'album della maturazione. E' anche l'album dove i suoni sono chiari, distinti, profondi e puliti. E' tutto un altro ascoltare, dal punto di vista puramente della resa sonora. E meno male, visto che in Selling England i Genesis, pur ripetendo un canone consolidato, riescono a spostare in alto ancora un equilibrio tra canzone e musica e libertà espressiva dei singoli componenti. E'in Selling England che, in particolare la chitarra di Hackett esplode in tutta la sua bellezza. In Firth of Fifth è la chitarra a suggellare il momento più alto e drammatico di tutto il rock romantico progressivo inglese (e si consiglia inoltre la versione dal vivo che più tardi si ascolta in Seconds Out). E' malinconica, tempestosa e furente nel disegnare il motivo che accompagna tutto il brano, prima accennato dalle tastiere di Banks e poi ripreso nel cuore strumentale del brano. E se Hackett esplode in Firth of Fifth è Banks ad essere il Signore di The Cinema Show, altro brano indimenticabile.
Il nucleo originario del gruppo si formò a [[Godalming]], nel [[Surrey]], presso la [[Charterhouse|Charterhouse School]], collegio esclusivo e di prestigio caratterizzato da sistemi educativi rigidi e tradizionali<ref>{{cita|Dodd|p. 19|cidDodd}}.</ref><ref name="box"/> e all'epoca frequentato esclusivamente da maschi di estrazione sociale medio-alta.<ref name="Gallo8">{{cita|Gallo|pp. 8-10|cidGallo1}}.</ref> Se da un lato l'ambiente austero spinse i futuri membri dei Genesis a cercare sfogo nella musica, dall'altro l'alta formazione che la scuola vantava era destinata a influenzarne in parte poetica e stile, specie nei primi lavori.<ref name="Gallo8"/>
Si annota che in Selling England Phil Collins fa la prima apparizione in More Fool Me come lead vocalist. Nulla di speciale, ma negli anni si rifarà... E Gabriel prende sempre più il sopravvento e nei teatri è ormai lui il boss. I suoi travestimenti, timidamente iniziati all'epoca di Foxtrot, sono arrivati quasi ad oscurare la musica, e, considerato che razza di musica sfornavano i suoi soci, è tutto dire...E dopo le ali di pipistrello di Watcher of the Skies, siamo arrivati a Britannia (Dancing with the moonlit Knight) e Tiresias (Cinema Show). Un successone. Tutti contenti? Sì, però.... Però qualcuno nella band comincia a chiedersi se l'equilibrio non si stia un po' perdendo visto che tutti discutono delle trovate sceniche assai più della musica.
 
Già nel 1965-66 in due diverse ali dell'istituto si erano formati due gruppi: in una gli Anon, composti da [[Mike Rutherford]] (chitarra), Richard McPhail (voce), Rivers Jobe (basso) e Rob Tyrell (batteria); nell'altra i Garden Wall, con [[Tony Banks]] (pianoforte), [[Peter Gabriel]] (voce) e [[Chris Stewart (scrittore)|Chris Stewart]] (batteria); quest'ultima sezione era frequentata anche da [[Anthony Phillips]] (chitarra), di un anno più giovane, che ebbe occasione di suonare in entrambe le formazioni.<ref name="Gallo11">{{cita|Gallo|p. 11|cidGallo1}}.</ref> Dopo che McPhail e Tyrell ebbero lasciato il collegio, nel 1967 le due band si fusero in una sola, ancora senza nome, composta da Banks, Gabriel, Phillips, Rutherford e Stewart.<ref name="Gallo11" />
Peter Gabriel lascerà i Genesis dopo il tour che portò in giro per il mondo "''[[The Lamb lies down on Broadway]]''", un ottimo album concettuale non ambientato nel passato ma nella [[New York]] del [[1974]].
 
Nell'aprile del 1967, presso uno studio amatoriale a [[Chiswick]],<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 296|cidGiammetti1}}.</ref> i cinque registrarono un demo di brani inediti, tra cui ''She Is Beautiful'', il primo in assoluto scritto assieme da Banks e Gabriel.<ref name="McPhail">{{cita|McPhail|Kindle|cidMcphail}}.</ref> Questi ultimi raccontarono anni dopo come in questa fase si considerassero più una «cooperativa di autori» che un gruppo vero e proprio<ref>{{cita|Giammetti (2010)|4ª di copertina|cidGiammetti1}}.</ref> e che il loro progetto fosse scrivere per altri artisti, piuttosto che incidere dischi e tenere concerti a proprio nome.<ref>{{cita|Dodd|pp. 19-29|cidDodd}}.</ref>
Dopo l'abbandono di Gabriel i Genesis pubblicarono in [[quartetto]] tre album:
*"''A Trick of the Tail''", nel quale [[Phil Collins|Collins]] si inventa cantante con risultati superiori ad ogni aspettativa; ''Ripples'' sugella il nuovo corso, la voce non bella ma incisiva del nuovo [[vocalist]] è abbastanza convincente, per il resto le composizioni di Banks e le invenzioni di Hackett e Rutherfors fanno del disco un ottimo viatico per il corso "post-Gabriel"
 
[[File:Jonathan King 2 Allan Warren.jpg|miniatura|upright=0.8|[[Jonathan King]] nel 1969]]
*"''Wind and Wuthering'' tenta - in maniera ambiziosa - di riprendere le musicalità dei primi tempi, il risultato è a tratti affascinante ma mai pienamente convincente. Pur con spunti apprezzabili (''Eleventh Earl of Mar'', ''One for the Vine'', ''All in a mouse's night'') è chiaro che l'album era troppo "dejà vù" in un'epoca che già dava spazio a fenomeni dirompenti; il [[Punk]] su tutti.
In quel periodo tornò in visita alla Charterhouse l'ex alunno [[Jonathan King]], divenuto nel frattempo cantante con il singolo di successo ''Everyone's Gone to the Moon'' e poi [[A&R]] per conto della [[Decca Records|Decca]], tramite le [[Editoria musicale|edizioni musicali]] JonJo Music da lui fondate nel 1965.<ref name="Gallo12">{{cita|Gallo|p. 12|cidGallo1}}.</ref> I membri del gruppo, troppo timidi per avvicinarlo, incaricarono un amico di consegnargli una copia del loro demo.<ref name="Gallo12"/> King vi colse buone potenzialità e decise di proporne gli autori alla Decca: la loro minore età tuttavia implicò la mediazione dei genitori e il contratto discografico – da lui pensato per durare cinque anni – fu ridotto a un solo anno con opzione di rinnovo, il che si sarebbe rivelato decisivo per il futuro della band.<ref name="Gallo12"/> King ideò anche il nome ''Genesis'', a indicare la genesi di un nuovo progetto e anche perché i diretti interessati non ne avevano ancora scelto uno.<ref name="McPhail"/>
 
Con l'appoggio economico della JonJo, nell’agosto del 1967 i cinque registrarono presso i Regent Studios di Londra una prima serie di brani che tuttavia King giudicò di scarso potenziale commerciale.<ref>{{cita|Dodd|p. 36|cidDodd}}.</ref><ref name="Gallo1-13">{{cita|Gallo|p. 13|cidGallo1}}.</ref> Il rifiuto indusse gli autori ad assecondare di più i gusti musicali del loro ''[[talent scout]]'' imitando lo stile di artisti dal lui prediletti, come i [[Bee Gees]];<ref name="Gallo1-13"/> una nuova sessione di registrazione tenuta negli stessi studi a dicembre ebbe più fortuna e fruttò loro i primi due 45 giri: ''The Silent Sun/That's Me'' fu pubblicato il 2 febbraio 1968<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo=Genesis - The Silent Sun|url=http://www.45cat.com/record/f12735|accesso=7 febbraio 2020}}</ref> e ''A Winter's Tale/One-Eyed Hound'' il 24 maggio seguente.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo=Genesis - A Winter's Tale|url=http://www.45cat.com/record/f12775|accesso=7 febbraio 2020}}</ref> Nessuno dei due singoli ottenne riscontri di vendite significativi, malgrado passaggi radiofonici quotidiani del primo da parte dell'emittente pirata [[Radio Caroline]] e un paio di recensioni positive sul ''[[Melody Maker]]'' e sul ''[[NME|New Musical Express]]'';<ref name="Gallo9">{{cita|Gallo|pp. 13-14|cidGallo1}}.</ref> ma tali risultati non frenarono King che si offrì di produrre egli stesso un intero album dei Genesis.<ref name="Gallo9" />
* "''Seconds Out''" (doppio Live) con Phil Collins in veste di [[cantante]] e [[batterista]] e con ospiti di riguardo come [[Chester Thompson]] e [[Bill Bruford]] è quasi la somma del lavoro di quegli anni. Dal vivo i Genesis affascinano dalla prima all'ultima nota. E' forse il loro canto del cigno.
 
==== ''From Genesis to Revelation'' ====
In seguito anche Hackett si separò dal gruppo ed i tre membri "superstiti" diedero alla luce un [[LP]] intitolato "''And then there were three''" (E quindi rimasero in tre) che segnò la definitiva rottura col passato e con temi e musicalità ormai inconfondibilmete "Genesis"; i singoli ''Follow you follow me'' e ''Many too many'' riscossero un gran successo di pubblico ma nonostante qualche bell'intermezzo, l'album risultò piatto e inadeguato alla fama del gruppo.
Il produttore anzitutto chiese di migliorare la [[sezione ritmica]], il che portò la band a sostituire Chris Stewart con [[Jonathan Silver]], batterista che Peter Gabriel aveva conosciuto in un ''college'' a Londra e che mise anche a disposizione la casa dei suoi genitori a [[Oxford]] per le prove.<ref>{{Cita libro|lingua = en|nome=Bowman|cognome=Durrell|titolo=Experiencing Peter Gabriel : a listener's companion|url=https://www.worldcat.org/oclc/937999661|accesso=18 ottobre 2018|OCLC=937999661|ISBN=978-1-4422-5200-4}}</ref> Silver di fatto rimase nel gruppo solo fino al termine delle registrazioni, che avvennero nuovamente ai Regent in soli tre giorni, nell'agosto 1968, durante le vacanze estive.<ref>{{cita|Dodd|p. 37|cidDodd}}.</ref> King suggerì anche l'idea di dare al lavoro un filo conduttore ispirato alla [[Bibbia]] che andasse dalla [[Genesi]] alla [[Apocalisse di Giovanni|Rivelazione]], benché soltanto tre brani contenessero riferimenti biblici nei testi.<ref>{{cita|Gallo|p. 14|cidGallo1}}.</ref>[[File:Johnathan Silver Genesis.jpg|miniatura|sinistra|[[Jonathan Silver]] nel 2006]]Per vari mesi il gruppo non ebbe più notizie delle registrazioni, né dalla Decca né da King stesso;<ref name="Gallo15"/> quest'ultimo nel frattempo decise di aggiungervi arrangiamenti per archi e ottoni a cura di [[Arthur Greenslade]] e Lou Warburton, che conferirono al prodotto finale un'atmosfera più leziosa e tradizionale rispetto alle intenzioni degli autori, i quali tuttavia ne furono informati solo quando il disco stava ormai per uscire.<ref name="Gallo15">{{cita|Gallo|p. 15|cidGallo1}}.</ref>
 
La Decca infine pubblicò ''[[From Genesis to Revelation]]'' a marzo del 1969<ref>{{cita|Bowler & Dray|p. 21|cidBowler}}.</ref> senza promuoverlo in alcun modo né in radio né sulla stampa, il che, secondo il giudizio a posteriori del gruppo, fu la prova che sia King che la casa discografica avevano perso ogni interesse per il progetto.<ref name="Gallo15" /> All'epoca, del disco furono vendute solo 649 copie<ref>{{cita|Dodd|p. 52|cidDodd}}.</ref> e i rapporti fra la Decca e i Genesis terminarono di fatto dopo che, il 27 giugno, dall'album fu tratto il 45 giri ''Where the Sour Turns to Sweet/In Hiding''.<ref name="Gallo15" /><ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo = Genesis - Where The Sour Turns To Sweet|url = http://www.45cat.com/record/f12949|accesso = 7 febbraio 2020}}</ref> Jonathan Silver nel frattempo si era trasferito negli Stati Uniti per frequentare la [[Cornell University]] e anche gli altri, alla luce dello scarso successo dell'album, sospesero i progetti musicali per alcuni mesi.<ref>{{cita|Dodd|pp. 68-69|cidDodd}}.</ref> Nella seconda metà del 1969 tuttavia decisero di provare a divenire musicisti di professione e ripresero a comporre assieme,<ref>{{cita|Gallo|p. 16|cidGallo1}}.</ref> cercando intanto un nuovo batterista fra gli annunci del ''[[Melody Maker]]'': a ottobre scelsero [[John Mayhew]], di qualche anno più anziano e, a differenza loro, già con diversi concerti all'attivo.<ref>{{cita|Dodd|p. 56|cidDodd}}.</ref>
Da lì in avanti, Collins divide la sua carriera fra produzioni soliste - più orientate ad un pop orecchiabile con qualche sfumatura jazz (anche col gruppo "Brand-X") - e uscite discografiche col gruppo, orientate ad uno stile più rockeggiante con qualche sorprendente concessione alla disco music. Anche Gabriel - nella sua carriera solistica - ha lasciato quasi del tutto alle spalle l'esperienza Genesis definendola "un'affermazione dell'ego" ed allontanandose in maniera sempre più netta.
 
==== Componenti''Trespass'' ====
Dall'ottobre 1969 all'aprile 1970 i Genesis si ritirarono assieme a Wotton, località campestre vicino a [[Dorking]] nel Surrey, nel "Christmas Cottage" di proprietà dei genitori dell'ex compagno di scuola e di gruppo Richard McPhail, che per loro svolse anche il ruolo di cuoco, autista, fonico e tuttofare (sarebbe stato poi [[road manager]] del gruppo fino al 1973 e, nel 1978, tour manager di Peter Gabriel).<ref name="McPhail"/> Tutti in seguito concordarono nell'individuare il periodo in questione come quello in cui divennero una vera band.<ref name="box"/> Grazie anche al sostegno economico delle famiglie, il gruppo alternò la composizione ai primi concerti:<ref>{{cita|Gallo|p. 17|cidGallo1}}.</ref> il primo in assoluto fu il 28 ottobre 1969 a [[Chobham (Surrey)|Chobham]], nel [[Surrey]], a una festa privata presso amici di famiglia di Peter Gabriel: il loro compenso per la serata fu di 25 sterline;<ref>{{cita|Gallo|p. 18|cidGallo1}}.</ref><ref>{{Cita web|url=https://genesis-places.blogspot.com/2010/10/quellenigma-che-ci-porta-al-mrs-balmes.html|titolo=Quell'ENIGMA che ci porta al Mrs. Balme's Dance|autore=Rael Matrix|sito=Genesis Places|data=18 ottobre 2010|accesso=22 dicembre 2018}}</ref> il debutto di fronte a un pubblico pagante avvenne invece il 1º novembre presso la Brunel University di Uxbridge.<ref>{{cita|Dodd|p. 63|cidDodd}}.</ref> Proprio nel circuito universitario la band concentrò inizialmente le proprie esibizioni, in alcuni casi aprendo per artisti come [[Atomic Rooster]], [[T. Rex]] e [[Nick Drake]].<ref>{{Cita libro|autore=Riccardo Rubis Passoni|titolo=Road. Nick Drake, dall'Inghilterra alle stelle|anno=2022|editore=Arcana|p=54}}</ref>
* [[Tony Banks]] - Tastiere, Piano, Chitarra(1967 - 1998)
* [[Mike Rutherford]] - Basso, Chitarra (1967 - 1998)
* [[Peter Gabriel]] - Voce, Percussioni e Fiati (1967 - 1975)
* [[Anthony Phillips]] - Chitarra (1967 - 1970)
* [[Chris Stewart]] - Batteria (1967-1968)
* [[Jonathan Silver]] - Batteria (1969)
* [[John Mayhew]] - Batteria (1970)
* [[Phil Collins]] - Batteria e Voce (1971 - 1995)
* [[Mick Banard]] - Chitarra (1970)
* [[Steve Hackett]] - Chitarra (1971 - 1977)
* [[Ray Wilson]] - Voce (1996 - 1998)
 
Il 9 gennaio 1970, presso gli studi televisivi della [[BBC]] a [[Shepherd's Bush]], i cinque registrarono alcuni brani prodotti dall'ex bassista degli [[The Yardbirds|Yardbirds]], [[Paul Samwell-Smith]], e in teoria destinati a un documentario televisivo, poi mai realizzato, su un pittore di nome Mick Jackson.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|pp. 281-282|cidGiammetti1}}.</ref> Il 22 febbraio, negli studi della BBC a [[Maida Vale]], eseguirono dal vivo per il programma radiofonico ''Night Ride'' i brani ''Shepherd'', ''Pacidy'', ''Let Us Now Make Love'', ''Stagnation'' e ''Looking for Someone'': gli ultimi due, rielaborati, sarebbero finiti sul loro successivo album, mentre il restante materiale tratto da entrambe le sessioni vide la luce ufficialmente solo molti anni dopo, nei cofanetti ''[[Genesis Archive 1967-75]]'' (1998) e ''[[Genesis 1970-1975]]'' (2007); le registrazioni di gennaio sono di particolare interesse storico poiché rivelano come in questo periodo fossero già nati alcuni temi musicali che tempo dopo sarebbero confluiti in brani pubblicati con un'altra formazione, come ''The Musical Box'', ''The Fountain of Salmacis'' e ''Anyway''.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 134|cidGiammetti1}}.</ref>
Partecipazioni:
 
[[File:Anthony Phillips.jpg|miniatura|[[Anthony Phillips]], chitarrista dei Genesis dal 1967 al 1970]]Nel marzo del 1970 l'agente dei Genesis Marcus Bicknell procurò loro una ''[[Residency show|residency]]'' di una sera alla settimana presso il Ronnie Scott's Jazz Club di [[Soho (Londra)|Soho]];<ref>{{cita|Gallo|p. 24|cidGallo1}}.</ref> qui li notò il produttore della [[Charisma Records]] John Anthony, il quale a sua volta convinse il suo capo [[Tony Stratton-Smith]] a venire a sentirli nel locale londinese, situato a pochi passi da casa sua.<ref>{{cita|Dodd|p. 71|cidDodd}}.</ref> L'esibizione alla presenza di Stratton-Smith – che anni dopo Peter Gabriel avrebbe ricordato per il fatto che «c'era più gente sul palco che tra il pubblico»<ref name="box"/> – divenne così di fatto un provino: di lì a poco i cinque firmarono per la Charisma e ottennero un anticipo per il loro secondo album, che registrarono ai [[Trident Studios]] di Londra nel giugno 1970.<ref name="Gallo">{{cita|Gallo|p. 27|cidGallo1}}.</ref> ''[[Trespass (album)|Trespass]]'', prodotto dal gruppo assieme allo stesso John Anthony, sarebbe uscito il 23 ottobre<ref name="Giammetti435">{{cita|Giammetti (2010)|p. 435|cidGiammetti1}}.</ref> ma, nei quattro mesi che separarono registrazione e pubblicazione, eventi decisivi avrebbero segnato il percorso della band.<ref name="box" />
* [[Bill Bruford]] - Batteria (1977)
* [[Chester Thompson]] - Batteria (1977 - 1992)
* [[Daryl Stuermer]] - Chitarra (1978 - 1992)
* [[Anthony Drennan]] Chitarra e Basso (1998)
* [[Nir Zidkyahu]] Batteria (1998)
 
A registrazioni ultimate infatti, dopo un ultimo concerto a [[Haywards Heath]] il 18 luglio, Anthony Phillips decise di lasciare il gruppo per problemi di salute uniti a una crescente paura del palcoscenico.<ref name="Gallo"/> L'abbandono del chitarrista, fino ad allora una delle forze trainanti dei Genesis anche sul piano compositivo,<ref name="box"/> fu un duro colpo per gli altri che arrivarono a porsi il dubbio se continuare o meno senza di lui.<ref name="McPhail"/> La decisione di proseguire portò con sé anche quella di sostituire John Mayhew con un batterista più propositivo sul piano degli arrangiamenti.<ref name="box"/>
 
Phillips dal 1977 in poi intraprese una prolifica carriera da solista incentrata esclusivamente su lavori in studio, gran parte dei quali strumentali.<ref name="Giammetti267">{{cita|Giammetti (2010)|p. 267|cidGiammetti1}}.</ref> Mayhew invece visse per un lungo periodo in [[Australia]] e [[Nuova Zelanda]] facendo perdere le proprie tracce<ref>{{cita|Gallo|p. 158|cidGallo1}}.</ref> e dal 1982 lasciò del tutto il mondo della musica;<ref>{{cita|Dodd|pp. 86-87|cidDodd}}.</ref> fu solo al suo rientro nel Regno Unito negli anni duemila che il ''management'' dei Genesis riuscì a mettersi in contatto con lui e a pagargli le [[royalty]] di ''Trespass'';<ref name="McPhail"/> morì nel 2009 all'età di 62 anni.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.ipswichstar.co.uk/news/tragic-end-in-search-for-drummer-john-1-171195|titolo=Tragic end in search for drummer John|sito=Ipswich Star|accesso=23 gennaio 2020}}</ref>
 
Il gruppo pubblicò quindi un annuncio sul ''Melody Maker'' e incominciò audizioni per batteristi e chitarristi presso la casa dei genitori di Gabriel a [[Chobham (Surrey)|Chobham]].<ref name="Gallo2">{{cita|Gallo|p. 28|cidGallo1}}.</ref> Il 4 agosto 1970, il batterista [[Phil Collins]] si presentò al provino assieme al chitarrista Ronnie Caryl, già con lui nei Flaming Youth: Caryl faticò a integrarsi perché poco incline a eseguire parti già scritte<ref>{{cita|Giammetti (2013)|p. 73|cidGiammetti2}}.</ref> mentre il batterista si rivelò subito la scelta ideale, sia dal punto di vista tecnico che per la personalità diretta e gioviale, utile a stemperare l'atmosfera spesso tesa all'interno del gruppo.<ref name="box"/>
==Discografia==
===Album in studio===
* [[1969]] ''[[From Genesis to Revelation]]''
**ripubblicato nel 1974 come ''In The Beginning''
**ripubblicato nel 1980 come ''Where The Sour Turns To Sweet''
**ripubblicato nel 1980 anche come ''The Silent Sun''
* [[1970]] ''[[Trespass]]''
* [[1971]] ''[[Nursery Cryme]]''
* [[1972]] ''[[Foxtrot (album)|Foxtrot]]''
* [[1973]] ''[[Selling England by the Pound]]''
* [[1974]] ''[[The Lamb Lies Down on Broadway]]''
* [[1976]] ''[[A Trick of the Tail]]''
* [[1976]] ''[[Wind and Wuthering]]''
* [[1977]] ''[[Spot the Pigeon]]'' EP
* [[1978]] ''[[And Then There Were Three]]''
* [[1980]] ''[[Duke (album)|Duke]]''
* [[1981]] ''[[Abacab]]''
* [[1983]] ''[[Genesis (album)|Genesis]]''
* [[1986]] ''[[Invisible Touch]]''
* [[1991]] ''[[We Can't Dance]]''
* [[1997]] ''[[Calling All Stations]]''
 
La band con Collins alla batteria incominciò le prove al centro The Maltings di [[Farnham (Surrey)|Farnham]] dopodiché, mentre ad ottobre ''Trespass'' usciva sul mercato, tornò a tenere concerti dapprima come quartetto – salvo un paio di serate con Caryl<ref name="Giamm2">{{cita|Giammetti (2013)|p. 74|cidGiammetti2}}.</ref> – quindi per un paio di mesi con Mick Barnard, già chitarrista in un gruppo di [[Aylesbury]] chiamato The Farm.<ref name="Giamm2"/> La ricerca di un quinto elemento stabile comunque proseguì e a dicembre, sempre tramite il ''Melody Maker'', i Genesis scoprirono il chitarrista [[Steve Hackett]], proveniente dai Quiet World, il quale ascoltò ''Trespass'' e, il 28 dicembre 1970, andò a vedere il gruppo al [[Lyceum Theatre]] di Londra traendo un'impressione positiva sia dall'esibizione che dalla risposta del pubblico.<ref name="Gallo2"/>
===Registrazioni dal vivo, 45 giri e raccolte===
 
* [[1973]] ''[[Genesis Live]]''
=== 1971-1975: la prima formazione stabile e l'ascesa ===
* [[1976]] ''Genesis in Concert'' (film)
 
* [[1977]] ''[[Seconds Out]]''
==== ''Nursery Cryme'' ====
* [[1978]] ''Many too Many (45 rpm) include "The day the Light went out" e "Vancouver"''
La nuova formazione comprendente sia Collins che Hackett debuttò presso lo [[University College (Londra)|University College di Londra]], il 14 gennaio 1971.<ref>{{cita|Giammetti (2013)|p. 70|cidGiammetti2}}.</ref> Quasi in contemporanea, Stratton-Smith ideò una tournée nel Regno Unito che ogni sera vedeva avvicendarsi sul palco tre gruppi della Charisma: Genesis, [[Lindisfarne (gruppo musicale)|Lindisfarne]] e [[Van der Graaf Generator]]: per le nove tappe, dal 24 gennaio al 13 febbraio, il promoter bloccò il prezzo del biglietto a sei [[Scellino|scellini]] ottenendo così in breve tempo il tutto esaurito.<ref>{{cita|Gallo|p. 35|cidGallo1}}.</ref> Nel marzo 1971, grazie a contatti fra la Charisma e Piero Kenroll, redattore della rivista ''Télémoustique'' cui "Strat" aveva inviato una copia di ''Trespass'', i Genesis varcarono per la prima volta i confini britannici per esibirsi in [[Belgio]], alla ''maison des jeunes'' «Ferme V» di [[Woluwe-Saint-Lambert]].<ref name="Memoire">{{Cita web|url=http://www.memoire60-70.be/Pionniers_du_rock/Genesis_Agence_Century.html|titolo=Les pionniers du rock en Belgique|lingua=fr|accesso=16 aprile 2018}}</ref>
* [[1982]] ''Three Sides Live''
 
* [[1982]] ''Three Sides Live'' (Video)
[[File:Le Orme e i Genesis 1973.jpg|sinistra|miniatura|I Genesis nel 1972 con il gruppo italiano Le Orme. Da sinistra, in piedi: [[Michi Dei Rossi]], Mike Rutherford, Steve Hackett, Peter Gabriel, Tony Banks; seduti: [[Tony Pagliuca|Toni Pagliuca]], [[Aldo Tagliapietra]], Phil Collins.]]
* [[1984]] ''The Mama Tour'' (Video)
L'attività concertistica del gruppo proseguì incessante per tutta la prima metà del 1971, anche dopo un incidente avvenuto al Friars di [[Aylesbury]] il 19 giugno: durante il brano ''[[The Knife (Genesis)|The Knife]]'' che chiudeva il concerto, infatti, Gabriel spiccò un balzo dal palcoscenico verso il pubblico ma cadde malamente fratturandosi una caviglia; il cantante riuscì a onorare gli impegni seguenti esibendosi dapprima su una sedia a rotelle e poi appoggiato a una sorta di stampella improvvisata fatta con una scopa capovolta.<ref>{{cita|Gallo|p. 37|cidGallo1}}.</ref> In seguito, con Gabriel ancora convalescente, i cinque si dedicarono alla composizione presso la Luxford House, una villa del [[XVI secolo]] a [[Crowborough]] nell'[[East Sussex]] affittata per loro da Stratton-Smith,<ref>{{cita|Gallo|p. 38|cidGallo1}}.</ref> quindi in agosto tornarono ai Trident Studios per registrare il loro terzo album, di nuovo con John Anthony in veste di coproduttore.<ref name="Giammetti86">{{cita|Giammetti (2013)|p. 86|cidGiammetti2}}.</ref>
* [[1992]] ''The Way We Walk &#8212; Live in Concert'' (Video)
 
* [[1992]] ''The Way We Walk, Vol. 1: The Shorts''
Il 12 novembre 1971<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.genesis-news.com/c-Genesis-Release-date-research-Nursery-Cryme-report--s865.html|titolo = Release Date Mystery (III). When was Nursery Cryme released? About the search for the right release date |autore = Peter Schütz |autore2 = Alex Sturm |accesso = 30 aprile 2023}}</ref> venne pubblicato ''[[Nursery Cryme]]'', nel quale brani come ''The Musical Box'' e ''The Fountain of Salmacis'' proseguivano nello stile già inaugurato con ''Trespass'' e definirono il suono del gruppo nella nuova formazione;<ref>{{cita|Giammetti (2013)|p. 82|cidGiammetti2}}.</ref> Hackett e Collins in particolare vi contribuirono scrivendo assieme il brano ''For Absent Friends'', cantato sul disco dallo stesso batterista, il quale si cimentò così per la prima volta nel ruolo di voce solista dei Genesis.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 133|cidGiammetti1}}.</ref> Nel Regno Unito, malgrado un'entusiastica nota promozionale firmata da [[Keith Emerson]], l'album non segnò un grosso progresso commerciale rispetto a ''Trespass''; tuttavia, alla fine dell'anno arrivò in testa alle classifiche in Belgio e, pochi mesi dopo, al quarto posto in [[Italia]].<ref name="Gallo3">{{cita|Gallo|p. 40|cidGallo1}}.</ref> Perciò nel marzo 1972 i Genesis tornarono in Belgio per un'esibizione dal vivo al programma televisivo ''Pop-Shop''<ref name="Memoire" /> e in aprile intrapresero la loro prima tournée italiana, ricevendo un'accoglienza inaspettata per l'epoca e suonando in luoghi assai più capienti di quanto avvenisse in patria.<ref name="Gallo3" />
* [[1992]] ''The Way We Walk, Vol. 2: The Longs''
 
* [[1998]] ''Genesis Archive &#8212; 1967-1975'' (cofanetto di 4 CD con materiale dal vivo e raro)
==== ''Foxtrot'' e ''Genesis Live'' ====
* [[1999]] ''Turn It On Again: The Hits''
{{Approfondimento
* [[2000]] ''Archive #2 &#8212; 1976-1992'' (cofanetto di 3 CD con materiale dal vivo e raro)
|allineamento = destra
* [[2003]] ''Live at Wembley Stadium'' (DVD)
|larghezza = 400px
|titolo = 1972: primi travestimenti di Peter Gabriel
|dim-testo = 95%
|contenuto = Fin dai primi concerti dei Genesis, la necessità di riempire i frequenti tempi morti nei quali i musicisti riaccordavano le loro chitarre a 12 corde (all'epoca anche Tony Banks eseguiva parti di chitarra) aveva indotto Peter Gabriel a raccontare storie di fantasia per intrattenere il pubblico.<ref name="box"/> Dal 1972 in poi il cantante incominciò gradualmente a lavorare anche sull'aspetto visuale e teatrale della sua presenza sul palco.<br>
Il 29 maggio, quando i Genesis si esibirono al Great Western Express Festival di Bardney nel [[Lincolnshire]], Gabriel salì sul palco con la fronte rasata, gli occhi truccati di nero e un vistoso diadema attorno al collo: fu questo il primo di una serie di espedienti per catturare meglio l'attenzione.<ref>{{cita|Gallo|p. 44|cidGallo1}}.</ref><br/>
Il 28 settembre il gruppo suonò al National Stadium di [[Dublino]] e Gabriel, senza avvertire i suoi compagni prima del concerto, al termine della sezione centrale strumentale del brano ''The Musical Box'' rientrò in scena con indosso un vestito rosso di sua moglie e sul capo una maschera di volpe, tra lo stupore del pubblico e del gruppo stesso;<ref name="McPhail"/> il travestimento richiamava la donna con testa di volpe dipinta sulla copertina dell'album ''Foxtrot'' appena pubblicato.<br>Il 14 ottobre, sul ''Melody Maker'' comparve una pubblicità del disco a tutta pagina, con la foto del frontman nel suddetto costume:<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://thegenesisarchive.co.uk/advert-genesis-foxtrot-album-melody-maker-14th-oct/|titolo=Advert – Genesis – Foxtrot album – Melody Maker – 14th Oct||accesso = 10 ottobre 2019}}</ref> da allora anche gli altri membri dei Genesis, in un primo momento perplessi da quelle che parevano mere stravaganze, capirono che il cantante stava contribuendo a dar loro un'immagine.<ref name="box"/>
}}
 
Nel primo semestre del 1972 i Genesis continuarono ad alternare un'intensa attività dal vivo e la composizione di un nuovo disco, che si svolse per buona parte presso la Una Billings School of Dance di [[Shepherd's Bush]], a Londra.<ref>{{cita|Dodd|p. 121|cidDodd}}.</ref> Tra agosto e settembre, i cinque registrarono presso gli [[Island Studios]] e, data la temporanea indisponibilità di John Anthony, passarono al vaglio un paio di produttori che però non entrarono in sintonia col loro stile: in particolare, la Charisma aveva suggerito Bob Potter per il lavoro svolto in precedenza coi Lindisfarne, allora gruppo di punta dell'etichetta; tuttavia quando Potter propose di tagliare l'introduzione strumentale del brano ''Watcher of the Skies'', i Genesis si rifiutarono di lavorare con lui<ref name="Dodd02">{{cita|Dodd|pp. 117-118|cidDodd}}.</ref> e lo sostituirono con David Hitchcock, già produttore di due album dei [[Caravan (gruppo musicale)|Caravan]]:<ref>{{Cita libro|lingua=en|autore=Mike Barnes|titolo=A new day yesterday : UK progressive rock & the 1970s|url=https://www.worldcat.org/oclc/1121176120|accesso=15 marzo 2020|OCLC=1121176120|ISBN=978-1-78759-176-9}}</ref> in realtà, a coprodurre di fatto parte del disco fu l'ingegnere del suono John Burns, che il gruppo avrebbe poi confermato ufficialmente in tale ruolo per ulteriori tre album.<ref name="Dodd02"/>
 
''[[Foxtrot (album)|Foxtrot]]'', pubblicato il 15 settembre 1972,<ref name=micsmith>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.genesis-movement.org/Genesis%20Official%20Release%20Dates%20Online%20Version%20Rev%20E3%20(Oct%202022).pdf|titolo = Get 'Em Out By Friday. Genesis: The Official Release Dates 1968-78|autore = Mic Smith|data = maggio 2017|accesso = 28 settembre 2023}}</ref> segnò un primo significativo incremento di vendite rispetto ai primi due album incisi dai Genesis per la Charisma: dopo una settimana arrivò al 12º posto nella [[Official Albums Chart]] britannica e rimase per altre sette settimane fra i primi 100;<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.officialcharts.com/search/albums/foxtrot/|titolo = Foxtrot|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 6 gennaio 2019}}</ref> fu anche il primo loro disco distribuito negli Stati Uniti, a cura della [[Buddah Records]],<ref name="Gallo20">{{cita|Gallo|p. 51|cidGallo1}}.</ref> motivo per cui il gruppo subito dopo si recò per la prima volta oltreoceano per due soli concerti, a [[Boston]] e [[New York]].<ref name="Gallo20"/>
 
Dal gennaio 1973 il gruppo riprese i concerti in Europa; in particolare, quello del 9 febbraio 1973 al Rainbow Theatre di Londra segnò il debutto di una serie di travestimenti di Gabriel, ispirati ai testi dei brani: un copricapo con ali di pipistrello in ''Watcher of the Skies'', una maschera da vecchio nel finale di ''The Musical Box'' e, durante ''Supper's Ready'', una maschera da fiore (''Willow Farm'') e una con forme geometriche (''Apocalypse in 9/8''); il direttore di produzione Adrian Selby inoltre ideò lunghi veli di stoffa bianca che dal soffitto pendevano fino a terra, nascondendo parte della strumentazione, e risaltavano alla luce di lampade ultraviolette assieme ai musicisti, anch'essi vestiti di bianco eccetto Gabriel.<ref name="Gallo4">{{cita|Gallo|p. 53|cidGallo1}}.</ref>
 
Alcune foto del concerto al Rainbow, scattate dal giornalista italiano [[Armando Gallo]] e dal fotografo statunitense Bob Gruen,<ref>Genesis – ''Genesis Live'' (LP, Charisma 1973) note di copertina</ref> divennero la copertina del primo album dal vivo del gruppo: ''[[Genesis Live]]'', pubblicato nel luglio del 1973 e tratto da due concerti tenuti in febbraio a [[Manchester]] e a [[Leicester]]: benché la pubblicazione di un ''live'' non incontrasse all'epoca il favore della band,<ref name="Gallo4" /> l'album – distribuito a prezzo ridotto – superò le vendite di ''Foxtrot'' e fu il primo dei Genesis a entrare fra i primi dieci posti della Official Albums Chart britannica, arrivando al nono il 12 agosto.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.officialcharts.com/charts/albums-chart/19730812/7502/|titolo = Official Albums Chart Top 50: 12 August 1973 - 18 August 1973|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 20 aprile 2018}}</ref> I concerti legati a ''Foxtrot'' si conclusero intanto tra il marzo e l'aprile del 1973 con una seconda tournée in America del Nord, più lunga e meglio organizzata della precedente.<ref name="Gallo4"/>
 
==== ''Selling England by the Pound'' ====
[[File:Peter Gabriel The Moonlight Knight (cropped).png|sinistra|miniatura|Peter Gabriel in concerto con i Genesis alla [[Massey Hall]], [[Toronto]], 8 novembre 1973.]]
Tra il maggio e il luglio del 1973, grazie anche all'uscita e al buon piazzamento in classifica di ''Genesis Live'', il gruppo poté prendersi una pausa dai concerti e dedicarsi alla composizione in tempi più diluiti del consueto.<ref name="box"/> La creazione del nuovo disco avvenne in buona parte in una villa a Chessington e, in misura minore, nuovamente presso la Una Billings School of Dance.<ref name="box"/> In seguito, i Genesis tornarono agli Island Studios per registrare il loro quinto album.<ref>Genesis - ''[[Selling England by the Pound]]'' (LP - Charisma 1973) note di copertina</ref>
 
''[[Selling England by the Pound]]'' fu pubblicato il 5 ottobre 1973<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.genesis-news.com/c-Genesis-Release-date-research-Selling-England-By-The-Pound-report-s885.html|titolo = Release Date Mystery (IV). When was "Selling England" released? About the search for the right release date|autore = Peter Schütz |autore2 = Alex Sturm |accesso = 30 aprile 2023}}</ref> e raggiunse la terza posizione della classifica britannica, divenendo così il più venduto in assoluto del periodo con Gabriel.<ref>{{Cita web|url=https://www.officialcharts.com/search/albums/selling-england-by-the-pound/|titolo=Selling England by the Pound - Official Charts Company|lingua=en|accesso=14 ottobre 2019}}</ref> L'unico singolo estratto dal disco, ''[[I Know What I Like (In Your Wardrobe)]]'', fu il primo del gruppo a entrare nella [[Official Singles Chart]] britannica.<ref name="OCC">{{Cita web|lingua = en|url = http://www.officialcharts.com/artist/14995/genesis/|titolo = GENESIS|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 10 agosto 2015}}</ref> Nel brano ''More Fool Me'' Phil Collins figurò come voce solista per la seconda volta dopo ''For Absent Friends'' su ''Nursery Cryme'' e interpretò il brano anche nei concerti legati al disco, accompagnato dal solo Mike Rutherford alla chitarra a 12 corde.<ref name="Gallo5">{{cita|Gallo|p. 62|cidGallo1}}.</ref>
 
Il 1973 si concluse per il gruppo con un nuovo tour del Nord America che culminò nella prima apparizione dal vivo sulla [[West Coast (Stati Uniti d'America)|West Coast]], con sei concerti in tre giorni al [[Roxy Theatre]] di [[Hollywood]] dal 17 al 20 dicembre, che registrarono il tutto esaurito.<ref name="Gallo5"/>
 
Con l'arrivo del 1974, l'ex promoter Tony Smith divenne il nuovo manager dei Genesis, ruolo che avrebbe conservato per tutto il resto della loro carriera. Smith fra l'altro trovò il gruppo economicamente in difficoltà, poiché fino ad allora aveva accumulato con la casa discografica un debito di circa duecentomila sterline, che sarebbe stato colmato solo due anni dopo.<ref>{{cita|Gallo|pp. 62-64|cidGallo1}}.</ref>
 
La promozione di ''Selling England by the Pound'' proseguì in Europa nella prima metà del 1974; dal 3 al 6 febbraio il gruppo tornò in Italia, dove il nuovo album nel frattempo era arrivato ai primi posti in classifica, con quattro date che registrarono un'affluenza di pubblico mai raggiunta dal gruppo in Europa prima di allora.<ref>{{cita|Gallo|p. 64|cidGallo1}}.</ref>
 
In questo periodo lo spettacolo del gruppo raggiunse anche una sua prima completezza sia dal punto di vista musicale che visivo, grazie a nuovi travestimenti di Gabriel; un sondaggio indetto dalla rivista ''[[NME]]'' lo elesse migliore show dell'anno davanti a quelli di gruppi allora molto più affermati come [[Yes]], [[Emerson, Lake & Palmer]], [[The Who]] e [[Pink Floyd]].<ref name="Gallo5"/>
 
==== ''The Lamb Lies Down on Broadway'' e l'abbandono di Gabriel ====
Nella seconda metà del 1974 i Genesis si lanciarono nell'impresa probabilmente più ambiziosa della loro carriera: un ''[[concept album]]'' basato interamente su un'unica storia: dopo aver scartato la proposta di Rutherford di ispirarsi a ''[[Il piccolo principe]]'' di [[Antoine de Saint-Exupéry]], il gruppo cominciò a lavorare su un racconto scritto da Gabriel, dal titolo ''The Lamb Lies Down on Broadway''.<ref name="box"/> In luglio i cinque si ritirarono a comporre l'opera presso la [[Headley Grange]] – ex albergo dei poveri situato nell'[[East Hampshire]] già noto per aver ospitato le registrazioni di due album dei [[Led Zeppelin]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url=http://www.johnowensmith.co.uk/headley/grange.htm|titolo=History of Headley Grange|accesso=1º dicembre 2018}}</ref> – e ben presto si resero conto di avere materiale sufficiente per un doppio album, il che avrebbe anche consentito di sviluppare musicalmente il racconto in maniera più fluida.<ref name="LXVII"/><ref>{{cita|Dodd|p. 151|cidDodd}}.</ref>
 
[[File:Peter Gabriel, April 1975.jpg|miniatura|Peter Gabriel nei panni di Rael durante il tour di ''The Lamb Lies Down on Broadway'', 1975.]]
Nello stesso periodo Peter Gabriel fu avvicinato dal regista statunitense [[William Friedkin]], da poco affermatosi a livello internazionale con i film ''[[Il braccio violento della legge|The French Connection]]'' e ''[[L'esorcista]]'': Friedkin aveva visto i Genesis al Roxy di Los Angeles ed era rimasto positivamente colpito dalle storie che il frontman narrava tra un brano e l'altro, nonché da un suo racconto riportato sulla copertina di ''Genesis Live'', e gli propose di collaborare alla scrittura di sceneggiature.<ref>{{cita|Gallo|p. 66|cidGallo1}}.</ref> Gli altri membri dei Genesis tuttavia, nel timore che tale impegno rallentasse il loro lavoro, posero Gabriel di fronte a un aut-aut: il cantante scelse allora di lasciare il gruppo una prima volta, salvo poi tornare sui suoi passi quando l'idea del regista si rivelò meno concreta del previsto.<ref>{{cita|Dodd|pp. 151-154|cidDodd}}.</ref> La casa discografica e il manager Tony Smith mediarono per ricucire lo strappo, ma la vicenda segnò comunque una prima frattura tra Gabriel e i suoi compagni.<ref name="LXVII">{{cita|Gallo|p. 67|cidGallo1}}.</ref>
 
I cinque registrarono il nuovo materiale tra l'agosto e l'ottobre 1974 al Glaspant Manor nel [[Carmarthenshire]], in [[Galles]], su attrezzatura mobile degli Island Studios e con John Burns per l'ultima volta in veste di coproduttore; nel frattempo, la difficile prima gravidanza della moglie di Gabriel riversò un ulteriore stress sul cantante il quale fu costretto a dividersi fra la famiglia e il gruppo e di conseguenza accumulò un ritardo nella stesura dei testi di cui si era fatto carico totalmente, essendo la storia di sua ideazione.<ref name="box"/> Per tutto il periodo Gabriel viaggiò avanti e indietro tra il Galles e Londra per assistere moglie e figlia neonata: anche in tale occasione – sia secondo lui che per ammissione a posteriori degli altri – il gruppo non gli dimostrò molta comprensione.<ref name="box"/>
 
''[[The Lamb Lies Down on Broadway]]'' uscì il 22 novembre 1974,<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.genesis-movement.org/Genesis%20Official%20Release%20Dates%20Online%20Version%20Rev%20E3%20(Oct%202022).pdf|titolo = Get 'Em Out By Friday. Genesis: The Official Release Dates 1968-78|autore = Mic Smith|data = maggio 2017|pp = 41-42|accesso = 28 settembre 2023}}</ref> due giorni dopo la partenza di una tournée internazionale in cui il gruppo l'avrebbe presentato nella sua interezza, con l'ausilio di tre schermi per la proiezione di diapositive e nuovi effetti scenici; lo spettacolo debuttò a [[Chicago]] e meno di una settimana dopo, a [[Cleveland]], Gabriel annunciò al gruppo e a Tony Smith che a fine tournée avrebbe lasciato i Genesis, stavolta definitivamente.<ref name="Gallo6">{{cita|Gallo|p. 68|cidGallo1}}.</ref> Il gruppo eseguì l'intero album dal vivo per centodue volte, in altrettante date tra Nordamerica ed Europa.<ref name="Gallo6"/> Gabriel sul palco impersonava Rael, il suo ''alter ego'' portoricano protagonista del racconto; unica variante al personaggio durante il concerto era il costume che il cantante indossava durante il brano ''The Colony of Slippermen'': un grottesco mostro ricoperto di bubboni e con testicoli gonfiabili.<ref name="Gallo6"/>
 
Il tour si concluse al Palais des Sports di [[Besançon]], in Francia, il 22 maggio 1975.<ref name="VHS">''Genesis - A History'' VHS, Virgin 1990</ref> L'uscita di Gabriel dal gruppo fu tenuta segreta sino al 16 agosto, quando la notizia apparve in prima pagina sul ''Melody Maker'';<ref>{{cita|Dodd|p. 169|cidDodd}}.</ref> sulle stesse colonne, il 6 settembre, il cantante spiegò le ragioni della propria decisione con una lettera scritta nel suo tipico stile ricco di [[Metafora|metafore]], [[Paronomasia|paronomasie]] e giochi di parole.<ref name="angelsout">{{Cita web|url=https://www.quora.com/Why-does-Peter-Gabriel-not-get-along-with-his-old-band-Genesis|titolo=Why does Peter Gabriel not get along with his old band Genesis?|lingua=en|accesso=30 novembre 2018}} Articolo che riporta il testo integrale della lettera citata nel paragrafo.</ref> Varie le motivazioni che egli addusse: anzitutto, a suo avviso, il successo finalmente raggiunto aveva irrigidito i ruoli all'interno del gruppo, rendendogli più difficile proporre le sue idee, come ad esempio la combinazione tra musica e immagini alla quale teneva molto; il cantante confessò inoltre di essersi accorto di «guardare alle cose come "il famoso Gabriel"» e «a pensare in termini di affari [...] trattare dischi e pubblico come denaro me li stava allontanando»; infine, l'esigenza di stare più vicino alla sua famiglia non si conciliava, almeno per il momento, coi ritmi dello ''show business''; Gabriel precisò anche che la separazione era avvenuta senza alcuna ostilità con il gruppo o il ''management''.<ref name="angelsout"/> Il cantante si ritirò a vita privata per circa due anni dopodiché, a partire dal 1977, tornò sulle scene con una carriera da solista in cui, fin da subito, volle affrancarsi dal marchio di "ex Genesis" e ricercare un'immagine e uno stile personali.<ref>{{cita|Gallo|p. 156|cidGallo1}}.</ref>
 
=== 1975-1977: da Collins frontman all'uscita di Hackett ===
==== ''A Trick of the Tail'' ====
Tra giugno e luglio del 1975, Steve Hackett fu il primo membro dei Genesis a registrare un album da solista avvalendosi, fra l'altro, della collaborazione di Collins e Rutherford: ''[[Voyage of the Acolyte]]'' fu pubblicato a ottobre.<ref>{{cita|Gallo|p. 70|cidGallo1}}.</ref><ref>[[Steve Hackett]] - ''[[Voyage of the Acolyte]]'' (LP - Charisma, 1975) note di copertina</ref> A settembre i Genesis si ritrovarono nuovamente per comporre, rimandando la scelta di un nuovo cantante a quando il materiale fosse pronto; seguirono decine di audizioni, anche dopo che il gruppo aveva interamente registrato le basi strumentali per un nuovo album ai Trident Studios, tra ottobre e novembre 1975, con la coproduzione di [[David Hentschel]].<ref name="Gallo7">{{cita|Gallo|p. 71|cidGallo1}}.</ref> Il compito di illustrare le parti vocali agli aspiranti spettò a Phil Collins, che nel gruppo aveva cantato da sempre sia in studio che in concerto.<ref>{{cita|Dodd|p. 167|cidDodd}}.</ref>
 
[[File:Bill Bruford in Groznjan 2009 1-2.jpg|miniatura|[[Bill Bruford]], ospite dei Genesis nel tour di ''[[A Trick of the Tail]]'' (1976)]]
All'avvicinarsi della scadenza per l'uscita del disco, il gruppo non aveva ancora scelto nessuno: fu allora che Collins decise di fare un tentativo di incidere tutte le voci; inaspettatamente sia per il gruppo che per lui stesso, il batterista riuscì a superare la prova anche nei brani più difficili e il quartetto decise così che l'album era completo.<ref name="Gallo7"/> ''[[A Trick of the Tail]]'' uscì nel febbraio 1976 e in breve tempo si affermò sia nel Regno Unito – dove arrivò al terzo posto in classifica – sia all'estero, consentendo fra l'altro ai Genesis di pareggiare il proprio bilancio economico dopo sette anni di carriera e smentire le previsioni di buona parte della stampa musicale che li aveva dati per finiti all'indomani della partenza di Gabriel.<ref>{{cita|Gallo|p. 161|cidGallo1}}.</ref>
 
Di fronte all'imminente ripresa dei concerti, i Genesis non avevano ancora accantonato l'idea di trovare un nuovo cantante, poiché davano per scontato che Collins avrebbe suonato la batteria e, malgrado egli fosse in grado di cantare da dietro i tamburi, erano coscienti di avere bisogno di un frontman;<ref name="box2"/> ben presto tuttavia Collins si convinse a guadagnare il centro del palco<ref name="box2">''[[Genesis 1976-1982]]'' CD/DVD (Virgin, 2007) - Interviste ai Genesis.</ref> e fu egli stesso a contattare [[Bill Bruford]], in precedenza batterista di [[Yes]] e [[King Crimson]], per sostituirlo nei brani cantati; Collins avrebbe comunque continuato a suonare nelle molte parti strumentali, quasi sempre duettando con lui.<ref name="Gallo7"/>
 
La nuova formazione provò dal 1° al 12 marzo 1976 presso l'ormai consueta Una Billings School di Londra quindi si trasferì a [[Dallas]], nel [[Texas]], per la produzione dello spettacolo dal vivo.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://thegenesisarchive.co.uk/the-a-trick-of-the-tail-tour/|titolo = The – A Trick of The Tail Tour|sito = The Genesis Archive|data = 20 marzo 1976|accesso=3 gennaio 2016}}</ref> Il tour di ''A Trick of the Tail'' debuttò il 26 marzo 1976 a [[London (Canada)|London]], città canadese dell'[[Ontario]].<ref name="Gallo7"/> A parte l'inevitabile apprensione dei primi momenti, Collins si adattò presto al ruolo di frontman, forte anche di esperienze come attore per il teatro e la televisione maturate durante l'adolescenza, e rimpiazzò le variopinte e complesse esibizioni di Gabriel con uno stile personale, diretto e orientato al puro intrattenimento, senza ricorrere a costumi o travestimenti; il fatto che sia il pubblico che la stampa lo conoscessero già come membro del gruppo contribuì ulteriormente alla riuscita della sua prova.<ref>{{cita|Gallo|pp. 71-73|cidGallo1}}.</ref> Il tour proseguì negli Stati Uniti fino all'inizio di maggio, quindi tra giugno e luglio toccò l'Europa; da due concerti a [[Glasgow]] (8-9 luglio) e dall'ultimo a [[Stafford]] (10 luglio)<ref>{{Cita web|lingua = en|url=https://www.genesis-movement.org/php/listtour.php?tourid=7|titolo=Genesis - The Movement - Gig Guide|accesso=3 gennaio 2019}}</ref> fu tratto il film ''[[Genesis: In Concert]]'', diretto da [[Tony Maylam]].<ref>''Genesis: in Concert'' (film - Tony Maylam, 1976) nel cofanetto CD-DVD ''Genesis 1976-1982''</ref> Bill Bruford concluse la sua esperienza nei Genesis al termine della tournée.<ref>{{Cita libro|lingua=en|autore=Bill Bruford|titolo=Bill Bruford : the autobiography.|url=https://www.worldcat.org/oclc/839661068|editore=Rev. edition|p=82|OCLC=839661068|ISBN=978-1-905792-43-6|accesso=23 gennaio 2020}}</ref>
 
==== ''Wind & Wuthering'' e ''Seconds Out'' ====
[[File:Steve Hackett 1977.jpg|miniatura|sinistra|[[Steve Hackett]], [[chitarrista]] dei Genesis dal 1970 al 1977]]
Nel settembre del 1976 i Genesis si ritirarono per tre settimane a registrare presso i Relight Studios di [[Hilvarenbeek]], nei [[Paesi Bassi]]: la scelta di incidere un album all'estero per la prima volta nella loro carriera fu dettata, secondo il racconto di Mike Rutherford, da ragioni fiscali.<ref>{{cita|Dodd|p. 177|cidDodd}}.</ref> La preparazione del disco fu segnata da frizioni fra Steve Hackett e il resto del gruppo, causate – secondo il chitarrista – dall'indisponibilità degli altri a lavorare su sue composizioni, come ad esempio il brano ''Please Don't Touch'', che egli avrebbe finito per includere, due anni più tardi, nell'[[Please Don't Touch|omonimo album]] come solista.<ref>{{cita|Dodd|p. 186|cidDodd}}.</ref>
 
L'ottavo lavoro in studio del gruppo, ''[[Wind & Wuthering]]'', fu pubblicato nel dicembre del 1976<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.loudersound.com/features/wind-wuthering-genesis-look-back-on-their-boldest-prog-statement|titolo=Wind & Wuthering|autore=Daryl Easlea|sito=Louder|accesso=7 febbraio 2020}}</ref> e, pur guadagnando le classifiche in vari paesi europei, negli Stati Uniti e in [[Nuova Zelanda]], complessivamente non riuscì a eguagliare le vendite di ''A Trick of the Tail''.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Genesis - Wind And Wuthering|accesso=2025-07-13|url=https://hitparade.ch/album/Genesis/Wind-And-Wuthering-6345}}</ref>
 
Per le tournée legate all'album, che partirono a gennaio 1977, i Genesis reclutarono il batterista statunitense [[Chester Thompson]] il quale – eccetto una pausa nel 1997-98 – avrebbe mantenuto il ruolo sino al 2007. Da quattro concerti tenuti a Parigi nel giugno del 1977 (tranne il brano ''The Cinema Show'', registrato l'anno prima con Bill Bruford)<ref>Genesis – ''Seconds Out'' (LP, Charisma 1977) note di copertina.</ref> il gruppo avrebbe tratto il doppio album dal vivo ''[[Seconds Out]]'', pubblicato in ottobre.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.loudersound.com/features/genesis-seconds-out|titolo=Tony Banks revisits the classic Genesis live album Seconds Out|autore=Chris Roberts|sito=Louder|accesso=7 febbraio 2020}}</ref>
 
Nel frattempo, il 20 maggio 1977 uscì l'EP ''[[Spot the Pigeon]]'' contenente tre brani scartati da ''Wind & Wuthering''; il brano ''Inside and Out'' in particolare avrebbe rappresentato l'ultimo contributo in studio di Steve Hackett nei Genesis, sia come chitarrista che come autore: durante i missaggi di ''Seconds Out'' Hackett decise infatti di lasciare il gruppo, che egli avvertiva ormai come un ostacolo alla sua creatività.<ref>{{cita|Gallo|pp. 107, 110|cidGallo1}}.</ref> Banks, Collins e Rutherford decisero di non rimpiazzarlo e di proseguire come trio, almeno in studio. Rutherford si caricò delle parti sia di basso che di chitarra<ref>{{cita|Gallo|p. 113|cidGallo1}}.</ref> e tale formazione a tre era destinata a rimanere stabile sino al 1996.<ref name="linernotes">Note di copertina degli album in studio dei Genesis dal 1978 al 1991</ref>
 
Hackett proseguì in una lunga carriera da solista e, a partire dagli anni novanta, tornò ad affiancare al proprio repertorio vari brani da lui incisi con i Genesis, dedicando loro anche due album in studio intitolati ''[[Genesis Revisited]]'' (1996) e ''[[Genesis Revisited II]]'' (2012), registrati con la partecipazione di ospiti come [[Bill Bruford]], [[Chester Thompson]], [[John Wetton]], [[Jakko Jakszyk]] e [[Steven Wilson]].<ref>[[Steve Hackett]] - ''[[Genesis Revisited]]'' (CD, 1996) e ''[[Genesis Revisited II]]'' (CD, 2012) note di copertina.</ref>
 
=== 1978-1996: il trio e l'apice del successo commerciale ===
 
==== ''...And Then There Were Three...'' ====
All'inizio del 1978, i tre membri rimasti tornarono ai Relight Studios per incidere l'album ''[[...And Then There Were Three...]]'', che uscì a marzo e dal quale furono tratti tre singoli, il primo dei quali, ''[[Follow You Follow Me]]'', rappresentò per il gruppo il primo successo negli Stati Uniti d'America, spingendosi fino alla 23ª posizione della [[Billboard Hot 100]] il 24 giugno 1978,<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.billboard.com/artist/genesis/chart-history/hot-100/song/579122|titolo = Genesis - Follow You Follow Me Chart History|sito = [[Billboard]]|accesso = 26 maggio 2018}}</ref> dopo aver raggiunto in patria la settima posizione nella [[Official Singles Chart]] il 9 aprile.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.officialcharts.com/charts/singles-chart/19780409/7501/|titolo = Official Singles Chart Top 50: 09 April 1978 - 15 April 1978|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 26 maggio 2018}}</ref>
 
I tour legati all'album furono i più imponenti intrapresi fino ad allora dai Genesis: oltre a esibirsi di fronte a {{formatnum:100000}} persone al festival di [[Knebworth]] a giugno, e a totalizzarne {{formatnum:120000}} alla ''Fête de l'Humanité'' in Francia a settembre, a fine anno suonarono per la prima volta in [[Giappone]].<ref name="Gallo02">{{cita|Gallo|p. 116|cidGallo1}}.</ref> In queste tournée, fece la prima apparizione al loro fianco il chitarrista statunitense [[Daryl Stuermer]], anch'egli come Chester Thompson destinato a divenire elemento stabile nei concerti dei Genesis e in seguito collaboratore fisso anche di Collins come solista, sia in studio che dal vivo.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 289|cidGiammetti1}}.</ref>
 
Subito dopo i suddetti tour, nel dicembre 1978, Collins raggiunse la moglie e il figlio a [[Vancouver]] in [[Canada]]<ref>{{cita|Gallo|p. 121|cidGallo1}}.</ref> nel tentativo di salvare il suo primo matrimonio e comunicò ai suoi due colleghi che sarebbe rimasto nei Genesis soltanto se avessero trovato il modo di proseguire malgrado la distanza.<ref name="box2"/> I tre si presero quindi una pausa durante la quale Banks e Rutherford lavorarono ai rispettivi primi lavori solisti: ''[[A Curious Feeling]]'' di Banks vide la luce l'8 ottobre 1979 e ''[[Smallcreep's Day]]'' di Rutherford il 15 febbraio 1980.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.anthonyphillips.co.uk/discography/smallcreeps.htm|titolo = Smallcreep's Day|accesso = 7 febbraio 2020}}</ref> A metà del 1979 il batterista, dopo la separazione definitiva dalla moglie, rientrò nel Regno Unito e a settembre i Genesis si ritrovarono nella sua casa a [[Guildford]], nel [[Surrey]], per comporre un nuovo album<ref name="Gallo02"/> che registrarono poi a fine anno a [[Stoccolma]], presso i [[Polar Studios]] di proprietà degli [[ABBA]], per l'ultima volta con la coproduzione di David Hentschel.<ref>Note di copertina dell'album ''Duke''</ref>
 
==== ''Duke'' ====
[[File:Genesis, Duke Tour c. 1980.jpg|miniatura|Genesis in concerto a [[Liverpool]] nel 1980; da sinistra: Daryl Stuermer, Chester Thompson e Mike Rutherford]]
Il 24 marzo 1980 uscì ''[[Duke (Genesis)|Duke]]'': accanto a sei brani composti dai singoli membri nel 1979 (Collins su quest'album esordì come unico autore nei due brani ''[[Misunderstanding (Genesis)|Misunderstanding]]'' e ''Please Don't Ask''), il disco contiene in apertura tre brani uniti fra loro (''Behind the Lines'', ''Duchess'' e ''Guide Vocal'') e un lungo finale in gran parte strumentale (''Duke's Travels'' e ''Duke's End''), che il gruppo nelle prove a Guildford aveva concepito come una lunga suite, salvo poi abbandonare l'idea in favore di una maggiore coesione dell'intero album.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 101|cidGiammetti1}}.</ref>
 
''Duke'' fu il primo disco dei Genesis a raggiungere la prima posizione nella [[Official Albums Chart]], il 5 aprile 1980; Il singolo ''[[Turn It On Again]]'' tratto dall'album rimase otto settimane nelle classifiche spingendosi fino all'ottavo posto;<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 384|cidGiammetti1}}.</ref> il gruppo avrebbe inserito il brano regolarmente nella scaletta di tutti i concerti dal 1980 al 2022, oltre a rispolverarne il titolo per una [[compilation]] e un tour.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 387|cidGiammetti1}}.</ref> All'album seguì una tournée nella quale la band predilesse locali e teatri di dimensioni ridotte rispetto alle grandi arene e agli stadi del 1978.<ref name="box2"/>
 
A febbraio del 1981 anche Phil Collins pubblicò il suo primo album da solista, ''[[Face Value]]'', contenente brani scritti nel 1979 durante la pausa dal gruppo: il disco, trainato dal singolo ''[[In the Air Tonight (Phil Collins)|In the Air Tonight]]'', arrivò primo in classifica in vari Paesi e segnò l'inizio di una fortunata e poliedrica carriera che il batterista cantante fino al 1996 avrebbe alternato a quella con il gruppo, contribuendo indirettamente col proprio successo anche alla definitiva affermazione internazionale dei Genesis.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 61|cidGiammetti1}}.</ref>
 
==== ''Abacab'' e ''Three Sides Live'' ====
Poco dopo la fine del tour del 1980 i Genesis acquistarono Fisher Lane Farm, una cascina rurale situata a Chiddingfold nel Surrey, che convertirono dapprima in sala prove quindi in studio di registrazione, nel quale da allora in avanti sarebbero stati prodotti tutti gli album del gruppo e gran parte dei lavori dei tre come solisti.<ref>{{Cita web|url=https://thegenesisarchive.co.uk/studio-the-farm-fisher-lane-farm-chiddingfold/|titolo=Fisher Lane Farm – Chiddingfold|sito=The Genesis Archive|data=28 febbraio 2017|lingua=en|accesso=23 novembre 2019}}</ref> Nel marzo 1981, con lo studio ancora in fase di completamento, il trio incominciò le prove per un nuovo disco, che registrò poi a luglio con l'assistenza di [[Hugh Padgham]] (già ingegnere del suono su ''Face Value'' e sul [[Peter Gabriel (1980)|terzo album]] di Peter Gabriel, in un paio di tracce del quale Collins aveva suonato la batteria).<ref>Phil Collins - ''[[Face Value]]'' (LP - Atlantic, 1981) note di copertina</ref><ref>[[Peter Gabriel]] - ''Peter Gabriel'' (LP - Charisma, 1980) note di copertina.</ref>
 
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 400px
|titolo = ''Six of the Best''
|dim-testo = 95%
|contenuto = Il 2 ottobre 1982 Peter Gabriel tornò sul palco con gli ex compagni presso il [[National Bowl]] di [[Milton Keynes]]. L'evento, intitolato: ''Six of the Best'' per evitare l'uso del nome Genesis, fu allestito assieme a Tony Smith, manager sia del gruppo che di Gabriel, per aiutare il cantante a colmare un passivo finanziario conseguito alla prima edizione del [[Womad|WOMAD Festival]], da lui stesso organizzata a luglio.<ref name="VHS"/> Steve Hackett, che si trovava in [[Brasile]] e pertanto non aveva potuto assicurare la sua partecipazione, riuscì all'ultimo minuto a prendere un volo per Londra e arrivò così in tempo per il ''bis'' del concerto, suonando con gli altri i brani ''I Know What I Like'' e ''The Knife''.<ref>{{cita|Gallo (1984)|pp. 121-122|cidGallofan}}.</ref>
}}
 
Il 14 settembre 1981 il gruppo pubblicò l'undicesimo album ''[[Abacab]]'', caratterizzato dalla ricerca di un stile più accessibile rispetto ai lavori precedenti e più in generale dalla dichiarata volontà di creare una netta discontinuità con il passato, a partire dalla produzione fino alla copertina stessa.<ref name="box2"/> Le sessioni di registrazione videro la partecipazione straordinaria in due brani dei Phenix Horns, la [[sezione fiati]] degli [[Earth, Wind & Fire]] già impiegata da Collins su ''Face Value'': il singolo ''[[No Reply at All]]'' in particolare fu il primo caso in cui musicisti esterni figurarono su un album in studio dei Genesis.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|pp. 248-249|cidGiammetti1}}.</ref>
 
Il 21 maggio 1982 uscì, solo nel Regno Unito, l'EP ''[[3×3]]'' contenente tre brani inediti tratti dalle sedute di registrazione di ''Abacab'' tra cui ''[[Paperlate]]'', l'altro brano realizzato con i Phenix Horns: L'EP raggiunse la decima posizione della [[Official Singles Chart]] il 22 maggio 1982.<ref>{{Cita web|url=https://www.officialcharts.com/search/singles/3-x-3-(ep)/|lingua = en|titolo=Genesis - ''3x3''}}</ref>
 
Il 4 giugno 1982 fu pubblicato il terzo album dal vivo del gruppo, ''[[Three Sides Live]]'': come da titolo, l'album presenta tre facciate registrate durante le tournée del 1981 e la quarta contenente i brani in studio dell'EP precedente, più altri due risalenti alle registrazioni di ''Duke'' e già editi su 45 giri; nella sola edizione distribuita nel Regno Unito, invece, sulla quarta facciata furono inclusi altri brani dal vivo, risalenti a precedenti tour del 1976, 1978 e 1980.
 
==== ''Genesis'' (1983) ====
Tra il 1982 e il 1983 i tre membri dei Genesis lavorarono ai rispettivi album come solisti: il 7 settembre 1982 uscì ''[[Acting Very Strange]]'' di Rutherford, il 1º novembre 1982 fu la volta di ''[[Hello, I Must Be Going!]]'' di Collins e, nel giugno 1983 Banks pubblicò ''[[The Fugitive (album)|The Fugitive]]''.<ref>{{Allmusic|album|mw0000650001|Hello, I Must Be Going!|accesso = 9 febbraio 2020}}</ref><ref>Tony Banks - The Fugitive (CD, Esoteric Recordings 2016) – retro copertina</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.officialcharts.com/search/albums/acting%20very%20strange/|titolo = Acting Very Strange|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 10 febbraio 2020}}</ref> Nel 1983 il gruppo si riunì alla Farm per comporre un nuovo disco, partendo da zero e basandosi interamente su improvvisazioni poi rifinite e strutturate in un secondo momento: il dodicesimo album in studio, intitolato semplicemente ''[[Genesis (Genesis)|Genesis]]'', fu pubblicato il 3 ottobre.<ref name="box3"/> Quattro singoli tratti dall'album, ''[[Mama (Genesis)|Mama]]'', ''[[That's All (Genesis)|That's All]]'', ''[[Home by the Sea]]'' e ''[[Illegal Alien]]'', furono accompagnati da altrettanti video musicali.<ref name="TVS">Genesis - ''The Video Show'' (DVD, Virgin 2004) – contiene tutti i video del periodo 1976-97: il libretto allegato raffigura anche le copertine dei singoli da cui furono tratti.</ref> La tournée mondiale con cui i Genesis promossero l'album, partì il 6 novembre 1983 da [[Normal (Illinois)|Normal]], in Illinois, e terminò il 29 febbraio 1984 a [[Birmingham]], dove il concerto fu filmato e in seguito pubblicato in formato home video con il titolo ''[[Genesis Live - The Mama Tour]]''.<ref>''[[Genesis Live - The Mama Tour|Genesis Live — The Mama Tour]]'' (DVD, Virgin 2009) note di copertina.</ref>
 
I due anni seguenti videro i tre di nuovo impegnati nelle rispettive carriere soliste: a gennaio 1985 fu pubblicato ''[[No Jacket Required]]'' di Collins; Rutherford fondò il gruppo [[Mike + The Mechanics]] il cui [[Mike + The Mechanics (album)|album omonimo]] di debutto uscì nell'ottobre del 1985; Banks infine raccolse due colonne sonore da lui scritte nell'album ''[[Soundtracks (Tony Banks)|Soundtracks]]'', pubblicato a marzo del 1986.
 
==== ''Invisible Touch'' ====
All'inizio del 1985 Collins smentì pubblicamente le voci di uno scioglimento dei Genesis, annunciando di avere già in programma con loro la registrazione di un disco per la fine dell'anno e una tournée a seguire.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/phil-collins-beats-the-odds-247828/|titolo=Phil Collins Beats The Odds|autore=Rob Hoerburger|sito=Rolling Stone|data=23 maggio 1985|lingua=en|accesso=10 ottobre 2019}}</ref> Il gruppo lavorò al nuovo album tra l'ottobre 1985 e il febbraio 1986.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://thegenesisarchive.co.uk/press-kit-genesis-invisible-touch-atlantic-records-2nd-june/|titolo=Press kit – GENESIS – Invisible Touch – Atlantic Records – 2nd June|data=2 giugno 1986|accesso=25 aprile 2019}} cliccare sull'immagine per sfogliare il comunicato stampa.</ref> Il 9 giugno 1986 uscì ''[[Invisible Touch]]'', contenente cinque singoli: ''[[Invisible Touch (singolo)|Invisible Touch]]'', ''[[Tonight, Tonight, Tonight (Genesis)|Tonight, Tonight, Tonight]]'', ''[[Land of Confusion]]'', ''[[In Too Deep (Genesis)|In Too Deep]]'' e ''[[Throwing It All Away]]'' dai quali furono tratti video musicali, poi raccolti assieme a quello del brano ''[[Anything She Does]]'' in un [[home video]] dal titolo ''Visible Touch'';<ref>Genesis – ''Visible Touch'' (VHS, Laserdisc – Virgin 1987)</ref> le rimanenti due tracce dell'album, il lungo brano ''Domino'' e lo strumentale ''The Brazilian'', quest'ultimo incluso anche nella colonna sonora del film di animazione ''[[Quando soffia il vento (film 1986)|Quando soffia il vento]]'' di [[Jimmy Murakami]], richiamano alla memoria lo stile dei primi album, seppur rivisitato con sonorità tipiche degli anni ottanta.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|pp. 89-91, 335|cidGiammetti1}}.</ref> L'album segnò l'apice commerciale dei Genesis, divenendo in seguito il più venduto in assoluto del gruppo anche negli Stati Uniti, con sei dischi di platino.<ref name="RIAA"/>
 
Il 1987 vide il tour mondiale legato a ''Invisible Touch''. I quattro concerti finali, tenuti dal gruppo allo [[Wembley Stadium (1923)|stadio di Wembley]] a Londra dal 1º al 4 luglio, registrarono il tutto esaurito con un'affluenza complessiva di circa {{formatnum:300000}} spettatori; Tony Banks li indicò in seguito come la vetta assoluta del successo dei Genesis.<ref>{{cita|Dodd|p. 287|cidDodd}}.</ref> Da uno di essi la [[Virgin Records|Virgin]] trasse il [[VHS]] ''Invisible Touch Tour'' (1988) in seguito edito in DVD con il titolo ''[[Live at Wembley Stadium (Genesis)|Live at Wembley Stadium]]'' (2003).
 
==== ''We Can't Dance'' e ''The Way We Walk'' ====
[[File:Genesis (UK).jpg|miniatura|I Genesis nel 1991. Da sinistra: Tony Banks, Phil Collins, Mike Rutherford]]
Seguì una pausa di circa quattro anni, durante la quale Rutherford fu nuovamente impegnato con [[Mike + The Mechanics]], Collins pubblicò ''[[...But Seriously]]'' (1989) e Banks i due album ''[[Bankstatement]]'' (1989) e ''[[Still (Tony Banks)|Still]]'' (1991); l'unica apparizione dal vivo dei tre in questo periodo avvenne a un evento benefico, organizzato in favore del Nordoff-Robbins Music Therapy Centre, che si tenne il 30 giugno 1990 a [[Knebworth]] di fronte a circa {{formatnum:150000}} spettatori e al quale parteciparono anche [[Pink Floyd]], [[Paul McCartney]], [[Mark Knopfler]], [[Eric Clapton]], [[Elton John]], [[Robert Plant]] & [[Jimmy Page]], [[Cliff Richard]] & [[The Shadows]], [[Status Quo (gruppo musicale)|Status Quo]], [[Tears for Fears]], [[Dire Straits]], [[Ray Cooper]] e lo stesso Collins come solista. I Genesis eseguirono i brani ''Mama'', ''Throwing it All Away'' e ''Turn It on Again'', quest'ultimo unito in un [[medley]] a vari successi di altri artisti e con i tre eccezionalmente affiancati dalla band di Collins al completo, ossia i "consueti" Stuermer e Thompson più [[Leland Sklar|Lee Sklar]] (basso), Brad Cole (tastiere) e i [[Earth, Wind & Fire|Phenix Horns]] (fiati).<ref>''Live at Knebworth'' - DVD, Eagle Vision, 2010</ref>
 
Tra marzo e settembre 1991 i Genesis tornarono alla Farm per comporre un nuovo album con la coproduzione di Nick Davis:<ref>Genesis – ''We Can't Dance'' (CD, Virgin 1991) – note di copertina.</ref> il 28 ottobre 1991 uscì ''[[We Can't Dance]]'', che nel Regno Unito esordì direttamente al primo posto in classifica e negli Stati Uniti avrebbe ottenuto quattro dischi di platino.<ref name="RIAA"/> Dall'album furono tratti i singoli ''[[No Son of Mine (Genesis)|No Son of Mine]]'', ''[[I Can't Dance (Genesis)|I Can't Dance]]'', ''[[Jesus He Knows Me]]'', ''[[Hold on My Heart]]'' e ''[[Tell Me Why (Genesis)|Tell Me Why]]'', tutti supportati dai relativi video musicali.<ref name="TVS"/>
 
Dal tour europeo che seguì venne tratto il quarto album dal vivo del gruppo, ''The Way We Walk'', suddiviso in due volumi separati, pubblicati in due tempi (novembre 1992 e gennaio 1993) e indicati rispettivamente con i sottotitoli ''[[The Way We Walk, Volume One: The Shorts|The Shorts]]'' e ''[[The Way We Walk, Volume Two: The Longs|The Longs]]'', riferiti alla durata dei brani. Dal concerto dell'8 novembre 1992 all'[[Earls Court Exhibition Centre|Earl's Court]] di Londra fu tratto l'home video ''[[The Way We Walk - Live in Concert]]'' che uscì a marzo 1993.<ref>{{Allmusic|album|mw0000895321|The Way We Walk: Live in Concert [Video]|accesso = 7 febbraio 2020}}</ref> Tra il 1993 e il 1996 i tre tornarono a progetti individuali: nel 1993 Collins pubblicò ''[[Both Sides]]'', nel 1995 uscirono ''[[Strictly Inc.]]'' di Banks e ''[[Beggar on a Beach of Gold]]'' di Mike + The Mechanics.
 
=== Anni 1996-2007 ===
 
==== ''Calling All Stations'' ====
Nel 1996 Phil Collins decise di lasciare temporaneamente la band per concentrarsi sulla sua carriera da solista.<ref name="DoddN">{{cita|Dodd|pp. 304-305|cidDodd}}.</ref> Uno dei candidati a sostituirlo alla voce era il cantante, polistrumentista e produttore statunitense [[Kevin Gilbert]]<ref name="KG">{{Cita web|url=http://www.metroactive.com/papers/metro/08.01.96/gilbert-obit-9631.html|titolo=Kevin Gilbert obituary|lingua = en|accesso=25 ottobre 2019}}</ref> che fra l'altro aveva interpretato quasi per intero l'album ''The Lamb Lies Down on Broadway'' con il gruppo Giraffe al Progfest svoltosi a [[Los Angeles]] il 6 novembre 1994;<ref>{{Cita web|url=https://www.setlist.fm/setlist/giraffe/1994/variety-arts-center-los-angeles-ca-13dc3135.html|titolo=Giraffe Setlist at Progfest 1994|sito=setlist.fm|lingua=en|accesso=25 ottobre 2019}}</ref> Gilbert tuttavia morì improvvisamente a soli 29 anni, il 18 maggio 1996, appena una settimana prima della data già fissata per l'audizione con i Genesis.<ref name="KG"/>
 
[[File:Rayatlemingtonspa.jpg|miniatura|sinistra|Ray Wilson, cantante dei Genesis nel periodo 1996-1999]]
Banks e Rutherford in seguito scelsero il cantante scozzese [[Ray Wilson (cantante)|Ray Wilson]], già frontman nel gruppo [[Stiltskin]].<ref>{{cita|Dodd|p. 310|cidDodd}}.</ref> Con questi anche in veste di coautore su tre brani e con i batteristi [[turnista|turnisti]] [[Nick D'Virgilio]] ([[Spock's Beard]]) e Nir Zidkyahu, i Genesis registrarono l'album ''[[Calling All Stations]]'' che, pur ottenendo un buon successo nel Regno Unito e nel resto d'Europa, non ebbe un grosso riscontro negli Stati Uniti dove invece il gruppo puntava.<ref>{{cita|Dodd|p. 320|cidDodd}}.</ref> Dal disco furono estratti i singoli ''[[Congo (singolo)|Congo]]'', ''[[Shipwrecked (singolo)|Shipwrecked]]'' e ''[[Not About Us]]''.<ref name="TVS"/> Seguì un tour europeo tra gennaio e maggio 1998, con Zidkyahu alla batteria e Anthony Drennan ([[The Corrs]]) alle chitarre e al basso; la scarsa vendita di biglietti causò invece la cancellazione di una tournée in America.<ref>{{cita|Dodd|p. 321|cidDodd}}.</ref>
 
In un'intervista del 2007 al quotidiano ''[[The Scotsman]]'', Wilson raccontò che al termine del suddetto tour europeo i Genesis gli parvero intenzionati a proseguire l'attività e che da contratto egli avrebbe dovuto comunque registrare con loro un altro album, ma non ricevette più notizie fino al 1999, quando il manager Tony Smith gli comunicò la decisione di Banks e Rutherford di sospendere a tempo indeterminato produzioni inedite a nome Genesis.<ref>{{Cita web|url=https://www.scotsman.com/lifestyle/culture/music/rocker-ray-s-life-begins-after-genesis-1-1202189|titolo=Rocker Ray's life begins after Genesis|lingua=en|accesso=28 dicembre 2018}}</ref>
 
Negli anni seguenti, il cantante tornò a collaborare occasionalmente con gli Stiltskin e portò avanti la sua carriera come solista continuando a interpretare in concerto anche brani dei Genesis, compresi alcuni del repertorio precedente la sua militanza nel gruppo.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 403|cidGiammetti1}}.</ref>
 
==== Pubblicazioni antologiche (1998-2000) ====
Nel 1998 Banks, Collins, Gabriel, Hackett e Rutherford collaborarono con la [[Virgin Records|Virgin]] alla compilazione di un [[Cofanetto (imballaggio)|cofanetto]] CD contenente brani dal vivo e inediti in studio del periodo 1967-1975: in particolare, sui nastri originali registrati dal vivo durante i tour di ''Selling England by the Pound'' (Londra, 20 ottobre 1973) e ''The Lamb Lies Down on Broadway'' (Los Angeles, 24 gennaio 1975), che costituirono la fonte di buona parte della raccolta, Gabriel incise di nuovo quasi tutte le parti vocali e Hackett sostituì alcune parti di chitarra.<ref>''Genesis Archive 1967-75'' (4CD, Virgin 1998) – note di copertina</ref> La raccolta, intitolata ''[[Genesis Archive 1967-75]]'' uscì il 22 giugno 1998. I cinque più Anthony Phillips e Jonathan Silver furono intervistati per un documentario televisivo legato alla pubblicazione e curato della rete statunitense [[VH1]] nel quale tutti e sette comparirono assieme, riuniti per un servizio fotografico a [[Aeroporto di Londra-Heathrow|Heathrow]];<ref>{{Cita web|url=http://www.anthonyphillips.co.uk/faq.htm#two|titolo=Anthony Phillips: Frequently Asked Questions|lingua = en|accesso=13 febbraio 2019}}</ref> nella produzione fu coinvolto anche Ray Wilson, come voce narrante.<ref>{{Cita web|url=https://thegenesisarchive.co.uk/vh1-classic-archive-1-documentary-narrated-by-ray-wilson/|titolo=VH1 Classic Archive 1 Documentary – Narrated by Ray Wilson|data=1º maggio 1998|lingua=en|accesso=7 febbraio 2019}}</ref>
 
Nel 1999 Banks, Collins, Gabriel, Hackett e Rutherford contribuirono a distanza, senza incontrarsi,<ref name="Audioholics">{{Cita web|lingua = en|url = https://www.audioholics.com/music-reviews/interview-with-former-genesis-guitarist-steve-hackett-1|titolo = Interview with Former Genesis Guitarist Steve Hackett|autore = Gene DellaSala|sito = Audioholics|data = 24 gennaio 2007|accesso = 16 novembre 2019}}</ref> alla realizzazione di ''[[The Carpet Crawlers|The Carpet Crawlers 1999]]'', nuova versione dell'omonimo brano tratto da ''The Lamb Lies Down on Broadway'' prodotta da [[Trevor Horn]] e pubblicata il 26 ottobre nella raccolta ''[[Turn It On Again: The Hits]]''.
 
Il 21 settembre 2000 Phil Collins tornò a esibirsi dal vivo assieme ai Genesis che, nell'inedita formazione Banks/Collins/Rutherford/Stuermer, tennero un'esibizione di circa quindici minuti con due chitarre acustiche, percussioni, voce e sintetizzatore, in occasione della cerimonia di assegnazione del ''Peter Grant MMF Award'' al loro manager Tony Smith.<ref>{{Cita web|url=https://www.genesisfan.net/genesis/genesis-archive/last-nights-reunion|titolo=Last Night's Reunion|autore=GenesisFan|lingua=en|accesso=7 febbraio 2019}}</ref> Il 6 novembre dello stesso anno la Virgin pubblicò un secondo cofanetto antologico, intitolato ''[[Genesis Archive 2: 1976-1992|Genesis Archive #2 1976-1992]]'', incentrato sul periodo con Collins cantante solista.
 
==== ''Turn It On Again: The Tour'' ====
[[File:Genesis circo massimo1407072.jpg|miniatura|Concerto dei Genesis al [[Circo Massimo]] di [[Roma]], 14 luglio 2007]]
Dopo alcuni anni di incertezza,<ref>{{cita|Dodd|p. 335|cidDodd}}.</ref> nel 2005 Banks, Collins e Rutherford tornarono a prendere in considerazione un ritorno su larga scala dei Genesis e Il 20 novembre incontrarono Gabriel, Hackett e Tony Smith a [[Glasgow]], dove faceva tappa il tour solista di Collins, per discutere l'idea di riproporre dal vivo ''The Lamb Lies Down on Broadway'' nella formazione originale: l'incontro fu tuttavia infruttuoso, a causa soprattutto dell'incertezza di Gabriel a dare la propria disponibilità per un lungo periodo;<ref>{{cita|Dodd|pp. 162-163|cidDodd}}.</ref> anche il coinvolgimento di Hackett a quel punto divenne superfluo<ref name="Audioholics"/> e gli altri ripiegarono sull'idea di una serie di concerti come trio, accompagnati come di consueto da Thompson e Stuermer.<ref name="Dodd01">{{cita|Dodd|p. 342|cidDodd}}.</ref>
 
Trascorse ancora circa un anno, durante il quale Collins fu impegnato a comporre nuovi brani per il [[musical]] ''Tarzan''<ref name="Dodd01"/> tratto dall'[[Tarzan (film 1999)|omonimo film]] della [[The Walt Disney Company|Disney]] per il quale nel 2000 aveva vinto un [[Premio Oscar]] e un [[Golden Globe]], quindi a ottobre 2006 il gruppo incominciò le prove a [[New York]].<ref name="WIR">Genesis - ''[[When in Rome 2007]]'', DVD Virgin, maggio 2008 - DVD 3: ''Come Rain or Shine (Tour Documentary)''</ref> Il 7 novembre 2006 i Genesis annunciarono ufficialmente il ''[[Turn It On Again: The Tour]]'' per l'anno seguente: quarantasette date tra Europa e America.<ref name="NME">{{Cita web|url=https://www.nme.com/news/music/genesis-17-1345342|titolo=Genesis confirm live return|sito=[[NME]]|data=7 novembre 2006|lingua=en|accesso=16 gennaio 2019}}</ref> La parte di tour destinata all'Europa partì l'11 giugno 2007 a [[Helsinki]] e si concluse il 14 luglio al [[Circo Massimo]] di [[Roma]] con un concerto gratuito cui intervennero circa {{formatnum:500000}} spettatori e dal quale fu in seguito tratto il triplo DVD ''[[When in Rome 2007]]'';<ref name="WIR"/> la parte destinata all'America del Nord si svolse dal 7 settembre al 13 ottobre.<ref name="NME"/> Il 20 novembre uscì il doppio CD ''[[Live Over Europe 2007]]'' che ricalca integralmente la scaletta dei concerti europei, con brani tratti da dieci delle ventidue date di quella tournée.<ref>Genesis – ''[[Live Over Europe 2007|Live over Europe 2007]]'' (3CD – UMG, 2007)</ref>
 
Nel 2007 tutti i componenti le varie formazioni dei Genesis dal 1970 al 1998, eccetto John Mayhew, commentarono separatamente la storia del gruppo in interviste filmate che furono poi incluse in tre cofanetti CD/DVD, pubblicati dalla Virgin tra il 2007 e il 2008 e contenenti le edizioni rimasterizzate degli album dal 1970 al 1997, più vari inediti.<ref name="box"/><ref name="box2"/><ref name="box3"/>
 
Lo stesso anno i cinque membri della formazione 1971-75 figurarono anche autori di una sorta di autobiografia collettiva tratta da interviste di Philip Dodd e intitolata ''Genesis, Chapter & Verse'', che fu pubblicata a settembre del 2007; al libro contribuirono in misura minore anche tutti gli altri ex membri Anthony Phillips, Chris Stewart, Jonathan Silver, John Mayhew e Ray Wilson, i collaboratori Bill Bruford, Chester Thompson e Daryl Stuermer nonché altre figure legate a vario titolo alla storia del gruppo come Richard McPhail, il manager Tony Smith e [[Ahmet Ertegün]].<ref>{{Cita libro|nome=Philip|cognome=Dodd|nome2=Genesis|titolo=Genesis : chapter & verse|url=https://www.worldcat.org/oclc/154806781|lingua = en|accesso=24 gennaio 2020|edizione=1st U.S. ed|data=2007|editore=Thomas Dunne Books/St. Martin's Griffin|OCLC=154806781|ISBN=978-0-312-37956-8}}</ref>
 
=== Anni 2010-2022: la tournée di addio e il ritiro dalle scene ===
Il 15 marzo 2010 i Genesis, ancora nella formazione 1971-75, furono introdotti alla [[Rock and Roll Hall of Fame]] a [[Cleveland]], in [[Ohio]]; il gruppo statunitense [[Phish]] eseguì in loro onore i brani ''[[Watcher of the Skies/Willow Farm|Watcher of the Skies]]'' e ''No Reply at All''.<ref name="HOF"/> Nel 2014 i cinque furono intervistati assieme per un documentario prodotto dalla [[BBC]] dal titolo ''Genesis: Together and Apart''<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.theartsdesk.com/tv/genesis-together-and-apart-bbc-two|titolo = Genesis: Together and Apart, BBC Two|sito = The Arts Desk|data = 5 ottobre 2014|accesso = 28 luglio 2016}}</ref> – andato in onda il 4 ottobre 2014 sul canale ''[[BBC Two]]'' e uscito contemporaneamente in DVD con il titolo ''Sum of the Parts'' a cura della [[Eagle Rock Entertainment]]<ref name="SOTP">Genesis – Sum of the Parts, DVD (UMG, Eagle Vision, 2014)</ref> – e intervennero all'anteprima che si tenne al cinema Odeon Luxe Haymarket di Londra il 2 ottobre 2014, in coincidenza con l'uscita del cofanetto antologico in CD ''[[R-Kive]]'', incentrato sul repertorio del gruppo e dei cinque come solisti.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://abcnewsradioonline.com/music-news/2014/9/30/mike-rutherford-says-genesis-new-r-kive-compilation-showcase.html|titolo="R-Kive" Compilation Showcases "a Great Body of Work"|sito=ABC News Radio|accesso=24 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200128110707/http://abcnewsradioonline.com/music-news/2014/9/30/mike-rutherford-says-genesis-new-r-kive-compilation-showcase.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== ''The Last Domino? Tour'' ====
[[File:GenesisO2260322 (33 of 42) (51963769225).jpg|sinistra|miniatura|upright=1.1|I Genesis (da sinistra: Mike Rutherford, Phil Collins, Tony Banks) salutano il pubblico al termine del loro ultimo concerto, il 26 marzo 2022 a Londra.]]
Nel corso del 2017 sia Banks che Rutherford si dissero favorevoli a un ritorno dei Genesis nella formazione a tre con Collins e confermarono entrambi alla stampa di essere in buoni rapporti personali sia tra loro che con il frontman; tuttavia in tali interviste i due non si spinsero oltre la semplice ipotesi.<ref>{{Cita web|url=http://ultimateclassicrock.com/mike-rutherford-interview-2017/|titolo=Mike Rutherford Talks New Music, Reuniting With Phil Collins and More: Exclusive Interview|autore=Matt Wardlaw|sito=Ultimate Classic Rock|lingua=en|accesso=11 gennaio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.horizonsradio.it/2018/01/25/tony-banks-reunion/|titolo=Genesis, Tony Banks: "Una reunion a tre? Sarebbe divertente"|autore=horizonsradio.it|sito=Horizons Radio|data=25 gennaio 2018|accesso=11 gennaio 2019}}</ref> Nell'agosto 2018 Collins, nel frattempo tornato a esibirsi dal vivo dopo un'assenza dalle scene durata dieci anni, dichiarò a sua volta la sua disponibilità a tornare a lavorare con i due colleghi, ipotizzando inoltre il coinvolgimento di suo figlio Nicholas, già batterista della sua band come solista.<ref>{{Cita web|url = https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/i-genesis-potrebbero-riunirsi/424251/|titolo = I Genesis potrebbero riunirsi|sito = Rolling Stone Italia|data = 16 agosto 2018|accesso = 8 gennaio 2019}}</ref> Il 4 marzo 2020 i tre, ospiti della trasmissione radiofonica ''The Zoe Ball Breakfast Show'' in onda sulla [[BBC Two|BBC 2,]] annunciarono una nuova tournée del Regno Unito per novembre-dicembre 2020 con una formazione comprendente Daryl Stuermer alle chitarre e appunto Nicholas Collins alla batteria.<ref name="Mirror" /> La tournée, dal titolo: ''[[The Last Domino? Tour]]'' e abbinata all'[[The Last Domino?|omonima raccolta]] antologica, fu poi posticipata a causa della [[pandemia di COVID-19]] dapprima all'aprile 2021 quindi ulteriormente tra il 20 settembre e il 13 ottobre di quell'anno.<ref name="TLD">{{Cita web|lingua=en|url=https://www.genesis-music.com|titolo=Genesis - The Last Domino? Tour|sito=Genesis|accesso=4 marzo 2020}}</ref> Nel frattempo il gruppo aveva aggiunto una serie di date in America del Nord per novembre-dicembre e un'ultima ''tranche'' in Europa a marzo del 2022.<ref name="TLD" />
 
Tutti e tre i membri storici della band, in occasioni diverse, dichiararono che questo sarebbe stato il loro tour di addio<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://americansongwriter.com/phil-collins-confirms-genesis-2021-reunion-run-will-be-their-farewell-tour/|titolo = Phil Collins Confirms Genesis 2021 Reunion Run Will Be Their Farewell Tour|sito = American Songwriter|data = 21 settembre 2021|accesso = 6 ottobre 2021}}</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.usatoday.com/story/entertainment/music/2021/11/15/genesis-phil-collins-nerve-damage-final-us-tour-tony-banks-mike-rutherford-interview/8626452002/|titolo = Phil Collins, Genesis kick off final U.S. tour: 'We're not like the Stones'|autore = Melissa Ruggieri|sito = [[USA Today]]|data = 15 novembre 2021|accesso = 16 novembre 2021}}</ref> e durante l'ultima data, tenuta il 26 marzo 2022 alla [[The O2 Arena|O2 Arena]] di Londra, Collins ribadì il concetto:<ref name="RS"/>{{citazione|Questa è una serata molto speciale: è l'ultima tappa del nostro tour e anche l'ultimo concerto per i Genesis. Dopo stasera dovremo tutti trovarci un lavoro vero.}}
 
== Stile musicale ==
Lo stile musicale dei Genesis conobbe una continua evoluzione per quanto riguarda composizione, arrangiamenti e strumentazione.<ref name="SOTP"/> I membri fondatori del gruppo, tutti autori eccetto il batterista Chris Stewart, avevano retroterra musicali piuttosto eterogenei che, fusi assieme, contribuirono sin dagli esordi allo sviluppo di uno stile composito e variegato.<ref name="SOTP"/>
 
[[Tony Banks]] aveva un'impostazione classica, con predilezione per autori come [[Sergej Vasil'evič Rachmaninov|Rachmaninov]], [[Edward Elgar|Elgar]] e [[Ralph Vaughan Williams|Vaughan-Williams]], ma aveva subito anche l'influsso dell'esplosione pop degli anni sessanta, in particolare dei [[The Beatles|Beatles]].<ref name="box"/> Nei primi anni con i Genesis, Banks fu dichiaratamente influenzato anche dai [[The Nice|Nice]]: il brano ''The Knife'' (1970) in fase di composizione era provvisoriamente intitolato ''The Nice'' proprio per l'uso ritmico dell'organo, ispirato allo stile di [[Keith Emerson]].<ref name="box">''[[Genesis 1970-1975]]'' CD/DVD (Virgin, 2008) - Interviste ai Genesis.</ref>
 
[[Peter Gabriel]], approdato alla musica nella prima adolescenza come batterista e solo più tardi divenuto cantante, era un amante della musica [[soul]] e [[Rhythm and blues|R&B]], con artisti di riferimento come [[Otis Redding]] e [[Nina Simone]]:<ref name="box"/> l'influenza dello stile canoro di Redding ad esempio è ravvisabile nel brano ''That's Me'', lato B del primo [[45 giri]] del gruppo.<ref name="Gallo12"/>
 
[[Mike Rutherford]] si era avvicinato alla chitarra attraverso il [[rock and roll]] ascoltando, fra gli altri, [[Cliff Richard]] degli [[The Shadows|Shadows]] ed [[Elvis Presley]]<ref>{{cita|Rutherford|p. 51|cidMike}}.</ref> e il repertorio della sua prima band giovanile era costituito in gran parte di cover dei [[The Rolling Stones|Rolling Stones]];<ref name="McPhail"/> al basso elettrico si accostò invece per necessità, all'epoca in cui nacquero i Genesis.<ref>{{cita|Rutherford|p. 61|cidMike}}.</ref> [[Anthony Phillips]] fu, assieme a Rutherford, il principale responsabile degli intrecci di chitarre a 12 corde che conferirono a varie composizioni del primo periodo una caratteristica atmosfera tra il folk e il classico, tipicamente inglese, che affiora anche in brani registrati dai Genesis dopo la sua uscita dal gruppo.<ref name="Giammetti267"/>
 
Per ammissione degli stessi autori,<ref name="Gallo1-13"/> i primi singoli e l'album d'esordio ''From Genesis to Revelation'' (1969) non rappresentano appieno la direzione musicale che il gruppo intraprese in seguito, a causa sia dell'oggettiva inesperienza dei musicisti, sia della loro scelta dell'epoca di accontentare il produttore Jonathan King per non perdere la prima opportunità discografica, accorciando la durata dei brani e scartando molte parti strumentali.<ref name="Gallo1-13"/> A partire dal secondo album ''Trespass'' (1970), grazie anche alla maggiore libertà artistica acquisita nel passaggio alla Charisma, il gruppo cominciò a proporre brani svincolati dalla tipica forma canzone e di durata più lunga, con frequenti cambi di tema e di atmosfera. La tendenza ad ampliare i propri confini espressivi, peraltro comune a molti gruppi rock dell'epoca, contribuì a far inserire i Genesis nel novero del multiforme genere musicale denominato [[rock progressivo]].<ref name="PA">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.progarchives.com/artist.asp?id=1|titolo=Genesis|sito=ProgArchives|accesso=22 agosto 2016}}</ref> Tale cifra stilistica si consolidò ulteriormente a partire da ''Nursery Cryme'' (1971) con l'ingresso nel gruppo di [[Phil Collins]] e [[Steve Hackett]].<ref name="PA"/>
 
Hackett, anch'egli autore, condivideva con gli altri la passione per i primi [[King Crimson]], che aveva visto dal vivo al [[Marquee Club]] nel 1969 rimanendone favorevolmente impressionato.<ref>{{Cita libro|autore=Sid Smith|titolo=In the Court of King Crimson|url=https://www.worldcat.org/oclc/47118764|lingua = en|accesso=22 luglio 2018|data=2001|editore=Helter Skelter|OCLC=47118764|ISBN=1-900924-26-9}}</ref> Fu dietro sua insistenza che nel 1971 il gruppo acquistò di seconda mano, proprio dai King Crimson, il primo [[mellotron]], strumento le cui timbriche caratterizzarono in modo significativo la musica del gruppo almeno sino al 1976.<ref name="box"/> L'apporto compositivo di Hackett nei Genesis denota anche influenze dalla musica classica, specie in brani per sola chitarra come ''Horizons'' (da ''Foxtrot'', 1972) o l'introduzione di ''Blood on the Rooftops'' (da ''Wind & Wuthering'', 1976); quest'ultimo aspetto è ampiamente riscontrabile anche nella successiva carriera solista del chitarrista.<ref name="box"/>
 
Collins, fin dall'adolescenza appassionato di [[musica afroamericana]] e in particolare della [[Motown]], in un primo tempo contribuì soprattutto all'arrangiamento dei brani, inserendovi spunti derivati dal [[jazz]] o dalla [[Fusion (genere musicale)|fusion]], con riferimenti come [[Weather Report]] e [[Frank Zappa]], ad esempio nell'uso dei tempi dispari o, a partire dal 1976, con i duetti di batteria nelle parti strumentali in concerto.<ref name="box"/> Collins maturò una vena compositiva vera e propria solo a partire dagli anni ottanta,<ref name="box2"/> più o meno in coincidenza con l'inizio della sua carriera da solista e dopo che i Genesis erano divenuti un trio. Lo stile semplice e diretto che decretò la sua fortuna commerciale come autore è inevitabilmente presente anche nei brani che egli scrisse per il gruppo, come ''Misunderstanding'', ''Please Don't Ask'' e ''Man on the Corner''.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|pp. 235, 241-242, 275 |cidGiammetti1}}.</ref>
 
A partire dalla fine degli anni settanta, la musica dei Genesis fu caratterizzata dall'uso preponderante di sonorità elettroniche a spese di strumenti come il pianoforte o la chitarra acustica, al contrario molto presenti fino ad allora. Inoltre, le mutate esigenze del mercato discografico indussero il gruppo a ridurre gradualmente le composizioni più lunghe e complesse tipiche dei primi album in favore di brani più concisi e accessibili, il che portò la critica in alcuni casi a parlare di "svolta pop",<ref name="OR12"/> complice anche il fatto che tale fase coincise con l'apice del successo commerciale. In tutti i dischi del periodo sono comunque presenti anche brani di respiro più ampio, alcuni dei quali quasi interamente strumentali come ''Duke's Travels/Duke's End'' (1980) o ''Second Home by the Sea'' (1983), vicini in tal senso allo stile iniziale, anche se con sonorità aggiornate.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 102|cidGiammetti1}}.</ref> Essi, così come gli estratti dal repertorio degli anni settanta, trovarono posto frequentemente anche nelle scalette dei concerti.<ref name="box"/> Gli stessi Genesis peraltro rimarcarono come, specie nella fase di maggior popolarità, la dimensione ''live'' rappresentasse meglio il loro stile e le loro reali capacità rispetto alla produzione in studio.<ref name="box"/>
 
Una parte significativa della stampa musicale attribuì l'evoluzione stilistica del gruppo nel periodo della maturità a una presunta maggiore influenza decisionale di Phil Collins, conseguente alla grande popolarità da lui raggiunta a partire dagli anni ottanta come cantante, autore, produttore discografico e attore.<ref name="box3">''[[Genesis 1983-1998]]'' - CD/DVD (Virgin, 2007) - Interviste ai Genesis.</ref> I diretti interessati tuttavia smentirono in più occasioni tale ipotesi e ribadirono l'assoluta collegialità delle loro scelte, motivandole con la sopravvivenza stessa del gruppo e con l'esigenza di non fossilizzarsi artisticamente,<ref name="box3"/> pur riconoscendo che dal lato commerciale, al contrario, il successo di Collins fu un importante traino per quello degli stessi Genesis, specie dopo l'arrivo di [[MTV]] e la grande esposizione mediatica garantita dai video musicali, che portò soprattutto il pubblico che prima non li conosceva a identificarli, come immagine, con il frontman.<ref name="box3"/>
 
== Formazione ==
;Ultima
* [[Tony Banks]] – [[Tastiera elettronica|tastiere]] (1967-1998, 2006-2007, 2020-2022)
* [[Mike Rutherford]] – [[Basso elettrico|basso]], [[chitarra]] (1967-1998, 2006-2007, 2020-2022)
* [[Phil Collins]] – [[Canto|voce]] (1975-1996, 2006-2007, 2020-2022), [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] (1970-1996, 2006-2007)
 
;Ex-componenti
* [[Chris Stewart (scrittore)|Chris Stewart]] – batteria (1967-1968)
* [[Jonathan Silver]] – batteria (1968-1969)
* [[John Mayhew]] – batteria (1969-1970)
* [[Anthony Phillips]] – chitarra (1967-1970)
* [[Peter Gabriel]] – voce, [[Flauto traverso|flauto]], [[oboe]], [[Strumento a percussione|percussioni]] (1967-1975)
* [[Steve Hackett]] – chitarra (1970-1977)
* [[Ray Wilson (cantante)|Ray Wilson]] – voce (1996-1998)
 
;Turnisti
* Mick Barnard – chitarra (dal vivo, 1970)
* Ronnie Caryl – chitarra (dal vivo, 1970)
* [[Nicholas Collins]] – batteria (dal vivo, 2020-2022)
* [[Bill Bruford]] – batteria (dal vivo, 1976)
* Anthony Drennan – chitarra e basso (dal vivo, 1997-1998)
* [[Nick D'Virgilio]] – batteria (in studio, 1996-1997)
* Daniel Pearce – cori (dal vivo, 2020-2022)
* Patrick Smyth – cori (dal vivo, 2020-2022)
* [[Daryl Stuermer]] – chitarra e basso (dal vivo, 1978-1992, 2006-2007, 2020-2022)
* [[Chester Thompson]] – batteria (dal vivo, 1977-1992, 2006-2007)
* Nir Zidkyahu – batteria (in studio e dal vivo, 1996-1998)
 
=== Cronologia ===
{{Timeline Genesis}}
 
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia dei Genesis}}
=== Album in studio ===
* 1969 – ''[[From Genesis to Revelation]]''
* 1970 – ''[[Trespass (album)|Trespass]]''
* 1971 – ''[[Nursery Cryme]]''
* 1972 – ''[[Foxtrot (album)|Foxtrot]]''
* 1973 – ''[[Selling England by the Pound]]''
* 1974 – ''[[The Lamb Lies Down on Broadway]]''
* 1976 – ''[[A Trick of the Tail]]''
* 1976 – ''[[Wind & Wuthering]]''
* 1978 – ''[[...And Then There Were Three...]]''
* 1980 – ''[[Duke (Genesis)|Duke]]''
* 1981 – ''[[Abacab]]''
* 1983 – ''[[Genesis (Genesis)|Genesis]]''
* 1986 – ''[[Invisible Touch]]''
* 1991 – ''[[We Can't Dance]]''
* 1997 – ''[[Calling All Stations]]''
 
=== Album dal vivo ===
* 1973 – ''[[Genesis Live]]''
* 1977 – ''[[Seconds Out]]''
* 1982 – ''[[Three Sides Live]]''
* 1992 – ''[[The Way We Walk, Volume One: The Shorts]]''
* 1993 – ''[[The Way We Walk, Volume Two: The Longs]]''
* 2007 – ''[[Live Over Europe 2007]]''
 
=== Raccolte ===
* 1998 – ''[[Genesis Archive 1967-75]]''
* 1999 – ''[[Turn It On Again: The Hits]]''
* 2000 – ''[[Genesis Archive 2: 1976-1992]]''
* 2004 – ''[[Platinum Collection (Genesis)|Platinum Collection]]''
* 2007 – ''[[Genesis 1976-1982]]''
* 2007 – ''[[Genesis 1983-1998]]''
* 2008 – ''[[Genesis 1970-1975]]''
* 2009 – ''[[Genesis Live 1973-2007]]''
* 2014 – ''[[R-Kive]]''
* 2021 – ''[[The Last Domino?]]''
 
== Tournée ==
{{vedi anche|Tour dei Genesis}}
 
== Premi e riconoscimenti ==
{{vedi anche|Premi e riconoscimenti dei Genesis}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
;Fonti
* {{cita libro|autore=Dave Bowler|autore2=Bryan Dray|titolo=Genesis - A Biography|url=https://archive.org/details/genesisbiography0000bowl_h5d4|anno=1992|editore=Sidgwick & Jackson|isbn= 978-0-283-06132-5|cid=cidBowler|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=[[Phil Collins]]|titolo=No, non sono ancora morto: l'autobiografia|anno=2016|editore=Mondadori|isbn= 978-88-04-66896-1|cid=cidCollins}}
* {{cita libro|curatore=Philip Dodd|titolo=Genesis - Revelations|anno=2007|editore=De Agostini|isbn=978-88-418-4164-8|cid=cidDodd|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Armando Gallo|titolo=Genesis - I Know What I Like|anno=1980|editore=D.I.Y. Books|wkautore=Armando Gallo|lingua=en|isbn=978-0-283-98703-8|cid=cidGallo1}}
* {{cita libro|autore=Armando Gallo|titolo=Genesis – From One Fan to Another|anno=1984|editore=Omnibus Press|città=Londra|lingua=en|isbn= 978-0-7119-0515-3|cid=cidGallofan}}
* {{cita libro|autore=Mario Giammetti|titolo=Musical Box - Le canzoni dei Genesis dalla A alla Z|anno=2010|editore=Arcana|isbn=978-88-6231-126-7|cid=cidGiammetti1}}
* {{cita libro|autore=Mario Giammetti|titolo=Genesis - Gli anni prog|anno=2013|editore=Giunti|isbn=978-88-09-77337-0|cid=cidGiammetti2}}
* {{cita libro|autore=Richard McPhail|titolo=My Book of Genesis|anno=2018|editore=Wimer Publishing|isbn= 978-1-908724-93-9|cid=cidMcphail|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Mike Rutherford|titolo=The Living Years|anno=2014|editore=Arcana|isbn=978-88-6231-364-3|cid=cidMike}}
 
;Approfondimenti
* {{cita libro|autore=Giovanni De Liso|titolo=Genesis – Once Upon a Time|anno=2009|editore=Arcana|isbn=978-88-6231-051-2}}
* Armando Gallo'', Peter Gabriel'', 1986, Omnibus Press. ISBN 0-7119-0783-8
* {{cita libro|autore=Mario Giammetti|titolo=Genesis, il fiume del costante cambiamento|anno=2004|editore=Editori Riuniti|isbn= 88-359-5507-6}}
* {{cita libro|autore=Alan Hewitt|titolo=Opening The Musical Box, cronistoria dei Genesis|anno=2002|editore=Edizioni Segno|isbn= 978-0-946719-30-3}}
* {{cita libro|autore=Mino Profumo|titolo=Genesis in Italia: i concerti 1972-1975|anno=2015|editore=Segno|isbn=978-88-6138-920-5}}
* {{cita libro|autore=Chris Welch|titolo=Genesis: The Complete Guide to Their Music|anno=2011|editore=Omnibus Press|città=Londra|isbn=978-0-85-712-739-6|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Donato Zoppo|titolo=La Filosofia dei Genesis. Voci e maschere del Teatro Rock|anno=2016|editore=Mimesis|città=Milano|isbn=978-88-575-3227-1}}
 
== Voci correlate ==
* [[Anthony Phillips]]
* [[Brand X]]
* [[Chester Thompson]]
* [[Daryl Stuermer]]
* [[Mike + The Mechanics]]
* [[Mike Rutherford]]
* [[Peter Gabriel]]
* [[Phil Collins]]
* [[Ray Wilson (cantante)|Ray Wilson]]
* [[Steve Hackett]]
* [[Tony Banks]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.genesis-music.com/ Sito ufficiale dei Genesis]
 
*[http://www.petergabriel.com Sito ufficiale di Peter Gabriel]
{{Genesis}}
 
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{{Portale|rock progressivo}}
[[Categoria:Gruppi musicali britannici]]
 
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[[Categoria:Gruppi musicali rock progressivo britannici]]
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[[pl:Genesis]]
[[sv:Genesis (musikgrupp)]]